Translate

lunedì 24 gennaio 2011

SOVRAFFOLLAMENTO NEL CARCERE DI REBIBBIA: 1.670 DETENUTI SISTEMATI IN 1.2000 POSTI


Di MIRIAM GIANGIACOMO - Per la rubrica 'La voce dietro le sbarre' vi narriamo di una nuova visita effettuata da una delegazione di Radicali composta da Rita Bernardini (deputata radicali/PD e Presidente dell'Associazione Radicale Certi Diritti), Giuseppe Rossodivita (Consigliere Regionale radicale del Lazio), Leila Deianis (Presidente dell'Associazione Libellula) e Sergio Rovasio (Segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti) nel carcere romano di Rebibbia per verificare lo stato in cui versano i transessuali detenuti. La delegazione era accompagnata dal Direttore, dottor Carmelo Cantone.
Quanto rilevato parla chiaro: nel reparto delle persone transessuali sono rinchiuse 25 persone, quasi tutte straniere, la cui condizione è del tutto incompatibile rispetto ai bisogni e all'assistenza medica specialistica di cui necessitano.
Tra i problemi più gravi vi è quello del sovraffollamento e della mancanza di attività lavorativa. In tutto il reparto vi sono infatti solo due persone lavoratrici e l'assistenza sanitaria specialistica, come per tutta la popolazione detenuta in Italia, è completamente inadeguata. In tutta Italia le persone transessuali detenute sono 168 distribuite in 17 carceri. La maggior parte dei transessuali detenuti si trovano nelle carceri di Napoli, Roma, Firenze e Belluno. Quasi tutte sono persone extra-comunitarie e molte si trovano in regime detentivo per violazione della legge sull'immigrazione.
Vi sono molte persone transessuali in condizioni di forte disagio e l'Associazione Radicale Certi Diritti si è impegnata a far visita a tutti e 17 i reparti distribuiti in Italia. Più in generale, nel solo Carcere di Rebibbia quest'anno sono stati fatti ingenti tagli ai fondi destinati dall'Amminstrazione Penitenziaria ai detenuti lavoratori: il fondo per le "mercedi" è stato decurtato di ben 650.000 Euro. Tra i più gravi problemi riscontrati nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, c'è sicuramente il sovraffollamento: i 1.670 detenuti presenti devono infatti "sistemarsi" nel 1.200 posti regolamentari a disposizione. Inoltre, per i lavori di manutenzione dell'intero complesso il direttore pu contare solo su 50.000 euro all'anno.
Come termine di paragone basti pensare che il Palazzo del Consiglio Regionale del Lazio, di Via della Pisana a Roma, vede stanziati, per manutenzione e ristrutturazioni oltre 8 milioni e mezzo di Euro ogni anno.
Del resto i dati del DAP (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria) parlano chiaro. Quelle che riportiamo di seguito sono le cifre relative alle presenze di detenuti transessuali nei penitenziari italiani rilevate il 14 gennaio 2011.


Capienza regolamentare
Capienza tollerabile
presenti
C.C.ALBA 10
10 8
C.C. MILANO San Vittore
0 0
11
C.C.RIMINI 7
7
10
C.C.BELLUNO 16 32 24
C.C.VERONA 0 0
4
C.C.FIRENZE Sollicciano
8
10
25
C.C.TERNI 10 20
3 (sez. non funzionante)
C.C.REBIBBIA ROMA N.C.1
15 20
25
C.C.TERAMO 2
4
4
C.C.NAPOLI Poggioreale
22
33
32
C.C.FOGGIA 4
4
5
C.C.POTENZA 0
0
4 (non funzionante)
C.C.AGRIGENTO 2
4
4
C.R.AUGUSTA
0
0
1
C.C.PALERMO Ucciardone
0
0
5 (non funzionante)
C.C.PALERMO Pagliarelli
0
0
1 (non funzionante)
C.C.TRAPANI
0 0 2 (non funzionante)











Fonte:http://www.clandestinoweb.com/in-primo-piano/20951-la-voce-dietro-le-sbarre-transessuali-in-cella-tra-sovraffollamento-e-d.html

Nessun commento: