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mercoledì 12 gennaio 2011
CATTOLICI APRANO AL DIALOGO CON I GAY: TERRENO COMUNE LA CONDANNA A VIOLENZE, CARCERE E OMICIDI DI GAY, LESBICHE E TRANS
(12/01/2011) - Una lettera aperta ai cattolici italiani e oltre 300 inviti a vescovi e cardinali per un incontro, così Arcigay celebrerà quest’anno la giornata mondiale per il dialogo tra religioni e omosessualità che si terrà, domani 13 gennaio.
La ricorrenza nasce per la commemorazione di Alfredo Ormando, giovane siciliano che il 13 gennaio 1998 si diede fuoco a Roma in Piazza San Pietro per protestare contro l’atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti degli omosessuali.
Nella lettera aperta Arcigay che si rivolge ai credenti, a teologi e all’associazionismo cattolico tutto si legge: “Mentre scriviamo in 7 Paesi per l’omosessualità è prevista la pena di morte, e per ben 80 Paesi essere gay o trans è un reato punito con l'arresto o la detenzione arbitraria, trattamenti crudeli, inumani e degradanti. Ci permettiamo pertanto di rivolgerci a voi per stimolare una riflessione finalizzata all'affermazione e alla tutela dei diritti umani fondamentali e la salvaguardia della vita e della libertà di molte donne e uomini che subiscono questo genere di violenze, nella consapevolezza che la promozione e la difesa della vita umana possa essere un terreno sul quale trovare delle convergenze e delle positive collaborazioni”.
Nell’invito di incontro con i Vescovi Arcigay i comitati provinciali dell’associazione chiedono di aprire “un proficuo dialogo fra differenti visioni e permettere un confronto in grado di individuare un terreno comune di impegno, finalizzato al rispetto della dignità umana e al progresso civile del mondo in cui viviamo”.
Arcigay che ricorda che in sede ONU è stata avanzata “la proposta di una depenalizzazione internazionale per il reato di omosessualità sottoscritta da tutta l'unione europea e da molti altri stati” vorrebbe riflettere insieme ai vescovi “nella consapevolezza che la promozione e la difesa della vita umana possa essere un terreno sul quale trovare delle convergenze e delle positive collaborazioni”.
Arcigay vorrebbe anche aprire un canale di confronto sulle cosìdette “teorie‘riparative’” perché “millantare miracolistiche guarigioni, oltre che a diffondere teorie contrarie e ampiamente condannate dalla scienza, sono atti che contribuiscono a perpetuare una discriminazione sociale in grado di generare sofferenza ed emarginazione”.
L’invito è stato accolto con tempestività da Monsignor Giudici di che, in una nota, afferma: “in merito alla richiesta di dialogo formulata dall'associazione non esistono obiezioni, purché questo confronto non avvenga sotto i riflettori ma venga utilizzato come occasione per comprendere meglio le problematiche umane che riguardano questo tema''. Mons. Giudici si augura ''che non ci siano discriminazioni ed è anche disponibile, lui stesso con tutta la comunità cristiana, ad una lettura più attenta del problema”.
Nella giornata di domani sono previste la commemorazione di Alfredo Ormando, dalle 17 a Roma in Piazza Pio XII, con Arcigay Roma e diverse sigle dell’associazionismo lgbt romano. Arcigay Catania, sempre alle 17, organizzerà una commemorazione in Piazza Duomo.
Fonte:http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=58033&idSezione=1
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