Dopo il servizio del TG1 che ha mostrato le immagini da Roma degli arresti di alcuni transessuali circondati da un "pubblico" violento, il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli rende nota la segnalazione di "una persona allarmata e sconvolta" che si è presentata nella sede dell'associazione "per aver assistito ad una surreale scena di violenza ai danni di una transessuale. L’episodio - continua la nota del Mieli - è avvenuto a Roma tra la via Prenestina e la via Collatina, luogo abituale della prostituzione transessuale. Secondo quanto riferito, la transessuale era rincorsa e aggredita da due uomini con le teste rasate e giubbotti neri. Sul luogo era ferma un’auto delle forze dell’ordine, che assistevano impassibili senza intervenire."
Il Comitato Bologna Pride ha espresso "la propria vicinanza alla comunità gay lesbica e trans di Roma, ribadendo il proprio sdegno per una politica che assiste inerte all'instaurarsi di questo clima fascista." Il comitato organizzatore del Pride nazionale che si terrà a Bologna il prossimo 28 giugno, rivolge un ivto urgente "Al Governo, e in particolare al suo ministro Mara Carfagna", e cioè "l'urgenza di inserire questi temi al più presto nell'agenda dei lavori. La nudità per quelle transessuali, ma anche per una cover girl da calendario come è stata la signora Carfagna, è merce di un mercato, un mezzo di sostentamento. E se a poche fortunate serve ad accumulare ricchezze, ad altre, come alle transessuali della via Prenestina, basta a mala pena a sopravvivere. Questa considerazione - conclude il comitato - potrebbe aiutare il ministro a fare un uso sano e intelligente di quel passato che sembra così ostinatamente voler mettersi alle spalle."
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