LA BANALITA` DEL MALE


E' morto Nicola Tommasoli, 29 anni, pestato fino ad essere ridotto in coma la notte del 1 maggio a Verona perchè si era rifiutato di offrire una sigaretta ai suoi aggressori.
Domenica Raffaele Dalle Donne, 19 anni, studente del Liceo Classico "Scipione Maffei", si è consegnato alle forze dell'ordine confessando di essere uno degli autori dell'aggressione. Il padre avrebbe detto ieri: "Vorrei essere il padre della vittima anziché il padre di mio figlio".
Dalle Donne non ha collaborato all'arresto, avvenuto oggi, di altri due membri del branco, Guglielmo Corsi, 19 anni, metalmeccanico, e Andrea Vesentini, 20, promoter finanziario.
Ancora latitanti e probabilmente fuggiti all'estero gli ultimi due aggressori, già identificati dalla polizia e rispondenti ai soprannomi di "Peri" e "Tarabuio".

Raffaele Dalle Donne era già stato in precedenza responsabile di aggressioni a sfondo razzista, violenza negli stadi ed è vicino agli ambienti di estrema destra veronesi.
Il coordinatore nazionale di Forza Nuova Paolo Caratossidis ha dichiarato: "I nostri militanti non compirebbero mai un atto di così grave stupidità e cattiveria; se poi il ragazzo frequenta ambienti ultras o piazze dove si ritrovano neofascisti, questo è un altro discorso, non collegabile a Forza Nuova. Prendiamo completamente le distanze da tale indegno e vergognoso atto. Forza Nuova è contraria a ogni forza di violenza, tanto più se insensata, illogica e incivile come quella compiuta da quella banda di pazzi irresponsabili".
Anche il Veneto Fronte Skinheads si dissocia dall'accaduto con un comunicato stampa: "Non saremo degli stinchi di santo, ne tanto meno seguiamo l’etica cristiana del porgere l’altra guancia, ma mai negli onorati ventidue anni di storia della nostra Associazione ci siamo resi responsabili di azioni così miserabili, stupide ed insensate! (...) FEROCI PIU’ CHE MAI!"
Il questore di Verona, Vincenzo Stingone, ha dichiarato: "Il pestaggio non è avvenuto per motivi politici ma per motivi futili. Per quel che ne sappiamo fino adesso il motivo scatenante è stato proprio quella sigaretta negata ai cinque giovani ultras".
Il neo-Presidente della Camera Gianfranco Fini propone tolleranza zero nei confronti dei giovani aggressori, ma le bandiere israeliane e statunitensi bruciate alla Fiera del Libro di Torino sono "molto più gravi" e "l'aggressione dei naziskin veronesi e la violenza dei centri sociali torinesi sono due fenomeni che non possono essere paragonati" perchè nell'aggressione di Verona non c'era alcun "riferimento ideologico", mentre a Torino l'antisionismo finisce per sfociare nell'antisemitismo, dando luogo a "pregiudizi di tipo politico-religioso".


redazione@gay.tv


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