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sabato 28 febbraio 2009

trans turca, si candida al consiglio comunale


Alla fine di marzo, per l'esattezza il 29 del prossimo mese, milioni di cittadini turchi si recheranno alle urne per votare i propri rappresentati comunali. Ma non saranno elezioni come tutte le altre. Infatti, tra i candidati al consiglio comunale di Instambul c'è, per la prima volta nella storia del Paese, una trans.
A diffondere la notizia è stato il quotidiano Sabah che scrive anche che Belgin Celik, questo il nome dell'aspirante consigliera, sarebbe pronta a presentare la propria candidatura come consigliere comunale nel distretto di Istanbul che amministra la zona compresa tra il quartiere centrale di Cihangir e Istiklal Caddesi.

E per supportare questa affermazione, il giornale riporta le dichiarazioni di Belgin: "Come transessuale ritengo di essere in grado di adempiere pienamente alle funzioni di amministratore e, nonostante la candidatura di due uomini allo stesso incarico, penso di vincere le elezioni". La sfida è duplice dato che in quella zona gli amministratori sono sempre stati, tradizionalmente uomini, e non si sono mai candidate donne. Coraggiosa, direte voi, ma che speranze può avere? In fondo parliamo dell'islamica Turchia. In realtà, il quartiere in cui si candida Belgin Celik fino a qualche decennio fa era abitato solo da non-musulmani e tra gli attuali abitanti la sua vittoria è data per certa. "Conosco tutti gli abitanti del quartiere - ha dichiarato la candidata - e mantengo rapporti di amicizia con la maggior parte di loro".

Celik non è nuova alla politica. Infatti ha alle spalle una storia di attivismo per i diritti umani ed ha lavorato per l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unrhc) e per Amnesty International. In più è tra i fondatori del Movimento Lambda di Instambul che si occupa specificatamente dei diritti delle persone lgbt.

ansa

venerdì 27 febbraio 2009

Casa/ Bhw lancia i mutui agevolati per le coppie gay


Bhw punta sui gay. La cassa di risparmio tedesca, che si occupa esclusivamente di mutui per la casa, ha deciso infatti di lanciare tassi agevolati per le persone e le coppie omosessuali.

L'annuncio è stato dato dopo che la banca tedesca ha stipulato una convenzione con l'Arcigay, l'associazione lesbica e gay italiana, che a sua volta presenterà il 5 marzo un progetto sociale in favore delle persone omosesuali proprio grazie ai fondi reperiti attraverso l'accordo.

Insomma, Bhw è il primo istituto in Italia a considerare, come già avviene in America e in molti altri Paesi del Nord Europa, i gay come un normale target commerciale. Una scelta che certamente farà molto dicutere ma che sarà molto apprezzata nel mondo omosessuale e non solo.

http://www.affaritaliani.it

giovedì 26 febbraio 2009

La scuola di samba " Academicos do Salgueiro" vince il carnevale carioca con un' ala gay e tanta simpatia.


Salgueiro ha vinto il carnevale di Rio de Janeiro con 399 punti nella vtazione del mercoledì 25.
.
Era dal 1993 che non vinceva la competizione, Salgueiro è entrata, questa volta, nel sambodromo, con la coreografia per raccontare la storia del tamburo.
Un'ala della sfilata, detta "Pelo di Gatto", è stata dedicata alla comunità gay. E' stato molto simpatico affermare che intendono sempre più legare il nome della scuola, alla diversità e al rispetto della comunità LGBT.
Per questa ragione e per le altre, questo premio è più che meritato.

SALGUEIRO 2009 - VIDEO CLIP



DESFILE OFICIAL





divas do carnaval brasileiro.





Rio de janeiro: Un giro nella festa più tradizionale , il gala gay















Dopo 29 anni, il tradizionale galla gay continua a portare allegria e glamour.le foto e video.







mercoledì 25 febbraio 2009

(Striscia la Notizia 24 febbraio 2009) trova Luca e smaschera Povia

Il video in cui Striscia la Notizia mostra il Luca protagonista del bran di Povia e insinua che anche il cantante abbia fatto della stessa psicosetta.

Ma come hanno ricordato i conduttori il gruppo in questione era in realtà una vera e propria setta in grado di plagiare i suoi appartenenti. Si tratta di una vecchia conoscenza del programma di Antonio Ricci che già si era occupata del caso quando alcuni capi di Arkeon furono arrestati per abusi sessuali e per altre accuse correlate all'abuso della professione medica. Alcuni frequentatori, poi, avevano rilasciato interviste nelle quali rivelavano i numerosi reati sessuali che venivano compiuti durante le riunioni.

Ma la domanda che alla fine del servizio i conduttori si sono posti la condividiamo: "Povia ha conosciuto quel Luca frequentando la stessa setta?"

L'indagine - almeno televisiva - sui sedicenti santoni che si dichiarano in grado di "guarire" dall'omosessualità è solo all'inizio.


Lo smascheramento di una psico-setta (fondata da Moccia) che ha danneggiato la vita di molte persone con abusi psicologici e fisici e in cui erano apparentemente coinvolti anche alcuni membri della Chiesa, anche il conduttore del programma Rai "A sua immagine" (Cantalamessa).
La setta afferma di poter "curare" l' omosessualità!

martedì 24 febbraio 2009

Beppe Grillo a Chiaiano

Le immagini di Current censurate a Roma



Ecco le immagini che l'ATAC, l'azienda trasporti pubblici di Roma, ha deciso di censurare. Le immagini sarebbero state affisse nelle stazioni della metropolitana della capitale (e non, come sostiene il presidente dell'ATAC, sugli autobus). Lasciamo a voi la valutazione del contenuto di questi manifesti. Ricordo che l'agenzia che ha creato i visual è cOOkies Adv, con sede a Milano.

Il manifesto con la bibbia pubblicizza la puntata del VANGUARD "I martiri della camorra", in cui si racconta la storia di un sacerdote ucciso dalla camorra.

P.S. la seconda immagine è postata nel primo commento.

Sentitevi liberi di ripubblicare le immagini altrove:
http://i.current.com/images/asset/896/100/50/tFdwBy.jpg (Bibbia)
http://i.current.com/images/asset/896/100/52/i3USuD.jpg (Fucile)


http://current.com/items/89835233/le_immagini_di_current_censurate_a_roma.htm

Onu: gli States per la depenalizzazione dell'omosessualità

Lo scorso dicembre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha simbolicamente votato un documento che chiedeva la decriminalizzazione universale dell'omosessualità. La risoluzione voluta dalla Francia è composta da 13 punti che puntano ad "assicurare che l'orientamento sessuale o l'identità di genere non possa mai constituire la base per infliggere condanne, in special modo esecuzioni, arresti o detenzioni". Il documento ha ricevuto 60 voti a favore, la maggior parte dagli stati europei e sudamericani. Ad opporsi alla risoluzione, oltre al vaticano e ad alcunimembri dell'Organizzazione della Conferenza Islamica, anche gli Usa.

Allora, l'amministrazione Bush aveva giustificato la propria obiezione utilizzando dei tecnicismi legali. Bene, questo era il passato. Il presente è un'altra cosa: alla Conferenza di Revisione di Durban sul razzismo e la xenofobia che si è tenuta a Ginevra, l'Europa ha dinuovo speso parole per condannare "tutte le forme di discriminazione e tutte le violazioni dei diritti umani basate sull'orientamento sessuale". Stando a quello che riportano alcune riviste specializzate nel seguire le vicende delle Nazioni Unite, la Repubblica ceca, cui spetta la presidenza di turno dell'Unione Europea, con il sostegno della Nuova zelanda, degli Stati uniti, della Colombia, del Chile a nome degli stati del Sud America, l'Olanda, l'Argentina e pochi altri si sono espressi a favore della risoluzione.

Gli sforzi, sfortunatamente, sono stati vani a causa della mancanza del sostegno dei paesi non europei (Sud Africa, a nome del Gruppo Africano, Cina,Egitto , Nigeria,Marocco, Arabia saudita, Tunisia, Botwana, Iran, Algeria e Syria), ma la buona notizia è che gli States, questa volta, si sono schierati dalla parte giusta.

http://www.gay.it


lunedì 23 febbraio 2009

Oscar, trionfa "The Millionaire" Penn e Winslet migliori attori



(AGI) - Los Angeles, 23 febbraio - "Millionaire" ce l'ha fatta: la pellicola che racconta l'avventura di un ragazzo delle baraccopoli di Mumbai che passa dalle stalle alle stelle grazie a un quiz televisivo si e' aggiudicato otto delle dieci statuette cui era candidato, e tra queste quella di miglior film e quella di miglior regista, andata a Danny Boyle. Kate Winslet ha vinto la statuetta di miglior attrice protagonista del film "The Reader". "Mentirei se non ammettessi di aver preparato un discorso, davanti allo specchio come una bimba di otto anni e questa - ha detto alzando l'oscar - era una bottiglia di shampoo ma ora non lo e' piu'". Sean Penn ha vinto l'Oscar come miglior attore in "Milk". "Non me lo aspettavo", e' stato il suo primo commento. L'attore si e' anche dichiarato "orgoglioso di vivere in un Paese che ha saputo eleggere presidente un uomo elegante come Barack Obama". Il ruolo del primo politico dichiaratamente gay e' stato oggetto di polemiche e contestazioni e anche sul palcoscenico del Kodak Theatre l'attore non ha mancato di ribadire il suo sostegno alla causa dei pari diritti per gli omosessuali. La sua interpretazione e' stata osannata dalal critica e persino dalle associazioni gay. Penelope Cruz e' la prima attrice spagnola a vinvere l'Oscar. Il suo ruolo in 'Vicky, Cristina, Barcelona' di Woody Allen le ha fruttato la statuetta di miglior attrice non protagonista.

ansa

Predicatori anti-gay, fuori dal Regno Unito


Fred Phelps e sua figlia Shirley Phelps-Roger sono venuti apposta dall’America in Inghilterra per protestare davanti a un centro per le arti a Basingstoke, Hampshire. Vi si rappresenta uno spettacolo teatrale dedicato ad un ragazzo omosessuale ucciso dall’omofobia imperante nel suo paesino nel cuore degli Stati Uniti, “The Laramie Project”.
Padre e figlia, noti predicatori ultra-conservatori dediti all’odio verso i gay, sono stati bloccati al loro ingresso in UK, a causa – si legge in una nota dell’agenzia britannica per le frontiere - del «comportamento inaccettabile di queste persone, che hanno incitato all'odio verso numerose comunità».
Il Governo, dal canto suo, ha sposato questa linea dichiarandosi contrario all’ingresso di tutti coloro che predicano l’odio. Phelps, 79 anni, e sua figlia Shirley, 51, sono membri della Westboro Baptist Church, Kansas. I seguaci della chiesa, molti dei quali parenti di Phelps, organizzano picchetti ai funerali di militari Usa morti in Iraq e Afghanistan, sostenendo che quelle morti siano la punizione di Dio per la generale tolleranza verso i gay.

fonte:http://www.babiloniamagazine.it

Libano: gay manifestano contro abusi polizia


(ANSA) - BEIRUT, 23 FEB - Duecento omosessuali hanno manifestato nel centro di Beirut per protestare contro i 'recenti abusi' della polizia locale verso i gay. Il giornale L'Orient-Le Jour riferisce che l'evento e' stato indetto 'in seguito all'aggressione da parte della polizia subita di recente da due uomini, sorpresi a baciarsi all'interno di un cantiere in costruzione' nel quartiere cristiano di Beirut. In Libano l'omosessualita' e' illegale ma di fatto tollerata.

23 febbraio 2009

Torino - Favolose Narranti. Storie di transessuali


Ogni giorno il corpo è lo strumento privilegiato dell'incontro con gli altri, il nostro tramite per essere immediatamente riconoscibili. In base al sesso, al genere, al colore della pelle, a eventuali disabilità, al modo di vestire, veniamo catalogati di volta in volta come donne, uomini, straniere/i, transgender, puttane…

A molte soggettività diverse da quella dell'uomo bianco, occidentale ed eterosessuale vengono associati dis-valori denigratori in un continuo tentativo di negarne il riconoscimento sociale.

Tali soggettività vengono “tollerate” se relegate ai margini, se subordinate, se percepite come minoritarie e se non danno bella mostra di sé in pubblico.

Assistiamo quindi al pubblico scandalo, a risoluzioni e leggi liberticide e ad appelli al decoro quando la sessualità e gli stili di vita non totalmente conformi si impongono nelle strade e nel discorso pubblico.

I periodici dibattiti su quale sia il limite di decenza a cui i partecipanti devono attenersi durante i Pride, i provvedimenti pesantemente discriminatori del comune di Verona nei confronti delle donne e delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans o i recenti attacchi alle prostitute sono solo l'espressione più evidente della repressione che si abbatte su chiunque tenti o si trovi a dover rifiutare l'"integrazione" e la "normalità" imposta.

Il progetto “Corpi Negati” si interroga su quali siano le strutture sociali e culturali, nonché legislative, che permettono una tale svalutazione, per svelarle e, analizzandole, tendere al loro superamento.


Sarà presente Porpora Marcasciano, vicepresidentessa del Movimento Identità Transessuale, sociologa e autrice di Tra le rose e le viole (Manifesto Libri editore, 2002) e Antologaia. Genere, sesso e cultura negli anni Settanta (Il dito e la luna editore, 2007). Presenta l’incontro Christian Ballarin del Gruppo Transessuali Luna.

A seguire aperitivo di autofinanziamento.


Per ulteriori informazioni:
http://corpinegati.noblogs.org
telefono 335/7167890
corpinegati@inventati.org

Data di pubblicazione: 22|02 |09

mercoledì 18 febbraio 2009

PEGAH è DEFINITIVAMENTE LIBERA RICONOSCIUTO DEFINITIVAMENTE LO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO ALLA RAGAZZA GAY IRANIANA


Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario Associazione Radicale Certi Diritti:

"Ci è giunta oggi notizia dalla sede di Londra dell'Iranian Queer Railroad che alla ragazza lesbica iraniana, Pegah Emambakhsh, è stato riconosciuto definitivamente, dalle autorità inglesi, lo status di rifugiato politico a causa del grave rischio di morte cui sarebbe stata condannata in caso di rimpatrio forzato in Iran a causa della sua omosessualità. In Iran è infatti prevista la pena di morte per le persone omosessuali. Per Pegah si erano mobilitate l'autunno scorso in tutta Europa migliaia di persone e decine di Associazioni che si battono per i diritti umani,

La prima reazione di Pegah Emambakhsh alla notizia è stata: "Da questo momento sono libera. Spero che tutte le persone possano realizzare i loro sogni".

Sanremo: colpi di scena ed emozioni vere


"Non voglio parlare di Berlusconi. Dunque, dicevamo? Ah sì Berlusconi...". Roberto Benigni non ce la fa a non parlare di Silvio, come lo chiama lui. "Non posso fare battute su Veltroni...Più battuto di così!!" ha detto il comico lanciando un messaggio all'ex leader del Pd: "Rialzati Walter, che vuoi che sia la Sardegna! ci sono Stromboli, l'Elba, le Eolie", riferendosi al capitombolo della sinistra in Sardegna.

Benigni ne ha una per tutti, ma il suo soggetto preferito è sicuramente il Presidente del Consiglio, che "non è interessato alla Sardegna, ma alla Corsica, perché ad Ajaccio ci sono tutti i suoi parenti", i discendenti di Napoleone.

Messe da parte le battute, Benigni si fa serio e tocca il tema dell'omosessualità. "E' una storia che va avanti da millenni. L'omosessualità non è un peccato. Di peccato c'è solo la stupidità. E' una cosa assurda e ridicola che molti omosessuali siano stati uccisi nei campi di concentramento solo perché amavano un'altra persona" ha detto Benigni, che poi ha letto una lettera di Oscar Wilde indirizzata al suo fidanzato e scritta durante la prigionia proprio per il reato di sodomia.

LA LETTERA DI OSCAR WILDE ALL'AMATO BOSIE LETTA DA BENIGNI


Mio carissimo ragazzo, questo e' per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te. Domani sara' tutto finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e questa idea, questa convinzione ancora piu' divina, che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelici- ta' e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio dolore con ogni pazienza. Poiche' la speranza, anzi, la certezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo e' la meta e l' incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo con- tinuare a vivere in questo mondo, per questa ragione. Il nostro caro amico mi e' venuto a trovare oggi. Gli ho dato parecchi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi rassicurato: che a mia madre non manchera' mia niente. Ho sempre provveduto io al suo mantenimento, e il pensiero che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva infelice. Quanto a te (grazioso ragazzo dal cuore degno di un Cristo), quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, parti per l' Italia e riconquista la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu, con quella grazia cosi' strana. Non esporti all' Inghilterra per nessuna ragione al mondo. Se un giorno, a Corfu' o in qualche isola incantata, ci fosse una casetta dove potessi- mo vivere insieme, oh! la vita sarebbe piu' dolce di quanto sia stata mai. Il tuo amore ha ali larghe ed e' forte, il tuo amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione e mi conforta, il tuo amore e' la luce di tutte le mie ore. Se il fato ci sara' avverso, coloro che non sanno cos'e' l'amore scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla tua vita. Se cio' avverra', tu scriverai, tu dirai a tua volta che non e' vero. Il nostro amore e' sempre stato bello e nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile tragedia, e' perche' la natura di quell' amore non e' stata compresa. Nella tua lettera di stamattina tu dici una cosa che mi da' coraggio. Debbo ricordarla. Scrivi che e' mio dovere verso di te e verso me stesso vivere, malgrado tutto. Cre- do sia vero. Ci provero' e lo faro'. Voglio che tu tenga informato Mr Humphreys dei tuoi spostamenti cosi' che quando viene mi possa dire cosa fai. Credo che gli avvoca- ti possano vedere i detenuti con una certa frequenza. Cosi' potro' comunicare con te. Sono cosi' felice che tu sia partito! So cosa deve esserti costato. Per me sarebbe stato un tormento pensarti in In- ghilterra mentre il tuo nome veniva fatto in tribunale. Spero tu abbia copie di tutti i miei libri. I miei sono stati tutti venduti. Tendo le mani verso di te. Oh! possa io vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani. Credo che il tuo amore vegliera' sulla mia vita. Se dovessi morire, voglio che tu viva una vita dolce e pacifica in qualche luogo fra fiori, quadri, libri, e moltissimo lavoro. Cerca di farmi avere tue notizie. Ti scrivo questa lettera in mezzo a grandi sofferenze ; la lunga giornata in tribunale mi ha spossato. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti i giovani, amatissimo e piu' amabile. Oh! aspettami! aspetta- mi! io sono ora, come sempre dal giorno in cui ci siamo conosciuti, devotamente il tuo, con un amore immortale

Oscar

(dal "De Profundis" 29 aprile 1895)


Standing ovation finale e un lungo applauso.

L'appello di Arcigay


GUARIAMO L’ITALIA DAL PREGIUDIZIO

Siamo donne e uomini che operano nel mondo della comunicazione, della cultura, dello spettacolo, che vogliono reagire al tentativo di restaurare in Italia un clima di oscurantismo, imponendo una visione di maschile e femminile che non lascia spazio all’affermazione della personalità dei singoli, dei diritti civili e delle libertà.

In particolare è in atto una campagna che sostiene che si possa “guarire” l’omosessualità, attraverso fantomatiche e antiscientifiche “terapie riparative”, che vorrebbero riportare i gay, le lesbiche e i/le bisessuali ad una pretesa normalità.

Vogliamo riaffermare con serenità e fiducia che la storia non è passata invano. Difendiamo la laicità dello Stato, la conquista dei diritti delle donne, dei giovani, delle persone con diverse identità sessuali, etniche, religiose, come diritti umani fondamentali, patrimonio da salvaguardare e da promuovere.

Anche in Italia la società sta crescendo, attraverso un modo nuovo di organizzare e gestire le esistenze, le relazioni, le famiglie, i rapporti d’amore. Dignità e rispetto della persona restano i pilastri di questa società civile, l’amore l’elemento fondante delle nostre famiglie.

Aderiamo a questo appello che intende rinnegare i nuovi inquisitori, allargare l’orizzonte dei diritti, riconoscere l’amore al plurale, quell’amore di cui tutte e tutti siamo degni rappresentanti, fatto di responsabilità, di impegno reciproco, di fecondità, quell’amore che guarisce dalle ferite inferte dalla vera malattia sociale: il pregiudizio.

I nostri amori sono la dimostrazione di una felicità possibile ed autentica, che porta valore aggiunto ad una società che sta crescendo tra mille difficoltà, ma con un maggiore senso di responsabilità, più matura rispetto ad una politica spesso troppo sorda e cieca.

Nei nostri specifici ambiti, professioni, sentimenti personali, relazioni amorose, famiglie, intendiamo farci portavoci di una concreta realtà: anche in Italia è possibile una nuova stagione per i diritti civili e di libertà.

Sarà la miglior risposta alla volontà di far tornare il nostro paese ai secoli bui della censura, del pensiero unico, della violenza e discriminazione rispetto all’autodeterminazione delle persone.

Agedo – Associazione Genitori di Omosessuali
Arci – Associazione nazionale
Arcigay, Associazione Lesbica e Gay Italiana
ArciLesbica – Associazione nazionale
Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali

Per ADESIONI:

ufficiostampa@arcigay.it

fonte:http://www.gay.it

POVIA OFFENDE I GENITORI DEI GAY


"Come presidente nazionale di AGEDO, associazione genitori e amici degli omosessuali, e mamma, una delle tante, tantissime, di un omosessuale, sono prostrata dalle parole indegne e poco rispettose della canzone di Povia, che si prende gioco di tutto il lavoro che noi facciamo da anni, cioe' quello di convincere i genitori che non esiste una loro responsabilita' nell'essere gay dei propri figli". E' quanto si legge in una nota di Rita De Santis, Presidente nazionale AGEDO che aggiunge: "Oltre alle inesattezze nei contenuti sulla psicanalisi, il brano fa riferimento all'omosessualita' come una condizione determinata da padri irresponsabili e madri oppressive.

Se cio' fosse vero il numero degli omosessuali crescerebbe esponenzialmente, quanti infatti hanno madri oppressive e i padri irresponsabili? La nostra associazione si occupa prevalentemente di genitori di gay, genitori lontanissimi dalla descrizione che ne fa Povia e che sono molto offesi da quelle parole. Chiediamo che Povia ci ripensi, quante volte abbiamo chiesto ai nostri figli di ripensare alle proprie scelte? Di non commettere errori? Glielo chiedono mamme e papa' stanchi che responsabilita' che non hanno vengano loro addossate come una colpe. L'omosessualita' quanto l'eterosessualita' dei nostri figli sono varianti naturali del comportamento umano. E' gia' gravoso di per se' sostenere i nostri figli gay, lesbiche, bisessuali, nelle difficolta' e nelle paure, essere due volte genitori, in un paese dove omofobia e discriminazione fanno ancora paura".

"Diamo a tutti e a tutte appuntamento alla manifestazione festosa Se M'Innamoro - conclude la nota - che si svolgera' per le strade di Sanremo sabato prossimo a partire dalle ore 15 in Corso Trento e Trieste, per mostrare tutti gli amori e difendere la dignita' dei nostri figli e delle nostre figlie".

fonte: Italpress

LAICITA


“Se ci si affida solo alla mediazione di potere, questo Paese avrà tra poco una legge contro il testamento biologico” ha esordito così Marco Cappato, parlamentare europeo e segretario dell’Associazione Coscioni, in apertura della conferenza stampa “Testamento biologico a Roma, subito!” svoltasi venerdì pomeriggio.
“L’unico modo di sventare questo tentativo – ha proseguito Cappato - è di appellarsi alla sensibilità dell’opinione pubblica che si è stretta attorno a PiergioGiorgio Welby, a Eluana e Beppino Englaro, a Luca Coscioni, a Giorgio Nuvoli e ai casi che questo Paese ha conosciuto, cercando di organizzarla e mobilitarla”.

L’obiettivo della conferenza stampa cui hanno preso parte Mario Staderini, membro della Direzione nazionale Radicali italiani, Mina Welby e Gustavo Fraticelli, consigliere dell’Associazione Coscioni, è stato quello di divulgare la proposta di iniziativa popolare promossa dalla cellula Coscioni di Roma perché il diritto costituzionale di ciascun cittadino di scegliere le proprie terapie, venga rispettato e garantito. Perché ciò accada, l’Associazione Coscioni propone - attraverso una delibera depositata venerdì 6 febbraio - l’istituzione di un registro telematico dei testamenti biologici, facilmente aggiornabile e consultabile qualora ce ne fosse bisogno, da parenti, medici e magistrati, che fornisca la manifestazione certa e indiscutibile della volontà di ciascun cittadino in materia di dichiarazioni anticipate sui trattamenti sanitari.

Dare la parola ai cittadini per fare capire alla classe politica quanto un argomento come questo sia vissuto e sentito nella vita quotidiana delle persone: questo lo scopo della campagna “100% liberi di scegliere” che a partire dal weekend del 20 e 21 febbraio – anniversario della morte di Luca Coscioni – inizierà su tutto il territorio romano e non solo, con incontri durante i quali si darà istruzione ai cittadini su come poter intervenire per poter difendere la propria libertà di scelta.

“Eluana Englaro ha subito 17 anni di calvari giudiziari per poter vedere riconosciuta la propria volontà” ha spiegato Mario Staderini. “Oggi invece, qualora fosse approvato questo registro telematico, tutti i cittadini avranno la possibilità di rendere pubblica la propria volontà”.

L’efficacia del registro telematico è insita nel poter creare una rete di “dialogo” tra i Comuni italiani, facilmente aggiornabile e accessibile. Altro elemento caratterizzante della proposta è quello di prevedere la spedizione ogni due anni da parte del Comune di residenza, di un’informativa alla persona che ha effettuato il testamento biologico in modo da rendere sempre attuale la propria volontà ed evitare che si possa temere che a distanza di tanti anni, la volontà non sia più riprendibile.

“Credo che ogni cittadino abbia ragione di dire “nessuno deve decidere per me”” ha dichiarato Mina Welby, membro della direzione dell’Associazione Luca Coscioni e delegata ai diritti umani al X Municipio di Roma. “Anche Piero, mio marito, non voleva che io decidessi per lui. Non voleva neanche che decidessi chi chiamare né chi dovesse assisterlo. Era tutto a potere suo e credo sia giusto che sia giusto che la persona, anche quando sofferente, debba avere il diritto di decidere”.

“Nessuno è costretto a compilare il testamento biologico – ha spiegato la Welby – ma è importante avere la possibilità di poterlo fare. C’è chi non se la sente perché non vuol decidere, perché non è capace, perché ha dei pregiudizi o perché un credente e la pensa diversamente, ma possiamo scrivere nel testamento biologico anche quello che vogliamo e non solo quello che non vogliamo. Fintanto che un malato è sveglio e cosciente, può decidere tutto, anche di non essere lavato, girato nel letto o messo seduto. Perché non potrebbe essere così quando non può più parlare o quando non è più capace di intendere e di volere?”.

“Non deve esserci alcuna strumentalizzazione dei disabili né pensare che in quanto tali non possano decidere” ha dichiarato Gustavo Fraticelli, pienamente d’accordo con la petizione avanzata.

“Non vogliamo scavalcare la legge nazionale – ha concluso Cappato – ma incidere su quella che verrà approvata e, a partire da Roma, vogliamo dare un segnale al Parlamento e al Governo perché lo Stato non si erga a giudice della vita dei cittadini ma ascolti e rispetti quello che davvero vuole il Paese”.

EMANUELA MEI
Fonte: RadioRadicale.it
“Se ci si affida solo alla mediazione di potere, questo Paese avrà tra poco una legge contro il testamento biologico” ha esordito così Marco Cappato, parlamentare europeo e segretario dell’Associazione Coscioni, in apertura della conferenza stampa “Testamento biologico a Roma, subito!” svoltasi venerdì pomeriggio.
“L’unico modo di sventare questo tentativo – ha proseguito Cappato - è di appellarsi alla sensibilità dell’opinione pubblica che si è stretta attorno a PiergioGiorgio Welby, a Eluana e Beppino Englaro, a Luca Coscioni, a Giorgio Nuvoli e ai casi che questo Paese ha conosciuto, cercando di organizzarla e mobilitarla”.

L’obiettivo della conferenza stampa cui hanno preso parte Mario Staderini, membro della Direzione nazionale Radicali italiani, Mina Welby e Gustavo Fraticelli, consigliere dell’Associazione Coscioni, è stato quello di divulgare la proposta di iniziativa popolare promossa dalla cellula Coscioni di Roma perché il diritto costituzionale di ciascun cittadino di scegliere le proprie terapie, venga rispettato e garantito. Perché ciò accada, l’Associazione Coscioni propone - attraverso una delibera depositata venerdì 6 febbraio - l’istituzione di un registro telematico dei testamenti biologici, facilmente aggiornabile e consultabile qualora ce ne fosse bisogno, da parenti, medici e magistrati, che fornisca la manifestazione certa e indiscutibile della volontà di ciascun cittadino in materia di dichiarazioni anticipate sui trattamenti sanitari.

Dare la parola ai cittadini per fare capire alla classe politica quanto un argomento come questo sia vissuto e sentito nella vita quotidiana delle persone: questo lo scopo della campagna “100% liberi di scegliere” che a partire dal weekend del 20 e 21 febbraio – anniversario della morte di Luca Coscioni – inizierà su tutto il territorio romano e non solo, con incontri durante i quali si darà istruzione ai cittadini su come poter intervenire per poter difendere la propria libertà di scelta.

“Eluana Englaro ha subito 17 anni di calvari giudiziari per poter vedere riconosciuta la propria volontà” ha spiegato Mario Staderini. “Oggi invece, qualora fosse approvato questo registro telematico, tutti i cittadini avranno la possibilità di rendere pubblica la propria volontà”.

L’efficacia del registro telematico è insita nel poter creare una rete di “dialogo” tra i Comuni italiani, facilmente aggiornabile e accessibile. Altro elemento caratterizzante della proposta è quello di prevedere la spedizione ogni due anni da parte del Comune di residenza, di un’informativa alla persona che ha effettuato il testamento biologico in modo da rendere sempre attuale la propria volontà ed evitare che si possa temere che a distanza di tanti anni, la volontà non sia più riprendibile.

“Credo che ogni cittadino abbia ragione di dire “nessuno deve decidere per me”” ha dichiarato Mina Welby, membro della direzione dell’Associazione Luca Coscioni e delegata ai diritti umani al X Municipio di Roma. “Anche Piero, mio marito, non voleva che io decidessi per lui. Non voleva neanche che decidessi chi chiamare né chi dovesse assisterlo. Era tutto a potere suo e credo sia giusto che sia giusto che la persona, anche quando sofferente, debba avere il diritto di decidere”.

“Nessuno è costretto a compilare il testamento biologico – ha spiegato la Welby – ma è importante avere la possibilità di poterlo fare. C’è chi non se la sente perché non vuol decidere, perché non è capace, perché ha dei pregiudizi o perché un credente e la pensa diversamente, ma possiamo scrivere nel testamento biologico anche quello che vogliamo e non solo quello che non vogliamo. Fintanto che un malato è sveglio e cosciente, può decidere tutto, anche di non essere lavato, girato nel letto o messo seduto. Perché non potrebbe essere così quando non può più parlare o quando non è più capace di intendere e di volere?”.

“Non deve esserci alcuna strumentalizzazione dei disabili né pensare che in quanto tali non possano decidere” ha dichiarato Gustavo Fraticelli, pienamente d’accordo con la petizione avanzata.

“Non vogliamo scavalcare la legge nazionale – ha concluso Cappato – ma incidere su quella che verrà approvata e, a partire da Roma, vogliamo dare un segnale al Parlamento e al Governo perché lo Stato non si erga a giudice della vita dei cittadini ma ascolti e rispetti quello che davvero vuole il Paese”.

EMANUELA MEI
Fonte: RadioRadicale.it

venerdì 13 febbraio 2009

LA STORIA DI SAN VALENTINO


' origine della festa degli innamorati è il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era considerato il periodo in cui ci si preparava all'arrivo della primavera, considerata la stagione della rinascita. Si iniziavano i riti della purificazione: le case venivano pulite, vi si spargeva il sale ed una particolare farina.Verso la metà del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati). Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, il dio Lupercus. I Luperici, l'ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali, come segno di fertilità; ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati.Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

I padri precursori della Chiesa, determinati a mettere fine a questa pratica licenziosa, hanno cercato un santo “degli innamorati” per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. San Valentino nato a Terni nell'anno 175 d.C. divenne così il patrono dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano. è considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. La storia di San Valentino ha due finali differenti. Secondo una versione, quando l'imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia, lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli. Mentre la seconda versione racconta che, nel 270 d.C. il vescovo Valentino, famoso per aver unito in matrimonio un pagano ed una cristiana, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II che tentò di persuaderlo a convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire a sua volta Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, inoltre, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d'addio che si concludeva con " dal vostro Valentino". Una frase che nel tempo è diventata sinonimo di Vero Amore.



una Batwoman lesbica prende il posto di Batman scomparso


I supereroi che combattono il crimine sono di varie fattezze umanoidi, ma fino ad ora non sono mai apparsi sotto forma di una donna lesbica.

La DC Comics, tuttavia, sta per buttare sotto i riflettori una lesbica dalla chioma infuocata che potrebbe spodestare l'ex Batman Bruce Wayne - che sembra aver sofferto di un incidente fatale nell'ultima serie di Batman.

Questa Batwoman, che di giorno si chiama Katherine "Kate" Kane, è descritta come una "tipa dai gusti lesbo che fa vita mondana la notte e sconfigge il male a notte fonda" e sarà la protagonista di una serie di dodici episodi che usciranno in giugno nel Regno Unito. Il personaggio di Batwoman è stato introdotto nel mondo dei fumetti per la prima volta nel 1956 come un possibile amore di Batman. Ma non si è scoperto che era lesbica fino al 2006, dopo che ha rivelato di essere stata l'ex amante di una donna detective.

Dato che la maggioranza di lettori di fumetti è maschile, ci chiediamo cosa sia passato per la testa di quelli della DC Comics per mettere Batwoman sull'altra sponda... A meno che, tra un combattimento e l'altro, non ci sia spazio per qualche titillante scenetta saffica.

ansa

"Contro la discriminazione"


MADRID (Spagna), 12 febbraio 2009 - Un club speciale, il Barcellona. Paga per avere lo sponsor sulla maglia, dando 1,5 milioni all'anno all'Unicef invece di riceverne una ventina da una grossa multinazionale. Versa un percentuale fissa del suo enorme fatturato alla fondazione del club perché investa in scuole e progetti sociali in giro per il mondo: lo scorso anno sono stati 2 milioni di euro. Ha cacciato dallo stadio gli ultras, che continuano a minacciare il presidente Laporta e la sua famiglia. E ha accolto tra i suoi club ufficiali la prima "peña" omosessuale. Lo scorso 8 febbraio sui muri del Camp Nou tra le centinaia di placche con i nomi dei club ufficiali dei tifosi del Barça ne è stata posta una nuova, quella della "Penya blaugrana de gais i lesbianes".
L'ESEMPIO TEDESCO - La Pbgl è stata creata seguendo modelli già esistenti in Germania, e l'idea è stata accolta senza problemi dal Barcellona, che ha approvato e sostenuto l'idea. Durante il passato fine settimana a Castelldefels, località di mare a due passi di Barcellona al Queer Football Fansclub Meeting si sono riuniti i rappresentanti di vari club gay legati al mondo del calcio. Un weekend di dibattiti, partite e iniziative varie culminati con la presentazione della placca al Camp Nou prima della partita con lo Sporting Gijon. Oltre che dalla Spagna i tifosi gay sono arrivati da Germania, Austria, Francia, Irlanda, Svizzera, Inghilterra. Il Qffm è stato organizzato dal Fare (Football Against Racism in Europe) e dalla Eglsf (European Gay & Lesbian Sport Federation) in collaborazione con il club del Barcellona.
CONTRO LA DISCRIMINAZIONE - In Germania il dibattito è aperto da anni, e tante squadre hanno i propri club gay. A Castelldefels c'erano i rappresentanti dei tifosi del Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Hertha Berlino, St. Pauli, Stoccarda, Karlsruhe, ma anche del Paris Saint Germain e della Football Association, la federazione inglese. "Non siamo una 'peña' normale - ha detto a Marca Pep Ribes, presidente della 'Penya blaugrana de gais i lesbianes' -, piuttosto un'organizzazione interessata a temi di omofobia e che vigila perché nel nostro club non ci sia alcun tipo di discriminazione. Vogliamo che il Barça, club pionieristico in tema di solidarietà, sia un mezzo per lottare per la normalità e contro la discriminazione. Mi sento male quando i tifosi urlano 'Guti maricon', per loro e per me. È un'offesa insopportabile, e come s'impediscono cori razzisti o fascisti così si dovrebbero impedire atteggiamenti omofobi. In questo senso abbiamo tanto da imparare dai tedeschi".

http://www.gazzetta.it
Filippo Maria Ricci

Gay Pride 2009

Circondata da un arcobaleno, la Lanterna, storico simbolo di Genova, sarà il logo del Gay Pride 2009, in programma nel capoluogo ligure il prossimo 13 giugno (ma la data potrebbe essere soggetta a modifiche, link in fondo alla pagina); il comitato organizzatore lo ha presentato ufficialmente.

«La Lanterna è il simbolo di tutti i cittadini, quindi anche noi “bulicci” genovesi abbiamo il diritto di adottarla» ha spiegato, usando un termine del dialetto genovese, il vicepresidente dell’Arcigay di Genova, Massimo Vianello, rispondendo alle critiche, scoppiate nei giorni scorsi soprattutto negli ambienti politici di centrodestra.


Con l’approvazione e la scelta della Lanterna, secondo gli organizzatori, si rivelerebbero anche infondate le insinuazioni di chi faceva notare che la sua forma fallica non sarebbe stata gradita negli ambienti dell lesbiche: il monumento sarà colorato di viola, il colore dell’Arcilesbica, e circondato da un’onda «rainbow», una forma tonda e femminile, simbolo della comunità Lgbtq (sigla che sta per lesbiche, gay, bisessuali, trangender, queer, intersessuali).

«È la luce dei tanti colori di Genova, città ricca di mille diversità che illumina non solo il Pride - ha spiegato Lilia Muras, dell’Arcilesbica nazionale - ma anche il Mediterraneo, dove spesso c’è necessità di affrontare il tema dei diritti».

Secondo quanto spiegato (link in cima alla pagina), nel logo vengono celebrati i quarant’anni di vita del movimento omosessuale: accanto alla Lanterna c’è un cerchio rosso con la scritta «40 anni in movimento». Riccardo Gottardi, segretario nazionale dell’Arcigay, ha ricordato che il 28 giugno del 1969, a New York, avveniva «l’ennesimo raid della polizia allo Stonewall Inn, bar frequentato da gay, ma soprattutto da transgender, e ci fu una ribellione»: fu la «rivolta di Stonewall».

«Quella notte di giugno è stata l’inizio di una svolta - ha detto Gottardi - e da quel giorno abbiamo fatto molta strada. Un compleanno che siamo orgogliosi di festeggiare in Liguria, dove il 5 aprile del 1972 è nato il movimento omosessuale italiano».

Per la prima volta, inoltre, il movimento include nel logo stesso del Pride esplicitamente anche le identità «queer» (termine “ombrello” per persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender) e «intersessuali».

In queste ore, infine, viene attivato il sito www.genovapride.it, dove nei prossimi giorni saranno pubblicate tutte le notizie sulle future iniziative.


http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com

Darwin celebrato da tutto il mondo


A duecento anni dalla nascita di Charles Darwin, la sua casa è diventata patrimonio nazionale e le isole che lo hanno condotto ad elaborare la sua teoria dell'evoluzione sono minacciate dall'eccessivo turismo.

Il bicentenario dell'uomo il cui libro "L'Origine delle Specie" ha trasformato la nostra concezione del mondo naturale è celebrato da scienziati, leader religiosi, storici, presidenti, ambientalisti e funzionari del turismo di tutto il mondo.

David Attenborough, i cui programmi televisivi sulla natura sono visti da milioni di persone nel mondo, ha dato una spiegazione molto semplice di questa eccezionale partecipazione.

"Senza Darwin, il mondo naturale avrebbe ben poco senso", ha detto a Reuters. "Darwin ha trasformato la storia naturale in una scienza".


L'importanza del naturalista del 19esimo secolo viene celebrata nella sua università di Cambridge, nella sua casa nel Kent -- adesso patrimonio nazionale -- e nelle isole del Pacifico al largo dell'Ecuador dove la sua teoria ha iniziato a prendere forma.

Migliaia di persone si sono recate alla più grande esibizione del lavoro di Darwin, al Natural History Museum di Londra, dove la maggiore attrazione è costituita da due ordinari uccelli imbalsamati provenienti dalle isole Galapagos, disposti su un cuscino di velluto in una vetrina all'ingresso:questi volatili hanno dato a Darwin la prima idea per la sua famosa teoria dell'evoluzione. Lo scienziato infatti aveva notato che gli uccelli erano leggermente diversi da un'isola all'altra, e aveva intuito che le specie con un antenato comune si evolvono nel tempo.

"E' la teoria più importante della biologia moderna, ed è fondamentale per il lavoro di tutti i nostri scienziati", ha detto Alex Gaffikin, che lavora al museo e ha aiutato ad allestire l'esibizione.

http://it.notizie.yahoo.comdi Peter Griffiths e Paul Casciato

martedì 10 febbraio 2009

Ciao Eluana


È la sera del 9 febbraio, poco dopo le 20. In Italia tutti parlano di lei. Al Senato si discute di un disegno di legge che vieti la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione a chi, come lei, è in stato vegetetativo. Il giorno dopo sono in programma manifestazioni nelle piazze: la gente vuole esprimere vicinanza a Beppino Englaro, alla sua battaglia. Difendere la Costituzione e i principi democratici che la determinano. Scontri, polemiche, dibattiti: tutto in suo nome. E mentre il mondo si agita, lei da questo mondo se ne va. Eluana Englaro alle 20 e 10 muore.

«Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo»: sono le poche parole, tra le lacrime, di Beppino Englaro. Solo, come è stato lasciato a lungo nella sua battaglia a difesa della volontà di sua figlia.

A chi gli ricorda che si è parlato molto di 'tutela della vita', Defanti risponde: «Quando mi agitano di fronte quelle due parole quasi a dirmi che io non tutelo la vita mi vengono i brividi. Io non sono un alfiere di morte, Beppino Englaro non tifa per la morte. Chi ha amato Eluana più di ogni altro sta solo rispettando le leggi e le sentenze. C'è troppa disinformazione sulle realtà cliniche e mediche come quella di Eluana. E c'è chi ha colto l'occasione per distorcere la realtà. Sento parlare di sofferenza non calcolata, di una donna sofferente e spenta da 17 anni che potrebbe avere figli, sono troppe le idiozie di questo tipo».

Eluana riposi, finalmente, in pace da. ( Giancarlo Pichillo.)

Quante schifezze abbiamo dovuto sentire, e quali danni ha provocato questa vicenda.
Così, per citare i più macroscopici: lo scontro istituzionale, l'annullamento della legittimità e sovranità della magistratura, lo sdoganamento del vero volto di Berlusconi che s'è giocato su un caso umano il suo potere da tiranno, l'arroganza e cattiveria della Chiesa che con le sue intrusioni provoca un conflitto istituzionale alla faccia dei rapporti Stato-Chiesa e della laicità dello stato, il dimenticatoio in cui è caduto il pacchetto sicurezza con le sue ronde private, la perdita del monopolio della forza garantito alle sole forze di polizia, i medici delatori, e ancora... il dimenticatoio che avvolge l'inadeguatezza di questo governo di ladri razzisti e criminali a reggere l'urto della crisi economica, della disoccupazione cavalcante, della precarietà fatta sistema, istituzionalizzata e quindi, per un gioco perverso e paradossale, stabilizzata.
Ho dimenticato qualcosa? Vogliamo ricordare che la legge sul testamento biologico è in parlamento da anni, che Veronesi c'ha perso gli anni, e che invece, come sempre, in Italia si legifera ad personam? Che schifo ascoltare "quelli per la vita", gli stessi che non alzano un dito per sconfiggere la pena di morte e che anzi la invocano (sempre contro gli extracomunitari, of course), o che partecipano alle nuove crociate che mietono vittime innocenti nei paesi già piagati da povertà e instabilità. I bambini, le donne e gli uomini di Gaza non se lo meritano il diritto alla vita di Eluana. Nossignore.
Non basterebbero 100 Gesù Cristo, con la loro umanità coraggiosa e la loro carica rivoluzionaria, a salvare questa nostra società ormai fascista e iniqua. Altro che liquidità.
Qui stiamo parlando di una nuova età del ferro.
Non bisogna mollare. Con la forza di una moltitudine resistente.
Eluana riposi, finalmente, in pace. Solidarietà piena alla famiglia.

con parole durissime è il presidente della camera e compagno di partito di Gasparri Gianfranco Fini, il cui comportamento, in questa vicenda, è stato impeccabile. "Gasparri - scrive in una nota - è un irresponsabile. Diovrebbe imparare a tacere". Pochi minuti dopo anche Schifani censura le intemperanze di Maurizio Gasparri, che tuttavia insiste: "Io sono una persona molto responsabile, che rispetta dalle più alte aurità istituzionali all'ultima persona in un letto d'ospedale".
Ma nonostante i Gasparri e i Quagliariello, la destra non ha alcuna intenzione di soffiare ancora sul fuoco. La conferenza dei capigruppo di palazzo Madama accetta la proposta che arriva dal Pd. La seduta riprenderà in mattinata con il voto sulle mozioni, ma intanto verrà messa in cantiere la legge sul testamento biologico, con l'obiettivo di prtarla in aula tra due settimane.
Neppure il Pd ci tiene a mantenere alta la tensione, e dunque rinuncia subito alla manifestazione "in difesa della Costituzione" convocata per il pomeriggio di martedì. Certo, Veltroni si era schierato contro la legge, ma lasciando libertà di coscienza ai parlamentari piddini e soprattutto rinunciando a ogni tentativo di ostruzionismo.






ROMA 14 FEBBRAIO «Ora basta!»: questo lo slogan con il quale Lorenza Carlassare, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Umberto Eco, Paolo Flores d'Arcais, Margherita Hack, Pancho Pardi, Stefano Rodotà hanno lanciato sulla rivista Micromega un appello per manifestare il 14 febbraio a Piazza Navona contro «la dittatura oscurantista». «La vita di ciascuno - è detto nell'appello - non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa. La vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto di Berlusconi, trasformato in ddl dopo che Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa».

ROMA 14 FEBBRAIO «Cinismo, spregiudicatezza, 'cattiverià e tentazioni bonapartiste. Sono questi gli ingredienti che muovono il governo Berlusconi nella sua tetra strategia sul caso Englaro»: lo afferma Flavia D'Angeli (Sinistra Critica), invitando a fare del «No Vat Day», il 14 febbraio piazza della Repubblica a Roma, anche l'occasione di una protesta contro il premier.

fonte:http://www.unita.it
http://www.ilmanifesto.it/

venerdì 6 febbraio 2009

La più giovane transessuale al mondo a essere stata operata


BERLINO
La tedesca Tim Petras, a soli 16 anni, è la più giovane transessuale al mondo a essere stata operata per cambiare sesso. La procedura, portata avanti in gran segreto e pagata dal servizio sanitario nazionale, era stata autorizzata dopo che gli psicologi avevano confermato che si trattava «senza dubbio di una ragazza in un corpo maschile».

Così Tim (ora Kim), secondo quanto racconta il Daily Telegraph, iniziò dall’età di 12 anni la terapia ormonale, seguita ora, quattro anni dopo, dall’intervento chirurgico. «Mi è stato chiesto se ora mi sento una donna», ha affermato Kim, «ma in verità mi sono sempre sentita come una donna, ho soltanto smesso di stare nel corpo sbagliato». «So che il mio passato ritornerà sempre, ma spero un giorno di poter essere ricordata per qualcos'altro come la musica»
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Al quotidiano britannico, la ragazza ha espresso tutta la sua felicità: «Ora posso andare al mare e indossare il bikini, andare in uno spogliatoio senza problemi, tutto è cambiato dopo questa operazione». In Germania per fare questo tipo di operazione bisogna raggiungere la maggiore età, ma Kim già a dodici anni aveva dimostrato, parlando con i medici, l'intenzione di farsi operare. Il Dr Achim Wuesthof, endocrinologo specialista degli adolescenti, ha detto al Daily Mail: «In base alla mia esperienza Kim è il più giovane paziente ad essere stato operato».


fonte: http://www.lastampa.it

Vladimir Luxuria: Luca non era Etero!

Povia porta a Sanremo la canzone del gay guarito e Vladimir Luxuria fa il verso su YouTube con il brano parodico “Luca non era etero”.
Luxuria aveva già presentato la canzone in alcune sue esibizioni dal vivo, ma ora quel brano è un vero e proprio videoclip, presente anche nel sito personale dell’artista ed ex parlamentare, sotto l’insegna Trans Sanremo.
Nel testo, la famiglia preoccupata che vorrebbe Luca come i suoi cugini –anche se loro si drogano-. Luca, candidamente risponde: «Mica sono malato, malato solo d'amore»

Arte ed Eros in mostra al centro di cultura gay

Verrà inaugurata sabato 7 febbraio alle ore 18 nei locali del Centro d´arte e cultura omosessuale (via Mattarella 64, Bagheria) l´esposizione “Erotica”, collezione d’arte contemporanea sul tema dell’Eros curata da Piero Montana.
In mostra le opere di Michele Allotta, Angelo Belvedere, Alessandro Di Giugno, Franco Castiglione, Carmela Corsitto, Lorenzo Guzzo, Marco Intravaia, Nino Maggio, Gina Nicolosi, Maria Rita Orlando, Natale Platania, Nino Rizzo, Maurizio Ruggiano, Salvo Parrucca, Giuseppina Riggi, Peppe Sabatino, Nuccio Squillaci, Valeria Troja.
La mostra, vietata ai minori di 18 anni, potrà essere visitata da sabato 7 febbraio a sabato 14 febbraio 2009 tutti i giorni, escluso il mercoledì, dalle ore 18 alle ore 20. L´ingresso è libero.

giovedì 5 febbraio 2009

Clandestini,Maroni:serve cattiveria (Nuovo razzismo, vecchio male)





I medici potranno denunciare all'autorità giudiziarie gli immigrati clandestini. Il Senato ha approvato l'emendamento della Lega al ddl Sicurezza che cancella la norma secondo la quale il medico non deve denunciare lo straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche. L'emendamento a firma Federico Bricolo, capogruppo del Carroccio, ha avuto 156 sì, 132 no e un astenuto.

In particolare l'emendamento della Lega, all'articolo 39 del ddl sicurezza stabilisce che sia soppresso il comma 5 dell'articolo 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286 che recita: "L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano".

REGISTRO DEI 'CLOCHARD'
Nasce il "registro dei clochard". L'aula del Senato ha dato il via libera all'art. 44 del ddl sicurezza che istituisce il registro nazionale delle persone senza fissa dimora. I clochard che vivono in Italia dovranno essere iscritti in un registro che verrà istituito presso il ministero dell'Interno. La disposizione che prevede la schedatura dei senza fissa dimora sarà avviata entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge.

RONDE PADANE
L'aula di Palazzo Madama ha approvato l'articolo 46 del ddl sicurezza che istituzionalizza le cosiddette "ronde padane". Nella norma che ha ricevuto il via libera dal Senato si prevede, infatti, che gli enti locali saranno ''legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientale''.

Ma, grazie ad un emendamento del Pd, primo firmatario Felice Casson, le ronde non potranno girare armate e non potranno ''cooperare nello svolgimento dell'attività di presidio del territorio'' così come era stato previsto invece nel testo licenziato dalla commissione Giustizia del Senato.

IL SENATO APPROVA
L'Aula del Senato ha approvato con 154 voti a favore, 114 contrari e nessun astenuto il ddl sulla sicurezza del Governo. Il testo, che ora dovrà passare all'esame della Camera, prevede, tra l'altro, la tassa per il permesso di soggiorno da fissare in una cifra che potrà andare dagli 80 ai 200 euro.


http://www.tgcom.mediaset.it/politica/

Berlino al via con Jude Law


Inizia la 59esima edizione del Festival di Berlino, che si concluderà il 15 febbraio con la consegna dell'Orso d'oro. Sono 18 i film in concorso che trattano l'amore in tutte le sue declinazioni, tanta famiglia e poi crimini di guerra, terrorismo e thriller. Grande attesa per la proiezione di sabato di "Rage" di Hans-Christian Schmid, un film collettivo in cui Jude Law è un irriconoscibile travestito, top model di punta di una casa di moda.


Ecco la prima immagine di Jude Law nel suo prossimo film 'Rage' della regista Sally Potter.

La pellicola, già terminata ma ancora senza data di distribuzione, sarà presentata in Concorso al Festival di Berlino (5-15 febbraio 2009) e segna il ritorno al grande schermo di Jude che, dopo 'Sleuth' aveva subito una battuta d'arresto. Ovviamente era al lavoro sui nuovi progetti: 'The Imaginarium of Doctor Parnassus' dove, insieme a Johnny Depp e Colin Farrell, era venuto in soccorso di Terry Gilliam in seguito alla scomparsa di Heath Ledger e l'attesissimo 'Sherlock Holmes' insieme a Robert Downey Jr, per il ritorno alla regia da single dell'ex marito di Madonna Guy Ritchie.


'Rage' è anche il rientro dietro la macchina da presa di Sally Potter, già regista dello straordinario 'Orlando con Tilda Swinton. Il soggetto di questo nuovo lavoro, come leggiamo nel sito ufficiale di Sally Potter, è "lo sfruttamento della bellezza nel raggiungimento del profitto. Annichilita dal marketing, attaccata dall'avanzare dell'età, truffata dal culto del mondo delle celebrities: l'Immagine è diventata tutto".


Jude Law interpreta il ruolo di Minx, una top model dalla bellezza sfolgorante che, con il dipanarsi della trama, si svela. Letteralmente. Pare che, man mano che Lui diventa una Lei, truccato e pettinato, aumenti il tasso di nudità in scena. "C'è stata molta forza in Jude, - continua la Potter - nel volersi mostrare così fragile e vulnerabile. E' stata una grande interpretazione". La storia, una tragicommedia, è ambientata in una casa di moda e filmata attraverso la telecamaera del cellulare di un ragazzo nei 7 giorni in cui, a causa di un incidente banale, si sviluppa un'indagine per omicidio.
Altri interpreti del film sono i premi Oscar Judie Dench e Dianne Wiest, Steve Buscemi, John Leguizamo, Lily Cole.

fonte:http://www.gay.tv