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martedì 10 luglio 2007


Tolte due delle tre opere più provocatorie: "Miss Kitty"
di Schmidlin e la manipolazione della foto di Sircana STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - Via le immagini troppo provocatorie, via il divieto ai minori. L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, ha deciso di aprire anche ai minorenni la mostra «Arte e omosessualità» appena inaugurata al palazzo della Ragione e già oggetto di aspre polemiche. Lo ha annunciato lo stesso critico d'arte in apertura di un'altra mostra, «Arte italiana 1968-2007 - pittura».

OPERE - La precauzione per i minorenni è stata tolta dopo la decisione di Sgarbi di eliminare dall'esposizione due delle tre opere considerate più provocatorie. La prima è quella di Paolo Schmidlin, intitolata 'Miss Kitty', un vecchio seminudo con parrucca biondo platino e calze autoreggenti, le cui fattezze del volto ricordano Papa Benedetto XVI. Un'altra è una manipolazione della famosa fotografia rubata di Sircana fermo con la macchina vicino a un transessuale, che nell'opera è trasformato in Gesù (quest'opera era già stata tolta). La terza opera, che invece resta, è l''Ermafrodita' di Paul Schmidt: un uomo nudo con bene in vista un sesso femminile. Sgarbi ha anche annunciato che l'opera che ricorda il Papa è stata comprata da lui stesso, «e - ha detto - ne farò quello che voglio, probabilmente la metterò in ufficio o in altri luoghi privati».
RIFLESSIONE - Sgarbi ha però spiegato che la decisone di togliere il divieto ai minorenni è arrivata «dopo aver fatto molte riflessioni e di fronte a una persona - Benedetto XVI - che ammiro per come difende le sue idee e perché è stato capace di superare la ridicola forma di populismo della messa in italiano». Sulle opere provocatorie Sgarbi ha aggiunto: «La modestia artistica della foto di Sircana mi ha indotto a non esporla, quella dell'ermafrodita la lascio perché non mi sembra che un bambino di 18 anni si debba preoccupare di vedere un organo femminile al posto di quello maschile e infine l'opera che rimanda alla figura del Papa l'ho comprata e ne faccio quello che mi pare. La terrò per me e potrò così risarcire il Papa del decoro che egli merita». Sgarbi si è comunque detto soddisfatto di aver tolto il divieto ai minorenni, perché «per una mostra così importante è inutile che due provocazioni, una tutta politica e l'altra che mette in discussione il sentimento comune dei cattolici, venga chiusa a un pubblico di minori».
10 luglio 2007

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