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martedì 31 luglio 2007

GELA: SEI GAY, VAI A CASA E NON VENIRE PIU` A SCUOLA

(26/07/2007) Così un professore avrebbe apostrofato un diciassettenne siciliano dopo aver visto un video girato dai compagni in cui lo studente bacia il suo ragazzo.
CALTANISSETTA – Le minacce, gli atti di bullismo e l’omofobia di un professore. Un clima ostile che ha portato un giovane diciassettenne siciliano a non frequentare più la scuola ed essere bocciato.


Ora il ragazzo ha trovato il coraggio ed ha denunciato tutto ai carabinieri di Gela in un esposto in cui racconta le discriminazioni subite in classe perché ritenuto gay. I compagni lo avrebbero ripreso con il cellulare mentre baciava il compagno per poi costringerlo a fare quello che il branco voleva, pena la diffusione delle immagini in tutta la scuola. Il video sarebbe poi arrivato nella mani di un professore che dopo averlo visto ha cacciato lo studente dalla scuola: ''Vai a casa e non venire più a scuola perché sei un gay''. La vittima ha denunciato tutta la classe ed alcuni insegnanti dell'Istituto industriale 'Emanuele Morselli'.

IL SERVIZIO DI STUDIO APERTO

GIUGNO 2007 "BACIAMI STUPIDO" Corso Como a Milano 1/4

E' tornato il famoso programma che sta spopolando su Youtube e sui canali satellitari
Il gioco consiste nel fermare gente comune in Corso Como a Milano per farle fare 3 prove bizzarre scelte all'istante da Maurizia Paradiso,la conduttrice.
I premi sono dei DVD PORNO .

Le Iene Eva Robins Vs Platinette

una delle piu ho la piu bella trans italiana.belle brava i artista.

JULIETTE LEWIS .mi piace un saco.

JULIETTE LEWIS LIVE@HOME: Purgatory Blues


JULIETTE LEWIS LIVE@HOME: Sticky Honey

lunedì 30 luglio 2007

http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/



www.polverigicazzara.com presenta il suo piccolo contributo per il VAFFANCULO DAY!!! TUTTI IN PIAZZA!!!
La musica è degli stupefacenti (in senso carismatico) Elio e Le Storie Tese!!! Vaffa-Day 8 SETTEMBRE


Vaffa-day - 8 Settembre 2007 - Io Ci Sarò!



L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.

Beppe Grillo

foto del giorno


LA VIGNETTA DI GIANNELLI Dal Corriere della Sera di lunedì 30 luglio 2007

venerdì 27 luglio 2007

ARAFAT ERA BISESSUALE E MORI` DI AIDS

(26/07/2007) A parlare delle vere cause della morte del raiss è uno dei capi del fronte popolare di liberazione palestinese, Ahmed Jibril, in un’intervista alla tv Al Manar: non sono io a dirlo ma la Francia
In Italia a dare la notizia, poi ripresa da Babilonia, è stato il sito L’opinione.it: Arafat morì di Aids. A parlare delle vere cause della morte del raiss è uno dei capi del fronte popolare di liberazione palestinese, Ahmed Jibril, in un’intervista alla tv Al Manar. "Ad essere onesti la Francia ci ha dato il rapporto medico che ha stabilito che la causa della morte di Abu Ammar (nome di battaglia di Arafat ,ndr) era stata l’Aids – ha detto Jibril – non sono io a dirlo, loro lo hanno detto".



Yasser Arafat morì l’11 novembre del 2004 alle tre e trenta del mattino in una clinica di Parigi dove era stato ricoverato un mese prima. Queste rivelazioni a quasi tre anni dal decesso creano stupore ma fino ad un certo punto perché voci sulla vita dissoluta e sulla bisessualità del capo palestinese circolano da anni. Subito dopo la sua morte fu il sito 365Gay.com ad indicare l’Aids come possibile causa del decesso del leader palestinese, della cui bisessualità il media gay americano aveva scritto più volte.

Anche Ion Pacepa, uno dei capi dei servizi rumeni sotto il regime di Ceaucescu, ha parlato dei costumi sessuali di Arafat nel libro ‘Red Horizons’. Il leader sarebbe stato ricattato dai servizi dell’est perché filmato mentre abusava di un minorenne della squadra olimpica romena offertosi come esca. Diversa la tesi del giornalista americano Gordon Thomas che nel libro ‘La storia segreta del Mossad’ afferma che la tesi dell’omosessualità di Arafat era stata diffusa dai servizi segreti israeliani per destabilizzare l’Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina).

Arrestata coppia gay per bacio davanti al Colosseo


ROMA (Reuters) - Due ragazzi gay sono stati fermati dai carabinieri e portati in caserma ieri notte a Roma, perché si stavano baciando di fronte al Colosseo. Lo riferisce l'Arcigay di Roma.


Secondo l'associazione italiana omosessuali, i due giovani di 27 e 28 anni si erano appena dati un bacio quando sono stati fermati da una pattuglia dei carabinieri che li ha arrestati e portati alla caserma del Celio, dove sono stati perquisiti e denunciati per atti osceni in luogo pubblico.

"Riteniamo altamente offensivo - dice in una nota Aurelio Macuso, presidente nazionale Arci gay - che in un periodo in cui si susseguono gravi violenze e discriminazioni contro la comunità gay, le forze dell'ordine concentrino la loro attenzione sulle espressioni affettuose di due giovani gay".

Secondo i carabinieri i due giovani sono stati fermati e denunciati perché il loro atteggiamento violava "palesemente" l'articolo 527 del codice penale che punisce il reato di atti osceni in luogo pubblico.

"Non si tratta di una questione di omosessualità , ma di legalità", ha detto a Reuters il colonnello dei carabinieri, Alessandro Casarsa.

"Di fronte alla palese violazione della norma che tutela un luogo pubblico visitato ogni giorno da migliaia di persone, i due sono stati denunciati a piede libero, così come succede a qualsiasi coppia o singolo che si comporta nella stessa maniera".

martedì 24 luglio 2007

'CAMPFIRE' - UN CORTO DI BAVO DEFURNE


Nella tenda di un campeggio l'amore di due ragazzi sotto le stelle. Un cult.

Papà drag queen, niente figlie per la mamma lesbica


24/07/2007

Qui Gran Bretagna. Il mio papà fa la drag queen. Qui Spagna. Non posso stare con la mamma perché è lesbica. Paese che vai, usanze che trovi verrebbe da dire. Ma al di là della mera cronaca, emerge l'assurdo della contraddizione tra diritto e giurisprudenza in uno stesso circoscritto lembo di terra. Nell'Europa liberale, nell'Europa dello Stato di diritto, nell'Europa progressista, il Paese reale si allontana dalla politica. Verrebbe da dirlo, stavolta sì, dopo la sentenza che ci illustra una Spagna spaccata: diritti degli omosessuali e una sentenza che sembra portarsi in direzione opposta In Inghilterra una coppia lesbica ha avuto due bimbi da un donatore che con giarrettiera e parrucca intrattiene il pubblico di notte nei locali.



Nella regione spagnola sud-orientale di Murcia, il giudice Fernando Ferrin ha deciso di affidare due ragazze al padre. A spingerlo verso una decisione simile, l'omosessualità della madre in quanto l'ambiente gay avrebbe minacciato l'educazione e la crescita. Secondo il magistrato, il contesto le avrebbe indotte a diventare lesbiche. E la sua posizione si è così riassunta in una battuta secca quanto laconica: "La madre deve scegliere tra le sue figlie e la sua partner". Eppure è il Paese di Zapatero, terzo al mondo, dove è stato introdotto il matrimonio omosessuale.

Jo Bartle e Stephanie Burns, coppia lesbica di Doncaster, hanno avuto a distanza di tre mesi due figli, da una drag queen incontrato in un locale. Ryan, donatore e padre dei due bimbi, ha ingravidato entrambe in cambio di un viaggio premio per Gran Canaria. E nessuna sentenza ha minacciato o minaccia la custodia né dei due pargoletti né del figlio di Jo, che lo ha avuto tre anni fa da una precedente relazione eterosessuale.



Casi controversi, certamente. Tutto ciò mentre in Italia si sta consumando il dibattito attorno al ddl sulle coppie di fatto. Da Pacs a Dico a Cus, il passo è stato lungo, lunghissimo. Il Consiglio dei Ministri l'8 febbraio 2007 ha approvato il disegno di legge in materia di diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi (DICO) e non presentava nessun innovazione di rilievo in materia di adozione e affidamento (tema caldo e collegato). Poi la svolta dei Cus. Come dire, ancora una volta, c'è da fare.

lunedì 23 luglio 2007

Usa: chihuahua salva bambino da morso serpente a sonagli


(ANSA) - WASHINGTON, 23 LUG - Una Chihuaua ha salvato la vita al padroncino di un anno attaccato da un serpente a sonagli. E' accaduto a Masonville in Colorado. Il bambino stava facendo il bagno in una piscina gonfiabile nel giardino dei nonni quando il serpente e' strisciato verso di lui senza che nessuno degli adulti presenti se ne accorgesse, ma subito prima che attaccasse, Zoey e' intervenuta ed ha preso il morso destinato al piccolo. Il morso ha fatto temere per la vita della cagnetta, che si e' pero' ripresa.

giovedì 19 luglio 2007

LA DANZA DELLA MEDIOCRITA` IN UN PAESE SPROFONDATO NEL FANGO


Napoli, 16 Luglio 2007 – Sono a Napoli, in attesa del mio volo di ritorno a Milano, in questa giornata d’afa umida e soffocante. Sui giornali leggo gli ultimi, grotteschi sviluppi delle inutili polemiche legate alla mostra d’arte omosessuale ‘Vade Retro’, tempestata di censure e chiusure politiche a Milano, poi offerta proprio a Napoli, che l’ha ulteriormente rifiutata per bocca del suo vescovo. Un fango viscoso si trascina dalle bocche di donnine e omuncoli pietosi, piccoli piccoli, che con fili di bava mediatica si sorreggono l’un l’altro in un terrificante e stucchevole balletto della mediocrità, scenografia perfetta di un’Italia che si agita eppure resta immobile, sempre più soffocata dalla putrefazione delle sue carni e delle sue stesse feci.
1. Una mostra quasi orrenda, meritevole –forse- di avere lo spazio di una qualsiasi altra mostra è riuscita a restare sulle pagine dei giornali, stupefacendo con faciloneria e provocazione manichea. Una mostra che, sia chiaro, aveva ed ha tutto il diritto di esporre se stessa, in tutto il suo eventuale orrore, come è giusto che sia non già per l’arte, ma anche e solo per la semplice libertà d’espressione.
2. Per sua stessa ammissione, un assessore noto per la sua capacità di far baccano, tutor politico della mostra stessa, la inietta, a pochi giorni dall’apertura, di opere blasfeme, a caccia com’egli è sempre di quel sensazionalismo che oggi paga in termini di attenzione del pubblico più di mille manifesti pubblicitari.
3. Il colpaccio riesce e sulla mostra si scatenano le ire funeste della signora più nefasta che potesse capitare alla povera e derelitta città di Milano, quella sindachessa dotata di scarsa letizia e pronta ad applicare l’inamovibile censura dall’alto, poveraccia e ottusa come un talebano contro cui i suoi alleati politici vogliono buttare bombe.
4. Censura, censura! Possono allora gridare altre schiere di poveracci pronti ad agitarsi (certamente a ragione), legittimando dunque quella pietosa mostra e anzi rivestendola di un manto di sacrale libertà e dirompente valore artistico.
5. S’avanza allora la proposta di uno dei più grandi critici d’arte italiani, che a Napoli è assessore, offrendo il culo del Vesuvio per ospitare integralmente la mostra. Per poche ore corre il brivido romantico e meravigliosamente sudista dello smacco senza precedenti. La liberale Milano inculata dai terroni napoletani: godo.
6. Ma non c’è più posto neanche per i godimenti romantici, in questa Italietta tutta piegata su onanismi ossessivi e dolorosi, men che meno in questa Napoli infestata di spazzatura, che affida al vescovo la responsabilità del diktat contro la mostra dei froci: l’inculata non s’ha da fare. Mastella, prossimo sindaco di Napoli, fa eco al religioso, sancendo qui, tra Mergellina con gli yacht scintillanti e le diarree camorristiche di Scampia, il primato del prete sul politico. Napoli auguri, Napoli addio.

Salgo sull’MD80 Alitalia che condurrà me e la mia compagna di viaggio a Linate e sorrido amaramente sorvolando la dorsale appenninica, pensando a questo pantano di piscio stantio che è l’Italia, questo reality show della mediocrazia nel quale i nullatenenti detengono la scena e si danno credito reciproco, e insultandosi si legittimano come ancora fanno del resto fascisti e comunisti, continuando questi e gli altri a mantenersi vicendevolmente in vita. In mezzo non c’è lo straccio di una mostra decente, dal respiro contemporaneo. In mezzo non c’è l’ombra di un politico dignitoso, pronto a farsi valere con garbo e distacco. In mezzo c’è solo il mio aereo, che vola verso una Milano prosciugata di idee, che non ha più una goccia di stimolo da farci bere e lasciandosi dietro una Napoli, che per dirla con Saviano, non è purtroppo Sodoma, ma solo Gomorra.

Giuliano Federico

PS: La mostra si terrà a Napoli dal 2 Agosto al 30 Novembre a Castel Sant'Elmo

mercoledì 18 luglio 2007

18/07/2007inferno.


E' notte qui e il Brasile è incollato alla tv. Le immagini dell'incidente aereo di San Paolo sono raccapriccianti. Sta ancora bruciando un deposito di benzina e un palazzo della compagnia Tam, con un aereo infilato dentro. Ci sono almeno 200 morti, e per molti di loro sarà difficile trovare i resti. Forse è la condanna definitiva per l'aeroporto di Congonhas, uno degli scali più congestionati nel mondo, localizzato nel cuore di una città di 15 milioni di abitanti, dove gli incidenti negli ultimi anni sono stati parecchi. Prima di schiantarsi l'aereo ha lambito edifici residenziali, attraversato una strada a quattro corsie, sfiorando auto e pedoni, salvi per miracolo. Al caos aereo brasiliano, che dura da mesi, si aggiunge la tragedia.

GLI STIPENDI DELLE TOP MODEL - a cura di FORBES.COM


Una sfilata di ragazze milionarie (1ª PARTE)
Nel 1990 la top-model Linda Evangelista regalò ai cronisti una delle sentenze più famose nella storia della moda: “Non muoviamo un dito per meno di diecimila dollari al giorno”. Linda faceva riferimento a se stessa e all’amica e collega Christy Turlington, con la quale costituiva un punto di riferimento importante nell’industria della moda, al punto da divenire ben presto una celebrità famosa e rispettata da tutti.
Linda Evangelista

Le modelle conducevano programmi televisivi. Recitavano nei film. Ispiravano catene di negozi in franchising (ad esempio gli sfortunati "Fashion Café" erano di proprietà di Claudia Schiffer, Naomi Campbell ed Elle MacPherson). Frequentavano e sposavano star del cinema (Linda Evangelista e Kyle MacLachlan, Christy Turlington e Ed Burns, Cindy Crawford e Richard Gere). E, ovviamente, percepivano compensi milionari. Alcune modelle ancora oggi si mantengono su quelle cifre. Gisele Bundchen guida la speciale graduatoria annuale di Forbes.com che mette in fila i maggiori compensi percepiti da una modella. Il suo reddito si attesta a 24 milioni di Euro, più del triplo rispetto ai 6,5 milioni percepiti dalla seconda in graduatoria, Kate Moss. Le 15 modelle in classifica sono state ordinate secondo i guadagni percepiti negli ultimi dodici mesi.
Per la maggior parte delle modelle il discorso è diverso. Le top-model della nostra classifica guadagnano anche oggi milioni di Euro, ma soltanto dopo aver firmato un contratto pluriennale. Il tempo dei “diecimila dollari a giornata” è finito ed in generale le indossatrici più famose non sfilano nemmeno più, lasciando il campo ad una sorta di apprendistato per centinaia di anonime quindicenni e sedicenni di ogni nazionalità che ogni anno invadono le passerelle di New York, Parigi e Milano. Partecipano a settanta sfilate in sei settimane e, nella loro prima stagione d’attività, sono pagate meno di 200 Euro l’ora.

Negli anni d’oro per le supermodelle, la maggior parte delle ragazze era statunitense: Cindy Crawford dall’Illinois, Tyra Banks e Christy Turlington californiane. L’accento americano consentiva un facile accesso al mondo dello spettacolo. Poi l’industria della moda, che vive sul cambiamento, cominciò a preferire le straniere.
Linda Evangelista & The 90's Supermodels + Gianni Versace

Cinque anni fa fu il turno delle brasiliane, fra le quali emersero la Bundchen, la Lima e l’Ambrosio. Questo nuovo terzetto divenne famoso grazie ai contratti con Victoria's Secret, ma fu la difficoltà ad esprimersi in inglese a rendere difficile l’approdo al mondo televisivo e cinematografico nel quale si erano così bene inserite le colleghe precedentemente. Ad eccezione della Bundchen, protagonista di una lunga e altalenante storia con Leonardo Di Caprio, tutte quante hanno mantenuto molto riserbo sulla loro vita privata.
Gisele Bundchen

NON SOLO ROSE E MILIONI - Tuttavia il pianeta della moda non è solo rose e milioni. Al di là degli scandali di sesso e droga che ciclicamente si abbattono sul mondo della moda, soltanto in poche realmente riescono a fare carriera. In media una buona modella che lavora per tutto l'anno può guadagnare 200 mila dollari a stagione, ma è possibile che al termine dell'anno, rientri nell'anonimato e scompaia dalle passerelle più famose. Inoltre molte delle centinaia di quindicenni e sedicenni straniere che ogni stagione affollano le città di New York, Parigi e Milano non guadagnano più di 180 euro all'ora e sono sottoposte a ritmi massacranti per la loro età: nei periodi più intensi sfilano anche 70 volte in sei settimane.
24 best SUPERMODELS ever. Who's your favourite?

lunedì 16 luglio 2007

OTTO X MILLE A CHI?

(06/07/2007) Manca ormai poco alla dichiarazione dei redditi. Hai deciso a chi destinare l’8 x mille? E il 5 x mille? Il meccanismo di assegnazione non è come credi. Leggi >

Manca ormai poco alle dichiarazioni 740 e 730 dei lavoratori autonomi e quelli dipendenti. Per gay e lesbiche un'ottima occasione per far sentire la propria voce e far pesare le nostre tasse. 2 le cose da fare. Due possibilità che non sono alternative ma si integrano.

- destinare l'otto per mille a qualcuno. Non lasciare lo spazio in bianco in quanto non firmare per l'otto per mille significa dare automaticamente il proprio contributo al maggior ricevente. Gli enti religiosi sono elencati nella dichiarazione. La chiesa valdese ad esempio è una delle poche chiese cristiane che ha sempre avuto un atteggiamento positivo e accogliente verso gay lesbiche.

- dare il 5 per mille a una delle centinaia di associazioni che operano ogni giorno per la salute, i diritti e l'assistenza alla comunità glbt. L'elenco è lunghissimo, da Arcigay ad Agedo, a Lila ed Anlaids. Cerca sul web l’associazione che ci interessa, controlla se viene riconosciuta dal Ministero delle Finanze per ricevere il 5 per mille e prendi nota della partita iva, necessaria per la donazione.

ECCO COME FUNZIONA L’8 X MILLE
Come viene assegnato l'8 x mille delle dichiarazioni dei redditi degli Italiani? Qual è il meccanismo con cui vengono affidati centinaia di milioni di euro ogni anno? Non è come crede la maggior parte delle persone. Non è probabilmente neanche come credi tu che leggi.
Segui il filo >

Immaginiamo che tutti gli Italiani siano 100. E che dichiarino un gettito IRPEF (è su quello che si calcola) tale per cui la quota da spartire alla fine sia di 1.000 euro. Come viene spartita?
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Immaginiamo che dei 100 Italiani, 5 di loro diano l'8 x mille alla Chiesa Cattolica, 10 allo Stato e 5 ad altri enti o culti. Significherebbe che 20 Italiani su 100 hanno espresso una preferenza, gli altri 80 si sono astenuti. Ma gli astenuti non contano! Non ci credi?
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La proporzione con cui vengono assegnati i nostri 1.000 euro considera solamente i 20 che hanno espresso una preferenza. Di questi 20, 5 li hanno destinati alla Chiesa Cattolica. Che equivalgono al 25% del totale che ha espresso una preferenza. E' su questa base che vengono assegnati i soldi. Vuoi un esempio?
Segui il filo >

Per esempio nel 2004 solo il 30% di tutti gli Italiani ha destinato il suo 8 x mille alla Chiesa Cattolica. Ma alla Chiesa Cattolica è finito l'87% del totale. Questo perché anche se sono stati pochi gli Italiani che hanno destinato il proprio 8 x mille a chicchessia, di questi l'87% lo ha destinato alla Chiesa. Insomma il 30% è riuscito a far confluire alla Chiesa l'87%. Di quanti soldi si parla?
Nel 2004 la Chiesa Cattolica ha ricevuto:
€ 900.000.000,00 >>> LEGGI: NOVECENTOMILIONI DI EURO

A chi altri si può affidare l'8 x mille?
Ecco tutte le opzioni: Stato Italiano, Chiesa Cattolica, Unione Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno, Assemblea di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane.

Alcune confessioni lasciano allo Stato le quote non dichiaratamente espresse, prelevando solo nella percentuale reale. Ma non la Chiesa Cattolica, che nel 2004 non si è limitata a raccogliere il 30%, ma ha preso l'intero malloppo dell'87%.

COSA PUOI FARE?
Esprimi sempre una preferenza sulla destinazione del tuo 8 x mille. Dallo a chi pensi sia giusto darlo. Ma non lasciare bianca la casella. Perché se non ti esprimi, il tuo 8 x mille viene comunque destinato e con un metodo che ti esclude dal decidere.
Se non sei tenuto a presentare dichiarazione dei redditi, perché magari sei assunto, puoi comunque dichiarare la tua scelta consegnando il modello CUD alla tua banca o alle poste ecc.

PERCHE'?
Attenzione! Lo spirito non è quello di fare la guerra alla Chiesa Cattolica. Assolutamente NO! Lo spirito è quello di pretendere scelte trasparenti. Esprimendo la tua preferenza (anche alla Chiesa Cattolica, se lo reputi opprtuno) tu dichiari realmente a chi vuoi destinare quei soldi. E non lasci che il tuo 8 x mille, i soldi da te guadagnati, le tasse da te pagate, venga gestito in un modo che tu non hai dichiarato. Legittimo no?

Segui il filo. Resta sveglio. Sempre.
redazione@gay.tv

PRETI PEDOFILI: 660 MILIONI DI DOLLARI PER FAR TACERE LE VITTIME


LOS ANGELES – Lo scandalo dei preti cattolici pedofili sembra non finire mai. E' di sabato la notizia che la diocesi di Los Angeles ha proposto alle 500 vittime di abusi sessuali, che avevano intentato causa alla chiesa solo nell'ultimo anno, un accordo extragiudiziario pari a 660 milioni di dollari per mettere tutto a tacere. Una cifra record che però deve ottenere l'approvazione del tribunale
Salirebbe così a 2 miliardi l’indennizzo pagato alle vittime dalla sola diocesi di Los Angeles che rischierebbe la bancarotta finanziaria se non fosse il Vaticano a coprire il buco di bilancio (si può ipotizzare con l'otto per mille dei contribuenti italiani).


Giudizi non proprio positivi arrivano dall’associazione vittime e dall’accusa che sottolinea come sia impossibile portare in tribunale la chiesa e ottenere giustizia legale poichè essa ricorre ad accordi extragiudiziali. Sono circa mille le vittime di abusi che, nel solo stato della California, hanno portato in tribunale la diocesi dal 2002 e più di 4mila i preti cattolici finiti sotto inchiesta della giustizia americana per abusi sessuali su minori.

CALENDARIO DELLO SCANDALO SESSUALE USA

1984: Bernard Law è nominato vescovo di Boston, cardinale un anno dopo
1985: inizia lo scandalo degli abusi su minori da parte di un prete, Gilbert Gauthe della Louisiana, colpevole di 11 violenze
1992-3: il reverendo James Porter della diocesi di Fall River, Massachussets, è accusato di abusi su minori in 5 Stati. È colpevole di 41 casi
1992: I vescovi americani denunciano i tentativi di cover up
1993: il prete di Dallas Rudolph Kos viene messo sotto accusa
1998: la diocesi di Dallas paga più di 31 milioni di dollari alle vittime di Kos
1999: viene arrestato per violenze il prete John Geoghan
2002: Il vaticano avoca a se tutti i casi di vittime su minori
9 gen 2002: il cardinale Law chiede scusa alle vittime del prete Geoghan
18 gen 2002: Geoghan è condannato a 10 anni per abuso e violenza su un bimbo di 10 anni
4 aprile 2002: due uomini della Florida e Oregon portano in tribunale il Vaticano con l'accusa di nascondere i casi di abuso
8 aprile 2002: il tribunale dimostra come l'arcidiocesi coprisse l'operato del prete Paul Shanley
23 aprile 2002: Il Papa convoca un meeting di emergenza dei cardinali Usa a Roma
2 maggio: Paul Shanley arrestato in California per violenze su minori.
13 giugno: i cardinali approvano una politica di tolleranza zero ma il Vaticano chiede cambiamenti a tale decisioni per coprire i diritti dei preti
17 settembre: accusato il gesuita James Talbot
19 settembre: la diocesi di Boston paga 10 milioni di dollari alle vittime di abusi
13 Novembre: l'associazione vittime dei preti mette online un database che elenca 573nomi di preti accusati di pedofilia
3 dicembre: altri 8 casi di preti accusati di violenze su donne a Boston
6 Dicembre: il cardinale di Boston Law fugge in Vaticano dopo che viene convocato in tribunale per testimoniare sul cover up dei suoi preti
13 Dicembre: il cardinale Law si dimette
Aprile 2003: La diocesi di Boston paga 100 milioni di dollari a 500 vittime di abusi pur di evitare il tribunale
24 agosto 2003: Geoghan viene ucciso in una prigione
27 febbraio 2004: un report degli organi vaticani segnala 4000 preti solo negli Usa indagati per pedofilia su più di 10mila vittime, la maggior parte ragazzi
7 luglio: la diocesi di Portlan dichiara bancarotta per non pagare i costi dello scandalo.
15 novembre: viene nominato capo dei vescovi usa William Skylstad. La sua arcidiocesi, quella di Washington, dichiara bancarotta per non pagare le vittime di abusi
3 dicembre: la diocesi di Orange County paga 100milioni di dollari a 53 vittime di abusi sessuali
7 febbraio 2005: Paul Shanley è dichiarato colpevole di violenze su minori
Giugno: la diocesi di Sacramento California paga 35milioni di dollari a 33 vittime
Agosto: la diocesi di Okland paga 56 milioni di dollari a 55 vittime
Dicembre 2006: la diocesi di Los Angeles paga 60 milioni a 45 vittime di abusi
Gennaio 2007: la diocesi di Spokane paga 48 milioni di dollari alle sue vittime
Luglio 2007: la diocesi di Los Angeles propone 660 milioni di dollari a 500 vittime di abusi pur di non arrivare in tribunale. Il giudice deve dare l'ok

fonte: BBC
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv

SOWETO: ASSISSINATE DUE ATTIVISTE LESBICHE

(16/07/2007) Sizakele Sigasa, coordinatrice di un network delle donne, e la sua compagna Salome sono state torturate e uccise l’otto luglio scorso

CAPE TOWN – La comunità glbt sud-africana è sotto choc e chiede al governo di fare qualcosa contro la crescente omofobia nei confronti delle donne lesbiche che vengono ancora torturate e uccise.



L'ultimo episodio vede protagoniste una donna di 34 anni e la compagna di 23, assassinate domenica 8 luglio a Soweto, città a sud-est di Johannesburg. "Sizakele è stata uccisa con 6 colpi di pistola, tre alla testa e tre alla clavicola, mentre cercava di coprire gli slip con le mani – ha raccontato l’associazione di lotta all’Aids Treatment action campaign (TAC) – Il preoccupante livello di violenza contro le donne in Africa è causato da una serie complessa di fattori, dalla povertà alla disoccupazione alla cultura che promuove il machismo. Problemi che questa generazione dovrà risolvere".

L’associazione chiede una rapida azione della polizia e della giustizia per trovare i colpevoli e mettere fine alle violenze contro le lesbiche. Intanto questo sabato si sono svolti i funerali.

SENATORE REPUBBLICANO OFFRE SESSO ORALE A POLIZIOTTO

13/07/2007) 20 euro per fare sesso orale ad un poliziotto in borghese. Ma da sempre il senatore Bob Allen si oppone alla legge contro il bullismo omofobo nelle scuole e al matrimonio gay.

Si è fatto beccare in un bagno pubblico mentre offriva a un poliziotto in borghese 20 dollari per del sesso orale. Il senatore ha una lunga tradizione omofoba essendosi opposto alla legge contro il bullismo omofobo nelle scuole e a quella del matrimonio gay attraverso il referendum voluto dal presidente Bush.

giovedì 12 luglio 2007

CUS: CONTRATTO DI UNIONE SOLIDALE


Un contratto di unione solidale di due persone, anche dello stesso sesso, per l'organizzazione della vita in comune. Sarà inserito come titolo aggiuntivo del Codice civile che si occupa della persona e della famiglia, prevede diritti e doveri e si può scegliere se stipularlo davanti al giudice di pace o davanti al notaio, che in questo caso deve trasmetterlo entro 10 giorni al giudice di pace ai fini di pubblicità.

"Tra gli elementi positivi di questa proposta di legge – è il commento di Franco Grillini – c’è la possibilità di stipulare un contratto dove si regolano i rapporti economici e l’eventuale rottura del rapporto, i diritti sanitari, quelli in caso di morte del partner e, molto importante, l’istituzione di un registro pubblico che costituisce elemento essenziale per il riconoscimento dei diritti pubblicistici. Nella proposta del comitato ristretto i diritti pubblicistici – precisa però il deputato della Sinistra Democratica – rimangono sostanzialmente simili a quelli già proposti con i DICO sui quali avevamo già avanzato più di una perplessità, in primo luogo per quanto riguarda la tempistica".

- ASSISTENZA. Le parti contraenti hanno reciprocamente gli stessi diritti e doveri spettanti ai parenti di primo grado. Tutte le decisioni relative allo stato di salute, la donazione degli organi, le scelte relative al trattamento del corpo e alle celebrazioni funerarie, sono adottate dal partner.
- LAVORO. Agevolazioni e tutele in materia di lavoro dopo TRE ANNI.
- Pensioni di reversibilità, rinviate in questo testo come nei DICO, al riordino complessivo della materia.
- EREDITA'. Dopo NOVE ANNI. In presenza di figli legittimi o naturali, con ascendenti legittimi o con fratelli e sorelle, il partner ha diritto ad un quarto dell'eredità.

SOTTO IL TESTO DEL DDL

Boccia il Contratto di Unione Solidale la CDL perché "pur mantenendo natura privatistica si traduce in qualcosa di più, e di più significativo: il contratto d'unione solidale acquista un contenuto generalistico. I due partner si recano dal notaio o dal giudice di pace e gli prospettano la registrazione di un loro ‘pacchetto famiglia’. Noi – conclude la CDL – diciamo no alla 'famiglia-fai-da-te'".

Niente CUS anche per il circolo arcigay Mario Mieli: "L'idea del contratto notarile, infatti, si addice di più alla compravendita di immobili e alla creazione di società di natura economica che non al riconoscimento di pari dignità e diritti a tutte le unioni affettive, e a quelle omosessuali in particolare. La nostra richiesta rimane ferma al riconoscimento della piena parità giuridica e di fatto delle coppie omosessuali, con la possibilità di accedere anche in Italia al matrimonio civile".

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VOLONTE' (UDC): Altro che dieta mediterranea e difesa dell'italianità: 'Cus-cus' diverrà il piatto tipico di Stato.

BERTOLINI (FI): Dai Pacs ai Dico ai Cus il risultato non cambia. Siamo di fronte al medesimo tentativo della sinistra laicista di distruggere la famiglia. Con il nuovo modello di unioni civili proposto oggi in commissione dal senatore Salvi, la famiglia viene trasformata in una sorta di pacchetto vacanze self service dove ognuno puo' inserire cio' che vuole".

BIANCONI(FI) E POLLEDRI(LEGA): I 'dico' non andavano bene ma non vanno bene neppure i 'cus'. Il contratto d'unione solidale, infatti, pur mantenendo natura privatistica, acquista un contenuto generalistico''. Si tratta, aggiungono, di una famiglia 'fai da te' che indica l'elenco dei diritti e doveri reciproci.

VITTORIA FRANCO (DS): Il testo sui Contratti di Unione solidale è un passo avanti che può davvero sbloccare una situazione di empasse, riconosce ai conviventi tutti i diritti fondamentali, compresa una forma di pubblicità del contratto, e prevedono norme anche per gli stranieri. Credo che su un testo come questo si possa configurare un'ampia convergenza".

BARBARO (FORUM FAMIGLIE): "Se si tratta di un contratto che regolamenta solamente interessi di tipo patrimoniale c'e' gia' la possibilita', nel nostro ordinamento, di poterlo fare. Ma ho la netta impressione, che non sono solo i conviventi a fare la battaglia per il riconoscimento legale delle unioni, ma le associazioni di omosessuali, perche' il fine e' il riconoscimento dell'unione per poter accedere all'adozione, cosi' come e' stato in altri paesi".

redazione@gay.tv

mercoledì 11 luglio 2007

lutto: Laura de Vison, la musa dell' underground carioca scomparsa a Rio de Janeiro.





La comunità glbt è in lutto, domenica 08 luglio, è morta a Rio de Janeiro in Brasile la famosa drag Laura de Vison, personaggio creato e incarnato dal maestro di filosofia Noberto Chukre David, conosciuto dal grande pubblico come Laura de Vison, aveva 67 anni, è morta nell' ospedale, Casa de Portugal per problemi cardio-respiratori. E'stata sepolta nel cimitero di Inhauma nella tomba di famiglia.
Il personaggio Laura si è consacrato negli anni 80, quando presentava i suoi numeri alternativi nel quartiere di tendenza di Lapa. Grazie alle performance viste dai brasiliani e dai turisti, che Laura ha guadagnato il titolo di musa del underground carioca. Il successo gli ha dato visibilità, ha partecipato a programmi tv, nel cinema, e di recente anche in teatro, con lo spettacolo: "dei elza em voce"
Filmografia
"Mamãe Parabólica", curta-metragem (2005)
"Laura, Laura", curta-metragem (2005)
"Cazuza - O tempo não pára", longa-metragem (2004)
"Você Decide", um episódio, em (1999)
"Incidente em Antares", minissérie, como Singer Garcia (1994)
"Noite", (1985)
"Memórias Póstumas de Brás Cubas"
"Se tu vais ao Rio"

Prêmios
Medaglia d'Oro nel Festival du Court-Métrage de Bruxelles, in Belgio, em virtù del film "O Bigode da Aranha".
Candango d'Oro, a Brasília, e Sol de Prata, nel Fest Rio, nella categoria di meglior attore in "Mamãe Parabólica".
intervistata dal conduttore televisivo Jo Soares.

THAILANDIA. NUOVA COSTITUZIONE: PARITà DI DIRITTI ETERO, GAY TRANS

Il buddhismo non sarà religione di stato
venerdì 06 luglio 2007 , di Aki

La giunta militare thailandese ha presentato la versione finale della nuova Costituzione che sarà posta al vaglio di un referendum popolare il 19 agosto.

Se approvata, la Costituzione aprirà le porte al ritorno della democrazia attraverso elezioni politiche per il momento fissate per il 25 novembre. La Costituzione - la 17esima del paese - è stata redatta da 100 esperti selezionati dalla giunta militare che ha assunto il potere il 19

settembre scorso dopo aver defenestrato l'ex primo ministro Thaksin Shinawatra,

accusato tre le altre cose di aver abusato la Carta precedente accentrando il

potere. Tra gli esperti, l'opinione prevalente è che la nuova Costituzione miri

a limitare il potere dei politici e aumentare quello dei burocratici e dei

militari. Molto negativi sono stati i commenti riguardo le nuove regole che

vedono 76 dei 150 senatori eletti da un pannello di giudici, burocrati e gruppi

di organizzazioni civili. Un altro cambiamento poco apprezzato riguarda la

riduzione del parlamento da 500 a 480 membri. Divisi sono stati i commenti per

quanto riguarda il limite di due legislature posto per il primo ministro, mentre

generalmente positive sono state le opinioni riguardo le regole che impongono

al nuovo premier e alla sua famiglia di non avere interessi in compagnie private

e che chiamano tutti i legislatori a rivelare il proprio patrimonio. La nuova

Costituzione rende inoltre molto più facile mettere il primo ministro o gli

altri ministri in stato di accusa per infrazioni 'etiche'. La partecipazione

popolare è stata garantita con l'articolo che richiede 100mila firme per promuovere emendamenti costituzionali e 10mila per promuovere leggi ordinarie.

Altro punto importante - e che ha diviso - è la decisione di non eleggere il buddhismo a religione di Stato, una richiesta avanzata da una parte

dell'establishment religioso del paese. La società civile, che ha criticato la

giunta per non aver permesso una maggiore partecipazione popolare durante la redazione del documento, ha invece applaudito l'articolo 30 che invoca la parità di diritti tra uomini, donne, gay e transessuali.

VIDEO. 16ENNE AGGREDITO PERCHè CONSIDERATO GAY

Nicolò di Vigevano raccontava la sua orribile esperienza a Studio aperto il 16 giugno scorso. Ora il video è disponibile su youtube
martedì 10 luglio 2007 ,

martedì 10 luglio 2007


Tolte due delle tre opere più provocatorie: "Miss Kitty"
di Schmidlin e la manipolazione della foto di Sircana STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - Via le immagini troppo provocatorie, via il divieto ai minori. L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, ha deciso di aprire anche ai minorenni la mostra «Arte e omosessualità» appena inaugurata al palazzo della Ragione e già oggetto di aspre polemiche. Lo ha annunciato lo stesso critico d'arte in apertura di un'altra mostra, «Arte italiana 1968-2007 - pittura».

OPERE - La precauzione per i minorenni è stata tolta dopo la decisione di Sgarbi di eliminare dall'esposizione due delle tre opere considerate più provocatorie. La prima è quella di Paolo Schmidlin, intitolata 'Miss Kitty', un vecchio seminudo con parrucca biondo platino e calze autoreggenti, le cui fattezze del volto ricordano Papa Benedetto XVI. Un'altra è una manipolazione della famosa fotografia rubata di Sircana fermo con la macchina vicino a un transessuale, che nell'opera è trasformato in Gesù (quest'opera era già stata tolta). La terza opera, che invece resta, è l''Ermafrodita' di Paul Schmidt: un uomo nudo con bene in vista un sesso femminile. Sgarbi ha anche annunciato che l'opera che ricorda il Papa è stata comprata da lui stesso, «e - ha detto - ne farò quello che voglio, probabilmente la metterò in ufficio o in altri luoghi privati».
RIFLESSIONE - Sgarbi ha però spiegato che la decisone di togliere il divieto ai minorenni è arrivata «dopo aver fatto molte riflessioni e di fronte a una persona - Benedetto XVI - che ammiro per come difende le sue idee e perché è stato capace di superare la ridicola forma di populismo della messa in italiano». Sulle opere provocatorie Sgarbi ha aggiunto: «La modestia artistica della foto di Sircana mi ha indotto a non esporla, quella dell'ermafrodita la lascio perché non mi sembra che un bambino di 18 anni si debba preoccupare di vedere un organo femminile al posto di quello maschile e infine l'opera che rimanda alla figura del Papa l'ho comprata e ne faccio quello che mi pare. La terrò per me e potrò così risarcire il Papa del decoro che egli merita». Sgarbi si è comunque detto soddisfatto di aver tolto il divieto ai minorenni, perché «per una mostra così importante è inutile che due provocazioni, una tutta politica e l'altra che mette in discussione il sentimento comune dei cattolici, venga chiusa a un pubblico di minori».
10 luglio 2007

venerdì 6 luglio 2007

SPOT A LUCI ROSSE DELL’UNIONE EUROPEA: è POLEMICA


Bruxelles. Diciotto sequenze di film (tra cui «Il favoloso mondo di Amelie» e «Tutto su mia madre» di Almodòvar, nella foto, titoli di Benigni e Bertolucci) con 18 coppie che fanno sesso, e un paio di esse sono anche gay: è il filmato propmozionale di 44 secondi scelto dalla Ue (e immesso su YouTube) per promuovere il prodotto cinematografico europeo, tra scene di sesso e immagini di auto che si distruggono e bottiglie che sobbalzano mentre le coppie, incuranti, continuano a provare piacere. Il filmato, intitolato «Film Lovers Will Love This» (gli amanti dei film ameranno questo), termina con gli orgasmi delle coppie e la frase a doppio senso: «Let's come together» (veniamo insieme). Poi una voce dice: «Ogni anno milioni di amanti del cinema guardano con piacere i film europei. L'Unione Europea promuove il cinema europeo». Lo spot ha suscitato le critiche sia dei moralisti sia dei cinefili. I primi lo considerano un prodotto volgare e immorale, gli altri lo bocciano perché non compaiono i film della grande tradizione cinematografica europea. Le critiche sono arrivate dal fronte conservatore (il parlamentare europeo per la Lega delle famiglie polacche Maciej Giertych ha affermato: «L'Unione europea usa metodi immorali per promuovere le sue attività»), ma anche da numerosi esponenti progressisti. «Il vero scandalo è che si sia creata polemica su questo video, che oltretutto, al momento della presentazione alFestival di Berlino, lo scorso febbraio, ha avuto un'ottima accoglienza», ha ribattuto il portavoce di Viviane Reding, Commissario alla società dell'informazione e ai mezzi di comunicazione,

La storia vera di una donna che ha voluto diventare uomo


Dhillon Khosla
Due vite in una

La storia vera di una donna che ha voluto diventare uomo

Il vivido racconto di una donna alla ricerca della propria identità maschile, ottenuta attraverso numerosi interventi chirurgici complessi e pericolosi, che l’hanno trasformata non solo fisicamente, ma anche emotivamente e spiritualmente. Fin da giovane ha saputo che la sua vera identità sessuale era maschile, eppure ha trascorso quasi vent’anni a reprimere quella consapevolezza, cercando di accettare le proprie forme femminili. Ora discute apertamente e onestamente il significato del vivere come donna e il modo in cui la vita ha plasmato l’uomo che è diventata. Attraverso aneddoti tratti dalla sua professione legale e da esperienze di incontri galanti nei bar e nei sexy club, Dhillon Khosla condivide con noi intuizioni uniche e profonde sul sesso e sui costumi sociali.

Dhillon Khosla è nato a Bruxelles, dove ha trascorso la sua infanzia, figlio di madre tedesca e padre indiano. Ora vive in California. Negli ultimi undici anni ha occupato la carica di Procuratore giudiziario per il Giudice statale e federale. Ha inoltre tenuto conferenze in settori complessi di diritto penale. Abile cantautore, ha recentemente inciso The temple, un album di canzoni originali definito dalla critica “un rock alternativo con un carattere sofisticato” e selezionato dai ‘music supervisor’ per essere inserito in colonne sonore cinematografiche e televisive.

GERMANIA, TEST AGLI IMMIGRATI: "COSA PENSI DEI GAY?


L'"interrogazione" è riservata a chi proviene da uno dei 57 Paesi dell

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BERLINO "Cosa faresti se tuo figlio fosse gay?", "Faresti andare tua figlia in piscina per un corso di nuoto?". Da lunedì, ogni persona di religione islamica che intenda ottenere la cittadinanza tedesca nel Baden-Württemberg, uno dei 16 Länder federali, deve rispondere a queste e altre domande contenute in un controverso questionario delle autorità locali. "Vostro figlio maggiorenne viene da voi per dirvi che è omosessuale e vuole andare a vivere con un altro uomo. Come reagite?". "In Germania le lezioni di nuoto fanno parte del normale programma scolastico. Permettereste a vostra figlia di prendervi parte?". "Alcuni sostengono che gli ebrei siano responsabili di tutto il male nel mondo e insinuano addirittura che stiano dietro gli attacchi dell'11 settembre 2001 a New York. Cosa pensate di opinioni del genere?". Sono alcune delle trenta domande a cui dal 1Ú gennaio di quest'anno ogni persona di religione islamica che vuole ottenere la cittadinanza tedesca nel Baden-Württemberg, ha l'obbligo di rispondere preventivamente. Introdotto dalle locali autorità cristiano-democratiche, uniche fra quelle dei sedici Länder federali, il Gessinnungsprüfung, letteralmente il test dei princìpi, provoca però le proteste veementi delle organizzazioni musulmane, irrita le forze politiche garantiste e suscita perplessità perfino negli Stati a guida Cdu-Csu. Da lunedì scorso, qualunque immigrato originario da uno dei 57 Paesi della Conferenza islamica (o proveniente da altri Paesi, ma di religione musulmana) faccia richiesta di un passaporto tedesco al ministero degli Interni di Stoccarda, si vede consegnare fra gli altri documenti da compilare anche il questionario dello scandalo. Non gli basterà più, in altre parole, firmare la dichiarazione di accettazione della Costituzione federale e dei suoi princìpi di libertà e democrazia, già prevista dalla procedura in vigore. Le risposte, firmate e protocollate, verranno poi valutate insindacabilmente dai funzionari regionali, per decidere se concedere o meno la cittadinanza. I test saranno memorizzati e, anche anni dopo, in caso di comportamenti che dovessero rivelare come false le risposte, servirebbero a motivare il ritiro del passaporto e l'espulsione dalla Germania. Autore della trovata è Heribert Reich, ministro di Polizia nel Land, che in un lungo comunicato alla stampa ha espresso "dubbi sul fatto che in generale fra gli islamici le professioni pubbliche, al momento della richiesta di cittadinanza, rispecchino veramente le loro convinzioni intime". Singolare è che, a sostegno dei suoi sospetti, il ministro abbia citato un'indagine a campione del Centro degli studi turchi, secondo la quale il 47% degli immigrati di origine anatolica nel Nord Reno-Vestfalia si sono detti pienamente d'accordo con la frase "noi turchi dobbiamo stare attenti a non diventare completamente tedeschi". La lista delle domande parla per sé: "Vi fareste visitare da un dottore (per le donne) o da una dottoressa (per gli uomini)?". "Come vi ponete recita il quesito numero 6 di fronte all'affermazione che ogni donna debba ubbidire a suo marito e che questi abbia il diritto di picchiarla se lei non lo fa?". Oppure: "Considera legittimo che un uomo rinchiuda in casa sua moglie o sua figlia, per impedir loro di "gettare su di lui vergogna" in pubblico". E ancora: "Vostra figlia/sorella torna a casa e racconta di essere stata molestata sessualmente. Cosa fate voi come padre/fratello?". Domanda numero 13: "Cosa fareste se vostra figlia volesse sposare un uomo di altra religione?". Molti quesiti sono concentrati sul terrorismo. "Venite a sapere che persone del vostro vicinato, o della vostra cerchia di amici e conoscenti abbiano compiuto o stiano pianificando un attacco terroristico. Che fate?". "Cos'erano per voi gli autori degli attacchi dell'11 settembre a New York e dell'11 marzo 2004 a Madrid? Terroristi o combattenti della libertà?". "E' una chiara discriminazione dei musulmani, considerati tutti dei sospetti", dichiarano, per una volta unite, le maggiori organizzazioni islamiche presenti in Germania. Ma anche la Tgd, organizzazione laica della comunità turca, parla di un "test contrario alla Costituzione". Secondo Faruk Sen, direttore del Centro di studi anatolici, "siamo davanti a una cosa vergognosa" che viola il principio costituzionale dell'uguaglianza delle persone, a prescindere dalle loro convinzioni e professioni di fede. Per l'ex ministro liberale della Giustizia, Sabine Leutheusser- Schnarrenberger, il questionario del Baden-Württemberg "non ha basi costituzionali" e inoltre "eccede le competenze di un ministero degli Interni regionale". Mentre parla di "test ipocrita e pieno di pregiudizi" il deputato verde al Bundestag Volker Beck. Ancora più interessanti da registrare sono le prese di distanza dei Länder a guida cristiano- democratica. "Una cosa del genere non l'abbiamo in programma", dice un portavoce del governo della Renania-Vestfalia. E perfino dall'ultraconservatrice Baviera fanno sapere di essere soddisfatti con le "procedure seguite da 30 anni". Paolo Valentino.

(Corriere.it del 05/01/2006)

GERMANIA. COMING OUT PER LA MINISTRA CONSERVATRICE



«ECCO LA PERSONA che amo», la ministra per la cultura e vicepremier dell’Assia ha voluto rivelare la sua vita privata agli elettori. Ma anche nella disinibita Germania ha provocato una certa sorpresa. Perché il partner, capelli corti e biondi, è a sua volta una donna, e perché Frau Karin Wolff è a livello regionale il numero due nella Cdu, il partito cristianodemocratico. Per il coming out ha scelto l’occasione più adatta ai pettegolezzi: la tradizionale festa d’inizio estate della Bild Zeitung, il popolare giornale tedesco, 4,5 milioni di lettori.

Lo hanno saputo tutti e subito, ed è quanto desiderava Frau Karin, 48 anni (a destra con la compagna nella foto Bild). La persona amata è Marina Fuhrmann, una Heilprakterin, qualcosa più di una guaritrice, come sarebbe in Italia. La pratica della medicina alternativa è riconosciuta dalla mutua in Germania, e la signora Fuhrmann esercita regolarmente a Wiesbaden, la cittadina capitale dell’Assia, a pochi chilometri da Francoforte. «Ci siamo conosciute due anni fa — ha raccontato la ministra — mi sono recata da Marina per farmi curare un forte male alla schiena. Le sue mani sono effettivamente straordinarie». L’amica è presidentessa della federazione degli osteopati.



IL DOLORE scomparve e le due donne continuarono a frequentarsi. «Non è stato amore a prima vista, ma lentamente la simpatia reciproca si è trasformata in un sentimento più profondo, e dall’inizio dell’anno siamo una coppia — continua Frau Wolff — ma abbiamo voluto tenere segreta la nostra relazione».

Per paura dell’opinione pubblica? «No — assicura la leader della Cdu — solo perché volevamo essere sicure del nostro rapporto. Non è cosí per tutti?» Al contrario che negli Stati Uniti, in Germania la vita privata dei politici non interessa agli elettori. Anche il sindaco di Berlino, il socialdemocratico Klaus Wowereit, appare sempre a fianco del suo fedele partner, ma la metropoli prussiana è considerata la capitale omosessuale d’Europa. E’ invece la prima volta che un rapporto omosessuale viene rivelato da parte di un politico conservatore.

TRANS PESTATA A SANGUE, PER IL GIUDICE NON E` CRIMINE D`ODIO

(04/07/2007) I giudici della Florida hanno condannato un diciassettenne, che lo scorso anno aveva aggredito una trans, per percosse aggravate e non per crimine d`odio.
FLORIDA – Lo scorso anno un teenager ha pestato a sangue una transessuale ma i giudici della Florida hanno condannato il diciassettenne per percosse aggravate e non per crimine d'odio
Il ragazzo avrebbe rimorchiato la vittima una sera che era a caccia di ragazze. Dopo aver ricevuto sesso orale in macchina i due si sono recati in spiaggia e solo lì il giovane ha capito di aver di fronte un uomo. Ha iniziato così a pestare la trans, poi ha recuperato il cellulare lasciato in auto e ha continuato a colpirlo con l’oggetto per finire con lo sbatterle la testa contro una cabina dello stabilimento balneare.

La difesa del giovane, che dal conflitto non ha ricevuto un graffio, era quella di sentirsi minacciato nel caso la famiglia avesse saputo che era andato con una trans. Il giudice non ha creduto all’attenuante della legittima difesa ma allo stesso tempo non ha riconosciuto l'atto come crimine d’odio.

Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv

martedì 3 luglio 2007

GAY PRIDE A NEW YORK, DOVE TUTTO EBBE INIZIO

(29/06/2007) I colori, il popolo e le emozioni del Gay Pride nella città in cui nel 1969 tutto nasceva. Il racconto. Le foto. Da New York Giuliano Federico.


Sono passati 38 anni da quel Giugno del 1969 in cui nel bar Stonewall del Greenwich Village un pugno di checche si ribellò alla polizia. Una scintilla che incendiò il mondo e innescò una combustione lenta e inesorabile, che anno dopo anno sta carbonizzando la paura soggiogatrice degli oppi religiosi e i vincoli dei pregiudizi verso le persone omosessuali e transessuali. I newyorchesi insistono su un termine: the march. La marcia. Non chiamatela Parade, non chiamatelo Gay Pride, quella di oggi è la marcia. E bisogna essere qui per capire che l’unica cosa che conta è esserci con il proprio corpo. È il corpo quel che conta più di ogni altra cosa, perché è del nostro corpo che hanno paura, sono i nostri corpi che vorrebbero cancellare. Sono i nostri corpi che hanno vessato per secoli e secoli. Sono i nostri corpi che ancora oggi in molti posti del mondo vengono spazzati via con la morte.
C’è spazio per tutto e tutti nel corteo. Per le famiglie gay con i bambini, addobbate tutte di rosso, come il sangue che è vita. Per militari e cheer-boys, per teenager gay e lesbiche butch, per marchette che sponsorizzano il proprio sito come per i gay anziani. Ci sono quelli di Lambda Legal (avvocati a difesa dei diritti ltgb) e quelli di GLAAD (The Gay & Lesbian Alliance Against Defamation). Così come non manca la principale associazione lgbt cittadina. C’è spazio per politici che hanno fatto il carro, ci sono i ragazzi di Obama e c’è spazio per aziende di ogni tipo (multinazionali) nel corteo, per i sieropositivi e per i bear
New York, 24 giugno 2007

Giuliano Federico
redazione@gay.tv

lunedì 2 luglio 2007

Discorso di Beppe Grillo al Parlamento europeo il 26 giugno 2007




Beppe Grillo nasce a Genova nel 1948. Scopre il proprio talento nei locali della sua citta', ma il vero successo lo trova a Milano quando si esibisce in un provino di fronte ad una commissione RAI (presente anche Pippo Baudo) improvvisando un monologo. Da questa esperienza scaturiscono le sue prime partecipazioni a trasmissioni televisive (Secondo Voi 1977-78 e Luna Park 1979) imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l'improvvisazione, quelli che erano gli schemi "professionali" della televisione.

Beppe Grillo, Italy's most famous comedian, was born in Genova in 1948. He discovered his talents in Genoa's venues, and then found success in Milan when he improvised a monologue for an audition at the RAI. After this he started to appear on TV (Secondo Voi 1977-78 and Luna Park 1979). He broke with the traditions of professional TV broadcasting with satirical monologues and improvisation.
Hometown: Genova
Country: Italy
Website: http://www.beppegrillo.it