Mentre in Messico la Generazione Z viene mobilitata via social per rovesciare la presidente progressista Claudia Sheinbaum, con un indice di gradimento superiore all’80%, si delinea una strategia inquietante: un golpe digitale orchestrato da interessi stranieri, con il sostegno di big tech e gruppi legati alla destra internazionale.
In Brasile, il timore di un colpo di stato simile al 2013 si fa concreto. Meme, influencer e simboli pop (come la bandiera di One Piece) vengono strumentalizzati da gruppi estremisti per mascherare operazioni di destabilizzazione.
In Europa, la Repubblica Ceca ha approvato una legge che dal 2026 criminalizza la promozione del comunismo, equiparandolo al nazismo, con pene fino a 5 anni. Il post virale di Henrique Lopes denuncia l’ipocrisia di chi celebra questa misura come difesa della libertà, mentre si tratta di censura ideologica.
A livello globale, l’ONU ha votato una risoluzione contro la glorificazione del nazifascismo, proposta dalla Russia. Eppure, i Paesi occidentali – tra cui Italia, Stati Uniti, Regno Unito e gran parte dell’UE – hanno votato contro, rivelando un inquietante doppio standard: si criminalizza la memoria del comunismo, ma si evita di condannare il nazismo.
In Italia, il governo ha approvato il Decreto Sicurezza che limita la libertà di espressione e criminalizza il dissenso. Il generale Vannacci, oggi europarlamentare della Lega, ha celebrato le leggi razziali fasciste, normalizzando il regime di Mussolini.
Il Parlamento europeo ha votato per vietare i simboli comunisti e nazisti, equiparandoli. Il Pd si è astenuto, mentre M5S e AVS hanno votato contro.
🇺🇸 Stati Uniti
Sotto la presidenza Trump, si intensificano le retoriche anti-comuniste e le pressioni sui paesi del Sud Globale.
La CIA viene citata in thread virali come finanziatrice di operazioni contro governi di sinistra in America Latina.
Altri paesi segnalati da Amnesty International e Freedom House
Russia, Cina, Iran, Myanmar, Uganda, Sudan, Afghanistan: regimi autoritari con repressione del dissenso, censura, e persecuzione di minoranze.
In Africa orientale, Tanzania e Kenya mostrano tendenze autoritarie crescenti.
Il mondo si piega a una nuova forma di autoritarismo, mascherata da libertà e ordine. La destra globale usa la Generazione Z come veicolo di caos, le piattaforme digitali come armi geopolitiche, e la censura ideologica come strumento di repressione.
Quando l’antifascismo diventa negoziabile, la memoria vacilla e il futuro si oscura.
(fonti autorevoli)
United Nations – Assemblea Generale: Documenti ufficiali sulle risoluzioni antifasciste.
Amnesty International – Rapporto 2025: Diritti umani e derive autoritarie.
Human Rights Watch – World Report 2025: Analisi su repressione politica e libertà di espressione.
Freedom House – Freedom in the World 2025: Indici sulla democrazia e la libertà digitale.
Reporters Without Borders (RSF): Classifica mondiale sulla libertà di stampa.
El Universal / La Jornada (Messico): Copertura sulle proteste contro Claudia Sheinbaum.
Brasil247 / Folha de São Paulo (Brasile): Notizie e analisi sul rischio di golpe digitale.
Radio Prague International / Euronews (Repubblica Ceca): Informazioni sulla legge anti‑comunismo.
Il Manifesto / Internazionale (Italia): Approfondimenti su Decreto Sicurezza e Vannacci.
Carnegie Endowment / Brookings Institution: Studi su big tech e politica globale.




Nessun commento:
Posta un commento