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martedì 9 settembre 2025

ORRORE IN BOTSUANA Segnalato il Brutale Omicidio di un Giovane Modello, la Polizia Indaga su un Presunto Crimine d'Odio

La comunità LGBTQ+ del Botswana è sconvolta dalla tragica notizia dell'omicidio di Kenosi Mokobamotho, amato modello, presentatore e coreografo, in quello che si ritiene essere un crimine d'odio omofobo.

Secondo l'associazione Lesbians, Gays, and Bisexuals of Botswana (LEGABIBO), Mokobamotho sarebbe stato aggredito, picchiato, bruciato e abbandonato sul ciglio della strada durante il fine settimana nella città di Maun. È stato ricoverato in ospedale, martedì ha ceduto alle gravi ferite riportate. Secondo alcune notizie non verificate diffuse sui social media, Mokobamotho sarebbe stato aggredito da un gruppo di uomini.

L'organizzazione LEGABIBO (Lesbians, Gays and Bisexuals of Botswana) ha dichiarato il proprio “sconcerto, indignazione e allarme”, sottolineando che nessuna famiglia dovrebbe affrontare un dolore così grande causato dalla violenza dell'odio omofobo.

L'organizzazione ha chiesto un'indagine completa, una rapida punizione dei responsabili e la creazione di leggi specifiche contro i crimini d'odio motivati dall'omofobia, dalla transfobia o da altre forme di discriminazione.

A Maun, situata nel nord del Botswana, la situazione per la comunità LGBTQIA+ è complessa: la depenalizzazione dell'omosessualità nel 2019 è un passo importante, ma la società rimane ancora molto tradizionale e conservatrice. Le dimostrazioni pubbliche di affetto possono portare a reazioni spiacevoli, poiché la mentalità è ancora influenzata da valori culturali che in passato hanno visto le persone LGBTQIA+ come "non africane". Sebbene le leggi siano più avanzate a livello nazionale rispetto ad altri luoghi in Africa, l'accettazione sociale a Maun è molto più lenta rispetto a Gaborone, la capitale. 

Gli attivisti sottolineano che l'assenza di una legislazione contro i crimini d'odio rende vulnerabile la popolazione LGBTQ+.

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