Il Parlamento di Hong Kong rifiuta di riconoscere le coppie dello stesso sesso.
Nonostante la Corte abbia invitato il Consiglio legislativo a creare una figura giuridica che garantisca diritti e protezione legale a questa popolazione, la richiesta è stata respinta senza quasi alcun dibattito parlamentare.
Il rifiuto mostra la disparità tra il potere politico, tradizionalmente conservatore e riluttante al cambiamento, e la società che sostiene sempre più i diritti LGBT, come dimostra uno studio condotto nel 2024 dal Williams Institute, secondo cui fino al 53% della popolazione cinese si dichiara favorevole al matrimonio egualitario. LGBTQ+
L'iniziativa, sepolta con 71 voti contrari, solo 14 favorevoli e un'astensione, dimostra anche, secondo gli analisti, che Pechino ha esercitato pressioni per impedire che la liberale Hong Kong ispiri il movimento LGBT in altre città del Paese a rivendicare diritti di uguaglianza.
Dopo la votazione, l'attivismo locale ha reagito con timidezza e senza proteste pubbliche per paura di ritorsioni da parte del regime comunista, che ha gradualmente limitato il diritto alla libertà di espressione sull'isola e che dal 2019 ha arrestato centinaia di persone che hanno partecipato a manifestazioni a favore della democrazia.

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