Binetti: non voterò leggi per coppie gay


RUTELLI: "IN QUESTA CITTA' O SI GOVERNA CON IL CENTRO-SINISTRA O VINCE UNA DESTRA PERICOLOSA"

Il Manifesto - 5 Aprile 2008 (stralcio dell'intervista sulla parte inerente alla comunità glbt)

Purché non pretendano di imporre loro quel che si deve fare. Registro delle unioni civili: "né ora né mai". Hai detto.

Cito dal mio programma: Saranno garantiti pari opportunità alle persone che vivono in unioni di fatto. Nei regolamenti del Comune si dovrà fare riferimento alle risultanze delle convivenze anagrafiche, a prescindere dalle scelte sessuali liberamente adottate dai cittadini e dalle cittadine. L'amministrazione comunale dovrà garantire loro sia il diritto di accesso ai servizi, comprese le graduatorie per l'accesso alle case popolari, sia il diritto ai programmi di agevolazione. L'amministrazione promuoverà iniziative per sottrarre la condizione omosessuale a qualunque discriminazione". I registri li decide il governo. Ma è Rutelli che ha scritto che intendiamo istituire a Roma un Centro internazionale della cultura omosessuale. Come fu Rutelli a dare il via al Gay Village, così come a finanziare la Casa internazionale delle donne.

Gay Pride: gli darai il patrocinio?

Gliel'ho già dato e darò il patrocinio a tutte le manifestazioni, Gay Pride incluso, a condizione che non siano contro qualcuno, né contro una maggioranza, né contro una minoranza. Quello del 2000 fu un Gay Pride contro, perciò non ebbe il patrocinio, che è un marchio che rappresenta la città intera. Ma la libertà di manifestare non sarà mai in discussione.


Binetti: «Sto nel Pd, voterei anche i Cus...»

Intervista di Maria Zegarelli - L'Unità - Sabato 5 Aprile 2008

È di nuovo nella bufera. Solo che adesso c'è la campagna elettorale e allora diventa tutto più complicato.
La senatrice teodem Paola Binetti dice, che alla fine di tutto, ancora una volta c'è stato un tentativo di strumentalizzare le sue posizioni su diritti civili e patto con i radicali soltanto per fini elettorali. Ieri con una lettera ha diffidato Ecotv: «Non dovete mandare in onda l'intervista».

Come è andata davvero?
«Ero stato invitata a una trasmissione televisiva che doveva avere come contenuto una serie di riflessioni sul Pd. Mi sono invece resa conto che c'era un'attenzione su una serie di problemi che mi sembrava non costituissero il nerbo del problema. C'era un'insistenza su temi che preferivo rimanessero fuori dal dibattito televisivo. Per questo ho detto che avrei interrotto la registrazione perché non mi sembrava fosse quello il cuore del Pd. E per questo li ho diffidati».

Ecotv smentisce: afferma che lei è rimasta fino alla fine e ha risposto a tutte le domande.
«Non è vero. Sanno perfettamente che ho detto che mi sarei rifiutata. Non so se hanno spento la telecamera in quel momento. Ma dicono il falso».

Il problema resta: è vero o no che lei ha detto quelle frasi sui gay? Il programma del Pd parla di riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto. Lei dissente?
«La mia posizione è chiara: seguirò quanto è scritto nel programma. Lavorando per il riconoscimento dei diritti individuali dei conviventi».

Ma voterebbe i Cus?
«Il Pd ha detto che rispetterà alcune scelte personali su temi particolari. Ma se il Ddl intende davvero tutelare le persone io lo voto con sicurezza e con convinzione: se ingiustizie ci sono le ingiustizie vanno riparate. Se invece c'è un'equiparazione di fatto al matrimonio non voto la legge, perché per me il matrimonio è quello riconosciuto dalla Costituzione».

La sua intervista ha creato tensioni anche con i radicali...
«Anche a me non piacciono molte cose dei radicali, questo fa parte della complessità di un grande partito e del dialogo democratico. Loro, poi, non stanno nel Pd, sono iscritti nelle nostre liste per le elezioni.
La Bonino stessa, d'altra parte, ha distinto tra le posizioni dei radicali e quelle dell'associazione Luca Coscioni. Credo che bisogna finirla di pensare che il dibattito nel Pd si esaurisca attorno a questi temi.
Ci sono mille cose del mio partito che condivido. Veltroni sta facendo uno sforzo enorme per dare risposte alle istanze della società, dagli stipendi degli operai, alla precarietà, alla sicurezza, allo sviluppo.
Tutti temi che condivido fino in fondo e per questo voglio essere giudicata. Pretendo che il mio impegno nel Pd venga eletto in questa chiave specifica».

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