Un sindaco trans. ma in Italia. Sì si avete letto bene. Laurella Arietti, transessuale di 60 anni ed ex operaia metalmeccanica, si candida sindaco di Verona alle elezioni del 28 e 29 maggio con la lista 'Verona. Cambiare si può'. Suoi rivali saranno: Alfredo Meocci e Flavio Tosi per il centro destra; il sindaco uscente Paolo Zanotto per il centrosinistra. Sotto Laurella racconta chi è e perché si è candidata.
"Sono una donna di quasi 60 anni, ho lavorato per anni come operaia metalmeccanica fino a quando la mia transizione è stata pretestuoso motivo di licenziamento. Ho fatto la delegata sindacale e componente il direttivo F.I.O.M. CGIL per molti anni oltre ad una lunga partecipazione al sociale e come militante politica del paese di Bovolone per il P.C.I. e poi per RIFONDAZIONE COMUNISTA, e ora cerco di dare il io contributo alla lotta per i diritti delle persone trans.La scelta di candidare me, una donna trans, alla carica di prima cittadina è sicuramente particolare ma necessaria in una città come la nostra.A Verona si respira un'aria conservatrice,intollerante, cattolico-estremista, omofoba e transfobica. Esistono gruppi di neo fascisti che aggrediscono chi reputano diverso e tutto ciò avviene nel silenzio delle istituzioni politiche.
Una lista come la nostra ha lo scopo di dare uno scossone a questa situazione stagnante, ad una mentalità retrograda e razzista.Amministrazioni di centro destra e centro sinistra si sono susseguite senza riuscire a dare delle risposte a questioni importanti come il diritto di piena cittadinanza di persone gay, lesbiche, transgender, di migranti, di minoranze politiche e religiose.Questa lista non è importante solo per chi vive a Verona, crediamo che lo sia per l'Italia tutta e per tutto il movimento GLBT.Se è vero che non dovrebbe fare scalpore la candidatura a sindaco di una transessuale, è anche vero che ancora oggi in Italia le persone trans sono discriminate e relegate ad ambiti reputati inferiori. Ancora oggi c'è chi pensa che una persona trans non possa fare il sindaco, non per incapacità politica, ma solo e unicamente in quanto transessuale. E' una battaglia d'orgoglio e di diritti e per questo chiediamo l'appoggio delle amiche e degli amici delle associazioni di tutta Italia. Una campagna elettorale costa molto in termini di impegno e di denaro e, se per il primo metteremo tutte le nostre energie, per il secondo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Ci servono soldi per stampare i manifesti, i programmi, per inviarli a casa della gente, per andare in giro a farci conoscere...Vi chiediamo questo aiuto con la consapevolezza che sarà un momento di visibilità per tutte le persone GLBT d'Italia, così come vi chiediamo un appoggio politico e comunicativo che possa servire a mettere al centrodel dibattito i nostri diritti".
redazione@gay.tv
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