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martedì 17 aprile 2007
La piu popolare attrice transessuale italiana.:Eva Robin
anche se si definisce piu androgino che ermafrodito. L'unica che ha saputo imporsi, sempre e con successo, in qualsiasi campo artistico: moda, teatro, televisione e soprattutto cinema. Parla di sé come di una persona "aggressiva, timida, vivace, pragmatica, spavalda, introversa", ma in tre semplici parole potremo affermare che è unicamente ironica, affascinante e cinica. Con prudenza e parsimonia, dotata di un dolcissimo sorriso, pelle morbida e una voce suadente, ha saputo costruirsi un personaggio raffinato e senza la minima volgarità, facendo dell'ambiguità una delle ragioni del suo successo. Dai servizi fotografici per riviste erotiche al lavoro come modella, dalla cantante al mestiere di attrice. Il suo nome proviene da Eva Kant, personaggio del fumetto cult delle sorelle Giussani "Diabolik", mentre il suo cognome è ispirato allo scrittore Harold Robbins, autore di "L'uomo che non sapeva amare". È la Spagna, con José Antonio de la Loma, ad aprirle le porte del cinema, è il 1976 ed Eva recita in La Nueva Marylin, a cui seguiranno altre 5 pellicole spagnole. Per il primo ruolo tutto italiano dobbiamo aspettare l'horror Tenebre (1982) di Dario Argento, poi si dedicherà alla televisione a cominciare da "Lupo Solitario" (1987), programma televisivo con Susy Bladi, Patrizio Roversi, i gemelli Ruggeri e Vito (verranno a ruota "Matrioska" e "L'Araba Fenice"), per finire con "Valentina" telefilm in 19 episodi, andato in onda su Italia 1, con Demetra Hapmton (prima serie tv vietata ai minori di 14 anni). La televisione le regala la tanto aspirata notorietà e nel 1989 tiene testa a Tomas Milian, Nathalie Baye e Elliott Gould in" height="350"> Gioco al massacro di Damiano Damiani nel ruolo di Rosita. I primi anni Novanta sono quelli della consacrazione. Nel 1993, i critici teatrali titolano "È nata una stella" e la acclamano come una straordinaria attrice, dopo averla vista recitare sul palco il ruolo che fu della Magnani in "La voce umana" di Jean Cocteau per la regia di Andrea Adriatico. Non si fa attendere anche il seguente riconoscimento cinematografico, l'anno successivo, con Belle al bar di Alessandro Benvenuti (che poi la inserirà anche nel cast di I miei più cari amici, nel 1998) con l'indimenticabile ruolo di Giulia/Giulio, squillo transessuale, dalle parrucche viola e dai vestiti da vamp, assai richiesta che turba i sogni e la realtà di suo cugino Leo (Alessandro Benvenuti). Ancora un po' di cinema con Luna e l'altra (1996) di Maurizio Nichetti e il thriller Cattive inclinazioni (2003) con una ritrovata Florinda Bolkan ed Elisabetta Cavallotti; non dimentica il piccolo schermo con la seconda serie de "Il bello delle donne" nel ruolo della transessuale Pola e con la trasmissione "Primadonna" di Gianni Boncompagni e nel 2005 torna anche a teatro diretta ancora una volta da Andrea Adriatico nel monologo dell'autore argentino Copi "Il Frigo". Oggi, è da sempre impegnata nella cura e nella prevenzione dell'Aids e si dedica anche all'Italian Miss Alternative Show, pittoresco concorso di bellezza bolognese per bellezze ambigue, dacché è icona del mondo GLBT che la ricordano soprattutto per una sua massima detta anche la "Legge di Robin's": "Nel frattempo che aspetto l'uomo giusto, mi diverto con quelli sbagliati". Eva Robin`s in TVRichiedi di essere informato sui prossimi passaggi in tv di tutti i film con Eva Robin`s
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1 commento:
Personaggi incredibili.
Certo che la Robbins, è proprio gnocca !!!
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