r2"Come azienda Internet, Google partecipa attivamente ai dibattiti pubblici sull'accesso all'informazione, sulla tecnologia e l'energia. Poiché nella nostra azienda trova posto una grande varietà di persone e opinioni - Democratici e Repubblicani, conservatori e liberali, religiosi e non, eterosessuali e gay - in genere non prendiamo una posizione su temi che esulano dal nostro settore, specialmente non su temi sociali. Così, quando la Proposition 8 è apparsa all'orizzonte, era impensabile che Google prendesse una posizione ufficiale su di essa".
"Sebbene non si rispetti pienamente l'opinione di chi si trova da una parte e dall'altra in questa causa - tiene a precisare il cofondatore di Google - vediamo la faccenda prima di tutto come una questione di parità. Noi speriamo che gli elettori della California non voteranno la Proposition 8, perché non dovremmo eliminare i diritti fondamentali di ciascuno, quello di poter sposare, al di là della propria sessualità, la persona che ama".
Che un'azienda del calibro di Google decida di schierarsi così apertamente, la dice lunga su quanto la battaglia si stia facendo agguerrita e di quanto sia alta la posta in gioco. Forse, con queste forze in campo, il fronte che si oppone alla Proposition 8 ha qualche speranza in più di vincere il referendum
di Gay.it
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