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sabato 7 giugno 2008

Cuba, sì a operazioni per cambiare sesso


Una commissione controllerà gli interventi. Un centinaio le persone che hanno chiesto di essere riconosciute trans


L'AVANA - Cambiare sesso si può, ora anche a Cuba. Lo ha annunciato il Centro nazionale di educazione sessuale (Cenesex) diretto da Mariela Castro, figlia del presidente Raul. È l'ultimo di una serie di aperture del regime. Gli interventi per cambiare sesso sono stati autorizzati da un decreto firmato la settimana scorsa dal ministro della Sanità José Ramon Balaguer. Una commissione nazionale controllerà questo tipo di intervento chirurgico che sarà effettuato dal sistema di sanità pubblica nazionale. Sessuologa di formazione, Mariela Castro ha lanciato a maggio un’importante campagna contro l’omofobia, con l’appoggio ufficiale del padre e del partito comunista.

GAY AL BANDO - Più di cento cubani hanno ufficialmente fatto richiesta alle autorità di essere riconosciuti come transessuali dal 1979, ha recentemente reso noto la stessa Mariela in un'intervista al periodico Bohemia. Ventisette di loro beneficiano di un «trattamento ormonale» e possono essere sottoposti a un intervento per il cambio del sesso «se le condizioni di salute lo permetteranno e se lo vorranno» ha precisato. La decisione, allo studio dal 2005, avviene mentre il regime ha adottato numerose misure di liberalizzazione, tra cui l’autorizzazione ad acquistare un cellulare o un computer. Fin dagli anni '60 gli omosessuali sono messi al bando e alcuni di loro sono reclusi nei campi di lavoro.

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