LIVIA STA CON I TRANS


(25/04/2007) Credo che il servizio ospedaliero debba prendersi carico di chi ha bisogno di armonizzare il corpo con la sua identita`.

ROMA - "Non ci trovo niente di scandaloso nel riconoscere ai transessuali maggiori attenzioni da parte del servizio pubblico. L'intimità della persona va rispettata e, quindi, credo che il nostro sistema sanitario debba fare uno sforzo. E' una questione di etica". Questo il commento della ministra Livia Turco sul disegno di legge annunciato da Vladimir Luxuria. Una legge che renda più accessibili, sul piano della rimborsabilità, gli interventi per transitare da un sesso all'altro.

Il ministro della Salute chiederà un parere al Consiglio Superiore di Sanità e al Comitato di bioetica: “Non mi sento di affermare che tutto ciò che riguarda il sesso vada considerato un diritto. Credo però che il servizio ospedaliero debba prendersi carico di chi ha bisogno di armonizzare il corpo con la sua identità. Mi chiedo inoltre se sia giusto che a rilasciare le autorizzazioni per il cambiamento di genere debba essere un tribunale anziché un'equipe medica”.

Livia Turco si è anche detta favorevole alla proposta di consentire ai transessuali la modifica del nome anche senza aver mutato connotati fisici. Il 20% dei circa 20 mila persone transgender italiane sono ‘transitati’ grazie al bisturi. L'80% invece convive con aspetto e attributi sessuali indesiderati perché non tutti possono operarsi privatamente, a caro prezzo. L'attuale sistema sanitario rimborsa alcune prestazioni chirurgiche ma solo per la correzione delle caratteristiche sessuali primarie (genitali).

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