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giovedì 31 maggio 2007
Olanda: gay drogati e poi infettati con HivTre persone sieropositive adescavano omosessuali su internet, poi li narcotizzavano e iniettavano loro il s
GRONINGEN (OLANDA) - La notizia che cinque omosessuali sono stati drogati e dopo di che contagiati deliberatamente con sangue infetto con il virus HIV è scoppiata come una deflagrazione ieri pomeriggio a Groningen, durante la conferenza stampa convocata dalla polizia locale. Gli indiziati sono quattro uomini, tre per maltrattamenti sessuali e uno per aver fornito gli stupefacenti, tutti residenti nel nord dell’Olanda.
VOCI DA OLTRE UN ANNO - Già dal giugno 2006 circolavano voci in questo senso, pubblicate anche dal Gay Krant, il serio periodico a distribuzione nazionale che si occupa di problematiche omosessuali. Finora, però, non si era potuto provvedere a fermare il fenomeno perché nessuna delle vittime aveva osato sporgere denuncia: l’imbarazzo e la vergogna sono le cause principali, perché si tratterebbe di omosessuali con un’apparente immagine eterosessuale, padri di famiglia con una doppia vita quindi. Non per niente, infatti, gli indiziati facevano pubblicità per le loro feste a sfondo sessuale gay su internet, tramite chatbox, per poi incontrarsi fisicamente in case private. I malcapitati che visitavano questi party venivano drogati sia con XTC che con la famigerata GHB (Gamma-idrossibutirrato), la cosiddetta droga da stupro, rimanendo privi di conoscenza in balia delle voglie perverse del trio sieropositivo in questione.
LA DENUNCIA - I tre costringevano così le vittime ad avere rapporti sessuali non protetti e inoltre per sommo dell’orrore iniettavano loro un cocktail del proprio sangue infetto. Soltanto nel febbraio di quest’anno una delle vittime, diventata sieropositiva, ha sporto la prima denuncia, cosicché a metà maggio i tre, che hanno nel frattempo ammesso la propria colpevolezza, sono stati arrestati. Le ragioni che i responsabili hanno addotto per il loro comportamento sconsiderato sono due: l’eccitamento estatico e la possibilità di fare del sesso «puro» senza freni e senza limiti. L’accusa del pubblico ministero è di gravi lesioni apportate con premeditazione, la cui pena massima è di sedici anni. «L’aspettativa di vita delle vittime grazie alle medicine è allungabile, per questo non si può parlare di omicidio preterintenzionale o di assassinio». Nel frattempo le denuncie sono diventate cinque, ma si teme che il fenomeno abbia colpito decine di persone. Le reazioni delle istituzioni e delle organizzazioni gay sono di incredulità e di condanna e si spera che le altre persone coinvolte abbiano il coraggio di rivolgersi alla polizia.
Marika Viano
31 maggio 2007
ANNUNCI GOOGLE
VOCI DA OLTRE UN ANNO - Già dal giugno 2006 circolavano voci in questo senso, pubblicate anche dal Gay Krant, il serio periodico a distribuzione nazionale che si occupa di problematiche omosessuali. Finora, però, non si era potuto provvedere a fermare il fenomeno perché nessuna delle vittime aveva osato sporgere denuncia: l’imbarazzo e la vergogna sono le cause principali, perché si tratterebbe di omosessuali con un’apparente immagine eterosessuale, padri di famiglia con una doppia vita quindi. Non per niente, infatti, gli indiziati facevano pubblicità per le loro feste a sfondo sessuale gay su internet, tramite chatbox, per poi incontrarsi fisicamente in case private. I malcapitati che visitavano questi party venivano drogati sia con XTC che con la famigerata GHB (Gamma-idrossibutirrato), la cosiddetta droga da stupro, rimanendo privi di conoscenza in balia delle voglie perverse del trio sieropositivo in questione.
LA DENUNCIA - I tre costringevano così le vittime ad avere rapporti sessuali non protetti e inoltre per sommo dell’orrore iniettavano loro un cocktail del proprio sangue infetto. Soltanto nel febbraio di quest’anno una delle vittime, diventata sieropositiva, ha sporto la prima denuncia, cosicché a metà maggio i tre, che hanno nel frattempo ammesso la propria colpevolezza, sono stati arrestati. Le ragioni che i responsabili hanno addotto per il loro comportamento sconsiderato sono due: l’eccitamento estatico e la possibilità di fare del sesso «puro» senza freni e senza limiti. L’accusa del pubblico ministero è di gravi lesioni apportate con premeditazione, la cui pena massima è di sedici anni. «L’aspettativa di vita delle vittime grazie alle medicine è allungabile, per questo non si può parlare di omicidio preterintenzionale o di assassinio». Nel frattempo le denuncie sono diventate cinque, ma si teme che il fenomeno abbia colpito decine di persone. Le reazioni delle istituzioni e delle organizzazioni gay sono di incredulità e di condanna e si spera che le altre persone coinvolte abbiano il coraggio di rivolgersi alla polizia.
Marika Viano
31 maggio 2007
ANNUNCI GOOGLE
XXI FESTIVAL DEL CINEMA GAYLESBICO DI MILANO
(23/05/2007) La scoperta e` il tema del Festival Internazionale di Cinema GayLesbo di Milano numero 21. Dall`1 al 7 Giugno nella prestigiosa location del Teatro Strehler,
Produzioni indipendenti, anteprime, pellicole visionarie che raccontano l’universo queer con un linguaggio innovativo, opere già selezionate dai maggiori festival di cinema del mondo e che in Italia spesso non avrebbero distribuzione. È questa la forza del festival del cinema gaylesbico di Milano in programma dal primo al sette giugno nella prestigiosa location del Teatro Strehler. La scoperta è il tema che attraversa lungometraggi, corti e documentari, suddivisi in tre sezioni competitive e giudicati da giurie internazionali. E per l’edizione numero 21 il festival riscopre se stesso in un evento unico e imperdibile. Ad accompagnare le chiacchere e gli incontri durante l'HAPPY HOUR C3 PLURIEL delle 19 saranno i dj set di 'MUSIC on the STEPS' con la Janet e Francesco Belais. Diego e La Pina invece vi aspettano alle 19.45 nel loro salotto letterario 'BRAIN & SEXY' dove incontreranno autori emergenti e scrittori amici del festival. Il 2 giugno la Notte Bianca attraverserà il festival con un party esclusivo del BILLY Club mentre è al PLASTIC che ci si ritroverà per il Closing Party il 7 giugno.
Produzioni indipendenti, anteprime, pellicole visionarie che raccontano l’universo queer con un linguaggio innovativo, opere già selezionate dai maggiori festival di cinema del mondo e che in Italia spesso non avrebbero distribuzione. È questa la forza del festival del cinema gaylesbico di Milano in programma dal primo al sette giugno nella prestigiosa location del Teatro Strehler. La scoperta è il tema che attraversa lungometraggi, corti e documentari, suddivisi in tre sezioni competitive e giudicati da giurie internazionali. E per l’edizione numero 21 il festival riscopre se stesso in un evento unico e imperdibile. Ad accompagnare le chiacchere e gli incontri durante l'HAPPY HOUR C3 PLURIEL delle 19 saranno i dj set di 'MUSIC on the STEPS' con la Janet e Francesco Belais. Diego e La Pina invece vi aspettano alle 19.45 nel loro salotto letterario 'BRAIN & SEXY' dove incontreranno autori emergenti e scrittori amici del festival. Il 2 giugno la Notte Bianca attraverserà il festival con un party esclusivo del BILLY Club mentre è al PLASTIC che ci si ritroverà per il Closing Party il 7 giugno.
martedì 29 maggio 2007
Sex crimes and Vatican, documentario BBC censurato
Il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia si richiama al "Crimen Sollicitationis". un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno. (traduzione di Bispensiero.it)
-AGGIORNAMENTO-
Annunciamo ai nostri lettori ed al popolo del web che il video Sex Crimes and Vatican è stato oscurato dal sito di Google Video. Con un certo ritardo, dobbiamo registrare, visto che in Italia lo hanno già visto il più di 600.000 persone ed è il video più visto dalla rete italiana. Noi vi assicuriamo che finchè la RAI non lo trasmetterà, ed è assurdo che si stia aspettando così tanto, troverete sempre modo di vederlo. Adesso potrete vederlo da un'altra fonte alternativa. A causa delle continue censure il video potrebbe essere offline per alcune ore del giorno, riprovate di nuovo!!! Eccolo diviso in 4 parti:
E' il più visto video del momento su Google Video almeno per quanto riguarda l'utenza italiana è un documento scabroso, dai contenuti durissimi, dal titolo Sex Crimes and the Vatican, che viene presentato sul sito Bispensiero.it così:
"Questo video è stato trasmesso in Inghilterra il 1 ottobre 2006. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno. Il paziente lavoro di traduzione e di sottotitolatura che abbiamo fatto, è per sopperire a questa vergognosa lacuna. Ed è dedicato a Maria Di Benedetto. Ovunque sia".
La conferma che si tratta effettivamente di un video dell'autorevole emittente inglese BBC lo fornisce la stessa azienda britannica, che in un vecchio articolo lo descrive dettagliatamente. Visti i suoi contenuti, e grazie alla traduzione di Belpensiero.it, il video sta anche facendo rapidamente il giro nei blog italiani
(29/05/2007) Nella giornata contro l`omofobia tanti gay si sono baciati davanti l`ambasciata del paese omofobo.
PARIGI – Splendida manifestazione di Act up Paris in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia. E' stato organizzato un sit in davanti alla ambasciata nigeriana, stato dove gli omosessuali sono privati dei diritti civili e umani grazie a una legge voluta dalle chiese cristiane e musulmane. Decine di persone dello stesso sesso si sono baciate fuori dell'ambasciata. Ecco le immagini del evento.
IDAHO, Kiss-in devant l?ambassade du Nigéria
Caricato da ActUpParis .
IN NIGERIA MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE ANTIGAY
(16/02/2007) Se approvata la legge vieterà le manifestazioni affettive tra persone dello stesso sesso (anche gli abbracci tra amici), la costituzione di associazioni glbt e le campagne informative sull`HIV.
ABUJA - In Nigeria le ong che si battono per i diritti umani e degli omosessuali hanno denunciato e si sono mobilitate contro il testo di legge discusso il 14 febbraio scorso dal parlamento che condanna ferocemente l'omosessualità. In un primo tempo le associazioni avevano scelto un basso profilo pensando che la legge non sarebbe stata discussa, poi la discussione è arrivata come una ghigliottina. Se approvata, la legge vieterà le manifestazioni affettive tra persone dello stesso sesso (anche gli abbracci tra amici), il matrimonio gay, la costituzione di associazioni glbt e le campagne informative sull'HIV.
redazione@gay.tv
Miss Universo è giapponese
A Città del Messico si è svolta la finale dell'edizione numero 56 del concorso
Uno spettacolo visto da circa 600 milioni di persone, attraverso le tv di mezzo mondo
CITTA' DEL MESSICO - E' una ballerina iapponese a conquistare il titolo di Miss Universo: si chiama Riyo Mori, ha vent'anni, è bellissima (e ci mancherebbe altro...), e succede alla reginetta uscente, la portoricana Zeleyka Rivero.
Il trionfo di Riyo, in questa edizione numero 56 della gara, è stato annunciato nel corso della serata finale, che si è svolta nella capitale del Messico. E visto, nelle varie parti del mondo in cui la cerimonia è stata trasmessa via tv, da un'audience di 600 milioni di persone. Alla vincitrice, un sostanzioso premio: una corona di diamanti e perle, valore commerciale 250 mila dollari. Per lei - seconda figlia del Sol Levante a fregiarsi del titolo di più bella del mondo, dopo Akiko Kojima nel 1959 - anche l'uso di un appartamento a New York dove studierà recitazione, un intero guardaroba, un prezioso orologio e uno stipendio fisso di cui non viene resa nota l'entità.
Il tutto, in una serata caratterizzata anche da qualche incidente. Ad esempio, lo spettacolare scivolone di Miss Stati Uniti, Rachel Smith, caduta platealmente sul suo didietro. E vittima, nel corso della cerimonia, dei fischi deel pubblico presente: un modo di protestare per il trattamento durissimo che gli Usa riservano agli immigrati illegali messicani. Il che non ha impedito alla bella Rachel di conquistare il quinto posto in classifica.
C'è poi da segnalare il fatto che Miss Messico è stata costretta a cambiare abito: in quello originariamente scelto, c'erano decorazioni con immagini brutali di una rivolta religiosa del 1920.
video:
(29 maggio 2007)
Uno spettacolo visto da circa 600 milioni di persone, attraverso le tv di mezzo mondo
CITTA' DEL MESSICO - E' una ballerina iapponese a conquistare il titolo di Miss Universo: si chiama Riyo Mori, ha vent'anni, è bellissima (e ci mancherebbe altro...), e succede alla reginetta uscente, la portoricana Zeleyka Rivero.
Il trionfo di Riyo, in questa edizione numero 56 della gara, è stato annunciato nel corso della serata finale, che si è svolta nella capitale del Messico. E visto, nelle varie parti del mondo in cui la cerimonia è stata trasmessa via tv, da un'audience di 600 milioni di persone. Alla vincitrice, un sostanzioso premio: una corona di diamanti e perle, valore commerciale 250 mila dollari. Per lei - seconda figlia del Sol Levante a fregiarsi del titolo di più bella del mondo, dopo Akiko Kojima nel 1959 - anche l'uso di un appartamento a New York dove studierà recitazione, un intero guardaroba, un prezioso orologio e uno stipendio fisso di cui non viene resa nota l'entità.
Il tutto, in una serata caratterizzata anche da qualche incidente. Ad esempio, lo spettacolare scivolone di Miss Stati Uniti, Rachel Smith, caduta platealmente sul suo didietro. E vittima, nel corso della cerimonia, dei fischi deel pubblico presente: un modo di protestare per il trattamento durissimo che gli Usa riservano agli immigrati illegali messicani. Il che non ha impedito alla bella Rachel di conquistare il quinto posto in classifica.
C'è poi da segnalare il fatto che Miss Messico è stata costretta a cambiare abito: in quello originariamente scelto, c'erano decorazioni con immagini brutali di una rivolta religiosa del 1920.
video:
(29 maggio 2007)
A Città del Messico si è svolta la finale dell'edizione numero 56 del concorso
Miss Universo è giapponese
si chiama Riyo, ha vent'anni
CITTA' DEL MESSICO - E' una ballerina iapponese a conquistare il titolo di Miss Universo: si chiama Riyo Mori, ha vent'anni, è bellissima (e ci mancherebbe altro...), e succede alla reginetta uscente, la portoricana Zeleyka Rivero.
Il trionfo di Riyo, in questa edizione numero 56 della gara, è stato annunciato nel corso della serata finale, che si è svolta nella capitale del Messico. E visto, nelle varie parti del mondo in cui la cerimonia è stata trasmessa via tv, da un'audience di 600 milioni di persone. Alla vincitrice, un sostanzioso premio: una corona di diamanti e perle, valore commerciale 250 mila dollari. Per lei - seconda figlia del Sol Levante a fregiarsi del titolo di più bella del mondo, dopo Akiko Kojima nel 1959 - anche l'uso di un appartamento a New York dove studierà recitazione, un intero guardaroba, un prezioso orologio e uno stipendio fisso di cui non viene resa nota l'entità.
Il tutto, in una serata caratterizzata anche da qualche incidente. Ad esempio, lo spettacolare scivolone di Miss Stati Uniti, Rachel Smith, caduta platealmente sul suo didietro. E vittima, nel corso della cerimonia, dei fischi deel pubblico presente: un modo di protestare per il trattamento durissimo che gli Usa riservano agli immigrati illegali messicani. Il che non ha impedito alla bella Rachel di conquistare il quinto posto in classifica.
C'è poi da segnalare il fatto che Miss Messico è stata costretta a cambiare abito: in quello originariamente scelto, c'erano decorazioni con immagini brutali di una rivolta religiosa del 1920.
(29 maggio 2007)
si chiama Riyo, ha vent'anni
CITTA' DEL MESSICO - E' una ballerina iapponese a conquistare il titolo di Miss Universo: si chiama Riyo Mori, ha vent'anni, è bellissima (e ci mancherebbe altro...), e succede alla reginetta uscente, la portoricana Zeleyka Rivero.
Il trionfo di Riyo, in questa edizione numero 56 della gara, è stato annunciato nel corso della serata finale, che si è svolta nella capitale del Messico. E visto, nelle varie parti del mondo in cui la cerimonia è stata trasmessa via tv, da un'audience di 600 milioni di persone. Alla vincitrice, un sostanzioso premio: una corona di diamanti e perle, valore commerciale 250 mila dollari. Per lei - seconda figlia del Sol Levante a fregiarsi del titolo di più bella del mondo, dopo Akiko Kojima nel 1959 - anche l'uso di un appartamento a New York dove studierà recitazione, un intero guardaroba, un prezioso orologio e uno stipendio fisso di cui non viene resa nota l'entità.
Il tutto, in una serata caratterizzata anche da qualche incidente. Ad esempio, lo spettacolare scivolone di Miss Stati Uniti, Rachel Smith, caduta platealmente sul suo didietro. E vittima, nel corso della cerimonia, dei fischi deel pubblico presente: un modo di protestare per il trattamento durissimo che gli Usa riservano agli immigrati illegali messicani. Il che non ha impedito alla bella Rachel di conquistare il quinto posto in classifica.
C'è poi da segnalare il fatto che Miss Messico è stata costretta a cambiare abito: in quello originariamente scelto, c'erano decorazioni con immagini brutali di una rivolta religiosa del 1920.
(29 maggio 2007)
lunedì 28 maggio 2007
ANCHE IN FRANCIA LA PRIMA CANDIDATA TRANS
PARIGI - Il partito comunista francese (PCF) candida una transgender alle elezioni legislative di giugno. Camille Barrè, che da sempre milita nelle associazioni di lotta contro le discriminazioni, animato il collettivo glbt del PCF da tre anni. "L'elezione di Nicolas Sarkozy e la sua visione ultra liberale della politica – ha dichiarato la candidata – deve aiutarci a continuare le nostre battaglie per una Francia più giusta e solidale che non dimentica nessuno sul bordo della strada". Per contrastare questa politica che punterà "sullo smantellamento sistematico dei diritti sociali" la Barrè ha "un progetto progressista, l’unico in grado di garantire a lungo termine il vivere insieme: il diritto ad un alloggio decente, un’equa distribuzione delle ricchezza, il rispetto delle differenze, dell'uguaglianza ed un aumento dei servizi pubblici".
Gay pride Russia: radicali e Luxuria aggrediti (28/05/2007) Aggrediti Luxuria e Cappato, che è stato arrestato. Lanci di uova e violenze ma "la poliz
Il permesso non era arrivato ma i più coraggiosi hanno deciso ugualmente di manifestare. E il risultato del Gay Pride di Mosca è lo stesso dello scorso anno: lancio di uova, feriti, cittadini e politici aggrediti dai nazionalisti e dalla polizia. Arrestati l’europarlamentare Marco Cappato e il funzionario radicale a Bruxelles Ottavio Marzocchi, il Coordinatore del Gay Pride di Mosca Nikolai Alexeiev e Nikolay Kramov, rappresentante dei radicali a Mosca. Cappato e Mazzocchi sono stati rilasciati poche ore dopo. Aggredita invece la parlamentare di Rifondazione Vladimir Luxuria. "La polizia ci ha detto che voleva portarci via perchè voleva proteggerci; ma mentre ci tiravano le uova e, ad alcuni, anche i sassi, la polizia non faceva nulla e rideva" ha detto.
Nel 14esimo anno dalla depenalizzazione dell'omosessualità in Russia i cinquanta partecipanti – tra cui il gruppo russo 'TATU' – volevano consegnare al sindaco una lettera firmata da parlamentari europei e italiani per chiedere di autorizzare il corteo ricordandogli che "la libertà di espressione, la libertà di riunirsi pacificamente e l'assenza di discriminazioni sono garantite dalla legislazione russa e da quella internazionale sui diritti dell'uomoUna manifestazione di solidarietà ai militanti arrestati ieri mattina a Mosca si è svolta ieri dalle 17 di fronte all’ambasciata russa a Via Gaeta 5. Hanno aderito GayLib, Arcilesbica, ArciGay Roma, Dgay Project, Circolo Mario Mieli, Rosa Arcobaleno, Coordinamento RomaPride 2007 e GAY.tv. In contemporanea a Roma, Bruxelles e Gerusalemme il Partito Radicale Nonviolento ha convocato delle manifestazioni per la libertà di espressione.
CHIESA E NEOFASCISTI INSIEME CONTRO IL PRIDE
(28/05/2007) Parla l`attivista inglese Peter Tatchell brutalmente aggredito durante il Pride di Mosca. VIDEO >
"Non sono spaventato e non arretro di una virgola dal manifestare per i diritti dei russi". Questo il commento di Peter Tatchell, il più celebre attivista inglese per i diritti civili, dopo essere stato selvaggiamente picchiato al Gay Pride di Mosca. Durante la manifestazione, si sono presentati un prete ortodosso con altri neofascisti e mentre il prete li benediva, i picchiatori si sono confusi tra i manifestanti e hanno cominciato a assalire i manifestanti. Prima il lancio di uova marce e poi il pestaggio nell'indifferenza della polizia russa e con gli incitamenti del prete.
Quel che è peggio è che dopo l'attacco, sia Peter Tatchell che i deputati euopei Cappato e Volker Beck (poi rilasciati) sono stati arrestati nonostante l’attivista inglese avesse bisogno di cure mediche. Nikolai Aleksev, Nikolai Khramov e Sergei Konstantinov sono sotto processo in quanto organizzatori dell’evento. La stampa britannica ha trovato così nuove ragioni per denunciare la mancanza di democrazia in Russia. Cosa di cui si sono accorti tutti in Europa (tranne qualche politico italiano) soprattutto dopo il caso dell’avvelenamento con materiale radioattivo di un oppositore politico russo a Londra.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv
Proteste in tutta Europa «La polizia stava a guardare Ora intervenga il G8» Il sindaco di Parigi: violenza inaccettabile Veltroni: dalla Russia un pessimo segnale
ROMA — Il primo è stato Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia cristiana: ha alzato subito il telefono per esprimere la sua solidarietà direttamente a Vladimir Luxuria e con lei a tutti i manifestanti delle violenze per il mancato Gay pride di Mosca. Ma poi in giornata le manifestazioni di solidarietà e sdegno ieri si sono moltiplicate, da Roma come da Parigi, dai membri del governo, della maggioranza e dall'opposizione, da Forza Italia. Univoco il commento: i comportamenti di Mosca sono inaccettabili. E se da Roma il sindaco Walter Veltroni è diretto nel giudicare «un pessimo segnale» quello che arriva dalla Russia, «un Paese che ormai da tempo ha scelto la democrazia», da Parigi il primo cittadino Bertrand Delanoe non ha esitato a definire «manifestamente inappropriate» le reazioni della polizia e «assolutamente inaccettabili le violenze perpetrate ancora una volta da estremisti contro pacifici manifestanti». Veltroni ha offerto la solidarietà sua e di tutta la città di Roma alle vittime delle violenze.
Da Bruxelles si è invece alzata la voce di Graham Watson, presidente del gruppo dei liberal democratici al Parlamento europeo: chiede ai governi europei di sollevare al prossimo G8 davanti a Vladimir Putin la questione dei diritti degli omosessuali in Russia. «La Russia aderisce ancora ai valori del Consiglio d'Europa di cui è membro?», si chiede e manda a chiedere Watson. Una domanda che in Italia Paolo Ferrero, nostro ministro della Solidarietà sociale, ribalta in un'esortazione. «In vista del G8 sarebbe opportuno che oltre ai temi economici in quella sede si affrontassero e si discutessero anche quelli del rispetto dei diritti umani», dice il ministro Ferrero, esprimendo solidarietà ai manifestanti di Mosca. Lui, come Barbara Pollastrini, ministro delle Pari opportunità, che sostiene come «quello che è accaduto sia la conferma che l'Europa, se vuole difendere la propria ispirazione, deve impegnarsi per il pieno rispetto dei diritti umani, per la tutela della dignità di ogni persona». Per Forza Italia parla il vicecoordinatore, Fabrizio Cicchitto: «Esprimiamo la nostra solidarietà agli onorevoli Cappato e Luxuria che sono stati oggetto di un'inaccettabile azione da parte del governo russo». Per i Verdi si indigna Angelo Bonelli, capogruppo alla Camera («l'aggressione di manifestanti pacifici è vergognosa»), mentre Roberto Villetti, presidente della Rosa nel pugno, è deciso: chiede un passo formale di protesta nei confronti del governo russo. E si unisce alla decisione del gruppo del Partito socialista europeo di manifestare oggi a Mosca, «una protesta contro i dirigenti russi rei di assurde violenze e prevaricazioni». Anche per Ermete Realacci, deputato della Margherita, la vicenda è «molto grave». Ed è per questo che Franco Grillini, di Sinistra democratica, ha annunciato su questo un'interrogazione parlamentare.
Alessandra Arachi
28 maggio 2007
http://www.corriere.it/
venerdì 25 maggio 2007
CINEMA:BREAKFAST ON PLUTO
25/05/2007) Cillian Murphey e` il travestito Kitten in `Breakfast on Pluto`. Fantastico, colorato e a volte malinconico viaggio nella Londra degli anni Settanta. SUPERGALLERY
Abbandonato appena dopo la nascita davanti alla porta di un parroco di campagna, Patrick Braden cresce nella cittadina irlandese di Tyreelin insieme a un ragazzo down, un' afroamericana e un militante dell'Ira. Un giorno il ragazzo, che sin da piccolo all’universo maschile ha preferito trucchi e vestiti femminili, si affibbia il nuovo nome di Kitten e parte per Londra alla ricerca della madre. Comincia così un viaggio attraverso i club tutti rock e paillettes della Londra anni settanta ed episodi di guerriglia, in cui la stessa Kitten si trova coinvolta. La ricerca della madre sarà anche un viaggio alla ricerca della propria identità e ‘Breakfast on Pluto’ nonostante l’ombra dell’IRA si rivela un film di formazione dove è difficile non trovarsi completamente dalla parte di Patricia che fino alla fine riesce a non farsi addomesticare dal conformismo che la circonda.
Perfetto nella parte di Kitten l’attore Cillian Murphy (Red eye, Batman begins) che ha ricevuto una nomination come miglior protagonista ai Golden Globe. "Mi piace travestirmi – ha dichiarato l’attore – Mi sono guardato allo specchio e ho notato una certa somiglianza con mia sorella più piccola. Ho trascorso molto tempo a osservare le donne". E ha chiesto consigli a Gael Garcia Bernal, già travestito nella Mala Educacion di Almodovar, "mi ha detto di non strapparmi i peli con la pinzetta, ma di farmi la ceretta. Purtroppo non gli ho dato retta". "Tanti sono i film dove gli uomini si vestono da donna - ha spiegato l'attore - io volevo creare qualcosa di nuovo ma non potevo non pensare a Terence Stamp di ‘Priscilla, la regina del deserto'. Sotto l’aria camp nasconde eleganza e grazia".
Vecchi numeri di Vogue, film e libri sul rock hanno aiutato i costumisti a creare il look di Kitten che cambia più volte nel corso del film. Pellicce e pantaloni a zampa, piume, paillettes e parrucche. E un archivio di smalti: dal rosa pallido della prima fase allo scintillante verde/giallo del periodo glam-rock fino al porpora che coincide con l’amore. Ottima la fotografia di Declan Quinn e la colonna sonora con l’inno queer ‘Sugar Baby Love’, ‘Children of the Revolution’ e il trash sentimentale di ‘Feelings’ firmato Morris Albert.
Fantasioso, colorato, a volte malinconico viaggio negli anni Settanta del glam-rock e del terrorismo Ira, Breakfast on Pluto è uscito nel 2005. Presentato in anteprima al Festival di Berlino del 2006, ha partecipato fuori concorso al Gay Film Festival di Torino. In Italia è distribuito dalla Fandango.
redazione@gay.tv
PRIMO SINDACO TRANS INGLESE
La liberaldemocratica Jenny Bailey è stata eletta primo cittadino di Cambridge. Anche la sua compagna, ora first lady, ha cambiato sesso
LONDRA - È inglese il primo sindaco transessuale della storia. La liberaldemocratica Jenny Bailey è stata eletta primo cittadino di Cambridge e a dividere con lei la fascia di «mayoress», una sorta di «first lady» cittadina, ci sarà la sua compagna Jennifer Liddle, anche lei transessuale. Prima di sottoporsi all’operazione per cambiare sesso, la quarantacinquenne neo sindachessa era sposata e padre di due ragazzi che oggi hanno 18 e 20 anni e che non sembrano per nulla turbati dall’insolita situazione, complice anche l’ottimo rapporto che la Bailey ha instaurato con l’ex moglie. Quest'ultima ha dipinto benissimo Jenny su tutti i giornali inglesi, pur chiedendo di restare anonima: «Sono molto orgogliosa di lei – ha detto la donna – perché è una persona generosa, che fa le cose in maniera totalmente disinteressata e sono sicura che avrà un impatto positivo sulla comunità. Sarà un eccellente sindaco».
«MOLTO FEMMINILI» - Stando alla Bailey, nessuno all’interno del suo partito avrebbe avuto nulla da ridire sul fatto che lei e la sua compagna fossero transessuali né, tantomeno, le avrebbero chiesto di nasconderlo: «La prima volta che sono entrata nel gruppo liberaldemocratico mi è stato chiesto se ci fosse qualcosa del mio passato che avrebbe potuto crearmi delle difficoltà. Risposi che ero un transessuale e loro replicarono: "No, intendevamo dire se ci fosse qualcosa di realmente difficile"». Non a caso, il sindaco uscente John Hipkin, anche lui Liberal Democratico, ha avuto solo parole di elogio nei confronti della coppia: «Sono molto femminili – ha raccontato l’ex primo cittadino – e sono molto attaccate alla comunità. Sono sicuro che la serviranno nel migliore dei modi».
Sono sempre di più le persone transgender a candidarsi e ricoprire ruoli importanti nella vita politica e negli ultimi mesi sono state la Francia e la Spagna a seguire l’esempio dell’Italia e della Nuova Zelanda. Ed anche per il Giappone è in arrivo “una prima volta”. La 32enne Kanako Otsuji, lesbica dichiarata, si presenterà nella lista proporzionale nazionale che ha l'appoggio del Partito democratico. Da quattro anni è consigliere provinciale nella cittadina di Osaka Otsuji e da due ha fatto coming out.
v.mazza
giovedì 24 maggio 2007
Amnesty accusa di violenze la polizia venezuelana
Tempi duri per Hugo Chavez. Ieri Amnesty International ha divulgato il suo rapporto annuale, in cui denuncia l'impunità delle violazioni dei diritti umani che sarebbero state commesse dalle Forze Speciali di Sicurezza venezuelane, soprattutto nelle zone al confine con la Colombia. Ma lui tira dritto. E continua nell'accentramento "socialista" del potere.
vanessa mazza.
vanessa mazza.
Ds sposano il Gay Pride
Piero Fassino reagisce alle critiche di socialisti e radicali: «Sui Dico indietro non si torna, da noi nessuna dismissione di laicità». Poi annuncia che il suo partito parteciperà al Gay Pride del 16 giugno, la risposta al Family day
vanessa mazza.
vanessa mazza.
E' nato il figlio di Mary Cheney e compagna
La secondogenita del vicepresidente Usa è stata criticata dai movimenti gay per non essersi «schierata» abbastanza
WASHINGTION - Mary Cheney,figlia del vicepresidente degli Stati Uniti, ha dato alla luce il suo primogenito Samuel David Cheney.
Cheney è diventato così nonno per la sesta volta, ma questa volta non ha un genero, perchè Mary ha una compagna e non un marito.
PESO POLITICO - Il piccolo David pesa 3,8 chilogrammi ma ha un ben maggiore «peso sulla bilancia politica», scrive oggi il Washington Post, che ricorda le polemiche che suscitò, sia a destra che a sinistra, l'annuncio della gravidanza dato lo scorso dicembre da Mary, che ha 38 anni ha lavorato per la campagna elettorale del padre nel 2004 ed è stata sempre una gay dichiarata. Le organizzazioni per i diritti degli omosessuali hanno accusato la repubblicana di non schierarsi, nonostante la sua storia personale, a difesa dei matrimoni gay contro la crociata lanciata dal suo partito. Mentre la destra cristiana non ha esitato a scagliarsi contro il fatto che una coppia gay possa crescere dei figli.
POLEMICHE - I Cheney hanno voluto sempre tenersi fuori dalle polemiche in relazione alla vita privata della figlia. Da parte sua Mary ha voluto sempre difendere la sua maternità e suo figlio da strumentalizzazioni politiche: «Questo è un bambino, è un dono di Dio e non una dichiarazione politica - ha detto lo scorso inverno - non può essere usato come un argomento nel dibattito da esponenti di una parte o dell'altra. È mio figlio».
Non si è però tirata indietro quando ha dovuto replicare alle accuse della destra cristiana: «Ogni ricerca scientificamente valida ha dimostrato che non c'è nessuna differenza tra i bambini che crescono con genitori dello stesso sesso rispetto a quelli che hanno genitori eterosessuali»
Peccato che nella foto ufficiale rilasciata dalla Casa Bianca non compaiono le neo mamme ma solamente il vicepresidente Cheney con la moglie Lynne (foto sopra) e Samuel, il loro sesto nipote.
La comunità glbt americana si potrà consolare con la nuova campagna pubblicitaria che campeggia sui grattacieli di Los Angeles. Due papà con una figlia adolescente è infatti l’immagine-simbolo scelta dall’amministrazione comunale per spingere le famiglie gay ad adottare''Siamo sempre alla ricerca di case adottive per i bambini – ha detto la vicedirettrice dei Servizi per la famiglia Debby Jeter – Crediamo che le coppie dello stesso sesso abbiano la capacità di offrire lo stesso tipo di famiglia per un bambino di coppie eterosessuali'.
Non la pensa così Rosy Bindi che ha aperto oggi a Firenze i lavori della prima Conferenza Nazionale della Famiglia. La ministra ha invitato i genitori degli omosessuali dell’AGEDO ma escluso le associazioni delle famiglie omosessuali e la Lega delle famiglie di fatto che però saranno ugualmente a Firenze. Fuori dal Palaforum a manifestare. PARTECIPA >
Dopo la defezione già annunciata dal ministro della solidarità sociale Paolo Ferrero, anche la ministra Emma Bonino insieme alla Rosa nel Pugno e tutta la sinistra diserterà la Conferenza.
24 maggio 2007
Vanessa mazza.
LITUANIA VIETA BUS UE DELLA TOLLERANZA
VILNIUS – Una campagna per la tolleranza sponsorizzata dalla UE sarà vietata nella capitale della Lituania. Il bus, che sta attraversando l’Europa con le scritte "per la diversità, contro la discriminazione", toccherà quest’anno 19 capitali europee ma non quella lituana che accusa il progetto europeo di "propaganda dell'omosessualità". In Lituania la situazione è grave e qualche giorno fa anche una parlamentare del partito Ordine e Giustizia, ex partito liberale, ha annunciato le sue dimissioni accusando il partito di omofobia.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv
mercoledì 23 maggio 2007
IRAN: LE IMMAGINI DI UNA COPPIA GAY TORTURATA
(23/05/2007) 80 frustate la pena inflitta a due ragazzi colpevoli di essere omosessuali. Sono ormai quotidiane le violenze dal regime di Ahmadinejad contro i gay.
80 frustate sulla schiena. Questa la punizione inflitta ad una coppia gay in Iran. Il fatto risale al 20 maggio ed è solo l’ultimo di una serie di crimini contro gli omosessuali sotto il regime di Ahmadinejad. In Iran l’omosessualità è reato e solo la settimana scorsa la polizia aveva arrestato 87 ragazzi a una festa privata con l'accusa di essere omosessuali. E come dimenticare i due ragazzi impiccati nel 2005 dopo 14 mesi di sevizie in prigione e 288 frustate. Sul sito della IRanian Queer Organization, che ha sede a Toronto, le immagini raccapriccianti della tortura alla coppia gay.
Controllo su abbigliamenti uomini e donne
La campagna di moralizzazione è entrata da poco nella sua seconda fase. Le operazioni di polizia si sono intensificate prendendo di mira la piccola criminalità e le bande giovanili, ma le forze di sicurezza si sono spinte fino al punto di mettere alla gogna comuni cittadini. Fonti locali riferiscono di decine di persone bastonate in piazza, costrette a bere dalle brocche per il cesso o umiliate in groppa agli asini. Le immagini di questi abusi sono finite sui media nazionali e hanno suscitato le proteste dell'ala riformista del Majliss, il parlamento iraniano. Il deputato Dehghan, membro della commissione Giustizia del parlamento, ha condannato pubblicamente questo tipo di pratiche, ma la sua voce e quella di tutti gli altri moderati iraniani che si sono espressi pubblicamente contro le modalità di questa campagna, sembrano destinate a rimanere inascoltate.
IRAN: LE IMMAGINI DI UNA COPPIA GAY TORTURATA
23/05/2007) 80 frustate la pena inflitta a due ragazzi colpevoli di essere omosessuali. Sono ormai quotidiane le violenze dal regime di Ahmadinejad contro i gay.
trans 2007Se non puoi, dio incendiario...
se non puoi,dio incendiario,accendere la stessa fiamma in due persone,spegnila,oppure estendila all'altra.
Rufino
Vanessa Mazza.
lunedì 21 maggio 2007
LA POLONIA SI PREPARA AL PRIDE
(18/05/2007) Una vittoria delle associazioni gay sull`omofobo presidente polacco. Ma e` gia` pronta la legge anti-gay.
VARSAVIA - Cinquemila coraggiosi, non c'è dubbio. Tanti erano i polacchi scesi in strada a Varsavia per il Pride che per la prima volta è stato ufficialmente tenuto nella capitale polacca. Questo nonostante il Movimento giovanile Cattolico e i movimenti di destra Gioventù polacca abbiano tentato fino all'ultimo di bloccare legalmente la manifestazione. ma quest anno il nuovo sindaco Anna Waltz ha resistito alle pressioni dei movimenti cattolici, della Chiesa e del presidente polacco sostenendo che la corte dei diritti umani europea aveva già sanzionato la Polonia per non aver permesso i pride precedenti.La manifestazione si è svolta sostanzialmente senza incidenti conuna pesante presenza della polizia mentre cortei di movimenti cattolici si svolgevano in contemporanea . molta la folla a sostegno dei manifestanti. L'anno scorso la manifestazione non autorizzata ma difesa dalla plizia si era conclusoa con il lancio di uova marce e attacchi ai manifestanti.
VARSAVIA - Cinquemila coraggiosi, non c'è dubbio. Tanti erano i polacchi scesi in strada a Varsavia per il Pride che per la prima volta è stato ufficialmente tenuto nella capitale polacca. Questo nonostante il Movimento giovanile Cattolico e i movimenti di destra Gioventù polacca abbiano tentato fino all'ultimo di bloccare legalmente la manifestazione. ma quest anno il nuovo sindaco Anna Waltz ha resistito alle pressioni dei movimenti cattolici, della Chiesa e del presidente polacco sostenendo che la corte dei diritti umani europea aveva già sanzionato la Polonia per non aver permesso i pride precedenti.La manifestazione si è svolta sostanzialmente senza incidenti conuna pesante presenza della polizia mentre cortei di movimenti cattolici si svolgevano in contemporanea . molta la folla a sostegno dei manifestanti. L'anno scorso la manifestazione non autorizzata ma difesa dalla plizia si era conclusoa con il lancio di uova marce e attacchi ai manifestanti.
USA: 18ENNE AMMAZZA COETANEO PERCHE` GAY
(20/05/2007) William e` solo l`ultimo di tanti Mattew Shepard ma Bush e` contrario alla legge che tutela gli omosessuali
Dall’ottobre del 1998 l’America ha avuto tanti Matthew Shepard. L’ultimo qualche giorno fa quando un diciottenne di Greenville, Sud Carolina, ha ucciso un coetaneo solo perché gay. Il fatto. Sean William Kennedy, 20 anni, è appena uscito da un pub della città quando un’auto si ferma al suo fianco. Un ragazzo scende e lo colpisce in faccia dopo aver fatto dei commenti sulla sua sessualità. William cade a terra battendo la testa sul marciapiede e muore poco dopo in ospedale senza riprendere conoscenza. Saranno poi gli amici a rivelare allo sceriffo che William era apertamente gay.
La Carolina del Sud non ha leggi contro i crimini d’odio e l’orientamento sessuale non è contemplato nella legge federale. Nelle settimane scorse la Camera ha approvato un legge che inserisce la sessualità tra i crimini d’odio e la stessa cosa sta facendo il Senato. Ma la Casa Bianca ha già fatto sapere che se sarà approvata da entrambe le Camere, la legge avrà il veto del presidente Bush. Il 68% degli americani però sono favorevoli a quello che è stato rinominato ‘Mattew Shepard Act’.
giacomo.cellottini@gay.tv
Santoro vuole il documentario sui preti pedofili, in RAI esplode la censura
Fiducia nella libertà della Rai e prese di posizione contro ogni censura preventiva, da una parte, cui, dall'altra, si risponde con una levata di scudi, per impedire la messa in onda della discussa e forte inchiesta della Bbc Sex crimes and the Vatican su alcuni casi di preti pedofili in Usa, Irlanda e Brasile, che Michele Santoro vuole acquistare per la sua trasmissione Annozero. Naturalmente, a eccitare gli animi, in questo momento già caldo dei rapporti tra Stato e Chiesa, è che ben si conosce la posizione durissima del Vaticano su quell'inchiesta Bbc, che, tra l'altro, accusa l'allora cardinal Ratzinger, oggi Papa Bendetto XVI, di essersi dato da fare per coprire tutto. Santoro ha solo confermato di aver compiuto la necessaria trafila burocratica Rai per comprare e poi trasmettere l'inchiesta, ma questo è bastato per far scattare le polemiche: lui dichiara che si aspetta gli arrivi l'Ok definitivo, visto che non ha bisogno di permessi per questo tipo di acquisti. Mario Landolfi, con al forza del suo ruolo di presidente della commissione di Vigilanza invita il direttore generale Cappon a non aderire alla richiesta. E' circolata anche la voce che Santoro avesse avuto il via libera da Antonio Di Bella, direttore del Tg3 che ha la vigilanza su Annozero, solo però relativamente alla par-condicio in questo periodo pre elettorale, visto che non se la è voluta prendere Mauro Mazza, direttore del Tg2, cui sarebbe spettata per contiguità di rete. Il nulla osta quindi non riguarda contenuti e giudizio sull'opportunità di trasmettere il servizio Bbc, ma solo il fatto che questi non influisce sugli equilibri della nostra par-condicio. Una valutazione editoriale se la può assumere solo il direttore generale Claudio Cappon, che si troverà quest'altra grana, di ritorno da Nairobi, dove venerdì si è inaugurata una sede Rai, alla vigilia anche dell'assemblea che dovrebbe revocare il consigliere Petroni. "Un'evidente ragione di opportunità dovrebbe consigliare al direttore Cappon di non aderire all richiesta di Santoro", afferma Landolfi, aggiungendo ironico: "gli lasci pure la palma del martirio, ma eviti di trasformare il Serrvizio pubblico in un plotone mediatico di esecuzione pronto a far fuoco sulla Chiesa e sul Papa", definendo calunniosa e lacunosa la ricostruzione dei fatti realizzata dalla Bbc. Più perentorio Marco Satderini (Udc), consigliere Cda Rai: "Mi batterò per impedire a tutti costi la messa in onda, che sarebbe solo un attacco volgare e inaccettabile al Papa". Naturalmente la risposta, a sinistra, non si fa attendere e Russo Spena e Migliore del Prc in Vigilanza affermano che "é grave esortare Cappon alla censura preventiva" e aggiungono che "parlare di questo fenomeno, da parte della Rai, è normale" e che se si dovessero "accettare imposizioni dalle autorità ecclesiastiche sarebbe davvero un fatto gravissimo". E' con loro il consigliere Cda Sandro Curzi, che ricorda la serietà della Bbc, sempre invocata a modello nel nostro paese, e annota che "il tema è delicato, ma l'importante è che il servizio sia serio", aggiungendo che quel che è successo negli Usa a proposito dei preti pedofili "é ormai di pubblico dominio".Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, da parte sua richiama al rispetto delle regole e ribadisce che "non esistono argomenti che non si possono trattare". (Ansa)
giovedì 17 maggio 2007
BELGIO: I GAY DEDICANO IL PRIDE A CHI E` MENO FORTUNATO
(15/05/2007) La solidarieta` internazionale tema del Pride 2007 perche` nel mondo ancora troppi omosessuali non vedono riconosciuti i propri diritti.
BRUXELLES – Se sabato i cattolici hanno invaso Roma, nella capitale belga migliaia di persone hanno partecipato al Gay Pride per le vie del centro. La dodicesima edizione ha scelto il tema della solidarieta' internazionale. Questo perché mentre il Belgio riconosce i matrimoni gay dal 2003 e l’adozione dallo scorso anno, nel mondo tanti omosessuali vengono ancora ammazzati e non possono vedere riconosciuto il proprio amore. Pronti per il 16 giugno? Roma ci aspetta.
BRUXELLES – Se sabato i cattolici hanno invaso Roma, nella capitale belga migliaia di persone hanno partecipato al Gay Pride per le vie del centro. La dodicesima edizione ha scelto il tema della solidarieta' internazionale. Questo perché mentre il Belgio riconosce i matrimoni gay dal 2003 e l’adozione dallo scorso anno, nel mondo tanti omosessuali vengono ancora ammazzati e non possono vedere riconosciuto il proprio amore. Pronti per il 16 giugno? Roma ci aspetta.
17 MAGGIO – GIORNATA MONDIALE CONTRO L`OMOFOBIA
(16/05/2007) Dallo stupro della ragazza lesbica la scorsa estate al suicidio di Matteo. In Italia l`escalation di violenza contro la comunita` glbt sta assumendo contorni allarmanti.
UNA SCENA DI SIX FEET UNDER
Anche quest'anno il 17 maggio si celebra la Giornata Mondiale contro l’omofobia. 40 le nazioni che hanno aderito all'iniziativa ideata dal curatore del 'Dictionnaire de l'homophobie' Louis-Georges Tin. Nel 2006 il supporto è arrivato anche dal Parlamento europeo con una Risoluzione sull'omofobia in Europa. Una denuncia contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale ribadita lo scorso 26 aprile con una nuova mozione.
Mai come ora in Italia è importante manifestare contro l’odio omofobo e transfobico. L’escalation di violenza a danno della comunità glbt della scorsa estate, lo stupro di una ragazza lesbica in Versilia e le barbare esecuzioni di tante trans, non sembra essersi placata. Minacce, atti di bullismo, aggressioni e omicidi non si sono fermati neanche di fronte al suicidio di Matteo. Lo scorso week end un pestaggio a Torre del Lago, quello prima a Roma, poi Udine e Treviso. Uno studente è stato sospeso solo due giorni per aver spaccato la testa ad un compagno gay e il presidente di Arcigay Pistoia Matteo Marliani, candidato alle elezioni amministrative, si è visto recapitare volantini intimidatori. Ad agosto il ministro Amato aveva promesso una legge contro l’omofobia ed insieme al guardasigilli Mastella aveva anche deciso di inserire la formazione di poliziotti speciali all'interno del ddl. Poi il silenzio. Così ieri Franco Grillini, Titti De Simone e Vladimir Luxuria hanno presentato un’interrogazione al ministro dell'Interno. Una scorta a Matteo Marliani, iniziative tese a "garantire la sicurezza e la serenità della comunità gay italiana" e uno specifico monitoraggio dei crimini d'odio sono le richieste avanzate dai parlamentari glbt. Ieri è stato anche approvato un ordine del giono contro la cultura omofoba dal Comitato nazionale dei Ds.
17 MAGGIO. TUTTE LE INIZIATIVE IN ITALIA >>>
FIRENZE
Ore 20.15 Fiaccolata
UNITI CONTRO L'OMOFOBIA PER UN MONDO PIU' CIVILE
Mobilitazione nazionale in memoria di tutte le vittime della discriminazione e del pregiudizio omofobico
Partenza da Via Del Leone 60, arrivo in Piazza Madonna della Neve - Firenze www.arcigayfirenze.it
MILANO
Ore 20.30 Dibattito sull'omofobia presso CHIAMAMILANO, Largo Corsia dei Servi. Partecipano Cristina Gramolino di ArciLesbica, Riccardo Gottardi di Arcigay e Gianni Geraci del Coordinamento Gruppi cristiani omosessuali
BOLOGNA
Ore 18.00 STRAnaBOLOGNA
Fiaccolata - staffetta di liberazione
Ritrovo in Piazza del Nettuno a Bologna
ROMA
Ore 19.00 Conferenza su "Omofobia in America latina"
Relatore: Luiz Mott, titolare di una cattedra universitaria di gay studies del Sud America presso la sede di Arcigay Roma via Goito 35/b
TORINO
Ore 16.00 Famiglie e omosessualità. Educazione alle differenze e accoglienza. Presso la Sala Multimediale dell’Assessorato alle Pari opportunità della Regione, via Avogadro 30, Torino
Ore 21.00 il Coordinamento Torino Pride organizza Candlelight per ricordare le persone omosessuali vittime di violenza. A piazza Castello, nella zona antistante Palazzo Madama, Torino
GENOVA
Ore 16.30 presso lo Starhotel President piazza Lambruschini, 1
MELA COLORATA, NON MELA BACATA
Incontro sulle famiglie omogenitoriali
in collaborazione con Agedo e Famiglie Arcobaleno
LISTA COMPLETA DELLE INIZIATIVE SUL SITO DI ARCIGAY >>>
UNA SCENA DI SIX FEET UNDER
Anche quest'anno il 17 maggio si celebra la Giornata Mondiale contro l’omofobia. 40 le nazioni che hanno aderito all'iniziativa ideata dal curatore del 'Dictionnaire de l'homophobie' Louis-Georges Tin. Nel 2006 il supporto è arrivato anche dal Parlamento europeo con una Risoluzione sull'omofobia in Europa. Una denuncia contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale ribadita lo scorso 26 aprile con una nuova mozione.
Mai come ora in Italia è importante manifestare contro l’odio omofobo e transfobico. L’escalation di violenza a danno della comunità glbt della scorsa estate, lo stupro di una ragazza lesbica in Versilia e le barbare esecuzioni di tante trans, non sembra essersi placata. Minacce, atti di bullismo, aggressioni e omicidi non si sono fermati neanche di fronte al suicidio di Matteo. Lo scorso week end un pestaggio a Torre del Lago, quello prima a Roma, poi Udine e Treviso. Uno studente è stato sospeso solo due giorni per aver spaccato la testa ad un compagno gay e il presidente di Arcigay Pistoia Matteo Marliani, candidato alle elezioni amministrative, si è visto recapitare volantini intimidatori. Ad agosto il ministro Amato aveva promesso una legge contro l’omofobia ed insieme al guardasigilli Mastella aveva anche deciso di inserire la formazione di poliziotti speciali all'interno del ddl. Poi il silenzio. Così ieri Franco Grillini, Titti De Simone e Vladimir Luxuria hanno presentato un’interrogazione al ministro dell'Interno. Una scorta a Matteo Marliani, iniziative tese a "garantire la sicurezza e la serenità della comunità gay italiana" e uno specifico monitoraggio dei crimini d'odio sono le richieste avanzate dai parlamentari glbt. Ieri è stato anche approvato un ordine del giono contro la cultura omofoba dal Comitato nazionale dei Ds.
17 MAGGIO. TUTTE LE INIZIATIVE IN ITALIA >>>
FIRENZE
Ore 20.15 Fiaccolata
UNITI CONTRO L'OMOFOBIA PER UN MONDO PIU' CIVILE
Mobilitazione nazionale in memoria di tutte le vittime della discriminazione e del pregiudizio omofobico
Partenza da Via Del Leone 60, arrivo in Piazza Madonna della Neve - Firenze www.arcigayfirenze.it
MILANO
Ore 20.30 Dibattito sull'omofobia presso CHIAMAMILANO, Largo Corsia dei Servi. Partecipano Cristina Gramolino di ArciLesbica, Riccardo Gottardi di Arcigay e Gianni Geraci del Coordinamento Gruppi cristiani omosessuali
BOLOGNA
Ore 18.00 STRAnaBOLOGNA
Fiaccolata - staffetta di liberazione
Ritrovo in Piazza del Nettuno a Bologna
ROMA
Ore 19.00 Conferenza su "Omofobia in America latina"
Relatore: Luiz Mott, titolare di una cattedra universitaria di gay studies del Sud America presso la sede di Arcigay Roma via Goito 35/b
TORINO
Ore 16.00 Famiglie e omosessualità. Educazione alle differenze e accoglienza. Presso la Sala Multimediale dell’Assessorato alle Pari opportunità della Regione, via Avogadro 30, Torino
Ore 21.00 il Coordinamento Torino Pride organizza Candlelight per ricordare le persone omosessuali vittime di violenza. A piazza Castello, nella zona antistante Palazzo Madama, Torino
GENOVA
Ore 16.30 presso lo Starhotel President piazza Lambruschini, 1
MELA COLORATA, NON MELA BACATA
Incontro sulle famiglie omogenitoriali
in collaborazione con Agedo e Famiglie Arcobaleno
LISTA COMPLETA DELLE INIZIATIVE SUL SITO DI ARCIGAY >>>
SEX CRIMES AND VATICAN - part.1
SEX CRIMES AND VATICAN - part.2
"il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama il "Crimen Sollicitationis", un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno".
Di seguito è riportata una parte della traduzione del servizio dal sito di Bispensiero.
"DOYLE - Il Crimen Sollicitationis prescrive una politica di segretezza assoluta su tutti gli abusi. Quello che leggiamo qui è una chiara politica di copertura dei casi di abuso commessi dai preti. E anche la punizione per quelli che vorrebbero richiamare l'attenzione su questi crimini ad opera del clero. Il che prova che le gerarchie ecclesiastiche sono interessate unicamente al controllo della situazione. C’è la chiara evidenza che la preoccupazione è solo di controllare e contenere il problema. Da nessuna parte c’è scritto di aiutare le vittime. La sola cosa che impone, invece, è di terrorizzare le vittime con la minaccia di punirle se raccontano l’accaduto. L'obiettivo è proteggere la reputazione dei preti, finchè la Chiesa non compia indagini. In pratica copre i preti pedofili.
Speaker: Fu Ratzinger a imporlo per 20 anni, l’uomo eletto Papa lo scorso anno. Nel 2001 Ratzinger emanò il seguito del Crimen Sollicitationis. Lo spirito era lo stesso. Ribadiva con enfasi la segretezza, pena la scomunica. Ne inviò una copia ad ogni vescovo del mondo. Recentemente ha aggiunto che tutte le accuse devono essere vagliate esclusivamente dal Vaticano. In altre parole solo Roma può pronunciarsi sugli abusi sessuali sui minori.
DOYLE: E’ tutto controllato dal Vaticano, e a capo del Vaticano c’è il Papa. Joseph Ratzinger si occupò di questo per parecchi anni, dopo l’emanazione del Crimen Sollicitationis. Ha emanato il seguito del Crimen, e ora è Papa. Tutto questo significa che le regole e l’approcciosistematico non sono cambiati.
COLM: il nuovo documento fu un’opportunità mancata di modernizzare l’atteggiamento della Chiesa, proprio mentre stavano esplodendo gli scandali più gravi negli Stati Uniti.
Speaker: Colm andò allora a Roma per capire se si trattava di casi isolati sfuggiti al controllo del Vaticano o una copertura sistematicada parte delle gerarchie ecclesiastiche.
COLM - Mentre nel 2002 gli scandali esplodevano in Irlanda, centinaia di casi stavano emergendo negli Stati Uniti. Un rapporto degli USA denuncia 4.500 preti accusati di violenza o abusi sessuali sui minori.
Speaker: - Il centro degli scandali era Boston, e la storia si ripetè ancora una volta: i preti accusati venivano sollecitamente spostati da una parrocchia all'altra. Nuovamente veniva operata una copertura sistematica. Al vescovo prontamente allontanato subentrò allora Padre Patrick Wall, un ex benedettino al quale il Vaticano ordinò di imporre il Crimen Sollicitationis nelle diocesi del Minnesota.
WAL: Ero parte del sistema, ma mi accorsi di essere manovrato ingannevolmente. Fu la “notte dello spirito”. Tutto quello in cui avevo creduto per 10 anni… Decisi di non lavorare più per una istituzione che si sforzava di sembrare santa, ma che pensava solo a proteggere se stessa..."
martedì 15 maggio 2007
(09/05/2007) Spostato per problemi organizzativi il corteo finale della manifestazione.
Il corteo del Pride Nazionale che si terrà a Roma il 16 Giugno 2007 partirà da Piazzale Ostiense e terminerà a piazza San Giovanni. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli ha presentato alla questura, che ha dato il suo assenso, il seguente percorso: Piazza di Porta San Paolo, viale della Piramide Cestia, viale Aventino, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, piazza di Porta San Giovanni.
Piazza di Porta San Paolo (Piramide), è già stata punto di partenza del World Pride del 2000. L’ arrivo a Piazza San Giovanni è dovuto al fatto che questa piazza, tradizionale luogo di ritrovo delle grandi manifestazioni popolari e punto di arrivo delle marce legati ai diritti e alla pace, è l'unica in grado di contenere le centinaia di migliaia di persone attese per l’evento.
Rinviato di una settimana il Gay Pride Nazionale di Roma 2007. Per motivi organizzativi – fa sapere il Coordinamento Nazionale – il corteo finale della manifestazione, previsto per il 9 giugno 2007, è stato spostato a sabato 16 giugno 2007.
La manifestazione sarà caratterizzato da tre parole d’ordine: Parità, Dignità. Laicità. "Chiediamo – si legge nel comunicato stampa – che sia data applicazione alla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 che chiede di garantire alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali. Il Parlamento dovrebbe affrontare, dopo il disegno di legge proposto dal Governo, il tema delle unioni di fatto. Consideriamo il livello della discussione del tutto arretrato. Andrà affrontato con un’apposita legge il tema della responsabilità genitoriale dei partner di fatto, anche dello stesso sesso, nell’interesse delle migliaia di figli di lesbiche e gay presenti nel paese".
redazione@gay.tv Gay Pride Torino 2006
IL FAMILY DAY SULLA STAMPA ESTERA
(14/05/2007) L`omofobia e l`affossamento dei DICO sono i motivi della manifestazione per la stampa inglese, francese e americana
La rassegna stampa europea ha coperto la manifestazione di Roma dicendo chiaro e tondo quello che l'ipocrita stampa italiana non ha il coraggio o l'onestà intellettuale di dire. Innanzitutto, per la stampa francese e la BBC il numero dei partecipanti alla manifestazione era più vicino ai 250mila persone che non al milione e mezzo strombazzati dalla stampa. Il dato è stato comunicato dalla questura che però alla fine non ha comunicato un dato finale per non scontentare gli organizzatori. Per tutti, il denominatore comune della manifestazione era il rifiuto di riconoscere le coppie omosessuali e l'omofobia, e non la tutela della famiglia.
LIBERATION >>>
LOS ANGELES TIMES >>>
365GAY.COM >>>
I matrimoni in Italia sono in declino costante passando dai 400mila l'anno del 71 ai 250mila del 2005, con un tasso di divorzi che si stabilizza in tre su dieci e un tasso di separazioni pari a uno su tre. Le unioni di fatto, che l'Istat non ha mai rilevato nei censimenti a causa di pressioni politiche, sono circa 500mila nel paese, ovvero il 5 per cento delle coppie eterosessuali. Nessuno è in grado di fornire cifre sulle coppie di fatto gay in quanto Istat, che finanzia indagini statistiche su praticamente tutto, dalle dimensioni degli ortaggi ai divertimenti degli italiani, non ha mai ritenuto opportuno fare una stima della popolazione omosessuale italiana e delle sue unioni.
La stampa inglese sottolinea come non sia possibile aprire un giornale italiano senza trovare prediche e commenti del Papa con suoi interventi in politica ormai quotidiani. La cosa è incomprensibile pure per i francesi che sottolineano come dall'approvazione dei pacs francesi, il tasso di natalità in Francia sia diventato il secondo d'Europa, e come l'omofobia sia diventata ormai la politica ufficiale del Vaticano, quando persino il conservatore Sarkozy, neo presidente francese, abbia intenzione di migliorare le tutele offerte dai Pacs dopo un decennio di applicazione nel paese e centinaia di migliaia di coppie unite.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv
La rassegna stampa europea ha coperto la manifestazione di Roma dicendo chiaro e tondo quello che l'ipocrita stampa italiana non ha il coraggio o l'onestà intellettuale di dire. Innanzitutto, per la stampa francese e la BBC il numero dei partecipanti alla manifestazione era più vicino ai 250mila persone che non al milione e mezzo strombazzati dalla stampa. Il dato è stato comunicato dalla questura che però alla fine non ha comunicato un dato finale per non scontentare gli organizzatori. Per tutti, il denominatore comune della manifestazione era il rifiuto di riconoscere le coppie omosessuali e l'omofobia, e non la tutela della famiglia.
LIBERATION >>>
LOS ANGELES TIMES >>>
365GAY.COM >>>
I matrimoni in Italia sono in declino costante passando dai 400mila l'anno del 71 ai 250mila del 2005, con un tasso di divorzi che si stabilizza in tre su dieci e un tasso di separazioni pari a uno su tre. Le unioni di fatto, che l'Istat non ha mai rilevato nei censimenti a causa di pressioni politiche, sono circa 500mila nel paese, ovvero il 5 per cento delle coppie eterosessuali. Nessuno è in grado di fornire cifre sulle coppie di fatto gay in quanto Istat, che finanzia indagini statistiche su praticamente tutto, dalle dimensioni degli ortaggi ai divertimenti degli italiani, non ha mai ritenuto opportuno fare una stima della popolazione omosessuale italiana e delle sue unioni.
La stampa inglese sottolinea come non sia possibile aprire un giornale italiano senza trovare prediche e commenti del Papa con suoi interventi in politica ormai quotidiani. La cosa è incomprensibile pure per i francesi che sottolineano come dall'approvazione dei pacs francesi, il tasso di natalità in Francia sia diventato il secondo d'Europa, e come l'omofobia sia diventata ormai la politica ufficiale del Vaticano, quando persino il conservatore Sarkozy, neo presidente francese, abbia intenzione di migliorare le tutele offerte dai Pacs dopo un decennio di applicazione nel paese e centinaia di migliaia di coppie unite.
Giorgio Lazzarini
redazione@gay.tv
(11/05/2007) Iniziato oggi a Milano il Congresso Nazionale dell`Arcigay che si concludera` domenica con l`elezione del nuovo presidente.
aggiornamento 13 maggio
Ieri sera l’Arcigay ha festeggiato al Borgo di Milano il suo nuovo presidente. A prendere il posto di Sergio Lo Giudice, al quale il congresso ha riconosciuto il titolo di presidente onorario, è Aurelio Mancuso, 44 anni, fino a ieri segretario nazionale dell’associazione. E subito si respira aria nuova.
"Fino a ieri ci siamo affidati alla ragionevolezza, avanzando una proposta civile e umana come quella delle unioni civili. Oggi dobbiamo avere il coraggio di percorrere la strada della giustizia, chiedendo che anche l’Italia rimuova il divieto per gay e lesbiche di sposarsi con la persona che amano, come già Canada, Olanda, Belgio, Spagna e Repubblica del Sud Africa" ha detto Mancuso subito dopo l’elezione.
L’Arcigay ha anche un nuovo segretario, Riccardo Gottardi, che ha 30 anni ed è l’attuale presidente di Ilga Europe e un nuovo consiglio nazionale che da 60 è passato a 80 componenti.
Lasciandosi il passato alle spalle, l’associazione ha deciso di essere distante e distinta dai partiti stabilendo, per statuto, che presidente e segretario nazionali non possono ricoprire cariche pubbliche, partitiche o sindacali. Tra i vari ordini del giorno approvati, anche quello dell’adesione a Libera, network delle associazioni italiane che si battono contro la Mafia. auguri al nuovo direttivo.MANIFESTO
PER L'EGUAGLIANZA
DEI DIRITTI
http://www.matrimoniodirittogay.it/
sabato 12 maggio 2007
Può una piazza di fanatici arrestare la potenza dell'AMORE? lascia il tuo intervento in questa pagina
Nel giorno in cui le sensibilità religiose vengono strumentalizzate dagli uomini di potere, nel giorno in cui l'odio viene fomentato per dividere gli uomini e consolidare il potere di pochi, ecco una galleria che dimostra che dove c'è amore, c'è una famiglia. , pagano le tasse, si aman
BRASILE. GLI OMOSESSUALI BRUCIANO LA FOTO DEL PAPA
"Benedetto xvi,basta co l'inquisizione","L'amore non ha sesso""basta ipocrisia! preservativi e salute","jesù ama i gay".Striscione colorati,bandieri arcobaleno,tiare papale e copricapo a forma di condom(sopra):il viaggio del santo padre in brasile è stato accompagnato ache dalle contestazioni no violente delle organizzazione gay del paese(il molmento più aggressivo è stato quando, davanti alla cattedrale di san salvador,nello stato di bahia,i manifestanti hanno dato alle fiamme una foto del pontefice).Erano almeno 350 a san salvador,e molti altri si sono radunati a Rio e a San Paolo, durante le varie tappe della visita papale.il presidente del gruppo gay di Bahia,Marcelo Cerqueira,ha annunciato che proporrà alla conferenza nazionale dei vescovi brasiliani l'intituzione di una pastorale degli omossessuali, perchè im brasile"ci sono molti cattolici gay"el'omosessualità è una questione sociale che "non può essere tenuta nascosta".Secondo le associazioni per i diritti dei gay, almeno il 10% dei 185 milioni di cittadini brasiliani sarebbe omosessuale.
Homossexuais baianos protestam contra o Papa
PROTESTO CONTR O PAPA - RECIFE - PE - BRASIL
Protesto na Praça da Piedade
MALHAÇÃO DO JUDAS CONTRA HOMOFOBIA
venerdì 11 maggio 2007
Families Night, una candela accesa per le libertà individuali
Nella notte tra venedì 11 e sabato 12, giorno del family Day romano, voluto per scagliarsi contro i Di.Co. e contro il diritto di ognuno di formarsi una famiglia riconosciuta, accendiamo una candela sul davanzale delle nostre finestre per testimoniare che sì, noi all'amore, quello uguale per tutti, ci crediamo. Che per noi non esistono persone diverse dalle altre per come fanno l'amore
martedì 8 maggio 2007
Una voce soul al fianco di 007
LONDRA- La popstar inglese Amy Winehouse sarà la Bond-girl del prossimo film della saga di 007, che vedrà di nuovo l'apprezzato Daniel Craig nei panni dell'agente segreto. Lo riporta la stampa britannica, secondo la quale la produttrice Barbara Broccoli ha offerto alla Winehouse una parte nel seguito di «Casino Royale», dopo aver ascoltato il suo disco ed aver visto il video del singolo «Rehab». Secondo il News of the World, la Broccoli avrebbe definito la cantante «perfetta per il ruolo perchè coniuga alla perfezione il fascino retro delle donne che affiancavano una volta James Bond».
CHI E'- Fonde jazz e hip hop, canta come una diva nera anni Quaranta e racconta di tradimento, sesso e vizi notturni con lingua tagliente e slang. Questa è Amy Winehouse. Nasce a Camden (Londra) nel 1984. A 13 anni Amy comincia a strimpellare la chitarra che le hanno regalato i genitori. Ma la voce è tutta sua, un prodigio naturale che lei negli anni provvederà a rendere roca quanto basta a furia di sigarette e vita in giro per locali. Adolescente irrequieta, Amy studia alla scuola di teatro Sylvia Young, ma viene espulsa «perché non si applica» e per il suo look ribelle. Passa a una scuola solo per ragazze, ma le attività didattiche non la fanno esattamente impazzire, odia studiare e nel tempo libero si rintana nell'aula di musica per suonare il pianoforte o la chitarra. Qui avviene la scoperta e l'immersione nel jazz: a 16 anni inizia a studiarne la storia e a educare la voce, quindi entra in una Youth Jazz Orchestra. Parallelamente cresce anche la passione per hip hop e r'n'b moderni. Cominciano a girare voci sul nuovo talento fiorito in città. Così la Island Records non esita e se la accaparra subito.
IN CONCERTO- Da quanto riportato dal sito italiano di Mtv, il 26 ottobre al Rolling Stone di Milano sarà l' occasione per ascoltare dal vivo l'energia contagiosa di Amy Winehouse e la sua voce da brividi.
08 maggio Brits 2007: Amy Winehouse with Rhab
Italiani e fede: perché tanti si fanno sbattezzare
In latino si chiama “actus defectionis” e per la Chiesa è un nuovo problema: è l’atto con il quale si chiede di essere “sbattezzati”.
Solo in Italia si contano già 3 mila “sbattesimi”. “In realtà il numero è superiore, ma una statistica è impossibile perché tanti chiedono al parroco di essere sbattezzati ma non ci informano” sostiene Federico Sora, fondatore negli anni 80 dell’Associazione per lo sbattezzo, con sede a Fano nelle Marche. I moduli si possono scaricare su internet dal sito dell’Associazione per lo sbattezzo.
Per far fronte alle richieste anche la Cei ha predisposto moduli con i quali vescovi e parroci rispondono ai richiedenti invitandoli a considerare le conseguenze di questa decisione, che comporta la più grave delle pene canoniche, cioè la scomunica.
E nei giorni scorsi sono state pubblicate sul sito internet del Vaticano (www.vatican.va) le norme. Lo “sbattezzo”, spiega il cardinale Julián Herranz, già presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi, “non ha solo un carattere giuridico amministrativo ma si configura come una separazione dalla vita della Chiesa: suppone quindi un atto di apostasia, eresia o scisma”.
Per questo all’inizio vescovi e parroci convocavano quanti chiedevano di essere sbattezzati. Ma il garante per la protezione dei dati personali ha deciso che non è lecita la richiesta a recarsi personalmente in parrocchia per chiedere di essere cancellati dai registri. Anche per lo sbattezzo è stato introdotto così il “rito abbreviato”.
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LIVIA STA CON I TRANS
(25/04/2007) Credo che il servizio ospedaliero debba prendersi carico di chi ha bisogno di armonizzare il corpo con la sua identita`.
ROMA - "Non ci trovo niente di scandaloso nel riconoscere ai transessuali maggiori attenzioni da parte del servizio pubblico. L'intimità della persona va rispettata e, quindi, credo che il nostro sistema sanitario debba fare uno sforzo. E' una questione di etica". Questo il commento della ministra Livia Turco sul disegno di legge annunciato da Vladimir Luxuria. Una legge che renda più accessibili, sul piano della rimborsabilità, gli interventi per transitare da un sesso all'altro.
Il ministro della Salute chiederà un parere al Consiglio Superiore di Sanità e al Comitato di bioetica: “Non mi sento di affermare che tutto ciò che riguarda il sesso vada considerato un diritto. Credo però che il servizio ospedaliero debba prendersi carico di chi ha bisogno di armonizzare il corpo con la sua identità. Mi chiedo inoltre se sia giusto che a rilasciare le autorizzazioni per il cambiamento di genere debba essere un tribunale anziché un'equipe medica”.
Livia Turco si è anche detta favorevole alla proposta di consentire ai transessuali la modifica del nome anche senza aver mutato connotati fisici. Il 20% dei circa 20 mila persone transgender italiane sono ‘transitati’ grazie al bisturi. L'80% invece convive con aspetto e attributi sessuali indesiderati perché non tutti possono operarsi privatamente, a caro prezzo. L'attuale sistema sanitario rimborsa alcune prestazioni chirurgiche ma solo per la correzione delle caratteristiche sessuali primarie (genitali).
redazione@gay.tv
PRIMA CANDIDATA TRANS IN SPAGNA
(27/04/2007) Attivista e scrittrice cattolica, Kim Perez si presenta come indipendente per la Sinistra Unita a Granada.
GRANADA - Kim Pérez, professoressa in pensione che presiede l’associazione di Identità di Genere dell’Andalusia, è la prima donna transessuale a candidarsi in Spagna. Attivista per i diritti glbt, scrittice, cristiana di sinistra, la Perez si presenta come indipendente con la Sinistra Unita nel comune di Granada.
Considera la sua candidatura “molto rappresentativa” perché mostra come il movimento transessuale inizia ad inserirsi "in maniera normale nella vita sociale sotto tutti gli aspetti. Ho accettato di candidarmi perché da sempre la Sinistra Unita sostiene i collettivi glbt” ha riferito la Peréz, segnalando che ricevere l’offerta da un altro partito sarebbe stato comunque “un onore”, nonostante abbia ricordato che in altre coalizioni "non si prende in considerazione la problematica e questo va superato".
Luca Zingale
redazione@gay.tv
Gay, Ferrero contro la Bindi: "Non invitati a Firenze, non vado"
Gay, Ferrero contro la Bindi: "Non invitati a Firenze, non vado"
Martedí 08.05.2007 12:23
"Non condivido la scelta del ministro Rosy Bindi di non invitare le organizzazioni omosessuali al convegno nazionale sulla famiglia di Firenze. Ritengo pertanto che nemmeno la mia partecipazione sia opportuna". E' quanto ha detto il ministro della Solidarietà Paolo Ferrero. "I temi dei diritti di cittadinanza di tutti i cittadini al di là del loro orientamento sessuale e delle loro scelte di vita, avranno evidentemente altre sedi di discussione. Per quanto mi riguarda - ha detto Ferrero - sono impegnato come ministro della Solidarietà Sociale a promuovere una legge che fissi i livelli essenziali di assistenza per tutti i cittadini a partire da coloro che non sono autosufficienti".
"Ritengo infatti - ha osservato ancora il ministro - che la definizione di diritti certi ed esigibili per ogni cittadino, al di là che viva in famiglia o meno, a partire dai soggetti più deboli come i bambini o i non autosufficienti, sia il vero salto di qualità per costruire un welfare moderno".
FAMILY DAY, FINI: INFAME PENSARE CHE E' OSSEQUIO A CEI. "Attenzione a pensare che chi sabato va a piazza San Giovanni lo faccia in ossequio al volere delle gerarchie cattoliche, e chi al contrario va a piazza Navona lo faccia per difendere la laicità delle istituzioni. Sarebbe questo un modo barbaro e infame di concepire un problema molto più importante". Lo ha detto il leader di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, nel corso di un convegno sulla famiglia.
Fini ha spiegato che "la famiglia sta a cuore a tutti, a chi crede e a chi non crede. Andare in piazza non deve diventare la cartina al tornasole per vedere chi è attento a cosa dice la Cei e chi no. Questo - ha concluso Fini - è
l'approccio più largo nel senso più bello".
India: Governo dice no a diplomatici omosessuali
(ANSA) - NEW DELHI, 7 MAG - E' scoppiato un caso diplomatico tra India e Canada sull'accreditamento di due coppie di diplomatici, entrambe formate da omosessuali . Il governo indiano ha rifiutato l'accreditamento in quanto si tratta di coppie omosessuali, una gay e una lesbica il cui matrimonio, seppure legale in Canada, non e' riconosciuto in India. Il ministero degli esteri indiano li ha poi ammoniti, ricordando che nel Paese l'omosessualita' e' reato.
giovedì 3 maggio 2007
A NYC UNA STRADA DEDICATA A SYLVIA RIVERA
glbtHistoryMonth.com - Sylvia Rivera
L'Agenzia di stampa americana PlanetOut Interactive Services, annuncia in un suo articolo che per la prima volta nel mondo, a New York una strada del Greenwich Village è stata dedicata a Sylvia Rivera, militante transessuale americana che diede vita per prima alla storica rivolta di Stonewall, negli Stati Uniti. Rivolta dopo la quale nacque il moderno movimento Trans, Gay e Lesbico mondiale. L'evento è stato volutamente associato alla "Giornata Mondiale della Memoria" delle persone Transgender uccise per odio o pregiudizio nel mondo. Evento che viene celebrato anche in Italia in otto città (Torino, Milano, Genova, Piacenza, Bologna, Firenze, Pescara e Catania).
Chi era Sylvia Rivera?
Rivera fu una delle prime contestatrici che gettò una bottiglia contro la polizia durante un raid all'interno del locale Stonewall, il 28 giugno 1969 (a quell'epoca negli USA era vietato ai locali pubblici servire da bere a gay, travestiti e transgender). Sylvia comprese il significato di quel momento e lo chiamò "punto di svolta" per i diritti delle persone LGBT.
Fece parte del primo movimento americano che chiedeva una legge di tutela delle persone gay e trans a New York.
Sucessivamente "gli attivisti abbandonarono i diritti delle persone transgender dalla legge per i diritti dei gay, nello sforzo di renderla più accettabile. Sylvia a questo proposito ebbe a dichiarare nel 1995: "Quando gli obbiettivi iniziarono a diventare quelli di "normalizzazione fu come se ci dicessero "Non abbiamo più bisogno di voi"."
Nonostante la sua vita difficile, nella quale lei per prima restò senza un'abitazione dove vivere, fondò insieme a Marsha P, Johnson "Azione Rivoluzionaria dei Travestiti di Strada (Street Transvestite Action Revolutionaries - STAR), al fine di procurare una sistemazione abitativa temporanea per altre persone della comunità transgender."
Dopo aver dato tanto al movimento per i diritti delle persone gay, lesbiche e trans, Sylvia si trovò spesso in difficoltà negli Stati Uniti.
Un momento di gloria per Sylvia accadde proprio in Italia, durante il "World Pride 2000" di Roma, dove fu invitata come ospite d'onore dal MIT. Nel commovente discorso che fece dal palco del Pride Mondiale, Sylvia dichiarò davanti ad una folla che l'applaudiva ad ogni passaggio "Voi siete tutti miei figli".
In quell'anno venne ospitata da Helena Velena e passò un'intera serata a raccontare alla stessa Helena ed a Mirella Izzo, e Matteo Manetti di Crisalide AzioneTrans le difficoltà di integrazione del movimento transgender al movimento gay e lesbico e che questa era la battaglia che ci lasciava in eredità: unire davvero il movimento GLBT.
Dopo una vita di grandi difficoltà, due anni dopo, il 19 febbraio 2002, morì per un tumore inguaribile.
A proposito di Sylvia (di origini certamente italiane) e del suo ultimo giorno di vita, Riki Wilchins, direttore esecutivo del Gender Pac scrisse sul Village Voice: "L'ultima domenica era collegata ai monitor, e ad una pompa di morfina, quando gli attivisti gay locali sono andati a trovarla al reparto di rianimazione per chiederle consiglio. Nonostante fosse mortalmente malata passò la notte a rimproverarli per non essere stati abbastanza inclusivi nei confronti delle persone transessuali e transgender.
Morì solo poche ore dopo, a soli 50 annni: una donna unica per tempi unici.
Gwendolyne Smith, fondatrice del Giorno della Memoria Transgender (Transgender Day of Remembrance) ha dichiarato che Non riuscirebbe ad immaginare nessun'altra persona che meritasse tale riconoscimento più di lei, attribuendo alla stessa Sylvia ed a Marsha P. Johnson il ruolo di madri del moderno movimento per i diritti delle persone transgender".
Melissa Sklarz, co presidentessa del LGBT Commitee of Community Board n. 2, ha dichiarato: "Proprio in questo periodo stiamo avendo problemi con i residenti del Greenwich Village i quali sostengono che le persone LGBT che bazzicano quella zona guastino il loro stile di vita. Abbiamo pensato che intitolare questo angolo di strada a questa icona che un tempo frequentava queste parti potrebbe ricordare a tutti la realtà storica del quartiere.
Per tutto il movimento transgender e transessuale questa notizia rappresenta una tappa storica, proprio nelle vicinanze di un evento di raccoglimento e di lotta come è il "Transgender Day of Remembrance". Ricordare le tante, troppe vittime dell'odio e del pregiudizio è un dovere per chi spera nel riconoscimento pieno dei diritti civili delle persone transgender in Italia e in tutto il mondo. Per questo motivo invochiamo una legge per il "Diritto d'asilo" per le persone trans e gay provenienti da paesi in cui la transessualità e l'omosessualità sono considerate condizioni "fuorilegge" o da paesi in cui i Governi lasciano agire "squadroni della morte" impunemente, come sta avvenendo ultimamente particolarmente nei paesi del Sud America (5 vittime e moltissime violenze contro attiviste/i trans in Argentina, quest'anno).
Per questo invochiamo una legge antidiscriminatoria che includa, senza ombra di dubbi, le persone transgender.
Per questo invochiamo una legge sullo stile di quella inglese, che conceda a tutte le persone trans documenti e stato civile adeguato al genere in cui vivono, per proteggerne la privacy ed anche la sicurezza.
Oggi è giorno di festa per noi che abbiamo conosciuto o personalmente o attraverso il famoso film Stonewall la figura di Sylvia Rivera e questo momento di festa porteremo nel lutto profondo di tutti gli eventi del Transgender Day of Remembrance domani, 20 novembre.
Perché è giusto che mentre commemoriamo le nostre vittime, contemporaneamente sappiamo dare valore alla vita di ognuna ed ognuno di noi, ed alle nostre eroine ed eroi.
Mirella Izzo
Crisalide AzioneTrans onlus
Fonte
Crisalide AzioneTrans
L'Agenzia di stampa americana PlanetOut Interactive Services, annuncia in un suo articolo che per la prima volta nel mondo, a New York una strada del Greenwich Village è stata dedicata a Sylvia Rivera, militante transessuale americana che diede vita per prima alla storica rivolta di Stonewall, negli Stati Uniti. Rivolta dopo la quale nacque il moderno movimento Trans, Gay e Lesbico mondiale. L'evento è stato volutamente associato alla "Giornata Mondiale della Memoria" delle persone Transgender uccise per odio o pregiudizio nel mondo. Evento che viene celebrato anche in Italia in otto città (Torino, Milano, Genova, Piacenza, Bologna, Firenze, Pescara e Catania).
Chi era Sylvia Rivera?
Rivera fu una delle prime contestatrici che gettò una bottiglia contro la polizia durante un raid all'interno del locale Stonewall, il 28 giugno 1969 (a quell'epoca negli USA era vietato ai locali pubblici servire da bere a gay, travestiti e transgender). Sylvia comprese il significato di quel momento e lo chiamò "punto di svolta" per i diritti delle persone LGBT.
Fece parte del primo movimento americano che chiedeva una legge di tutela delle persone gay e trans a New York.
Sucessivamente "gli attivisti abbandonarono i diritti delle persone transgender dalla legge per i diritti dei gay, nello sforzo di renderla più accettabile. Sylvia a questo proposito ebbe a dichiarare nel 1995: "Quando gli obbiettivi iniziarono a diventare quelli di "normalizzazione fu come se ci dicessero "Non abbiamo più bisogno di voi"."
Nonostante la sua vita difficile, nella quale lei per prima restò senza un'abitazione dove vivere, fondò insieme a Marsha P, Johnson "Azione Rivoluzionaria dei Travestiti di Strada (Street Transvestite Action Revolutionaries - STAR), al fine di procurare una sistemazione abitativa temporanea per altre persone della comunità transgender."
Dopo aver dato tanto al movimento per i diritti delle persone gay, lesbiche e trans, Sylvia si trovò spesso in difficoltà negli Stati Uniti.
Un momento di gloria per Sylvia accadde proprio in Italia, durante il "World Pride 2000" di Roma, dove fu invitata come ospite d'onore dal MIT. Nel commovente discorso che fece dal palco del Pride Mondiale, Sylvia dichiarò davanti ad una folla che l'applaudiva ad ogni passaggio "Voi siete tutti miei figli".
In quell'anno venne ospitata da Helena Velena e passò un'intera serata a raccontare alla stessa Helena ed a Mirella Izzo, e Matteo Manetti di Crisalide AzioneTrans le difficoltà di integrazione del movimento transgender al movimento gay e lesbico e che questa era la battaglia che ci lasciava in eredità: unire davvero il movimento GLBT.
Dopo una vita di grandi difficoltà, due anni dopo, il 19 febbraio 2002, morì per un tumore inguaribile.
A proposito di Sylvia (di origini certamente italiane) e del suo ultimo giorno di vita, Riki Wilchins, direttore esecutivo del Gender Pac scrisse sul Village Voice: "L'ultima domenica era collegata ai monitor, e ad una pompa di morfina, quando gli attivisti gay locali sono andati a trovarla al reparto di rianimazione per chiederle consiglio. Nonostante fosse mortalmente malata passò la notte a rimproverarli per non essere stati abbastanza inclusivi nei confronti delle persone transessuali e transgender.
Morì solo poche ore dopo, a soli 50 annni: una donna unica per tempi unici.
Gwendolyne Smith, fondatrice del Giorno della Memoria Transgender (Transgender Day of Remembrance) ha dichiarato che Non riuscirebbe ad immaginare nessun'altra persona che meritasse tale riconoscimento più di lei, attribuendo alla stessa Sylvia ed a Marsha P. Johnson il ruolo di madri del moderno movimento per i diritti delle persone transgender".
Melissa Sklarz, co presidentessa del LGBT Commitee of Community Board n. 2, ha dichiarato: "Proprio in questo periodo stiamo avendo problemi con i residenti del Greenwich Village i quali sostengono che le persone LGBT che bazzicano quella zona guastino il loro stile di vita. Abbiamo pensato che intitolare questo angolo di strada a questa icona che un tempo frequentava queste parti potrebbe ricordare a tutti la realtà storica del quartiere.
Per tutto il movimento transgender e transessuale questa notizia rappresenta una tappa storica, proprio nelle vicinanze di un evento di raccoglimento e di lotta come è il "Transgender Day of Remembrance". Ricordare le tante, troppe vittime dell'odio e del pregiudizio è un dovere per chi spera nel riconoscimento pieno dei diritti civili delle persone transgender in Italia e in tutto il mondo. Per questo motivo invochiamo una legge per il "Diritto d'asilo" per le persone trans e gay provenienti da paesi in cui la transessualità e l'omosessualità sono considerate condizioni "fuorilegge" o da paesi in cui i Governi lasciano agire "squadroni della morte" impunemente, come sta avvenendo ultimamente particolarmente nei paesi del Sud America (5 vittime e moltissime violenze contro attiviste/i trans in Argentina, quest'anno).
Per questo invochiamo una legge antidiscriminatoria che includa, senza ombra di dubbi, le persone transgender.
Per questo invochiamo una legge sullo stile di quella inglese, che conceda a tutte le persone trans documenti e stato civile adeguato al genere in cui vivono, per proteggerne la privacy ed anche la sicurezza.
Oggi è giorno di festa per noi che abbiamo conosciuto o personalmente o attraverso il famoso film Stonewall la figura di Sylvia Rivera e questo momento di festa porteremo nel lutto profondo di tutti gli eventi del Transgender Day of Remembrance domani, 20 novembre.
Perché è giusto che mentre commemoriamo le nostre vittime, contemporaneamente sappiamo dare valore alla vita di ognuna ed ognuno di noi, ed alle nostre eroine ed eroi.
Mirella Izzo
Crisalide AzioneTrans onlus
Fonte
Crisalide AzioneTrans
Matrimonio gay, lo Stato di New York ci prova
Nina Hagen New York New York
Presto i matrimoni gay potrebbero essere realtà anche nello Stato di New York.
Venerdì scorso Eliot Spritzer, Governatore Democratico di NY, ha presentato una proposta di legge che riconosce il diritto a contrarre matrimonio per le coppie formate da individui dello stesso sesso.
Un provvedimento che Spritzer aveva promesso ai suoi elettori nel corso della campagna elettorale che lo ha portato, nel novembre scorso, al vertice dello Stato di New York.
«Questa legge – ha dichiarato il Governatore – darebbe eguale protezione e responsabilità per tutte le persone che vogliono sposarsi», senza compromettere la fede religiosa, poiché «nessun uomo di chiesa o istituzione religiosa» sarà costretta a celebrare matrimoni gay.
La proposta di legge dovrà ora incontrare le resistenze del Senato a maggioranza Repubblicana dello Stato di New York.
Christian Poccia
Presto i matrimoni gay potrebbero essere realtà anche nello Stato di New York.
Venerdì scorso Eliot Spritzer, Governatore Democratico di NY, ha presentato una proposta di legge che riconosce il diritto a contrarre matrimonio per le coppie formate da individui dello stesso sesso.
Un provvedimento che Spritzer aveva promesso ai suoi elettori nel corso della campagna elettorale che lo ha portato, nel novembre scorso, al vertice dello Stato di New York.
«Questa legge – ha dichiarato il Governatore – darebbe eguale protezione e responsabilità per tutte le persone che vogliono sposarsi», senza compromettere la fede religiosa, poiché «nessun uomo di chiesa o istituzione religiosa» sarà costretta a celebrare matrimoni gay.
La proposta di legge dovrà ora incontrare le resistenze del Senato a maggioranza Repubblicana dello Stato di New York.
Christian Poccia
Tutti pazzi per Ségolène
Non è stato amore a prima vista, quello tra la candidata alle elezioni francesi Ségolène Royal e i gay d’oltralpe. Un po’ tiepida sul matrimonio gay, non ha mai inserito molti riferimenti alla comunità glbt francese nei suoi discorsi, ha dato forfait a più d’un appuntamento gay a cui era stata invitata: tante le polemiche e tante le accuse che le sono state mosse negli ultimi mesi.
Ma qualcosa è cambiato. Giunta verso il rush elettorale finale, Ségolène, secondo il suo stile molto pragmatico, è scesa nel concreto schierandosi a favore della causa gay. Occorre migliorare la legislazione che garantisce le unioni omosessuali, ampliarne i diritti e garantire piena cittadinanza senza discriminazione ai gay e alle lesbiche. Risultato: più di metà dei delegati delle associazioni omosex francesi riunite nel coordinamento Inter-Glbt hanno votato il pieno consenso alla Signora della politica francese.
Daniele Stefanoni
Osservatorio Romano:Denuciare la chiesa è"terrorismo"-2magio 2007.
04/07/2007
SIAMO TUTTI ANDREA RIVERA: SABATO 5 MAGGIO ORE 11.00 IN PIAZZA SAN PIETRO
Forti dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana che stabilisce che "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" , Radicali Italiani e l'Associazione Luca Coscioni manifesteranno, sabato 5 maggio alle ore 11, davanti allo Stato Vaticano in Piazza San Pietro, nella parte di territorio italiano che prende il nome di Piazza Pio XII. Militanti e dirigenti indosseranno cartelli con la scritta " SIAMO TUTTI ANDREA RIVERA", "NO VATICAN, NO TALIBAN" e "TUTTI A PIAZZA NAVONA, IL 12 MAGGIO".
Saranno presenti i deputati della Rosa nel Pugno Maurizio Turco e Sergio D'Elia, della segretaria e della tesoriera di Radicali Italiani Rita Bernardini ed Elisabetta Zamparutti, del Segretario e del vicesegretario dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato e Rocco Berardo, del radicale storico e membro del Consiglio Generale dell'Associazione Luca Coscioni Angiolo Bandinelli, del responsabile del sito web di Radio Radicale Diego Galli, di Michele De Lucia della Direzione Radicali Italiani e di Sergio Rovasio della Direzione RnP.
Fonte
radicali.it
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