Editoriale/ Gli stranieri? Criminali


I ragazzi tra i 14 e i 19 anni sono diffusamente razzisti, anche se contraddittori nei giudizi: il 42% infatti prova sentimenti discriminatori per il «diverso», per sesso, razza, religione.

Giovedí 16.12.2010 13:12

Il 50% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ritiene che la presenza degli stranieri in Italia sia un fatto negativo; il 59% ritiene che l’ingresso degli stranieri in Italia favorisca la criminalità; il 45% ritiene che i rom siano tutti ladri; il 42% dichiara di provare sentimenti discriminatori nei confronti degli immigrati; il 36% ritiene che la religione islamica costituisca una minaccia; un giovane su tre crede che la relazione omosessuale non sia una forma d’amore come quella eterosessuale e pensa che la società sia diventata troppo tollerante verso i gay; il 90% dichiara di avere amici che mostrano atteggiamenti discriminatori.

Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca ‘Minori, mass media e diversità’ condotta dal Centro Studi minori e media su 1.214 studenti di 19 scuole superiori di tutta Italia. "I ragazzi di oggi mostrano preoccupanti atteggiamenti razzisti e discriminatori – ha detto Laura Sturlese, presidente del Centro Studi minori e media – La scuola e il giornalismo sono i primi attori che potranno porre rimedio a questo quadro desolante”.

Dalla ricerca è inoltre emerso che i giovani di oggi sono più intolleranti alle diversità rispetto ai loro genitori. Solo un giovane su tre, infatti, è meno discriminatorio dei propri genitori e nonni nei confronti dell’orientamento sessuale, solo uno su quattro nei confronti di chi ha diverse opinioni politiche o appartiene a un’altra etnia e solo due giovani su dieci nei confronti dei disabili. Gli studenti intervistati ritengono che nella società attuale la discriminazione nei confronti del ‘diverso’ sia molto diffusa: soprattutto per quanto riguarda l’orientamento sessuale e l’etnia (88%), la condizione sociale (78%), la disabilità (67%), il credo religioso (60%). Tra gli altri dati emersi, il 28% degli intervistati ritiene che i media trapelino pregiudizi verso i ‘diversi’, mentre il 12% afferma che viene dato troppo spazio al tema della diversità e che c’è un eccesso di buonismo. Il 48% del campione di giovani ha delle riserve sulla costruzione in Italia di luoghi di culto religioso diverso da quello cattolico. I soggetti ritenuti più influenti nella lotta contro l’intolleranza sono le associazioni di volontariato, la Chiesa e i mass media.

Fonte:http://www.affaritaliani.it/sociale/minori_stranieri161210.html

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