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lunedì 20 dicembre 2010

Spot censurato da Rai e Mediaset


di CONCETTA RUOTOLO. C’è chi parla di censura in Rai e Mediaset per l’ultimo spot di un noto brand automobilistico. Per festeggiare una delle ultime arrivate in casa Renault, la Twingo Miss Sixty, i pubblicitari selezionati dall’azienda hanno pensato ad una particolare pubblicità tutta al femminile. La reclame inizia con le immagini di una festa. Pochi sguardi ammiccanti e tra due delle invitate è subito feeling. E’ sempre con un’occhiata ammiccante che una delle due invita l’altra a seguirla. Spostatesi in una camera da letto, la moretta tutto pepe inizia a spogliarsi. Tutto fa pensare ad un gioco malizioso, preludio ad una focosa avventura, ma… finale a sorpresa: l’altra, che sembrava aver iniziato a guidare il gioco, benda la compagna solo per rubarle vestitino rosa e chiavi dell’auto. Lascia l’amica mora lì, sedotta e abbandonata, mentre si gode la sua macchina ed il suo abitino in tinta! Lo spot è carino e divertente ed anche le scene che si pensa possano essere più calde sono solo ironicamente allusive. Volgarità zero, zero assoluto. Eppure, pare che qualcuno abbia avuto da ridire e sembra addirittura che lo spot sia stato bloccato dalle maggiori emittenti televisive italiane: Rai e Mediaset. Considerata la natura dello spot in questione e, soprattutto, volendolo paragonare ad una a caso delle tante pubblicità da cui siamo bombardati a qualunque ora del giorno e in cui il cattivo gusto la fa da padrone, diventa impossibile non porsi una domanda: ma a scandalizzare Rai e Mediaset non saranno state per caso le due presunte lesbiche protagoniste di quel mezzo minuto di video? Va da sé che, se così fosse, ci sarebbe molto su cui riflettere. E per cui indignarsi. Come può una bellona quasi ansimante e in abiti succinti che vende un cellulare o un detersivo essere considerata meno volgare di due ragazze che scherzano tra di loro ad una festa? Lo spot tanto chiacchierato è stato realizzato dall’agenzia Publicis Italia, che fa sapere di essere contenta se ne stia parlando tanto perché, al di là delle polemiche, significa che i pubblicitari (anzi, le pubblicitarie, visto che sarebbero state da due donne ad ideare lo spot) hanno fatto bene il loro mestiere. Una festa, sguardi dolci ed ammiccanti, un colore delicato e grintoso insieme come il rosa, sono gli ingredienti utilizzati dai creativi di Publicis Italia per sponsorizzare un’auto creata in serie limitata, “per ragazze alla moda”. Non era intenzione di nessuno, quindi, far scoppiare scandali o lanciare forti provocazioni. E non è difficile crederci guardando lo spot - che, al momento, viene trasmesso solo da Sky, ma è reperibile sul sito della Renault. Alcuni rappresentanti di importanti gruppi pubblicitari italiani hanno espresso la loro opinione in merito alla vicenda. Praticamente tutti sono concordi nell’affermare che, indipendentemente da valutazioni di gusto sullo spot, quella di censurarlo è stata una scelta sbagliata perchè mancano contenuti tanto espliciti da giustificare una simile decisione. Facendo zapping davanti alla tv, in fin dei conti, ci sono molte altre pubblicità o programmi televisivi che potrebbero scandalizzare o urtare la sensibilità di qualcuno. Tralasciando il contenuto dello spot in questione, comunque, non è assurdo pensare che oggi l’omosessualità (poco importa se presunta o dichiarata) possa ancora essere censurata? Sono certi pregiudizi che dovrebbero essere messi al bando.

Fonte:http://www.essenzialeonline.it/costume/Spot-censurato-da-Rai-e-Mediaset_20821.html

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