SONIA ALFANO: “LE ‘VAIASSE’ ANCHE AL PARLAMENTO EUROPEO”?



ALFANO (IDV): INQUALIFICABILE IL COMPORTAMENTO DELLA RONZULLI AL PARLAMENTO EUROPEO

16/12/2010 - "Sòreta m'ha chiammato e io aggio venuto / sòreta è na vaiassa e ttu curnuto". 'Vajassa', con o senza la ‘j’ resta un vocabolo assai colorito della lingua napoletana, per dire "serva" o donna del popolino basso, "sbraitante e rissaiola" o più ‘italianamente’ bagascia: potrebbe derivare dalla parola araba bagasch.
Ed ‘informarsi’ in Parlamento europeo (“mi è venuto spontaneo chiedere alla Ronzulli - ha detto l’on Sonia Alfano - se le ‘vaiasse’ fossero arrivate anche al Parlamento Europeo”) non è certo un gesto del tutto affettuoso...

I fatti... Ieri al Parlamento Europeo durante la sua dichiarazione di voto sulla relazione Gal sui diritti fondamentali dell’UE nel 2009, l’on. Sonia Alfano (Idv) stava “spiegando che l’attività del Governo italiano rappresenta una pressoché costante violazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. In tal senso mi è sembrato giusto segnalare ai miei colleghi anche la maniera nella quale tale Governo va avanti, raccontando lo scandaloso voto di sfiducia di ieri, evitato solo grazie alla corruzione di deputati dell’opposizione passati alla maggioranza in poche ore. A quel punto – continua la Alfano – la Ronzulli ha iniziato a urlarmi contro. Le ho ricordato che non eravamo al Parlamento italiano e che doveva stare zitta. Dopo numerosi tentativi di completare il mio intervento mi è venuto spontaneo chiedere alla Ronzulli se le vaiasse fossero arrivate anche al Parlamento Europeo”.

Lo scorso novembre s’era registrato uno scontro a distanza tra il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna e l'onorevole Alessandra Mussolini, quando in una intervista al quotidiano "Il Mattino" di Napoli, la Carfagna aveva annunciato l'intenzione di dimettersi da ministro.

La Mussolini intanto le aveva scattato una foto con il suo telefonino mentre la carfagna, ministro delle Pari Opportunità, stava conservando alla Camera con il finiano Italo Bocchino.

"Quello è stato un atto di cattivissimo gusto che non merita commenti ma che si addice alla persona che l'ha commesso" – dichiarava la Carfagna - a Napoli le chiamano vaiasse...".

Nella tradizione popolare partenopea era nei bassi fondi che si faceva il gioco delle ‘pallucce’, un gioco d’azzardo… E così viene ricordato in una villanella popolare napoletana:

Nu juorno me jucaie palle e pallucce / rint'a nu vicariello stritto e lluòngo / S'affaccia a signurella 'a lu palazzo / «Chi ha fatto 'u meglio 'e sei / ca saglia ncoppa» / Sagliétti ncoppa e la porta abbarrata / e arreto pe sepponta / na pagliuca / Trasiétti arinto a lu lietto apparato / ué ué cuscini 'i seta / manta 'i velluto / 'Ncoppa 'nce steva 'na nenna curcata/ non steva nè vestuta e nè spugliata / A ttiempo a ttiempo nce sagliètte u frate / «Tu faccia reggialluta che faie lloco»? / Sòreta m'ha chiammato e io aggio venuto / sòreta è na vaiassa e ttu curnuto»

Fonte:http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2010/12/sonia-alfano-le-vaiasse-anche-al.html?showComment=1292522697135_AIe9_BFel_sAIogA_Z6Jpz8o2XdLiGL6LMwe3wROY_aQxVJBfLiDY44dYEtywbFs1r0YRz_61ISEiXomsEAff6qoHW8pXfhlwqCnKa-1PE71JjmZMqZxnxFZVMsUMGo5W9h4fD7mSCexTT7wfa8XBasKjp6Q2DiaeBK8fMOBxKaZ7yfmDcN4HaNLbqaKZ0uyt_0cP_UhhhGDdtdcKQ-f9Nz-TbOwTuezlqoxYF2UsJpzYoxnzfzJKb3R-rYLNkMxqjdZNkQIH-6MFlw_sPWbhxbCI8NR6tGtmVWYwlhHGj_Y0GWmX0vYqvCj1LiJ6UV18BiyypO5jnIVkcU6VuZQe4dLNly_WDx-mNMYVHmAQfjWT7MoKHjh-LWGhIkBFXJ6kOpANkY5MmYZd8V39lVtucbtuWYAiMHQzIKkkrGxrkaUluMfaIO7DShucnhBL6MgZl-CiBYeq4Klz2MvgczysdVGMx8e2WFHp3Ynxx9QVkv_JDZY92UkXHauLUS61QBEw3WF2s1lAn5izE7ZuFXkYwzQLDlbnI9L-fR2tr5FT_D7MqrZETojIfqwYdcFaUNClMDzpnvOaKuhjFu623Ig7B7MOtBIr53gQnSmJvtgYJB93_ujSPqVVQnp0NrdCoaSTMLYeXLKyN1cosB22ODsebMIhBkdN77ZhR8mAtkeYWWVBhXHHAnZInKEgBExr7Z2vlE88EjqyAhKsHRdtFeqvC8mjZ2OOuk9zzyJHKxxZ_J4PsP0L8qVqnDrCqwtXbTgTwMsDuITKUIsWWXvZL_jBkvgqpXv7Xi4lg#c4110122295705535819

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