17/12/2010
di Roberto Cecchini
Mercoledì 15 dicembre presso l’Istituto Tommaseo dell’Università degli Studi di Roma Tre, si è svolta con un aula piena di studenti e professori la tanto attesa premiazione dei vincitori della VI edizione del premio “Maria Baiocchi” per le migliori tesi di laurea in studi di genere ed orientamento sessuale.
Introdotto da una citazione cinematografica tratta dai “Comizi d’Amore” di Pasolini, noto documentario in materia di sessualità girato nella puritana Italia degli anni ‘60, l’incontro si è svolto alla presenza di alcuni relatori delle tre più importanti università romane. Moderati dalla maestria oratoria di Francesco Bilotta, docente di Diritto Privato dell'Università di Udine, si sono succeduti la parola Vittorio Lingiardi, docente di Psicologia dell’Università “Sapienza”, Francesco Gnerre, docente di Lettere e Filosofia a Tor Vergata e Michela Fusaschi, ricercatrice antropologa di Roma Tre.
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Tutti hanno sottolineato l’importanza del bando, che con la sua diffusione contribuisce alla sensibilizzazione della comunità studentesca, approfondendo la ricerca e lo studio delle tematiche di genere al fine di formare generazioni culturalmente consapevoli. I relatori presenti, rappresentanti di una variegata comunità scientifica, hanno evidenziato inoltre l’esigenza di una comunicazione trasversale del sapere, al fine di creare una tradizione unica che rafforzi il senso di appartenenza di una comunità, quella omosessuale, per secoli vittima, come sottolineato da Francesco Gnerre, di una rappresentazione culturale distorta.
Diverse le angolazioni scientifiche degli argomenti trattati, da quella psicologica relativa all'omofobia interiorizzata ricordata da Vittorio Lingiardi, al significato antropologico del concetto di diversità nei differenti contesti culturali di Michela Fusaschi. E’ stato evidenziato come negli anni sono aumentati i ragazzi che, sparsi su tutto il territorio italiano, si sono avvicinati in maniera coraggiosa agli studi di genere, mettendo in luce un maggiore interesse della comunità accademica verso una frontiera della ricerca di un sapere più avanzato. Il tutto dimostrato dalla disponibilità dell’Università degli studi di Roma Tre, la quale dopo aver accolto la sfida di diffondere nella primavera passata il bando sul sito di Ateneo, ha aperto i propri locali alla stessa premiazione.
Presente come ospite d’onore l’artista militante Vladimir Luxuria, da tempo leader della comunità LGBT italiana, che, orgogliosa di partecipare all’iniziativa, ha sottolineato la necessità di non dimenticare la battaglia per i diritti civili anche delle persone transessuali, e la necessità di arrivare alla depatologizzazione del transessualismo. Portando i saluti del Presidente della regione Puglia Nichi Vendola, che per motivi istituzionali non è potuto intervenire, conclude la giornata la Presidentessa dell’associazione Imma Battaglia, ringraziando tutti coloro che negli anni hanno creduto nell’iniziativa e ne hanno permesso la diffusione e la crescita.
Sottolineando l’importanza di diffondere una cultura del nucleo familiare come affettività di rapporti allargati, che vadano oltre gli stereotipi tradizionali di famiglia, Imma Battaglia, alle telecamere della televisione universitaria UniRoma TV, ha chiarito inoltre come la lotta per i diritti ed il riconoscimento sociale delle persone omosessuali è una lotta per i diritti civili di tutti, che sono la base di una vera democrazia.
Hanno avuto infine il loro giusto riconoscimento i ragazzi vincitori di questa VI edizione del Premio “Maria Baiocchi”, Laura Scarmoncin, Salvatore Finistrella e Francesca Romana Ammaturo, che con le loro tesi hanno sviluppato temi importanti per la comunità LGBT in campo storico, filosofico e giuridico. I ragazzi premiati, ringraziando il lavoro dell’associazione, hanno manifestato fortemente l’importanza di essere sostenuti da iniziative simili, che avvalorino le loro potenzialità di studio e di ricerca scientifica.
La giornata si è così conclusa con un invito della Presidentessa Imma Battaglia a ritrovarsi sempre più numerosi il prossimo anno, con la speranza di ricevere un numero sempre maggiore di tesi, che alimentino e stimolino la ricerca in materia di studi di genere ed orientamento sessuale.
Fonte:http://www.digayproject.org/Archivio-notizie/diario_di.php?c=3880&m=15&l=it
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