17 Dicembre 2010
John Ditullio, neonazista della Florida, si è fatto coprire i tatuaggi per presentarsi in aula al suo processo. Niente svastica, niente filo spinato sulla faccia. Ma la condanna è arrivata lo stesso: colpevole di omicidio di primo grado e tentato omicidio di secondo grado per l'uccisione del 17enne gay Kristofer King e l'aggressione di Patricia Wells, madre di un amico di Kristofer, responsabile di essere "amica di un nero".
La giuria ci ha messo 11 ore per condannarlo, ma il verdetto non lascia scampo: John è colpevole. Nel 2006 aveva accoltellato alla testa il giovane Kristofer aggrendendolo alle spalle mentre il ragazzino era al computer. Motivo della sua violenza: l'omosessualità dell'adolescente. Ditullio era entrato nella roulotte dove il ragazzo viveva con indosso una maschera antigas e aveva poi rivolto la sua ira contro Patricia Wells. Con il coltello le aveva sfregiato il volto, le mani e le braccia. Patricia era riuscita a sfuggire all'omicida per miracolo. La Wells meritava quelle coltellate perchè aveva un amico di colore.
La madre di Kristofer King, presente in aula alla lettura del verdetto, è scoppiata in lacrime. "Ditullio è colpevole. Lo sapevano tutti fin dall'inizio" ha dichiarato "Lo ha scritto nelle sue lettere, lo ha scritto nelle sue poesie, lo ha detto in giro. E' colpevole. Non ci sono e non c'erano dubbi: ora è stato dimostrato".
Per la lettura del verdetto, John Ditullio ha deciso di smetterla di mascherarsi: si è presentato in aula con la sua svastica in bella mostra e il filo spinato tatuato sul volto perchè il giudice lo vedesse per chi è veramente. Ora che John è stato trovato colpevole, rischia la pena di morte. E ci sono buone probabilità che venga giustiziato.
Fonte:http://www.gay.tv/articolo/1/13596/Neonazista-condannato-per-omicidio-gay--rischia-la-pena-di-morte
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