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mercoledì 5 agosto 2009

Volevo dire due parole su questo povero mondo.


Volevo dire due parole su questo povero mondo. Questo mondo lasciato andare alla deriva sociale da governi solo interessati a rimanere nei "parametri" economici che ci hanno follemente imposti, seguendo indici che non hanno ormai più senso. L'auspicio migliore che ci possiamo attendere è che il pil, indice di crescita economica, continui appunto a crescere, per sostenere poi che cosa? l'economia? E' ormai evidente a tutti che il pil non rappresenta più nulla, non è null'altro che un rozzo tentativo di rappresentare uno sviluppo, che richiederebbe ben altri parametri.

Però ci si ostina a cominciare ogni discorso economico, citandolo immancabilmente, ignorando sistematicamente discussioni ed analisi sull'efficacia dello stesso. Ci siamo condannati da soli alla crescita eterna.

Quindi deve esistere un motivo per cui ci si augura che il pil cresca sempre.

Anche un bambino delle elementari sa che nulla al mondo può crescere in eterno, esiste una crescita, una stabilizzazione ed un declino, la natura stessa delle cose lo conferma.

Allora deduco che la crescita eterna è necessaria per sostenere un debito che continua a crescere al ritmo di 15 miliardi di euro al mese, parlo dell'Italia ovviamente, per un ormai evidente ed assurdo patto di non belligeranza, tra gli interessi del potere economico (banche) e gli stati.

Quindi preferiamo sottrarre risorse, ad uno stato, che libero da "vincoli" ignobilmente sottoscritti all'unanimità (loro), potrebbe utilizzare, per cambiare la vita del mondo stesso.

Abbiamo visto ultimamente, dove può arrivare l'egoismo del potere economico, se lasciato libero di agire per l'esclusivo proprio interesse, può distruggere strati sociali di popolazioni, quasi fosse una peste moderna.

Il sistema di banche centrali private interconnesse, assurdamente fatte percepire come pubbliche, ed intese come organi di controllo dell'emissione monetaria, non fanno altro che il proprio interesse, spacciandolo per comune. Stabilità dei prezzi, controllo dell'inflazione, queste le giustificazioni più correnti, facendo credere che questa funzione, nessuno stato potrebbe assumerla. Si sa i politici sono corrotti.

L'indipendenza delle banche ! Indipendenza dal potere! Queste sono i dogmi di chi controlla tutto.

Salvo chiedere aiuto allo stato quando il gioco sfugge di mano.

Siamo proprio sicuri tutti che la nostra omertà su questi argomenti, sia eticamente corretta?

Che sia giusto non parlarne? Perlomeno avanzare qualche dubbio sul sistema.

Penso che oggi, si abbia l'occasione di ripensare in toto il sistema capitalistico del mondo intero, ricordandoci sempre che il tempo, la vita a nostra disposizione, implacabilmente si esaurisce, e ciò che lasciamo su questa terra, cioè i nostri figli, subiranno tragicamente le conseguenze delle nostre scelte, in parte già scritte.

Maurizio Ghignatti

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