Asilo negato a lesbica, chiesta moratoria

Pegah Emambakhsh dovrà rientrare in Iran, dove rischia la pena di morte. Le associazioni gay si mobilitano

ROMA - Ha perso la sua battaglia Pegah Emambakhsh, una lesbica iraniana di 40 anni , scappata in Gran Bretagna nel 2005, dopo che la sua partner è stata arrestata e condannata a morte: Londra le ha negato l’asilo e ora Pegah è costretta a rientrare in patria dove rischia la morte.

PENA CAPITALE - L’Independent rende noto il caso della 40enne dopo essersi mobilitato giovedì per il 19enne gay Mehdi Kazemi iraniano detenuto in Olanda che rischia l’estradizione nel Regno Unito e il rimpatrio in Iran dove, quasi sicuramente, sarà giustiziato per "sodomia". La compagna della donna, attualmente in imprigione in Iran, rischia la lapidazione. Nel Paese le lesbiche vengono punite con 100 frustrate ma al terzo arresto vengono giustiziate.

MORATORIA - I due casi, quello di Pegah e quello di Mehdi, hanno scatenato proteste a livello internazionale e i rappresentanti per i diritti dei gay chiedono una moratoria per omosessuali e lesbiche iraniane che hanno fatto richiesta di asilo a Londra. Oltre 60 parlamentari hanno firmato una petizione per chiedere al premier Gordon Brown di revocare la decisione su Mehdi Kazemi, il 19enne iraniano, scappato in Olanda dopo il rifiuto dell’Home Office. I gruppi gay affermano che in Gran Bretagna sono decine gli iraniani omosessuali che rischiano il rimpatrio in una nazione dove saranno perseguitati.


07 marzo 2008

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