NOI E ANNA TATANGELO FIGLI DELLO STESSO DIO

(26/02/2008) Sono bastate poche note a farla entrare nei nostri piccoli cuori di gay. `Il mio amico`, la canzone che Anna Tatangelo ha presentato al 58° Festival di Sanremo, è già tormentone. Chi non vorrebbe farsi coccolare come un gatto da lei, ora? di Nadir

Per chiudere, vi lasciamo con il testo di 'Il mio amico'. Raccomandiamo vivamente di impararlo a memoria: il prossimo gay pride è alle porte.

Il mio amico che non dorme mai di notte
Resta sveglio fino a quando da mattina
Con il viso stanco e ancora di po’
Di trucco
lascia
I sogni chiusi dentro ad un cuscino
Il mio amico ha molta luce dentro gli occhi
Per guardare chi non c’è
Fa di tutto per assomigliarmi tanto vuole amare come me

Ma poi si chiude dentro di sé
Il mio amico s’incammina per la strada
Fa un accenno e ti saluta col sorriso
Nel suo sguardo attento e un poco malizioso
Per avvicinarsi trova mille scuse

Il mio amico avvolto dentro l’amarezza
Mi fa tanta tenerezza
Anche quando nasce l’alba più sicura
Poi di notte gli regala la paura

Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più

Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
Se il cuore batte forte
Dà la vita a quella morte che vive dentro te…

Il mio amico cerca un nuovo fidanzato
Perché l’altro già da un pezzo l’ha tradito
Dorme spesso accanto a me dentro al mio letto
E si lascia accarezzare come un gatto
Il mio amico mi confida le sue cose
Anche quelle che non sa
Poi mi guarda mentre spegne il suo sorriso
Spera sempre in quell’amore che non ha

Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più


Nel cammino dell’amore
Scende sempre quel dolore dentro te
C’è chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio

Dimmi che male c’è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte che vive dentro te…

Commenti

Anonimo ha detto…
a me anna tatangelo non mi ha mai convinto , mi sembra molto alla napoletana, comunque bravina,il testo mi sembra un po'poco naturale ma molto costruito,potrebbe essere un po' piu' spontanea e innovativa visto la sua eta'(20 anni?) ne dimostra 40. io apprezzo cantanti un po' scomparse tipo Marina Rei,se avete tempo ascoltate la canzone MAESTRI SULL'ALTARE e' sorprendente quanto questo testo esprimi verita' e anche bella musica. Roberta una trans.

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