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martedì 30 ottobre 2007

GENDER BENDER 2007


30/10/2007) A Bologna da 30 ottobre al 4 novembre il Festival Internazionale sulle rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale.


All'indomani del convegno di Ready e del discusso manifesto con il neonato omosessuale, ecco quello del Gender Bender, il festival di cinema e arti visive organizzato dal Cassero di Bologna. Un giovane Hitler, assorto e casalingo, quasi sognante, è seduto in abito a quadri ad un tavolo da cucina mentre pela patate. Tutta un'altra storia. Daniele Del Pozzo, ideatore e direttore del festival, invita a pensare diversamente, nel vero senso della parola: "Mettersi nei panni degli altri, anche se si tratta di un’uniforme poco conforme alle nostre solite abitudini, a volte può aiutarci a vedere le cose da un’altra prospettiva, facendoci vivere ciò che altrimenti crederemmo impossibile".
Perchè più che parlare di nascita o scelta o ereditarietà o genetica, è interessante parlare di cambiamento, di possibilità, di transizione. Di diversità come opportunità e non come barriera e ghetto. Di confini che si spostano continuamente, piuttosto che di muri che separano. Per poter "vedere le persone e le loro differenze come portatrici di ricchezza anziché minacce da cancellare". Vi aspettiamo a Bologna, dove qualcuno pensa ancora che un'altra storia e un altro mondo siano possibili.

Dal 30 ottobre al 4 novembre Bologna è la sede di una serie di eventi, molti in anteprima nazionale, che vanno dalle proiezioni cinematografiche agli spettacoli di teatro e danza, installazioni, concerti dal vivo e dj set, incontri con autori e autrici, party. Sei giorni tra il Teatro San Martino, Il Cassero, il Cinema Lumiere e molte altre location che porteranno a Bologna il meglio di ciò che sta accadendo nel mondo dell'arte e che è stato visto nei festival cinematografici internazionali, nell'ambito delle rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale.
Noi vi segnaliamo cosa assolutamente non dovete perdervi.


RARA, di Sylvano Bussotti. Artista, compositore, nella sua lunghissima carriera ha collaborato con John Cage, Derek Jarman e Carmelo Bene. Al Gender Bender presenta in versione restaurata ed in prima assoluta RARA, un lungometraggio in cui compaiono molti dei protagonisti del panorama artistico italiano degli anni Sessanta, da Franca Valeri a Julian Beck, da Carlo Cecchi a Dacia Maraini, da Laura Betti a Dario Bellezza, fino al soprano Cathy Berberian, immortalati in una serie di ritratti ricchi di suggestioni oniriche e surreali. Realizzato tra il 1967 e il 1969, RARA (film) verrà accompagnato dall’esecuzione dal vivo di una nuova partitura, appositamente ideata ed eseguita dal Maestro Bussotti per l’evento.

Frans Poelstra, his dramaturg and Bach, di United Sorry. La United Sorry, duo formato dal ballerino austriaco Frans Poelstra e dal drammaturgo e artista performativo olandese Robert Steijin costruisce lo spettacolo sul confronto diretto tra le Variazioni Goldberg di Johan Sebastian Bach, la danza di Poelstra, i commenti di Steijn e lo sguardo del pubblico.
In questo apparente caos, le variazioni di Bach, la nudità dei corpi, la complicità amorosa della coppia danzatore-drammaturgo diventano tutte condizioni sperimentali ed intuitive messe in atto per rappresentare una forma particolare di bellezza, intesa come comunione fra lo spirito e la natura, fra il corpo e la ragione, fra lo humour e l’amore che passa, in maniera sorprendentemente inedita e spiazzante, attraverso la relazione tra due uomini nudi in scena.
Snow White, di Ann Liv Young. Trasposizione danzata e recitata della celebre fiaba dei fratelli Grimm, riletta secondo un immaginario contemporaneo dalla sorprendente Young, una delle più promettenti figure della scena performativa newyorkese.
La nuova versione della storia si concentra su Biancaneve - interpretata dalla stessa Young – sul Principe e sulla Matrigna, interpretati da due donne. La protagonista canta classici del pop portati al successo da Beyoncè, Mary J. Blige, Withney Houston, ma reinterpretandoli in chiave punk. In questa rilettura rabbiosa, le tre performer si presentano sul palco vestite di pesanti sneakers nere e body di lycra, spogliandosi e vestendosi compulsivamente, quasi a caso.


Seven Easy Pieces, di Babette Mangolte. Il film documenta le sette performance che Marina Abramovic tenne al Guggenheim Museum di New York nel 2005 e con cui reinterpretò alcune celebri performance di Bruce Nauman, Vito Acconci, Valie Export, Gina Pane, Joseph Beuys, realizzate dagli artisti tra il ’65 e il ’74. Sempre dedicata alla Abramovic, Imponderabilia, omaggio nel trentesimo anniversario della storica performance che l'artista eseguì alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna nel 1977.

SOGGETTIVA, una serie di incontri con le più importanti rappresentanti della letteratura lesbica contemporanea di area anglosassone, a cura di Arcilesbica Bologna.
Apre la rassegna Sarah Water, segnalata nel 2003 dalla prestigiosa rivista letteraria Granta, i suoi romanzi sono tutti ambientati nell’Inghilterra Vittoriana, restituita al lettore grazie ad un’impeccabile ricostruzione storica. I suoi complessi intrecci sentimentali tra le protagoniste, toccano diversi generi letterari – dal noir alla ghost story, al romanzo di formazione. L’autrice è nota in Italia per i successi editoriali Ladra e Affinità. Al Gender Bender presenta il suo ultimo libro Turno di notte. Poi ancora incontri con Stella Duffy, Ali Smith e Mary Dorcey.

Gennaro Cosmo Parlato, in Che cosa c'è di strano? Interprete versatile, raffinato e dalle strabilianti doti vocali. Il programma offre un particolare pomeriggio musicale: nel suo speattacolo, Gennaro - già ospite fisso di Piero Chiambretti nelle due ultime edizioni di Markette e autore della sigla del Dopofestival a Sanremo - presenta al pubblico una curiosissima rilettura del meglio e del peggio della canzone italiana degli Anni ’80.

E ancora: Give Piece of Ass a Chance, l’ultimo lavoro dell’enfant terrible del cinema canadese Bruce La Bruce; il lungometraggio Hedy di Andy Warhol, con protagonisti la sua prima “Superstar” Mario Montez e Jack Smith, con la colonna sonora dei Velvet Underground; il documentario Jack Smith and the Destruction of Atlantis di Mary Jordan, sul re dell'underground americano; Lagerfeld Confidential, un ritratto inedito e sorprendente dello stilista Karl Lagerfeld diretto da Rodolphe Marconi, selezionato dall’ultima Berlinale; Avant que j'oublie di Jacques Nolot, selezionato dall’ultima edizione del festival di Cannes, meditazione amara e disincantata sulla vita, l’amore e il tempo che passa
Per il programma completo vi rimandiamo al
http://www.genderbender.it/ita/home.asp

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