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venerdì 2 novembre 2007

Scrivo di sesso ma vado ancora al liceo


(31/10/2007) A 15 anni ha scritto un libro che si intitola `Stranieri` e che parla di droga, omosessualità, sesso. E in copertina ci ha messo nome e cognome.
Il tuo libro si intitola 'Stranieri' e affronta anche il tema del viaggio. Un viaggio non fisico ma che porta il protagonista a scoprire se stesso. Ti è mai capitato di sentirti straniero?
Sì,so che le persone non sono affatto come dicono di essere, che al mondo si è soli davvero e sulla famiglia non si può contare eternamente. Non sono un ragazzo triste, ma mi sento inadeguato nella vita. Sono un cane randagio, sono riservato e schivo. Poi dipende anche dalle persone, c'è con chi familiarizzo subito e mi affeziono terribilmente entrando nella loro quotidianità.

"Ogni esperienza è bella e ha un suo valore; anche la più atroce arricchisce". Questa frase viene pronunciata dal protagonista del tuo libro. Sei tu quella persona?
Sì, voglio dire che dopotutto la vita è bella. Credo che anche l'esperienza più atroce, una volta passata, la si possa definire bella. Ha un suo valore, intendo che è comunque formativa. Anzi tenerla segreta, soffrire senza essere plateali aiuta ad accettare ciò che è successo e addirittura a dimenticare. Confidarsi con gli altri non sempre aiuta, è difficile trovare persone degne di ascolto, chi le trova è fortunato. Io faccio tesoro di ogni esperienza.

Perchè scrivere a quindici anni "un libro che parla di sesso, droga e amori omosessuali"?
E' nato tutto in modo molto naturale, scrivo perchè è terapeutico, quando ho scritto non avevo scelto delle tematiche precise da trattare. Sicuramente è un libro nato dall'esigenza di dire la mia. Ero stanco di sentire parlare gli adulti di adolescenza, anche loro sono stati adolescenti ma in un altro contesto e poi non sopportavo gli stupidi moralismi di chi discuteva di sesso e di morale, di chi definiva ciò che è giusto o sbagliato. Possiamo condannare la droga perchè porta ad un danneggiamento fisico, ma non si possono condannare le scelte dell'individuo che non recano alcun danno.

L'esperienza più estrema che hai fatto?
Ahah in ambito sessuale? Non trovo nulla di estremo nelle mie esperienze, le reputo propedeutiche. Vorrei tanto scoparmi una mia amica insieme a sua madre che è giovanissima, sembrano sorelle. Spero di non avere desideri estremi come fare sesso su un cadavere, una madre la trovo ma un cadavere?



Come vede un ragazzo della tua età i suoi coetanei? Come viene vissuta o percepita l'omosessualità?
Non sono asociale anche se posso sembrarlo, sono un ragazzo che ha il suo gruppo di amici con il quale esce e si comporta come ogni adolescente, ma la maggior parte dei coetanei li vedo distanti. Non sopporto i figli di papà, le persone bigotte e chi accetta i processi di omologazione. Da piccolo la situazione era tragicomica perchè tutti parlavano di videogame, cartoni animati e figurine di calciatori, mentre io giocavo a nascondino, a pallavvolo e ad urinare nelle scale del palazzo. Per quanto riguarda l'omosessualità, guardandomi intorno, noto che è vissuta in silenzio,che si è ipocriti,che c'è chi si convince ad essere ciò che non è invece di essere sereno con se stesso. L'atto sessuale tra due ragazzi che si dichiarano etero è visto come qualcosa di accettabile, quello fra due ragazzi che si dichiarano gay è visto come disturbo.

Sei innamorato?
Innamorato non lo sono mai stato, posso provare un forte sentimento, una forte attrazione ma non chiamo questa amore. Noto molta falsità nel dire ti amo in questa età. Le ochette puttane lo dicono per avere un regalo a San Valentino, i puttanieri lo dicono per avere in cambio pure un "regalo". Non è facile trovare una persona da avere sempre accanto, o scappo io o scappa lei, attualmente però sono molto legato ad una ragazza della mia età, ci stiamo frequentando.

Prima le orge così come l'uso di sostanze stupefacenti sembrano entusiasmare il giovane John ma alla fine il protagonista sembra uscire da un incubo...
L'incubo era pure la paura di non conoscere cosa significassero le visioni che aveva. Le orge e l'uso di sostanze sono un'avventura ma anche un rischio: rimanere perpetuamente in questo stato di baldoria adolescenziale creando delle barriere fra lui e la realtà. L'uso delle droghe è palesemente negativo e distruttivo, ma i giovani non le usano perchè cercano la distruzione, le usano perchè rappresentano una distrazione. John vuole toccare tutto rimanendo immune,la verità che ha sempre tenuto dentro è che in fondo era una persona debole e insicura e credeva che certe esperienze potessero dargli una sicurezza interiore.

Sono le visioni che lo accompagnano per tutto il libro a "salvarlo". E' la sua coscienza a dar vita a quelle situazioni? E possiamo parlare anche di 'fede'?
Non proprio, è qualcuno che si sta servendo di lui per uno scopo. Io credo che se si morisse senza aver portato a termine qualcosa di importante ci porteremmo dietro una sete e una rabbia tale da permetterci di comunicare con il mondo terreno.

Qual è il tuo rapporto con la fede. Il libro sembra contenere una critica alla Chiesa..
Io credo in Dio, in qualcosa che ha creato la terra, l'universo. Non so se è lo stesso Dio che mi presenta la Chiesa, non penso. Il mio Dio non terrorizza, è transigente e non è, come potrebbe sembrare, un Dio costruito a mio piacimento, ha scritto in ognuno un principio per farci muovere intelligentemente nel mondo. Non sono tanto d'accordo con le parole che spesso pronunciano gli ecclesiastici: condannano, giudicano le scelte delle persone, parlano in nome di Dio quando Dio non ha mai parlato, fanno riferimento alla Bibbia, ai Vangeli che sono stati scritti da uomini. La Chiesa vuole sofferenza, condanna ogni forma di piacere, come se la capacità di provare piacere fosse una punizione data da Dio. Non reputo persone di fede chi si piange addosso, chi intende fare del bene soltanto recitando preghiere in un luogo di culto. Ci sono anche dell'eccezzioni, chi ha davvero aiutato il prossimo. Avere fede significa credere in quello si fa.

Frequenti ancora il liceo classico. Che rapporto hai con la scuola? Sei soddisfatto dell'attuale programma scolastico?
Frequento l'ultimo anno, mi trovo bene pur se è un ambiente che non mi piace molto, c'è chi fa il signorotto capitalista e chi il rivoluzionario: atteggiamenti!
Del programma scolastico sono soddisfatto, del sistema della scuola no. Poi per quanto riguarda le ultime riforme proposte da Fioroni non sono totalmente d'accordo. Si parla anche di dare più soldi alla scuola privata. Io sono in una scuola dove mancano le porte nei bagni, i riscaldamenti non vengono accesi, se li accendono è uno spreco di energia perchè non riscaldano minimamente l'ambiente, si deve stare attenti perfino a non graffiarsi con i chiodi arruginiti dei banchi. Spero che in futuro, per gli altri, vi siano scuole più decorose, che la preparazione non sia finalizzata soltanto al voto, che sia una scuola accessibile a tutti, con i testi scolastici dati dallo Stato, attività di recupero pomeridiane, più iniziative e maggior tempo libero da dare agli studenti perchè possano dedicarsi ad altri interessi.

Hai un libro preferito che magari senti il bisogno di rileggere ogni tanto? E quale avresti voluto scrivere tra quelli letti?
Non potrei mai desiderare scrivere qualcosa di qualcun'altro, pure se parliamo di capolavori. Un libro che ho letto due volte è stato "Il libro dell'inquietudine" di Pessoa, solitamente ne voglio leggere così tanti che leggere un libro che conosco lo vedo come un torto.

Sei già al lavoro sul prossimo libro?
Sì, ma è ancora presto per dire cosa sarà.

redazione@gay.tv

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