31/10/2007) Un viaggio nel mondo del trio canterino delle Sorelle Marinetti, partendo dalla `Sagra della Salsiccia` per arrivare a Gennaro Cosmo Parlato. Sempre, e rigorosamente, en travesti.
Sono cresciute ascoltando il Trio Lescano e il Quartetto Cetra. Oggi i loro miti musicali entrano a far parte del loro primo disco, in uscita a gennaio. Un viaggio all'indietro nel tempo nel mondo delle Sorelle Marinetti, partendo dalla 'Sagra della Salsiccia' in Brianza per arrivare a Gennaro Cosmo Parlato. Sempre, e rigorosamente, en travesti.
La loro biografia ufficiale le descrive come 'figlie improbabili della fulgida epopea dell’Eiar', e prosegue dicendo che 'le tre sorelle canterine sono cresciute ascoltando – con un’ostinazione che rasentava l’autismo – i grandi nomi della canzone degli anni ’30'. Le Sorelle Marinetti, la nuova scoperta di Giorgio Bozzo (si dice che le abbia scovate nel corso di un ruspante concercerto per voci nuove), la musica e il bel canto ce l'hanno nel sangue. Cantano praticamente da sempre: hanno iniziato da ragazzine, davanti allo specchio con una spazzola a fare da microfono, sono poi diventate le coriste di Gennaro Cosmo Parlato. E oggi si preparano per il loro primo disco, in uscita a gennaio. Nel frattempo, da Chiambretti a Costanzo, sono richiestissime anche in tv. Intervista a Scintilla, Turbina e Mercuria, le Sorelle Marinetti.
Primo progetto discografico per le Sorelle Marinetti. Emozionate?
Siamo molto contente, stiamo lavorando al nostro disco in uscita all'inizio del 2008. Proviamo tanto, perchè per un trio la cosa più difficile è riuscire a cantare in maniera armonizzata. Fortunatamente le cose stanno andando splendidamente. Ci troviamo molto bene anche con la nostra jazz band, diretta dal maestro Schmitz e composta da Luca Cacucciolo al pianoforte, Riccardo Tosi alla batteria, Paolo Dassi al contrabbasso, Raffaele Brancati al clarinetto e al sax, Riccardo Gibertini alla tromba e Alberto Bollettieri al trombone.
Scintilla, Turbina e Mercuria, cognome Marinetti: passione per il futurismo?
Sì e vero, ci rifacciamo al futurismo, e a quel periodo storico. I nostri nomi descrivono le nostre personalità: Turbina, la più grande, è il motore del gruppo, talvolta anche il trattore; Scintilla, la più giovane, è la peperina del trio, mentre Mercuria è la sorella più equilibrata, sognatrice e anche un po' oca.
Con dei caratteri così diversi, è difficile andare d'accordo?
Bisogna tenere le fila, far quadrare tutto. Turbina, da brava sorella maggiore, deve darsi un gran da fare per mantenere le redini. Dal punto di vista vocale, invece, tra di noi c'è ormai una fusione perfetta.
Domanda tanto scontata quanto imprescindibile: i vostri modelli di riferimento?
Ci riferiamo principalmente al panorama musicale degli anni '30 e '40: il Trio Lescano, il Quartetto Cetra, le Andrews Sisters, Silvana Fioresi. Ma ci teniamo a specificare che noi, a differenza delle nostre colleghe, non siamo mai state iscritte al partito fascista.
La leggenda vuole che Giorgio Bozzo vi abbia scovato in un 'ruspante concerto per voci nuove': confermate?
E' tutto vero: si trattava della 'Sagra della Salsiccia', in Brianza. Giorgio Bozzo si trovava lì in vacanza e ci ha notate durante una nostra performance. Siamo venute a Milano, ci ha dato una bella ripulita, ed eccoci qua.
Cosa troveremo nel vostro primo disco?
Ci saranno molti brani del panorama musicale anni '30 e '40: abbiamo riscoperto e reinterpretato diverse canzoni di quel periodo storico. Potete già ascoltare le nostre versioni di “Tuli Tulipan” e “La gelosia non è più di moda” del Trio Lescano e di “Non sei più la mia bambina” di Delia Lodi sul nostro sito (www.lesorellemarinetti.it). Amiamo cantare queste canzoni, che hanno dei testi molto dolci. Ci saranno anche dei brani solo con pianoforte e voce. Il disco, che uscirà il 14 gennaio, conterrà 14 tracce.. e una sopresa.
Com'è stato accompagnare Gennaro Cosmo Parlato in tour?
Divertente, molto divertente. Ma è una cosa passata. Ora siamo noi le protagoniste dei nostri show, con un palco tutto nostro.
Possiamo considerarvi come una risposta talentuosa alle sorelle Carlucci?
Ci piace definirci le 'suffragette della musica'. Dopo tanta violenza musicale, dopo tanti anni di cose fritte e rifritte, ci piace tornare a dare spazio alla vera canzone italiana. Ma siamo comunque molto moderne, e abbiamo degli ideali: ad esempio, ci battiamo per il voto alle donne.
Cosa dice nonno Marinetti delle vostre velleità artistiche?
Il nostro nonno, Filippo Tommaso Marinetti, ormai se ne è andato da parecchio tempo. Ci ha lasciato però in eredità un cognome importante. Non come quelle squinzie romane - i Centocelle Nightmare, per intenderci - che non sanno che nomi darsi: appena arrivano al successo lo sai come si fanno chiamare? 'Visconti'.
Da ragazze improvvisavate davanti allo specchio, usando le spazzole come microfono. Oggi che siete delle professioniste è cambiato qualcosa?
Eravamo professioniste anche prima, quando ancora non c'era nessun progetto ufficiale. Oggi cambia solo il riconoscimento da parte dell'industria discografica.
Avete mai litigato per lo stesso uomo?
Ma no, gli uomini ci piacciono tutti! Scherzi a parte, fortunatamente abbiamo gusti molto diversi, per cui da brave sorelle non ci rubiamo mai i fidanzati.
Guardando il panorama musicale successivo agli anni 30 e 40, al quale vi rifate, quale canzone vi piacerebbe reinterpretare?
Indubbiamente ci piace guardare alle grandi interpreti del bel canto. In questo senso, Mina può essere considerato un nostro riferimento, ma anche Maria Jottini. Pensando all'estero, Cher è uno dei personaggi che ci piace di più. Preparatevi: nel disco ci sarà una sorpresa dedicata proprio a lei.
Che ne pensate delle vostre cugine d'oltremanica, le Puppini Sisters?
Sì, beh, sono bravine anche loro. Abbiamo recentemente scoperto anche in Francia c'è un trio che sta facendo qualcosa di simile. Ma noi siamo italiane, ed naturalmente abbiamo qualcosa in più rispetto a tutte le altre.
Se doveste adottare una quarta sorella pescando dal mondo dello spettacolo chi scegliereste?
Abbiamo una parente in Argentina, Glenda Marinetti. Ha sposato un facoltoso produttore di carne, ed è andata lì ad allevare manzi. Se proprio dovessimo scegliere una quarta sorella, rimarremmo in famiglia e andremmo a recuperare Glenda in argentina.
Accanto a quale file video vorreste essere collocate nelle future teche Rai?
La risposta è semplice, in mezzo a i nostri miti: tra il Trio Lescano e il Quartetto Cetra.
Per chiudere: volete salutare il pubblico di GAY.tv?
Ci sentiamo molto vicine al pubblico gay, al quale mandiamo un bacio grande. Però c'è una domanda che non ci hai fatto e alla quale invece vogliamo assolutamente rispondere: 'Qual è il vostro sogno nel cassetto?'.
Chiedo venia. Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Il nostro sogno nel cassetto è di cantare per il contingente italiano in Afganistan, di esibirci per loro e convincerli a tornare a casa. Ragazzi, venite qui: c'è tanto da fare in Italia!
nadir@gay.tv
1 commento:
Fantastiche :-D
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