Articolo29 è un portale giuridico sulla questione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, curato da un gruppo di giuristi impegnati su questi temi. L’obiettivo del portale è duplice:
1) Fornire un quadro completo della produzione giurisprudenziale e dottrinale sulla questione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, sui diritti delle persone omosessuali, transessuali ecc. sulla tutela delle coppie e sull’omogenitorialità, sulla discriminazione nei luoghi di lavoro e sulle questioni di diritto penale, sulle procedure per l’affermazione dell’identità di genere e sulla tutela della persona, sulla questione del matrimonio tra persone dello stesso e sui risvolti di diritto costituzionale, internazionale privato, dell’unione europea, comparato ecc… attraverso un archivio ragionato ed aggiornato della giurisprudenza e della dottrina. Il portale si prefigge inoltre di dare un quadro completo della normativa, seguendone gli sviluppi, con particolare attenzione anche alle proposte di legge ed agli iter parlamentari. Il portale vuole raggiungere anche i/le cittadini/e privi di specifica competenza giuridica, consentendo di avere un’idea del dibattito giuridico in corso.
2) Il portale ha inoltre lo scopo di fornire agli operatori del settore – avvocati, giudici, amministratori… – un quadro completo delle regole giuridiche già enucleate dalla giurisprudenza, dalle autorità amministrative o dalla contrattazione collettiva, ricostruendo una sorta di codice dei diritti lgbt già affermati. Anche in questo caso, attraverso un’apposita interfaccia, il portale si rivolge anche al comune cittadino privo di conoscenze giuridiche, con l’obiettivo di fornire informazioni utili e spiegare i diritti già riconosciuti (“il codice lgbt in pillole”). Obiettivi del portale sono la completezza e l’obiettività, con l’ambizione di divenire un affidabile punto di riferimento per un’adeguata conoscenza giuridica della materia.
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venerdì 31 maggio 2013
Campagna di sensibilizzazione Transgender, lanciata in Malesia (video)
Questa campagna video didattico è stato appositamente progettato per aumentare la consapevolezza per quanto riguarda la comunità trans *, nella speranza di favorire la comprensione e promuovere la tolleranza e l'accettazione di questa società verso le persone trans e successivamente colmare il divario tra la comunità * trans e la società
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attivisti in Malesia hanno lanciato la prima campagna di sensibilizzazione con i transessuali in forma di video su YouTube. Sotto il titolo 'I Am You: I Am A Picture Of You '(' Io sono te: io sono una tua foto'), 11 uomini e donne transessuali leggono una poesia di Mitch Yusof, malese attivista trans.
Scritto sul loro sito web: 'Come sempre è la disinformazione a propagare odio contro la comunità transgender, riteniamo che sia importante per correggere queste informazioni nella speranza di favorire la comprensione e promuovere la tolleranza e l'accettazione di questa società verso le persone trans. Questa campagna educativa è stato progettato specificamente per aumentare la consapevolezza della comunità trans e, di conseguenza, ridurre il divario tra la comunità e la società '.
Collegato a questa iniziativa, 'Giustizia per Sorelle' c'e una campagna di base organizzata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni relative alla violenza e persecuzione contro la comunità (transgender), in Malesia. La campagna mira anche a raccogliere fondi per finanziare le cause depositate contro le persone transgender accusati nei tribunali islamici.
Oggi, la legge penale islamica proibisce uomini musulmani che si vestono o si comportano come le donne, che impediscono alle donne musulmane la loro transizione transessuale legale o che possono cambiare il loro nomi. L'anno scorso, almeno 13 donne transgender sono stati attaccati a Kuantan, in stato di Pahang, secondo un rapporto dai media locali.
Fonte:http://www.inoutpost.com/blogs/corresponsal-lgbt-japon-asia/campana-de-sensibilizacion-transexual-lanzada-en-malasia-video-20130529144954.html
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attivisti in Malesia hanno lanciato la prima campagna di sensibilizzazione con i transessuali in forma di video su YouTube. Sotto il titolo 'I Am You: I Am A Picture Of You '(' Io sono te: io sono una tua foto'), 11 uomini e donne transessuali leggono una poesia di Mitch Yusof, malese attivista trans.
Scritto sul loro sito web: 'Come sempre è la disinformazione a propagare odio contro la comunità transgender, riteniamo che sia importante per correggere queste informazioni nella speranza di favorire la comprensione e promuovere la tolleranza e l'accettazione di questa società verso le persone trans. Questa campagna educativa è stato progettato specificamente per aumentare la consapevolezza della comunità trans e, di conseguenza, ridurre il divario tra la comunità e la società '.
Collegato a questa iniziativa, 'Giustizia per Sorelle' c'e una campagna di base organizzata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni relative alla violenza e persecuzione contro la comunità (transgender), in Malesia. La campagna mira anche a raccogliere fondi per finanziare le cause depositate contro le persone transgender accusati nei tribunali islamici.
Oggi, la legge penale islamica proibisce uomini musulmani che si vestono o si comportano come le donne, che impediscono alle donne musulmane la loro transizione transessuale legale o che possono cambiare il loro nomi. L'anno scorso, almeno 13 donne transgender sono stati attaccati a Kuantan, in stato di Pahang, secondo un rapporto dai media locali.
Fonte:http://www.inoutpost.com/blogs/corresponsal-lgbt-japon-asia/campana-de-sensibilizacion-transexual-lanzada-en-malasia-video-20130529144954.html
SheZow: il supereroe transgender protagonista di un cartone animato (FOTO,VIDEO)
Quando nel 1940 l’orfano Billy Batson pronunciava la parola magica “Shazam!” – da allora entrata nel gergo – un fulmine cadeva dal cielo trasformandolo da semplice ragazzino in adulto supereroe, con poteri tali da rivaleggiare, sulla carta e nelle vendite del fumetto, con Superman.
Da sabato invece sugli schermi americani, nella serie a cartoni australiano-canadese “SheZow” – si pronuncia in maniera simile – il dodicenne Guy Hamdon, grazie a un anello e a un’altra parola magica (“You-go-girl!”, cioè “Vai, ragazza!”), indosserà i panni di una supereroina. Con tanto di gonna, capelli lunghi, stivali al ginocchio con tacchi, calzamaglia leopardata rosa e corsetto.
La novità non è – in assoluto – che un cartone animato metta in scena la fluidità dell’identità sessuale agli occhi di un pubblico di bambini. Anche Matt Groening sfiora il tema del travestitismo diverse volte nelle sue opere. Nei Simpsons ad esempio, l’amico di Bart, Milhouse, di tanto in tanto mostra questo aspetto di sé (e in alcuni casi lo stesso Bart).
In Futurama, invece, è Bender – robot fumatore, bevitore e donnaiolo – a manifestare il suo lato più gentile, con parrucca bionda e tutù, e l’appropriato nome di battaglia “Gender Bender”. Ma in entrambi i casi il riferimento è relativamente fugace. In Giappone d’altra parte il cartone “Ranma ½” è dal 1989 (sugli schermi italiani nel ’95) che racconta la storia di ragazzi che diventano ragazze (e panda).
Quindi la novità, ovviamente, saranno le reazioni dei telespettatori americani del canale via cavo per bambini The Hub (il target è dai due agli undici anni). E in questo caso dei rispettivi genitori.
Fonte:http://www.huffingtonpost.it/2013/05/30/nel-cartone-animato-il-supereroe-e-un-transgender-shezow-sbarca-in-america_n_3358195.html?utm_hp_ref=italy
Da sabato invece sugli schermi americani, nella serie a cartoni australiano-canadese “SheZow” – si pronuncia in maniera simile – il dodicenne Guy Hamdon, grazie a un anello e a un’altra parola magica (“You-go-girl!”, cioè “Vai, ragazza!”), indosserà i panni di una supereroina. Con tanto di gonna, capelli lunghi, stivali al ginocchio con tacchi, calzamaglia leopardata rosa e corsetto.
La novità non è – in assoluto – che un cartone animato metta in scena la fluidità dell’identità sessuale agli occhi di un pubblico di bambini. Anche Matt Groening sfiora il tema del travestitismo diverse volte nelle sue opere. Nei Simpsons ad esempio, l’amico di Bart, Milhouse, di tanto in tanto mostra questo aspetto di sé (e in alcuni casi lo stesso Bart).
In Futurama, invece, è Bender – robot fumatore, bevitore e donnaiolo – a manifestare il suo lato più gentile, con parrucca bionda e tutù, e l’appropriato nome di battaglia “Gender Bender”. Ma in entrambi i casi il riferimento è relativamente fugace. In Giappone d’altra parte il cartone “Ranma ½” è dal 1989 (sugli schermi italiani nel ’95) che racconta la storia di ragazzi che diventano ragazze (e panda).
Quindi la novità, ovviamente, saranno le reazioni dei telespettatori americani del canale via cavo per bambini The Hub (il target è dai due agli undici anni). E in questo caso dei rispettivi genitori.
Fonte:http://www.huffingtonpost.it/2013/05/30/nel-cartone-animato-il-supereroe-e-un-transgender-shezow-sbarca-in-america_n_3358195.html?utm_hp_ref=italy
mercoledì 29 maggio 2013
Bruno Boileau e Vincent Autin hanno pronunciato il loro sì nelle prime nozze gay celebrate in Francia, nel municipio di Montpellier.
PARIGI - Il primo "sì" gay della storia di Francia è stato pronunciato. Bruno Boileau e Vincent Autin si sono sposati davanti a 500 invitati nel municipio di Montpellier, uniti in matrimonio dal sindaco socialista, Helene Mandroux. La cerimonia si è conclusa con lungo bacio sulle note di 'Love and Marriage' e la voce di Frank Sinatra. Poi Boileau ha sventolato davanti alle telecamere il certificato di matrimonio ricevuto dal sindaco.
"Se una legge non può costringere ad amarci, può però evitare che ci uccidano", ha detto Autin nel suo discorso, dopo le nozze. Poi si è commosso ringraziando la madre e annunciando pubblicamente: "Da oggi ci chiameremo Vincent e Bruno Boileau-Autin".
Autin, 40 anni, e Boileau, 30 anni, vivono insieme da sette anni. Il loro matrimonio, seguito da circa 200 giornalisti provenienti da una ventina di paesi, è il primo ufficiale celebrato nel Paese dopo l'approvazione della legge Taubira e riscrive la storia francese. "Abbiamo compiuto il primo passo verso la modernizzazione e il futuro del nostro Paese", ha detto il sindaco Mandroux.
Racconta il sito del quotidiano Le Figaro.
giovedì 16 maggio 2013
17 maggio: giornata internazionale contro l’omo-transfobia.
L’ONU ha un messaggio per tutte le persone LGBT del mondo: “VOI NON SIETE SOLI! I diritti LGBT sono diritti umani.”
Venerdì 17 maggio ricorre la nona Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia ((International Day Against Homophobia and Transphobia, IDAHO nell'acronimo inglese) che si celebra in tutto il mondo per affermare, attraverso azioni pubbliche, l’impegno di tutte e tutti contro ogni forma di violenza nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender.
Ideata dallo scrittore Louis-Georges Tin, la prima Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Questa data è stata riconosciuta dall’Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, che ha indetto il 17 maggio di ogni anno, nel territorio di tutti gli stati membri dell’Unione, la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
17 maggio: al via campagna nazionale contro l’omo-transfobia, iniziative in tutta Italia.
http://www.arcigay.it/40933/17-maggio-al-via-campagna-nazionale-contro-l%E2%80%99omo-transfobia-iniziative-in-tutta-italia/
Venerdì 17 maggio ricorre la nona Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia ((International Day Against Homophobia and Transphobia, IDAHO nell'acronimo inglese) che si celebra in tutto il mondo per affermare, attraverso azioni pubbliche, l’impegno di tutte e tutti contro ogni forma di violenza nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender.
Ideata dallo scrittore Louis-Georges Tin, la prima Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Questa data è stata riconosciuta dall’Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, che ha indetto il 17 maggio di ogni anno, nel territorio di tutti gli stati membri dell’Unione, la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
17 maggio: al via campagna nazionale contro l’omo-transfobia, iniziative in tutta Italia.
giovedì 9 maggio 2013
Elezioni in Pakistan: la prima volta dei candidati transgender
Ma le chance di essere eletti sono limitate, visto che la maggior parte dei candidati ha risorse finanziarie limitate e la loro campagna elettorale si svolge porta a porta, afferma Boby. Riconosciuti nel 2011 dalla Corte suprema come “terzo sesso”, con tanto di carte d’identità ad hoc e con il riconoscimento del diritto al voto, quella dei transgender è una battaglia a tutela dei diritti umani e contro la violenza. A portarla avanti sono proprio loro, spesso trattati come oggetti sessuali e vittime di abusi, anche da parte degli stessi familiari, spesso impuniti. Costretti ad abbandonare presto la casa paterna e a trovare un modo per guadagnare i soldi necessari a sopravvivere, spesso prostituendosi.
«La gente non crede che possiamo essere corrotti perché non abbiamo né figli, né famiglia - dichiara la candidata indipendente a Sukkur, Sanam Faqeer, contattata da ‘Express Tribune’ - Non abbiamo bisogno di rubare soldi come fanno altri politici per costruirci ville per le nostre generazioni future». «Il mio obiettivo è dare giustizia ai poveri, benessere agli anziani, promuovere la meritocrazia e cancellare la disoccupazione. Una volta eletta, renderò la mia città più pulita e metterò fine al traffico caotico», afferma Faqeer, nata nel 1975 come Essa Gul, da sempre nel mirino dei suoi fratelli per i suoi atteggiamenti effimeri. A 15 anni, alla morte del padre, è stata allontanata da casa e affidata a un esponente di spicco della comunità transgender. Da qui il cambio di nome, la decisione di farsi crescere i capelli, di indossare abiti femminili e di lavorare come prostituta. Nel 2009 ha fondato una struttura per gli eunuchi anziani. Oggi la sua casa è trasformata in un istituto che offre ai transgender la possibilità di usare il computer e la prospettiva di un lavoro più rispettabile.
A farle eco è Resham, che nel Gujrat, al confine con l’India, tenta l’impossibile: sfidare il premier uscente e l’ex ministro della Difesa per un seggio in Parlamento in quello che definisce «un jihad per candidarmi». «I principali partiti politici non hanno ascoltato i problemi della gente», dice mentre conduce la sua campagna contro la povertà e l’inflazione galoppante. «Sono sicura di ottenere oltre 60mila voti», dice Resham, che sostiene di avere l’appoggio delle «donne che sono stufe dei pezzi grossi della politica. Mi hanno chiesto si sconfiggerli». Lo stesso vale per Bindiya Rana, candidata transgender, che quando va a presentarsi porta a porta nei bassifondi di Karachi trova gente che ascolta il suo programma piuttosto che guardare alla sua identità sessuale. Un programma mirato a combattere i reati di strada e le interruzioni di elettricità. «Se vinco, darò voce ai transgender, spesso vittime e umiliate», dice infine Lubna Lal, candidata per l’assemblea provinciaale di Jehlum nel Punjab.
Fonte:http://www.corrierenazionale.it/home/esteri/2013/05/08/news/97536-Elezioni-in-Pakistan-la-prima-volta-dei-candidati-transgender
Doppio libretto agli studenti trans
Padova, via libera dal Senato accademico: il Bo riconosce il cambio di sesso
PADOVA — È ufficiale: dall’anno prossimo, gli studenti padovani che decideranno di cambiare sesso potranno chiedere un «doppio libretto» , per sostenere gli appelli d’esame con la loro nuova identità. Lo ha deciso nella sera del 6 maggio il Senato accademico del Bo, che ha approvato la proposta di delibera sulla tutela degli studenti «in caso di rettificazione di attribuzione del sesso». La delibera è stata presentata dal prorettore per la condizione studentesca e il diritto allo studio Guido Scutari, e approvata con il solo voto contrario dei rappresentanti di Ateneo Studenti, vicini a Cl. Il provvedimento, richiesto con una lettera al rettore Giuseppe Zaccaria dall’associazione Lgbti Antéros, vuole agevolare la vita accademica degli studenti transgender, e a risolvere i loro problemi di privacy dovuti al cambio di nome. In pratica, gli studenti avranno una carriera «alias» e potranno impiegare una nuova identità, prima ancora che il processo di transizione sessuale venga completato e riconosciuto dall’anagrafe.
Oltre al doppio libretto (e al doppio badge), dal 2013/14 gli studenti trans avranno a disposizione anche un docente tutor, che seguirà il loro percorso accademico valutando pro e contro del nuovo provvedimento, e un referente della segreteria studenti, che gestirà le pratiche del caso. Il Bo segue dunque l’esempio del Politecnico di Torino, dell’università della Mole e di Bologna, dove il «doppio libretto» è già realtà da alcuni anni. Negli scorsi mesi, il dibattito attorno all’argomento aveva generato reazioni contrastanti. A gennaio, il prorettore Scutari aveva espresso la propria perplessità sull’introduzione del doppio libretto, dicendo che avrebbe preferito valutare «caso per caso»; a marzo, il rettore Giuseppe Zaccaria aveva preferito rinviare il dibattito, per approfondire la questione con lo staff legale del Bo.
Colpo di scena, invece, per quanto riguarda la riduzione del numero di appelli, che almeno per adesso resteranno 5 in tutte le Scuole di Ateneo. La proposta di delibera (contestata dagli esponenti di Studenti per-Udu, che durante la seduta hanno esposto un «papiro» con più di mille firme nel Cortile nuovo del Bo) è stata rimandata per mancanza di motivazioni didattiche, e per un errore procedurale da parte delle Scuole di Scienze ed Economia, che avrebbero presentato la domanda al Senato bypassando i consigli di dipartimento interessati. Un vizio di forma che ha «compattato» studenti e professori, e che ha messo in salvo i 5 appelli d’esame introdotti dal nuovo regolamento di Ateneo. Almeno fino alla prossima riunione del Senato.
Alessandro Macciò
07 maggio 2013 (modifica il 08 maggio 2013)
Fonte:http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/7-maggio-2013/bo-riconosce-cambio-sesso--2121014065280.shtml
La questione LGBT nei media
Una passeggiata attraverso la questione gay nel mondo dei media: come vengono raccontate le storie di ordinaria discriminazione, la transfobia, l'assenza di diritti civili o i drammi del bullismo omofobico? E come il racconto di queste storie influenza l'opinione pubblica e la politica? Con l'aiuto dei nostri speaker dialogheremo di come il giornalismo italiano affronta le tematiche gay, lesbiche e trans e delle differenze con il resto d'Europa.
Cristiana Alicata
attivista e scrittrice
Benjamin Cohen
fondatore pinknews.co.uk
Marco Pasqua
L'Huffington Post
Pasquale Quaranta
giornalista e attivista
Delia Vaccarello
giornalista e scrittrice
L'attrazione per i trans è nella natura dell’uomo moderno
La rubrica su OK di Umberto Veronesi.
Il fenomeno dei travestiti è sempre più insistentemente sotto i nostri occhi e si rivela ormai come una realtà con radici ramificate nella nostra società.
La transessualità non ci deve inquietare, perché biologicamente potrebbe trattarsi non di una deviazione, ma semmai di un ritorno alle origini. Basti ricordare il mito dell'Ermafrodito.
Se ci pensiamo bene, dal punto di vista biologico potremmo essere tutti degli ermafroditi: i maschi hanno le mammelle (che possono in alcuni casi anche ammalarsi) e la loro prostata potrebbe essere considerata l'equivalente dell'utero.
In fondo, nasciamo con ormoni femminili e maschili e, per un certo periodo dello sviluppo embrionale, abbiamo delle gonadi che possono svilupparsi in senso femminile o maschile.
Poi nell'evoluzione umana si è delineato chiaramente il modello dei due sessi: un sesso "forte", che doveva procurare il cibo e difendere il territorio, e un sesso "debole", che doveva accudire la prole. Per millenni questo "schema organizzativo" ha essenzialmente determinato i rapporti sessuali, stimolando la produzione di ormoni maschili nell'uomo e femminili nella donna.
Oggi la riduzione delle differenze dei ruoli fra i due generi ha innegabilmente ridotto anche la polarità fra i sessi, incidendo di conseguenza sulle regole dell'attrazione sessuale. Si sa che in natura poli diversi si attraggono, mentre quelli uguali si respingono.
Questo non vuol dire, però, che andiamo verso un'umanità asessuata e sterile (anche se l'aumento della sterilità è un dato obiettivo su cui intervenire), ma che stiamo evolvendo verso una nuova sessualità, più ampia, che può comprendere anche il travestitismo, appunto come materializzazione del desiderio ancestrale di accoppiarsi con l'Ermafrodito.
Accettare i transessuali non vuol dire ignorare la loro esistenza e soprattutto i loro problemi. Il transessuale spesso soffre dal punto di vista psicologico di un disturbo che si chiama dell'identità di genere, vale a dire che la sua identità sessuale non corrisponde a quella psicologica. Sono persone comunque con un'evidente fragilità, che possono molto facilmente finire per essere manipolate e sfruttate.
Per questo, piuttosto che gridare allo scandalo, o voltare la testa dall’altra parte, io credo che dovremmo pensare a come integrarli civilmente nella nostra società.
Umberto Veronesi - OK La salute prima di tutto.
Fonte:http://www.ok-salute.it/sesso-psicologia/09_a_veronesi-pensieri-trans.shtml
Il fenomeno dei travestiti è sempre più insistentemente sotto i nostri occhi e si rivela ormai come una realtà con radici ramificate nella nostra società.
La transessualità non ci deve inquietare, perché biologicamente potrebbe trattarsi non di una deviazione, ma semmai di un ritorno alle origini. Basti ricordare il mito dell'Ermafrodito.
Se ci pensiamo bene, dal punto di vista biologico potremmo essere tutti degli ermafroditi: i maschi hanno le mammelle (che possono in alcuni casi anche ammalarsi) e la loro prostata potrebbe essere considerata l'equivalente dell'utero.
In fondo, nasciamo con ormoni femminili e maschili e, per un certo periodo dello sviluppo embrionale, abbiamo delle gonadi che possono svilupparsi in senso femminile o maschile.
Poi nell'evoluzione umana si è delineato chiaramente il modello dei due sessi: un sesso "forte", che doveva procurare il cibo e difendere il territorio, e un sesso "debole", che doveva accudire la prole. Per millenni questo "schema organizzativo" ha essenzialmente determinato i rapporti sessuali, stimolando la produzione di ormoni maschili nell'uomo e femminili nella donna.
Oggi la riduzione delle differenze dei ruoli fra i due generi ha innegabilmente ridotto anche la polarità fra i sessi, incidendo di conseguenza sulle regole dell'attrazione sessuale. Si sa che in natura poli diversi si attraggono, mentre quelli uguali si respingono.
Questo non vuol dire, però, che andiamo verso un'umanità asessuata e sterile (anche se l'aumento della sterilità è un dato obiettivo su cui intervenire), ma che stiamo evolvendo verso una nuova sessualità, più ampia, che può comprendere anche il travestitismo, appunto come materializzazione del desiderio ancestrale di accoppiarsi con l'Ermafrodito.
Accettare i transessuali non vuol dire ignorare la loro esistenza e soprattutto i loro problemi. Il transessuale spesso soffre dal punto di vista psicologico di un disturbo che si chiama dell'identità di genere, vale a dire che la sua identità sessuale non corrisponde a quella psicologica. Sono persone comunque con un'evidente fragilità, che possono molto facilmente finire per essere manipolate e sfruttate.
Per questo, piuttosto che gridare allo scandalo, o voltare la testa dall’altra parte, io credo che dovremmo pensare a come integrarli civilmente nella nostra società.
Umberto Veronesi - OK La salute prima di tutto.
Fonte:http://www.ok-salute.it/sesso-psicologia/09_a_veronesi-pensieri-trans.shtml
In Albania, il Parlamento approva due leggi contro l'omofobia
Il Parlamento ha emendato il Codice Penale aggiungendo la definizione dei crimini d’odio, così vengono chiamate le azioni violente motivate da pregiudizi rispetto a orientamento sessuale, identità di genere, razza, etnia, fede religiosa, handicap, etc.
L’Albania a un tiro di schioppo dall’Italia, l’Albania che crediamo di conoscere attraverso i lavoratori immigrati, l’Albania, dove si captano le nostre reti televisivi, e si vedono i nostri programmi abbaglianti di lustrini e lamè, porta in parlamento due leggi contro l’omofobia.
Una lezione di civiltà e di giustizia sociale, sulle tematiche LGBT. E l’Italia dimostra tutta la sua arretratezza, ritardi, promesse non mantenute, difficoltà ad affrontare l’argomento.
Il Parlamento albanese ha emendato il Codice Penale aggiungendo la definizione dei crimini d’odio, così vengono chiamate le azioni violente motivate da pregiudizi rispetto a orientamento sessuale, identità di genere, razza, etnia, fede religiosa, handicap, etc.
Per frenare e perseguire la diffusione di informazioni a contenuto omofobico attraverso qualsiasi canale di comunicazione, rete compresa, iI legislatore ha approvato una nuova legge che prevede una sanzione, che da una semplice multa può arrivare fino a due anni di reclusione in base all’entità del reato.
Il risultato parlamentare è frutto della collaborazione tra più parti, le associazioni LGBT dell’Albania e il Ministro della Giustizia in carica. A contribuire è stato anche il difensore civico Igli Totozani, che ha parlato di una «rivoluzione» in grado di cambiare il corso dei diritti civili albanesi. Ha espresso soddisfazione anche il Primo Ministro albanese, Sali Berisha del Partito Democratico.
Gli unici a opporsi all’approvazione della legge sono i gruppi radicali musulmani sferrando anche un attacco hacker al sito web ufficiale della carica ricoperta da Totozani. Si sono firmati «Team musulmano fantasma».
Fonte:http://www.queerblog.it/post/58845/in-albania-il-parlamento-approva-due-leggi-contro-lomofobia
sabato 4 maggio 2013
Michaela Biancofiore. NON MI RAPPRESENTA Né COME DONNA Né COME ESSERE UMANO.
Mi chiamo Vanessa Mazza, e sono UNA trans, ne sono fiera e orgogliosa. Orgogliosa di essere ciò che sono in un contesto che lo rende molto più difficile essere qualcos'altro, ...E Michaela Biancofiore. NON MI RAPPRESENTA Né COME DONNA Né COME ESSERE UMANO.
venerdì 3 maggio 2013
Micaela Biancofiore, omo-transfobica :nominata sottosegretario alle pari opportunità.
Alle Pari Opportunità troviamo Micaela Biancofiore (PdL). che disse:
Ribadisco il mio no ai matrimoni gay. Sono dell’opinione che le unioni gay non siano assolutamente una priorità per gli italiani e che ora sia importante garantire la stabilità economica ai nostri connazionali: la loro necessità è portare a casa il cibo, pranzo con cena.
Gli italiani sono tendenzialmente contrari ai matrimoni gay perche noi restiamo un popolo profondamente cattolico.
Ed ecco un’altra perla del Biancofiore pensiero:
Chi va con i trans ha seri problemi di posizionamento sessuale. Capisco i trans che si operano, ma non vedo perché si dovrebbe consentire un matrimonio tra un “uomo uomo” e un “uomo che vuole sembrare donna e mantiene l’organo maschile”. Lo apprezzerei piuttosto se facesse l’operazione. Questi mix strani mi lasciano perplessa: uno o si sente uomo o donna.
Queste affermazione contraddice gli scopi di questo Ministero, nonché i principi fondamentali dei diritti che devono essere tutelati, la posizione della sottosegretaria alle pari opportunità Biancofiore, nei confronti delle persone LGBT si rivela piene di pregiudizi e di esclusione. Mi chiedo come questa signora possa rispettare è affrontare i principi di libertà, rispetto e dignità della persona umana, che questo ministero rappresenta.
A questo punto , Grazie Letta, ora la comunità gay, lesbiche e transessuale italiana, non dovranno più sforzarsi di capire il perchè il PD è morto definitivamente.
Ribadisco il mio no ai matrimoni gay. Sono dell’opinione che le unioni gay non siano assolutamente una priorità per gli italiani e che ora sia importante garantire la stabilità economica ai nostri connazionali: la loro necessità è portare a casa il cibo, pranzo con cena.
Gli italiani sono tendenzialmente contrari ai matrimoni gay perche noi restiamo un popolo profondamente cattolico.
Ed ecco un’altra perla del Biancofiore pensiero:
Chi va con i trans ha seri problemi di posizionamento sessuale. Capisco i trans che si operano, ma non vedo perché si dovrebbe consentire un matrimonio tra un “uomo uomo” e un “uomo che vuole sembrare donna e mantiene l’organo maschile”. Lo apprezzerei piuttosto se facesse l’operazione. Questi mix strani mi lasciano perplessa: uno o si sente uomo o donna.
Queste affermazione contraddice gli scopi di questo Ministero, nonché i principi fondamentali dei diritti che devono essere tutelati, la posizione della sottosegretaria alle pari opportunità Biancofiore, nei confronti delle persone LGBT si rivela piene di pregiudizi e di esclusione. Mi chiedo come questa signora possa rispettare è affrontare i principi di libertà, rispetto e dignità della persona umana, che questo ministero rappresenta.
A questo punto , Grazie Letta, ora la comunità gay, lesbiche e transessuale italiana, non dovranno più sforzarsi di capire il perchè il PD è morto definitivamente.
World Press Freedom Day
Si celebra oggi la 20esima Giornata Mondiale per la libertà di stampa (World Press Freedom Day) promossa dall'Unesco, quest'anno dedicata ai giornalisti imprigionati in tutto il mondo, un momento per riflettere non solo su ciò che sono tradizionalmente considerati come libertà di stampa, ma anche sulla capacità del comune cittadino di condividere e accedere alle informazioni tramite le reti digitali.
Fonte:http://tumblr.thefjp.org/post/49509405649/world-press-freedom-day-2013
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