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giovedì 2 agosto 2007

02/08/2007) Stefania, brutalmente percossa nella sua abitazione romana, è morta a causa dal violento pestaggio che le ha fracassato il cranio.



Una nuova vittima della transfobia nel nostro paese, un nuovo riconoscimento da appendere nel triste medagliere della nostra nazione, un nuovo sport che si chiama "ammazza la trans", l'Italia è campione del mondo...

Era di ieri la notizia dell'ennesima aggressione di una ragazza transessuale, brutalmente percossa nella sua abitazione romana, e di oggi il suo decesso, provocato dal violento pestaggio che le ha fracassato il cranio. Questi i fatti, poco importa la sua vita personale, a noi non interessano le notizie voyeuristiche riportate da alcuni quotidiani sulle presunte dinamiche dell'uccisione, quella è la vera pornografia, notizie che tentano di deviare l'attenzione collettiva sui presunti comportamenti della vittima.

Stefania, è questo il suo nome, ha pagato con la cosa più preziosa, sacra, la sua libertà, ha pagato con la vita, molte come lei sono vittime di una società che ci costringe a vivere al limite, che ci espone a rischi quotidiani, un paese incapace di tutelarci nei fondamenti più elementari sanciti dalla nostra costituzione. Stefania ha perso, e noi con lei, l'ultima lotta, quella tra la vita e la morte.

Il pensiero ancora vivo e forte di Emanuela DiCesare, orribilmente uccisa con simili modalità, deve far prender coscienza a noi e a chi ci governa, di fronte a queste martiri, i nostri sforzi come movimento transgender, sembrano essere vani, non bastano più le mediazioni, dobbiamo pretendere che questo sterminio abbia fine, non possiamo più tollerare di contare i decessi per mano di individui, assassini, che affrancati da una cultura distorta e da una mancanza di leggi a nostra tutela, possa sentirsi legittimato.

L'ondata di transfobia e omofobia nel nostro paese ha raggiunto livelli di assoluta emergenza, è giunto il momento di usare tutti quei mezzi che ci sono consentiti per fermare questo clima degno dei campi di sterminio. Crisalide AzioneTrans promuoverà una mobilitazione nazionale di tutto il movimento Transgender, LGBTQ, che vorrà coinvolgere tutti i movimenti e le istituzioni che non si riconoscono in un "alzata di spalle" di fronte a queste notizie e a tale situazione, la tutela delle persone rese deboli dalla mancanza di leggi opportune e dalla cultura dell'odio (transfobia, omofobia, xenofobia, discriminazioni di ogni genere) non può più attendere.

- Chiediamo ascolto al Capo dello Stato, in quanto garante della nostra costituzione, affinchè si pronunci, come ha fatto per le morti bianche, anche per mettere fine a questa carneficina.

- Chiediamo al governo leggi atte a tutelare la nostra condizione di vita.

- Chiediamo alle forze dell'ordine e alla magistratura, di posare la loro attenzione su questi fatti efferati, elevandosi a paladini della reale giustizia, ricordando loro che un gesto d'amore (sia esso etero, omosessuale, lesbico o transgender) non è reato.

Crisalide AzioneTrans si stringe intorno ai parenti ed amici di Stefania e dedica a lei e a tutte le altre vittime dell'odio e dell'indifferenza non solo il pensiero ma anche gli atti dovuti e fortemente voluti. L'indifferenza è colpevole quanto le mani insaguinate di questi assassini.

Ciao Stefania

Fabianna Tozzi Daneri
presidente nazionale Crisalide AzioneTrans

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