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venerdì 29 ottobre 2021

Trinidad e Tobago: L'attivista transgender Brandy Rodriguez è morta.


L'Associazione per la pianificazione familiare di Trinidad e Tobago (FPATT) e altri gruppi hanno rilasciato dichiarazioni in lutto per la perdita del presidente della Coalizione transgender di Trinidad e Tobago, Brandy Rodrigue.

È con il cuore pesante che piangiamo la perdita della nostra sorella e leader della comunità, Brandy Rodriguez.

Brandy era una campionessa, un'attivista appassionata e instancabile, che guidava la lotta per i diritti e il riconoscimento dei trans a Trinidad e Tobago. Come capo della Trinidad and Tobago Trans Coalition, era una madre per molte persone trans. Brandy è stata riconosciuta dalla regina Elisabetta II d'Inghilterra come Punto Luce per il suo servizio alla comunità trans.


Brandy ha portato una ricchezza di potere, forza, cura e conforto a tutta la comunità LGBT+ e per questo non possiamo iniziare ad esprimere la nostra gratitudine.
Celebriamo la bellissima vita di Brandy, i suoi contributi e il suo lavoro.
Estendiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Brandy e alla nostra comunità.

Rodriguez era nota per il suo lavoro per garantire servizi sanitari sicuri per le persone all'interno della comunità LGBTQI + e per le persone con HIV e AIDS. Ha anche fornito formazione e workshop nei luoghi di lavoro in tutto il paese per ridurre lo stigma, la discriminazione e la violenza nei confronti della comunità transgender.

A luglio, la Rodriguez ha ricevuto il 180esimo certificato di punti di luce del Commonwealth firmato dalla regina Elisabetta II per il suo lavoro. Il premio viene assegnato a persone che hanno dato un contributo eccezionale alla loro comunità. L'Alto Commissario del Regno Unito Harriet Cross le ha reso omaggio tramite il suo account Twitter, dicendo che era incredibilmente triste sentire da Jason Jones che Rodriguez era morta. "Brandy era la famiglia reale di Trini e sono orgogliosa di averla conosciuta", ha twittato.

Buon Viaggio cara Brandy Rodrigue.

"Celebration Of Identity": gli artisti transgender del Tamil Nadu mostrano il loro lavoro alla mostra d'arte della Florida


Un totale di otto dipinti di artisti trans del Tamil Nadu e del Kerala saranno presenti nella mostra dal 20 novembre al 20 aprile 2022. La mostra si intitola "Visibility and Remembrance: Standing with the Trans Community" una mostra curata dal Dipartimento di studi sulle donne e sul genere, della University of South Florida il 17 novembre. I dipinti selezionati saranno anche presenti nel sito web dell'università.

Una delle opere appartiene ad un'artista di nome Abhinaya, donna transessuale di Chennai, morta per molteplici problemi di salute durante il picco della seconda ondata di pandemia di COVID-19 nel settembre 2020 all'età di 34 anni. "Sono contenta che il suo lavoro sia onorato postumo", ha detto Kalki Subramaniam, transdonna, attivista e artista.


Insieme a lei, altri artisti le cui creazioni saranno esposte, come quelle di Saji Varrier, A Rupakala, V Rambha, S Ramesh, Silky Prema, P Santhiya e Kalki Subramaniam. La mostra sarà trasmessa virtualmente il 17 novembre, tre giorni prima del Transgender Day of Remembrance del 21 novembre.


Come suggerisce il nome, il tema della mostra d'arte celebra l'identità transgender nella sua forma più bella. Kalki Subramaniam ha inviato anche altre sette opere. Ognuno di loro ha impiegato circa quattro o cinque anni per essere finalmente completate. Tutti questi artisti sono suoi studenti ai quali ha iniziato a insegnare circa quattro anni fa.

"Tutti questi dipinti parlano della bellezza, dell'orgoglio, dell'individualità e della celebrazione della nostra identità. Tutti esprimono la gioia nella diversità così come la bellezza, sia all'interno che all'esterno della nostra comunità, insieme alle nostre speranze e desideri", ha detto Subramaniam a The Logical Indian.


In Italia il Ddl Contro l’omotransfobia viene bloccato, negli Usa arriva il passaporto senza genere


di VIOLA RIGOLI

In Italia si esulta in Aula perché la legge contro l’omotransfobia non passa, negli Stati Uniti viene rilasciato il primo passaporto in cui il genere sessuale viene indicato con la “X”.

La decisione presa dall’amministrazione Biden, segna una svolta storica nel riconoscimento dei diritti delle persone che non vogliono essere identificate con la classificazione binaria “uomo” e “donna”.

Passaporto senza genere

E così, dal prossimo anno, con l’aggiornamento di tutti i moduli federali, sarà più facile inserire nella propria richiesta la nuova opzione. Gli Stati Uniti, dopo gli anni trumpiani, tornano a promuovere l’inclusività la libertà, la dignità e l’uguaglianza di tutte le persone. Comprese le persone LgbtqI+.

Intersessualità riconosciuta dagli Usa


La prima persona a ottenere il passaporto, anche se per motivi di privacy non è stato confermato dal Dipartimento di Stato, sarà il veterano della Marina, intersessuale del Colorado, Dana Zzyym, militare americano che da anni combatte una battaglia legale per veder riconosciuta la propria intersessualità, dopo che le fu negato il passaporto per uscire dal Paese per non aver sbarrato sulla domanda né la casella “maschio” né quella “femmina”. Nessun tribunale, anche dopo numerosi interventi chirurgici anche durante l’amministrazione Obama, ha mai voluto riconoscere il suo genere “X”.

Passaporto senza genere: grazie Biden

Ma i tempi, fortunatamente, cambiano. Almeno in America. E con l’arrivo alla Casa Bianca di “Sleepy” Joe, i diritti civili tornano in primo piano. Biden nomina la transgender Rachel Levine viceministro della Sanità, e poi ammiraglio medico e impone il divieto di discriminare a scuola in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Il militare Dana Zzyym ora può partire

Il riconoscimento del passaporto X renderà più facile la vita di almeno 1,2 milioni di adulti americani non binari, 2 milioni di transgender e 5,5 milioni di persone che si considerano “intersessuali”. Almeno in partenza, perché all’arrivo in Paesi dove tutto questo non è neanche immaginabile, cosa succederà al momento ancora non è chiaro.



Intanto, però, Dana Zzyym ora potrà viaggiare fuori dal Paese, la sua battaglia è stata vinta e la sua intersessualità è stata ufficialmente riconosciuta. Del resto, come ha commentato: «Solo i criminali e i prigionieri non hanno il permesso di uscire dal Paese». Gli Stati Uniti si aggiungono ad Australia, Nuova Zelanda, Nepal e Canada.


Uno spazio per l’ascolto e il supporto, a Genova inaugura Zenatrans


Inaugurerà mercoledì 3 novembre alle 18.00 Zenatrans, lo spazio voluto da LiguriaPride e dedicato all’ascolto e al supporto delle persone trans.

Appuntamento dunque mercoledì 3 novembre alle ore 18.00 in vico Gibello 17 R per l’inaugurazione. Per informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo infozenatrans@gmail.com.

La prima Amazzone transgender dei fumetti di Wonder Woman


Nel primo numero della serie Nubia & the Amazons di DC Comics, uno spin-off di Wonder Woman, è stata presentata la prima Amazzone transgender della casa editrice, di nome Bia.


Nella storia sono raccontate le modalità con cui le nuovi Amazzoni arrivano a Themyscira. Si tratta di donne morte in qualsiasi parte del mondo a causa della violenza degli uomini, che rinascono attraversando un portale mistico chiamato Pozzo delle Anime, senza ricordare nulla della loro vita precedente. In Nubia & the Amazons arrivano così cinque nuove Amazzoni, le prime dopo molto tempo, tra cui proprio Bia.

Anche se nell’albo non è esplicitato in modo chiaro, Stephanie Williams – scrittrice della serie insieme a Vita Ayala – ha confermato su Twitter che Bia sarà un’Amazzone transgender: «La risposta alla vostra domanda scottante è sì. Esistono Amazzoni trans. Una delle Amazzoni più recenti è una donna trans nera».

«Così come è importante per la miniserie Nubia & the Amazons re-introdurre Nubia e stabilire il suo nuovo ruolo nel DCU, è anche importante rendere chiaro che Themyscira è un posto per TUTTE le donne» ha continuato poi Williams. «Bia avrà un ruolo a Themyscira che non sarà solo la sua esistenza: non farà da scenografia, non sarà una casella da spuntare, ma un personaggio a pieno titolo, importante per la sua comunità. Proprio come le donne trans nere sono importanti per noi nella vita reale.»

Il Pozzo delle Anime richiama la Caverna delle Anime, che fu creata da George Pérez nel 1987, quando rilanciò il personaggio di Wonder Woman e il suo universo narrativo in seguito all’evento Crisi sulle Terre infinite, e che aveva una funzione molto simile.



Rachel Levine : prima ammiraglia a 4 stelle transgender.

Rachel Levine ha abbattuto un altro muro: dopo essere diventata la prima transgender nella storia del governo americano, come viceministra della Sanità, adesso è la prima alta ufficiale a quattro stelle dell’amministrazione federale. Pediatra, professoressa universitaria e attivista Lgbtq+, Levine è stata nominata dal presidente Joe Biden ammiraglia del Corpo incaricato del servizio sanitario pubblico, formato da personale sanitario che interviene in caso di emergenze per la salute o disastri ambientali.

“Questo è un momento storico - ha commentato, subito dopo il giuramento - e io sono onorata di assumere l’incarico, per l’impatto che avrà nella vita delle persone e per ciò che rappresenta”. Da mesi Levine è diventata la voce di persone che vivono ai margini, o senza rivelarsi, e uno dei simboli più forti del passaggio da un presidente sessista e transomofobo a uno che, nonostante sia più vecchio, ha aperto fin da subito al riconoscimento di una sessualità più ampia. L’ammiraglia Levine indosserà regolarmente la divisa blu da primo ufficiale e guiderà un esercito di seimila professionisti sanitari in uniforme.


“Siamo estremamente orgogliosi”, ha commentato il chirurgo generale Vivek Murthy, capo esecutivo e portavoce della sanità. “È un momento di grande orgoglio per tutti noi”, ha aggiunto il segretario alla Sanità Xavier Becerra. Nata da una famiglia ebraica a Wakefield, Massachusetts, 64 anni, sposata nell’88 e divorziata nel 2013, due figli, la transizione a donna completata nel 2011, nella sua carriera di dirigente sanitario Levine ha sempre conquistato una approvazione bipartisan, tanto da essere confermata tre volte dal senato della Pennsylvania nel ruolo di ministra statale della Sanità. A farla emergere come personaggio nazionale è stata la sua battaglia contro la dipendenza da oppioidi, che in Usa è causa di circa 300 mila morti ogni anno, e nel contrastare la pandemia da Covid.

giovedì 28 ottobre 2021

Questa è l’Italia; DDL Zan contro l’omotransfobia affossato in Senato dalle destre : La storia vi presenterà il conto.


Sono stati 154 i sì, 131 i no e 2 gli astenuti alla “tagliola” che ha, di fatto, affossato il ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia, ieri al Senato. Nel momento in cui è stata approvata la proposta – presentata da Lega e Fratelli d’Italia – di far saltare l’esame dei singoli articoli e bloccare così l’iter del testo, l’esultanza da stadio e le urla sguaiate da parte di chi ci dovrebbe rappresentare, al blocco di una legge che riguarda i diritti di tante persone, è inaccettabile. È stata affossata dal voto segreto. Amarezza, delusione, rabbia. Per una battaglia che dura da trent’anni e da trent’anni ogni volta, torna al punto di partenza. Ha vinto l'odio! non gliene frega niente del popolo che dovrebbero rappresentare e quei pochi a cui interessa vengono etichettati come “incapaci”. L'esultanza in aula da parte della Destra, per l’annullamento dei diritti è veramente triste, schifoso. Che brutta pagina di Storia, che vergogna!