Torvaianica. Il Pontefice invia il cardinale Krajewski, a sostegno di alcuni transessuali vittime dell’emergenza Covid. La comunità trans di Torvaianica, infatti, ha chiesto l’aiuto del Papa affinchè il suo elemosiniere recapitasse gli aiuti di cui si aveva bisogno.
Subito son giunti al santo padre i ringraziamenti della comunità: come afferma don Conocchia, parroco della Beata Vergine dell’Immacolata di Torvaianica, “Nel colmo dell’emergenza coronavirus sono arrivati in chiesa un gruppo di transessuali, quasi tutti latinoamericani. Chiedevano aiuti perché con il Covid non avevano più clienti sulla strada». Don Andrea, superato lo stupore iniziale, è stato catturato dalla solidarietà di questa comunità trans che divide le spese di affitto e si aiuta come può. E li ha aiutati sostenendoli non solo economicamente ma anche spiritualmente.
In questa «comunità trans, la voce poi si è sparsa, ora ci sono circa una ventina di persone. Arrivano per lo più dall’America Latina, vogliono molto bene a Bergoglio. Hanno anche fede. Sono rimasto commosso per l’immagine di uno di loro che si è messo a pregare in ginocchio davanti alla Vergine. Qualcuno mi ha anche chiesto di benedire oggetti cari».
Il parroco, giorno dopo giorno ha continuato a essere loro vicino: «Sono persone molto sole, le famiglie lontane. C’è una che ha iniziato a lavorare in strada a 14 anni. Da allora sono passati trent’anni».
Don Conocchia riflette anche sulla situazione generale di questo tempo di pandemia: «Come Chiesa abbiamo l’occasione con il coronavirus di tornare all’essenziale». Un concetto che allarga anche alla celebrazione delle messe ancora a porte chiuse: «Ogni mattina alle 7 abbiamo la messa del Papa. Io ai miei parrocchiani ho spiegato che è questione di vita o di morte. Che Dio e la scienza ci aiutino, quest’ultima dicendo una parola certa sul coronavirus. Poi facciamo quel che è possibile».
Nessun commento:
Posta un commento