“Senza rosa né celeste". Diario di una madre sulla transessualità della figlia”: di Mariella Fanfarillo, prefato da Cirinnà.

«Ho imparato a mie spese la differenza tra vedere e guardare: ora so che da sempre io vedevo mio figlio ma guardavo mia figlia». 

È da questa folgorante consapevolezza che ha inizio il racconto di Mariella Fanfarillo, un viaggio a ritroso lungo la sua vita e quella di sua figlia Esther, transessuale coraggiosa, la seconda ad aver ottenuto in Italia l'autorizzazione al cambio anagrafico di sesso senza l'obbligo
dell'operazione quando era ancora minorenne. 

Raggiungere quel traguardo non è stato semplice, ma Esther e Mariella sono sempre rimaste una accanto all'altra, sostenendosi a vicenda e affrontando insieme la violenza - fisica, psicologica e persino burocratica - di un paese ancora impreparato ad affrontare la diversità e forse anche, ancora di più, l'autodeterminazione. 

Una testimonianza necessaria che «vi farà versare lacrime dolci» (Monica Cirinnà). Una storia vera, fatta di fatica, amore e resilienza.

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