Equity è sindacato britannico di vocazione Lgbt legato al mondo della recitazione che recentemente ha chiesto ai direttori di casting di assumere più attori e attrici transgender anche per i ruoli che rappresentano personaggi etero.
“Il punto è che un attore transgender può essere completamente invisibile in ambito produttivo, ma rappresenta fortemente la diversità nel settore” scrivono gli attivisti di Equity. “Questa diversità “invisibile” è importante tanto quanto forme di diversità più fisicamente riconoscibili. È difficile per gli attori trans costruire una carriera partendo dalla quantità molto ridotta di ruoli trans-specifici, se questi sono gli unici ruoli per i quali sono attivamente ricercati”. In breve, un Conchita Wurst prima maniera dovrebbe avere la possibilità di interptretare la regina Elisabetta.
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Forse ricorderete di quando Scarlett Johansson ha abbandonato un film in cui doveva interpretare un uomo transgender per via delle polemiche che ne sono nate. Ai fini della resa e del realismo, tuttavia, trattandosi di un protagonista maschile che si vestiva da donna, la Johansson non andava comunque bene?
Tigger Blaize, vicepresident di Equity, commenta: “Non vogliamo incolpare nessuno, questa è per molti una nuova aerea, ed è normale commettere errori”. “Ma se commettete un errore, scusatevi, correggetevi e andate avanti. Nessun dramma”. Nessun dramma per loro, per gli sceneggiatori forse un po’ di meno.
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Fonte:https://www.theguardian.com/society/2019/oct/28/cast-more-transgender-actors-in-non-trans-roles-union-urges