La storia cambia ambientazione; ci troviamo in una chiesa dove un prete, impersonato dallo
stesso maniaco, battezza un neonato. Contemporaneamente una ragazza muta trova Tiresia moribonda, la prende con sé e la cura. L’ex trans ora è diventato un uomo, che seppur cieco riesce a vedere il futuro.
Tanti temi in questo film di Bonello vengono sfiorati ma sembrano quasi essere lasciati in disparte: la solitudine sia di Tiresia che del suo aguzzino (oltre che della ragazza muta che salva Tiresia nel bosco), a loro diversità, la strada affollata di transessuali lascia intravedere un mondo dove la tenebra ha fatalmente prevalso sulla luce. Racconto morale ma non moralista, il film di Bonello è suscettibile di molteplici letture da affidare alla sensibilità di ognuno di noi.
Il regista adatta il mito greco di Tiresia ad un ambiente moderno, con questo racconto spietato di una prostituta transessuale tenuta prigioniera da un uomo.
Nello stesso momento Tiresia fu tramutato da uomo a donna. Visse in questa condizione per sette anni provando tutti i piaceri che una donna potesse provare. Passato questo periodo venne a trovarsi di fronte alla stessa scena dei serpenti. Questa volta uccise il serpente maschio e nello stesso istante ritornò uomo.
Un giorno Zeus ed Era si trovarono divisi da una controversia: chi potesse provare in amore più piacere: l'uomo o la donna. Non riuscendo a giungere ad una conclusione, poiché Zeus sosteneva che fosse la donna mentre Era sosteneva che fosse l'uomo, decisero di chiamare in causa Tiresia, considerato l'unico che avrebbe potuto risolvere la disputa essendo stato sia uomo che donna. Interpellato dagli dei, rispose che il piacere sessuale si compone di dieci parti: l'uomo ne prova solo una e la donna nove, quindi una donna prova un piacere nove volte più grande di quello di un uomo.
La dea Era, infuriata perché l'indovino aveva svelato un tale segreto, lo fece diventare cieco, ma Zeus, per ricompensarlo del danno subito, gli diede la facoltà di prevedere il futuro e il dono di vivere per sette generazioni.
In altre versioni del mito fu la stessa madre a chiedere il dono della profezia, dopo che la deaAtena lo aveva accecato per punirlo di averla vista nuda mentre si faceva il bagno. Nel corso dell'attacco degli Epigoni contro Tebe, Tiresia fuggì dalla città insieme ai tebani; sfiancato si riposò nei pressi della fonte Telfussa dalla quale bevve dell'acqua gelata e morì. In un'altra versione l'indovino, rimasto a Tebe con la figlia Manto, venne fatto prigioniero e mandato a Delfi con la figlia, dove sarebbero stati consacrati al dio Apollo. Tiresia morì per la fatica durante il cammino. La storia di Tiresia è narrata tra gli altri da Ovidio nelle metamorfosi (per quanto riguarda l'episodio di "transessualità") e da Stazio nellaTebaide.
Il film di lingua francese con sub inglesi e portoghese. § Download §
Fonte:http://filmes-gbrasil.blogspot.com/2010/10/tiresia.html
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