Gli esseri umani dell’anno zero vivono nella paura del fallimento, nella paura della morte, il tormento del giorno dopo martella nelle loro teste, stress, soldi, società in declino, gli umani vanno verso il loro futuro regredendo, diventando sempre più stupidi e superficiali, alcuni sperano nell’apertura spirituale, ma molti vengono programmati per camminare all'indietro.
Giovani ragazzi che crescono nella vanità, nella superiorità, una società che insegna ad essere superiore e uccidere i più deboli, bambini bianchi che mangiano bambini neri, ragazzine che invece diventano oggetto di sesso durante gli orari di pausa nelle medie, bagni che si sporcano di verginità strappate per divertimento e noia, una società dove la tv ha come primo obbiettivo il materialismo, dove tutto ciò che è bello è fondamentale, dove gli occhi delle persone non guardano verso una certa misura.
L’anno zero dei cuori strappati a morsi, dei proiettili lanciati da mani pericolose e stupide, un anno dove i blocchi di piccole donne vengo traforati, dove l’invalido è il divertimento della rete e il colore diverso è oggetto di sfogo per rabbia e paura… un mondo dove gli umani si odiano tra di loro, dove occhi puri soffrono e attendono in silenzio, che il mondo faccia tabula rasa, dove il numero dei sopravissuti non supererà il cento!
(EJAY IVAN LAC)
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