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venerdì 20 gennaio 2012

Ecco il calendario transgender 2012, presentato da Don Gallo, contro l'ipocrisia.


Il 'Princesa Transgender sex – worker 2012' raccoglie 12 fotografie che ritraggono le sex workers mentre fanno lavori n

ormali, dalla cameriera alla giornalista. Il sacerdote: “In
iziativa per abbattere il muro di ipocrisia”

Ecco il calendario transgender 2012. "Avremmo saputo fare tutto se ci avessero permesso di farlo": l'idea del calendario nasce da questa frase di Rossella Bianchi, presidente dell'associazione Princesa. Le protagoniste (Anna, Sara, Puffetta, Ulla, Sandra, Roberta, Liza, Ursula, Monica, Rossella, Regina) e tutte le altre si sono chieste cosa avrebbero potuto fare in un diverso contesto sociale che non le identificasse solo nelle luci rosse del Ghetto. Da questa riflessione sono nate ambientazioni quotidiane, ironiche, che rappresentano diversi lavori della città e del quartiere (il calendario è stato realizzato da Comunità di San Benedetto al
Porto, Associazione Princesa e Casa di Quartiere GhettUp)

Presentato Mercoledì 8 gennaio presso il Palazzo Ducale di Genova, il calendarioTransgender Sex-workers 2012, che mostra dodici trans alle prese con lavori normali e quotidiani. Che vorrebbero fare, che potrebbero fare. Lo dice anche Rossella, una trans sex worker:


Alla presentazione ha partecipato Don Gallo, oltre a Rossella Bianchi, la fotografa Maddalena Bartolini che ha scattato le immagini e collabora con Ghettup, e il portavoce di San Benedetto Domenico Chionetti. Un messaggio contro la discriminazione e l'indifferenza, contro il muro di ipocrisia che circonda le sex workers, trasgender e non solo.


Si chiamano Anna, Sara, Puffetta, Ulla, Sandra, Roberta, Liza, Ursula, Monica, Rossella, Reginae negli scatti di cui sono protagoniste non interpretano "il lavoro dei loro sogni - spiega la fotografa - ma quello che sentono più vicino alla loro indole. La maggiorparte hanno più di 40 anni e non vogliono cambiare lavoro. Ma le più giovani vorrebbero e devono avere l'opportunità di farlo". "Da quelle foto, mentre posano dietro il bancone di un bar o in un negozio - spiega Don Gallo - affiora tutta l’ipocrisia di una città che denota ancora mancanza di attenzione nei loro confronti. L’unico tema che ci sta a cuore è la persona umana: che sia disoccupato, trans o detenuto non importa nulla"."Per le giovani sex workers in cerca di un lavoro diverso - continua il sacerdote - la crisi economica e i pregiudizi spesso impediscono di trovare valide alternative e chi invece vive da decenni di sesso a pagamento dovrebbe essere rispettata nella sua scelta di autodeterminazione perché - conclude - la prostituzione è reato quando c’è sfruttamento. Perché colpire sempre le lavoratrici e non i clienti? Noi vogliamo difendere i loro diritti con la Costituzione in mano".

Non è la prima volta che Don Gallo è testimonial di un calendario realizzato dalle trans di Princesa. Nel 2008, in occasione della presentazione del calendario 2009, oltre a ricevere le critiche di vari vaticanisti, venne minacciato di "vergate bene assestate", ne vene chiesta la scomunica e addirittura la deportazione a Guantanamo.

«Gesù aveva dodici apostoli e io ho dodici apostole, ma posso dire con sicurezza che nessuna di loro mi tradirà». Così esordisce Don Gallo, prete da marciapiede, come ama definirsi, nel presentare il calendario 2012 dell'associazione Princesa, il gruppo che riunisce molte trans del centro storico e in particolare della zona del 'ghetto', quel labirinto di vicoli, compreso tra piazza della Nunziata e via del Campo, dove sorge anche la casa di quartiere Ghettup.

Breve saranno disponibili le informazioni su come acquistarlo http://www.sanbenedetto.org/

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