Prima dell'Aprile 1982, anno in cui venne approvata la legge 164/82 - Norme in materia di riattribuzione di sesso - le persone transessuali erano una vera e propria razza con tanto di schedatura. I loro documenti, prima di quella data, erano uno strumento di devastazione e di selezione razziale. La mia carta d'identità sarebbe stata questa!
Le persone transgender in Italia sono incapaci all'organizzazione in un movimento di rivendicazione.
Ignorano le battaglie e la storia del movimento fatta di mazzate, galere e confino. Si nutrono di contrapposizioni e falsi ideologici, che fanno di un potenziale esercito, un contenitore di antagonismi e di immobilità patologica.. Le associazioni e la politica hanno fallito in tema di diritti civili, tuttavia anzichè identificare un terreno comune su cui costriure e condividere una nuova lotta di rivendicazione che abbia e sfrutti la sua forza autonoma, si preferisce galleggiare nelle sabbie mobili della "delega", evitando accuratamente consapevolezza e soggettività attiva e mirata.. Le giovani generazioni affidano le loro vite ad "altri", dimenticando che il diritto all'autodeterminazione è il fondamento di una efficace progettualità personale e collettiva.
Il momento che vive il nostro paese, dal punto di vista politico, economico e sociale, non è una scusa sufficiente , per continuare a fare finta che non ci sia più nessuna battaglia da combattere..
Il coraggio alla disobbedienza civile, ha un prezzo che più nessuno è disposto a pagare, e che inizia appena fuori la porta di casa, quando e se inizia!
Se si considera una conquista civile un giochetto di magia che permette a tutti di avere un doppio nome sui documenti, e lo si fa passare come una soluzione credibile da sostenere, beh, diventa davvero inevitabile appassionarsi ad altro. Il mio contributo alla causa, ammesso che ce ne sia stato e che qualcuno lo abbia recepito, finirà il 20 novembre con il video dedicato al TDOR 2011.
LauraDenu
Fonte:http://lauradenu.blogspot.com/
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