"Le nostre vite, la nostra libertà" Laici in piazza a Milano per i diritti.

Megaraduno in piazza del Cannone. Sul palco, a difendere le ragioni di una legislazione laica, oltre a Mina Welby e Beppino Englaro, anche Lella Costa e decine di attori

di ZITA DAZZI

"Le nostre vite, la nostra libertà" è il titolo di una grande manifestazione nazionale che si terrà domani, sabato pomeriggio, alle 14, in piazza del Cannone. Un raduno dedicato alla Laicità e per l'affermazione dei diritti civili in Italia, "un Paese che ancora sconta una pesante sudditanza nei confronti della Chiesa cattolica". Saranno presenti alcuni testimonial d'eccezione come Beppino Englaro, padre di Eluana, protagonista di una lunga battaglia per l'eutanasia, come Mina Welby, che lottò per ottenere lo stesso diritto per il marito, disabile e malato terminale.

Fra gli obiettivi della manifestazione - che ha anche il chiaro scopo di replicare alla mobilitazione del mondo cattolico con i suoi 'Family day' - c'è un lungo elenco di leggi che da tempo la società laica rivendica senza che il parlamento riesca a deliberare sulle varie proposte in discussione. Fra queste leggi, ci sono tutte quelle sulle quali si concentra la polemica politica: da quella per ilmatrimonio gay e il riconoscimento delle unioni civili, da quella sulla fecondazione assistita a quella sul "fine vita", fino alla legge contro l'"omotransfobia" e quella per limitare il finanziamento alle scuole cattoliche.

In piazza e sul palco, a difendere le ragioni di una legislazione laica, oltre alla Welby e a Englaro, anche Lella Costa, Renato Sarti, Matteo B. Bianchi, Elio De Capitani, Massimo Cirri, Don Franco Barbero, Alessandra Faiella, Daniela Fantini, Massimo Depaoli, Marco Cappato, Paolo Hutter, Antonio Capitani, Manuela Doriani, i TriBemolle, i Babb de Menk & The Soul Sisters e tanti altri.

I gruppi promotori della manifestazione sono i 'Sentinelli' di Milano, l'Associazione radicale Certi diritti, l'associazione Enzo Tortora, l'associazione Luca Coscioni, L'unione atei italiana (Uaar) e diverse altre sigle, con l'adesione di Emergency e di tutte le reti e i coordinamenti gay. L'appello per l'evento sta girando in modo virale sui sociale con 30mila invitati e già oltre 5mila adesioni. per informazioni è stata aperta una pagina su Facebook (30mila invitati, 3mila partecipanti fino ad ora) intitolata 'milano3ottobre'.

L'evento per l'affermazione dei principi di laicità e diritti di tutti in piena polemica per la battaglia in Regione contro 'le teorie gender' a scuola e in vista del discusso convegno in Regione per l'affermazione della 'famiglia naturale'. In questo contesto, a Palazzo Marino, sempre domani è stato organizzato - per la prima volta in Italia, 'Leaders for change', un confronto tra manager, professionisti e imprenditori lgbt per fare rete e nel caso italiano promuovere "un'equa applicazione dei diritti umani" facendo in modo "di recuperare il ritardo esistente tra il nostro paese e il resto dell'Europa". Non solo in famiglia, ma anche nel mondo del lavoro e dello sviluppo, cruciale per una vera "smart city". In sala Alessi, professionisti, imprenditori e manager lgbt porteranno le esperienze di successo internazionali per "favorire la comunicazione allo scopo di migliorarne le condizioni sul piano personale, professionale, economico e culturale" ed eliminare ogni gap. Perché anche le città, nel loro processo di evoluzione e cambiamento, possono aiutare le persone - a prescindere dal loro orientamento sessuale - a sviluppare il loro talento e inserirsi al meglio, anche professionalmente.

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