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lunedì 25 novembre 2019

25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Chiedete aiuto: Il 1522 è un numero anti violenza e stalking, è gratuito e attivo 24 h su 24, Ricordatevi che non siete sole.

L ′82% delle volte chi fa violenza su una donna non deve introdursi con violenza nell’abitazione, ha le chiavi di casa. È infatti quasi sempre il compagno o un conoscente.



Fumetti di Silvia Ziche. 

 L’errore più grosso è quello di credere di meritarlo. In Silenzio.



#stopviolenzasulledonne #orangetheworld

giovedì 21 novembre 2019

Chile: Daniela Carrasco "la Mimo" sequestrata dai militari, uccisa ed esposta impiccata x intimidire le donne che lottano. Come facevano i nazisti con i partigiani.

Daniela Carrasco - 'la Mimo', artista di strada cilena di 36 anni, è stata fermata dai militari e trovata impiccata in un comune della città metropolitana di Santiago del #Chile. Violentata e torturata fino alla morte, nel silenzio colpevole di tutti.

Lei era Daniela Carrasco, aveva 36 anni, per tutti semplicemente "La Mimo".

Il 19 ottobre scorso era scesa in piazza a Santiago del Cile per manifestare contro il governo filo-militare e nostalgico di Pinochet, come faceva ogni giorno, quando è stata catturata dai carabineros cileni. È l'ultima volta che hanno visto Mimo da viva. Il giorno successivo il suo corpo è stato ritrovato senza vita, impiccato ad un albero, straziato dalle violenze subite.

La perizia ricevuta dalla famiglia ieri, un mese esatto dopo, parla di "suicidio", senza alcun riferimento alle torture e alle umiliazioni inferte.


Daniela era una donna, un'artista di strada di straordinario talento, un'attivista per i diritti civili. Un simbolo della protesta in Cile. Daniela fino all'ultimo ha usato il suo corpo, da viva, per raccontare le atrocità di un governo trasformato in regime. Qualcuno ha usato il suo corpo, da morta, per inviare un messaggio a chiunque osi protestare, a tutte le donne che combattono e resistono, in Chile e nel mondo intero.

Daniela è stata "suicidata".
La lotta di Mimo reclama verità.
Il suo corpo grida giustizia.

mercoledì 20 novembre 2019

Oggi 20 novembre, si celebra " Il Transgerder Day oF Remembrance". Giornata del ricordo, in onore alle vittime dell'odio e della discriminazione transfobica.


Ogni anno, il 20 novembre è dedicato a tutte le persone trans, vittime dell’odio transfobico. Un odio che non si arresta, ma che aumenta di anno in anno, secondo i dati riportati.

Il TDoR, il Transgender Day of Remembrance, è una commemorazione istituita il 20 novembre 1999 e da 19 anni viene celebrata in moltissime città di tutto il mondo.

Rita Hester



Il TDoR è dedicato a Rita Hester, una donna transgender uccisa il 29 novembre 1998, a Boston. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, Rita Hester viene vista l’ultima volta uscire dal locale Jacques, assieme a due persone. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, un vicino chiama la Polizia per dei rumori sospetti e quando gli agenti entrano nell'appartamento della donna la trovano in fin di vita, accoltellata. Morirà dopo pochi minuti.

Ma Rita morirà due volte: la prima per le ferite riportate, la seconda per come venne trattata dai giornali. Tutti i media parlarono di lei al maschile, tralasciando il suo essere trans. Erano gli anni ’90, e la scarsa informazione portava a errori del genere molti giornalisti. Per tutti, quindi, era un uomo morto assassinato. Ai familiari e agli amici, rimase solo il ricordo di Rita. I responsabili non furono mai arrestati, ma le indagini supposero fossero stati dei conoscenti, in quanto non mancava nulla nell'appartamento e non c’erano indizi su un’eventuale colluttazione.

Le comunità di cui la Hester faceva parte, quella afroamericana e quella LGBT, si ribellarono, organizzando una fiaccolata a San Francisco dal nome Remembering Our Dead, da cui l’attivista Gwendolyn Ann Smith prese spunto e diede vita al TDoR.

Le statistiche di Transgender Europe



Ogni anno sono oltre 300 le persone transessuali uccise nel mondo, e i dati rilasciati da Transgender Europe nel 2019 rivelano un totale di 331 casi di omicidi segnalati di persone transgender.

L’aggiornamento TDoR 2019 ha rivelato un totale di 331 casi di omicidi segnalati di persone transgender e/o per motivi di intolleranza legati al genere tra il 1 ° ottobre 2018 e il 30 settembre 2019. In lieve calo dall'anno precedente, che segnava 369 casi.

Il triste primato va al Brasile con 130 omicidi, segue il Messico con 63 e gli Stati Uniti con 30, per un totale di 3314 casi “segnalati” in 74 paesi in tutto il mondo tra il 1 gennaio 2008 e il 30 settembre 2019.

Lo stigma e la discriminazione nei confronti delle persone trans sono reali e profondi in tutto il mondo, e fanno parte di un circolo strutturale e continuo di oppressione che priva le persone transgender dei loro diritti fondamentali. Le persone trans sono vittime di orribili violenze e reati, tra cui estorsione, aggressioni fisiche e sessuali e omicidio. Nella maggior parte dei paesi, i dati sulle persone trans assassinate non vengono prodotti sistematicamente ed è impossibile stimare il numero effettivo di casi, che è sicuramente maggiore rispetto alle cifre in nostro possesso.

Le vittime di queste violenze sono soprattutto prostitute (61%), a dimostrazione di quanto sia difficilissimo, per una persona transessuale, accedere al mondo del lavoro e vivere una vita dignitosa. In un mondo che volta loro le spalle, è la prostituzione, il più delle volte sfruttata dalla malavita, l’unica soluzione per una persona trans per mettere insieme il pranzo con la cena. Il 65% delle vittime di omicidio segnalate sono donne trans migranti.

(dati reperibili qui)



l’associazione Libellula ha messo in campo a Roma per il Transgender Day of Remembrance martedì 26, con il patrocinio di Roma Capitale, Regione Lazio, UNHCR, UNAR e CGIL.

Una mostra fotografica , “PER NON DIMENTICARE” che sarà inaugurata oggi a Palazzo Valentini (via IV Novembre 119/a) alla presenza della Sen. Monica Cirinnà e che racconta le vite strappate, recise, violate di decine di donne e uomini transessuali, che coraggiosamente hanno deciso di autodeterminarsi e scegliere con quali occhi vedere il mondo, e che purtroppo sono stati vittima del pregiudizio, dello stigma e dell’odio, di fronte al quale non hanno avuto scampo.

Si leggono le tristi vicende di Alex, studente di 19 anni trovato ucciso in Russia in circostanze misteriose; Camila, savadoregna di 29 anni, uccisa dopo essere tornata nel suo paese d’origine, Brayan, incoronata principessa gay del Carnevale a Misantia e colpita a a sangue freddo da due uomini armati, e molte altre. Giovani vite transessuali cancellate dal mondo con atti di violenza ignobili, guidati da un odio cieco e assurdo.
Le attiviste trans assassinate

Rita Hester è solo una delle centinaia di vittime che ogni anno l’odio transfobico miete. Tra queste ci sono diverse attiviste trans che coraggiosamente hanno dedicato la propria vita alle battaglie del movimento LGBT, per poi essere ammazzate una prima volta da persone transfobiche e una seconda volta dalle forze dell’ordine o della stampa.

Hande Kader

La figura dell’attivista transgender turca Hande Kader è diventata nota grazie soprattutto a una fotografia scattata durante il Pride di Istanbul del 2015, in cui veniva colpita dal getto degli idranti delle forze delle ordine, per via del divieto di manifestare. Il governo di Erdogan proibì infatti la parata all’ultimo minuto «perché ricorreva il Ramadan».



Alla giovane età di 23 anni, Hande fu trovata morta in una strada della capitale turca. Il suo corpo era stato mutilato e bruciato, probabilmente per togliere delle tracce che potevano far identificare l’autore dell’omicidio. La sua morte fece notizia in tutto il mondo, ma ancora oggi non è stato identificato l’assassino o gli assassini.

Sanath Kumara

Sanath Kumara era un’attivista srilankese impegnata nel sensibilizzare le persone transgender alla prevezione dell’HIV. La vita dei trans e delle trans non è facile in Paesi come lo Sri Lanka, tant’è che si scoprì che la stessa Sanath era una donna transgender soltanto dopo la sua morte. Il 5 settembre 2017, all’età di 34 anni venne ritrovata morta nel parcheggio di un ospedale di Dumballa: era stata brutalmente colpita con delle mazze di legno.



La sorella di Sanath venne a conoscenza del fatto con una telefonata da parte dello stesso assassino, che imprecò contro di lei senza però rivelare la propria identità.

Sasha Garden

Tra le vittime di una serie di attacchi a sfondo razzista e omotransfobico di Orlando, c’è Sasha Garden, considerata una delle voci più forti della comunità LGBT della città. Attivista transgender e coordinatrice di un’associazione per la sensibilizzazione alla prevenzione dell’HIV, Sasha è stata assassinata a soli 27 anni: il suo corpo è stato trovato in un parco la mattina del 19 luglio 2018.

L’avvocata transgender della vittima, Montrese Williams, spiegò che le persone trans sono molto restie a chiamare le forze dell’ordine in caso di necessità per il modo in cui spesso vengono trattate da questi. Aggiunse che, quando gli agenti arrivarono a casa sua per l’identificazione del corpo, si dimostrarono estremamente ignoranti sulla terminologia da usare per le persone trans. Nonostante Montrese spiegò che sia lei che la vittima fosse una donna trans, sul verbale Sasha venne descritta come «un uomo che indossava una parrucca e abiti femminili».

Vanesa Campos

Peruviana transgender trasferita a Parigi, Vanesa Campos era un’attivista impegnata nella lotta all’AIDS e per i diritti delle persone trans. Nella notte tra il 16 e il 17 agosto del 2018, Vanesa venne assassinata a 36 anni nel quartiere Bois de Boulogne: secondo una prima ricostruzione ufficiale fu accoltellata da un gruppo di uomini che aveva inseguito per difendere alcune colleghe sex worker che questi stavano molestando e derubando.

L’autopsia rivelò che non furono le coltellate dei ladri ad ammazzarla, bensì lo sparo di una pistola della polizia: secondo quanto riportato dal giornale satirico Le Canard enchaîné, l’arma del delitto apparteneva a un poliziotto che era stato derubato dai malviventi (versione mai confermata o commentata dalla Prefettura).

A questo link i dettagli di tutte le iniziative organizzate da Arcigay in occasione del Transgender Day of Remembrance 2019 su tutto il territorio nazionale.


sabato 9 novembre 2019

“Senza rosa né celeste". Diario di una madre sulla transessualità della figlia”: di Mariella Fanfarillo, prefato da Cirinnà.

«Ho imparato a mie spese la differenza tra vedere e guardare: ora so che da sempre io vedevo mio figlio ma guardavo mia figlia». 

È da questa folgorante consapevolezza che ha inizio il racconto di Mariella Fanfarillo, un viaggio a ritroso lungo la sua vita e quella di sua figlia Esther, transessuale coraggiosa, la seconda ad aver ottenuto in Italia l'autorizzazione al cambio anagrafico di sesso senza l'obbligo
dell'operazione quando era ancora minorenne. 

Raggiungere quel traguardo non è stato semplice, ma Esther e Mariella sono sempre rimaste una accanto all'altra, sostenendosi a vicenda e affrontando insieme la violenza - fisica, psicologica e persino burocratica - di un paese ancora impreparato ad affrontare la diversità e forse anche, ancora di più, l'autodeterminazione. 

Una testimonianza necessaria che «vi farà versare lacrime dolci» (Monica Cirinnà). Una storia vera, fatta di fatica, amore e resilienza.

Atleti transgender: la IAAF ha preso la sua decisione

La Iaaf ha comunicato il nuovo regolamento per atleti transgendere.

La situazione delle transgender nel mondo dell’atletica è chiacchierata da tempo ormai dopo il caso Semenya. Adesso l’IAAF ha stilato un nuovo regolamento per queste atlete, stabilendo che per poter gareggiare dovranno avere con sè una dichiarazione firmata che attesti che appartengono al genere femminile. Ma non finisce qui: le atlete, infatti, dovranno dimostrare, in un periodo di un almeno un anno, che i livelli di testosterone nel loro organismo non superano la soglia di cinque nanomoli per litro.

Nonostante la popolarità del caso Semenya, il nuovo regolamento è nato a seguito del caso di Cece Telfer un uomo diventato donna che ha partecipato ad eventi maschili negli Stati Uniti prima di essere autorizzata a gareggiare con le donne.


Di Rita Caridi

Solidarietà a Liliana #Segre , che oltre a tutto il resto deve anche subire una visita del Trux in cerca di alibi. Io lo avrei lasciato attaccato al citofono


sabato 2 novembre 2019

Il sindacato degli attori britannici Equity ha pubblicato linee guida per sollecitare i cineasti a scegliere più attori trans per i ruoli che rappresentano personaggi etero.


Equity è sindacato britannico di vocazione Lgbt legato al mondo della recitazione che recentemente ha chiesto ai direttori di casting di assumere più attori e attrici transgender anche per i ruoli che rappresentano personaggi etero.

“Il punto è che un attore transgender può essere completamente invisibile in ambito produttivo, ma rappresenta fortemente la diversità nel settore” scrivono gli attivisti di Equity. “Questa diversità “invisibile” è importante tanto quanto forme di diversità più fisicamente riconoscibili. È difficile per gli attori trans costruire una carriera partendo dalla quantità molto ridotta di ruoli trans-specifici, se questi sono gli unici ruoli per i quali sono attivamente ricercati”. In breve, un Conchita Wurst prima maniera dovrebbe avere la possibilità di interptretare la regina Elisabetta.



Forse ricorderete di quando Scarlett Johansson ha abbandonato un film in cui doveva interpretare un uomo transgender per via delle polemiche che ne sono nate. Ai fini della resa e del realismo, tuttavia, trattandosi di un protagonista maschile che si vestiva da donna, la Johansson non andava comunque bene?

Tigger Blaize, vicepresident di Equity, commenta: “Non vogliamo incolpare nessuno, questa è per molti una nuova aerea, ed è normale commettere errori”. “Ma se commettete un errore, scusatevi, correggetevi e andate avanti. Nessun dramma”. Nessun dramma per loro, per gli sceneggiatori forse un po’ di meno.




Fonte:https://www.theguardian.com/society/2019/oct/28/cast-more-transgender-actors-in-non-trans-roles-union-urges