8 marzo .. Giornata internazionale della donna, quando le donne ricevono complimenti, fiori, un giorno di festa.
Ringraziamo e ci congratuliamo per i fiori, amiamo i fiori. Ma questo
non mi impedisce di ricordare che le donne Italiane, come quelle in
tutto il mondo, hanno poco da festeggiare oggi, devo dire che ci sono
tante donne che non hanno nulla da festeggiare, ne oggi, ne domani. C'è
ancora tante becere tradizione, marchiate nell'anima delle donne, che
dobbiamo eliminare. La violenza sessista non è diminuita. Oggi viviamo in un mondo in cui
le donne sono ancora i principali obiettivi di violenza. Secondo le
Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere il 70% delle donne in alcuni
paesi affrontano la violenza fisica e / o sessuale nella loro vita.
In paesi come l'Australia, il Canada, Israele, Sud Africa e Stati
Uniti. La violenza parti dai partner intimo per il 40% e il 70% delle
vittime assassinate sono di sesso femminile. Inoltre, circa 140 milioni
di bambine subiscono mutilazioni genitali e altri milioni sono costretti
a matrimoni forzati e al traffico sessuale.
E tutte queste situazioni di abuso
peggiorano ulteriormente se le donne sono nere, povere o omosessuale.
Trattate come
oggetti di gratificazione sessuale degli uomini e la maggior parte non
si rendono conto. PIANTATE NEI NOSTRI CERVELLI come si la vera finalità e
scopo delle donne fosse questo. E ciò che è più triste, molte donne
contribuiscono a questo quadro e vedono come coretto è giusto.
NON, NON, NON possiamo celebrare la mancanza di DI RISPETTO, non
possiamo celebrare accontentarci di lasciare ingannare da questi falsi
fiori senza profumo offerti per mano di una società violenta, razzista,
sessista e ipocrita.
Non possiamo accettare questi fiori
marchiati , sporchi con il sangue di coloro che sono morti combattendo
in passato per i loro diritti,
sangue di coloro che sono morti
vittime della violenza dai loro partner, sangue dalle vittime dello
Stato, vittime di abbandono, vittime di pregiudizi, Vittime della
religione.
Questo mio post di oggi e a tutti voi che siete
donne, MA soprattutto alla mia madre, la donna che mi ha reso quello che sono oggi.
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