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giovedì 27 settembre 2007

SUICIDIO DI MATTEO, LA PROCURA CHIEDE L`ARCHIVIAZIONE


(27/09/2007) La Procura si è detta "perplessa che sia diventata una icona gay un ragazzo che non lo era, ovviamente senza alcun pregiudizio morale sull`omosessualità". Insorge Arcigay
TORINO - La Procura di Torino ha chiesto l'archiviazione del caso del sedicenne che si è suicidato lo scorso aprile perchè deriso dai compagni di scuola che gli rimproveravano di essere troppo effeminato.
Ma la presunta omosessualità di Matteo non fu mai dimostrata tanto che la procura si è detta "perplessa che sia diventata una icona gay un ragazzo che non lo era, ovviamente senza alcun pregiudizio morale sull'omosessualità". Non ci sarebbe quindi nessuna ipotesi di reato ne' quella di istigazione al suicidio ne' episodi di bullismo ma neanche una sottovalutazione da parte della scuola del problema.

"Il fatto che Matteo fosse o meno omosessuale è del tutto irrilevante rispetto a quanto accaduto" insorge Franco Grillini e Arcigay. "Il punto vero era la situazione per cui un ragazzo di sedici anni veniva preso in giro perché accusato di essere 'troppo molle' o 'effeminato', in una sola parola 'checca'. Non sappiamo se le prese in giro erano bonarie o meno - ha continuato Grillini - sta di fatto che hanno avuto un esito disastroso e che un ragazzo di sedici anni si è suicidato. Sarebbe bene che i PM di Torino si attenessero ai fatti ed evitassero interpretazioni fantasiose che poco o nulla hanno a che fare con le technicalities dell'attività giudiziaria e, se proprio volevano farci conoscere la loro opinione di carattere sociologico, avrebbero potuto analizzare quel maschilismo e quel macismo che è il vero substrato culturale che sta alla base di violenza e bullismo".
SE NON LO INGOI SEI UNA CHECCA
(24/09/2007) Un ragazzino di undici anni è stato costretto dai compagni ad ingoiare un galleggiante da pesca per dimostrare di essere un vero uomo. Ma il ministro dell`Istruzione non ritiene necessario una campagna di prevenzione contro il bullismo omofobico


In provincia di Torino a pochi chilometri dalla città dove lo scorso aprile un sedicenne si è tolto la vita perché deriso dai compagni, si è verificato un altro episodio di bullismo omofobico. Un ragazzino di undici anni è stato costretto dai compagni di scuola ad ingoiare un galleggiante da pesca per dimostrare di essere un vero uomo. Lo studente è finito all'ospedale, dal quale è stato dimesso con sei giorni di prognosi, e sull'accaduto è stata aperta un'indagine interna. "Se non lo ingoi sei una checca gli urlavano contro i compagni" ha raccontato la madre ai giornalisti.

"Occorre rapidamente approntare un piano di lotta all'omofobia in ambito scolastico" commenta Franco Grillini che all'inizio dell'anno aveva presentato un'interrogazione sul fenomeno. Ma il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni sembra essersene dimenticato tanto che non ha ritenuto necessario l'inserimento specifico del bullismo omofobico nelle campagne di prevenzione della violenza nelle scuole. Così ancora una volta sono le associazioni a riempire i vuoti della politica.

Il 22 e 23 ottobre si terrà al Lingotto di Torino il convegno 'Educare alla diversità' organizzato dal Coordinamento glbt Pride insieme alle associazioni omosessuali e del Servizio Lgbt comunale. A Firenze invece il 26 e 27 ottobre 2007, durante il convegno per il superamento delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, saranno resi noti i risultati di un'indagine esplorativa sui bisogni e sulle esperienze degli omosessuali italiani.

giacomo.cellottini@gay.tv

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