Questo è il forte messaggio che arriva dall'annuale Sinodo della Chiesa valdese e metodista, che si conclude il 31 agosto 2007 a Torre Pellice (Torino), in cui è stato approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno, scritto dalla REFO (Rete evangelica Fede e omosessualità ) e da un folto gruppo di pastori e rappresentanti delle chiese locali, con cui i rappresentanti del Sinodo invitano le loro chiese «ad appoggiare organizzazioni, gruppi e iniziative tese a sensibilizzare l'opinione pubblica contro il pericolo strisciante dell'omofobia» ed esprimono «la solidarietà alle persone omosessuali oggetto di discriminazioni e persecuzioni, la preoccupazione per il repentino aumento degli episodi di omofobia sociale e fisica in Italia e la condanna ferma ed assoluta verso le persecuzioni e le condanne capitali emesse in molti paesi nei confronti di persone omosessuali».
Questa decisa presa di posizione parte dalla considerazione, spiegano i valdesi, della «condizione di discriminazione sociale e legislativa in cui versano molte persone omosessuali nel nostro paese che, limitando oggettivamente il loro diritto ad avere una affettività serena e responsabile, le rende oggetto di violenza fisica e psicologica» e della «situazione, lesiva per i fondamentali diritti umani, a cui sono sottoposti milioni di omosessuali nel resto del mondo là dove le persone omosessuali sono esposte a persecuzioni nell'indifferenza quasi assoluta dei governi occidentali».
La moderatora della Tavola valdese, Maria Bonafede ha dichiarato di essere contenta che il Sinodo abbia approvato quello che lei ritiene "un atto dovuto" nella testimonianza cristiana e ha esortato le chiese a sostenere concretamente, il prossimo anno, le veglie ecumeniche contro l'omofobia organizzate dai gruppi di credenti omosessuali che il 28 giugno di quest'anno hanno visto, in quattordici città italiane, un'ampia partecipazione di cristiani di varie confessioni.
Comunicato stampa a cura di GIONATA, newsletter informativa su "Fede e Omosessualità "
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