Il Cardinale Rosso è un uccello prevalentemente diffuso nel Nord America, la cui peculiarità è un piumaggio di un rosso-porpora molto accesso. Il maschio assume queste colorazioni, mentre la femmina è solitamente sulle tonalità del marrone o del crema. L’esemplare fotografato, tuttavia, assume entrambi i toni e il suo corpo è sagittalmente diviso in due lati, quello maschile e quello femminile.
Il fenomeno non è di certo nuovo alla scienza zoologica: si chiama ginandromorfismo, ovvero una modifica cromosomica che porta gli esemplari affetti ad avere sia caratteri maschili che femminili. E il fatto curioso è che gli animali ginandromorfi – si ricordi il gatto Venus, idolo dei social network di qualche settimana fa – presentano sempre manti perfettamente suddivisi a metà, come se si trattasse di due soggetti distinti.
A livello di vita, nulla cambia per questi soggetti nel regno animale, se non in termini di riproduzione. Molti animali ginandromorfi subiscono la modifica genetica solo nei loro caratteri secondari, quali appunto piume e pelo, ma non tutti gli esemplari – di questo Cardinale Rosso, ad esempio, non è dato sapere – presentano genitali sia maschili che femminili. Inoltre, non tutti sono in grado di fecondare, di deporre uova oppure di sostenere una gravidanza. Ma nel mondo animale non vi è discriminazione, quindi i loro corpi sgargianti non possono che essere un valore aggiunto.
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