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giovedì 26 luglio 2012

La Serbia nuova "terra promessa" di chi vuole cambiare sesso


Una volta per cambiare sesso si andava a Casablanca: adesso la nuova "terra promessa" di chi vuole un'operazione del genere è la Serbia, con i suoi centri specializzati e i costi davvero bassi, se paragonati a quelli di altri paesi...


BELGRADO - C'era una volta Casablanca, città del Marocco famosa per essere il post giusto in cui andare per cambiare sesso. Quei tempi, però, sono davvero lontani, visto che nel 2012, la nuova Mecca degli aspiranti transgender è, invece, la Serbia. Fino a circa 20 anni fa la transessualità, nell'ex Jugoslavia era vista come un atto contro la volontà di Dio e, come ha spiegato il dottor Dusan Stanojevic al NY Times, "era un taboo a tal punto che non venive menzionata nemmeno nei testi di Medicina".

L'omofobia in Serbia è un sentimento che non è certo svanito nel nulla, ma dal 1989, grazie al crollo del comunismo e all'intraprendenza di un altro medico, il chirurgo Sava Perovic, le operazioni per permettere alle persone di cambiare sesso sono diventate realtà. Attualmente in Serbia ci sono ben quattro centri altamente specializzati in questo tipo di operazioni: ciò che li rende più attraenti rispetto a quelli di altri paesi è innanzitutto il prezzo. L'operazione più costosa (quella per diventare uomo) in alcune cliniche americane arriva a costare fino a 50mila dollari, mentre in Serbia il costo si aggira sui 10mila euro. 

Un prezzo a dir poco conveniente, che spinge sempre più persone a raggiungere Belgrado da tutti gli angoli del pianeta: Usa, Australia, Russia, Francia, Inghilterra, Singapore. Un altro motivo che ha fatto della Serbia la "terra promessa" dei transgender è il fatto che in moltissimi paesi questo tipo di operazioni sono vietate, mentre nelle cliniche serbe vengono eseguite con tecniche all'avanguardia, che permettono ai pazienti di recuperare in breve tempo e soprattutto di evitare operazioni multiple. L'operazione chirurgica dura circa 6 ore, ma le complicazioni sono sempre possibili. Il fatto che in Serbia vengano eseguite sempre più operazioni del genere, però, non significa che le procedure siano semplificate: non basta andare a Belgrado con un sacco di soldi per tornare a casa trasformati. 

Proprio il fatto che le operazioni sono in aumento, anzi, ha fatto aumentare i controlli e perciò i medici impongono a chi vuole operarsi innanzitutto di fornire i pareri di due psichiatri che attestino che davvero esista un disturbo dell'identità di genere. Se gli attestati sono ok, si passa alla terapia ormonale, della durata di un anno. Solo al termine di questo periodo si può eseguire l'operazione. Oltre cento persone (serbe e, come detto, provenienti dall'estero) si sono sottoposte a questo tipo di operazione nel 2011 e il numero è in continua ascesa.

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