di Maria Gabriella Lanza
Finalmente Andrea, la transessuale colombiana di 28 anni uccisa a bastonate il 29 luglio scorso alla stazione Termini di Roma, avrà un po' di pace: il 27 dicembre alle ore 15 alla chiesa del Gesù verrà celebrato il suo funerale. Per cinque mesi il suo corpo è rimasto nella camera mortuaria dell'obitorio del Verano: l'ambasciata colombiana stava cercando di rintracciare i familiari, gli amici, qualcuno che la conosceva, ma Andrea era sola al mondo. Così, a pagare la cerimonia sarà il Cesv, centro servizi per il volontariato del Lazio, che per primo ha raccolto l'appello di Redattore Sociale per offrirle un ultimo saluto, e la Caritas di Roma.
"Finalmente ce l'abbiamo fatta dopo mesi di attesa", ha detto Francesca Danese, presidente del Cesv. "Sono tantissime le persone che vogliono partecipare. Cerchiamo di fare qualcosa per lei almeno adesso". A celebrare la cerimonia sarà padre Giovanni La Manna, presidente del centro Astalli: "Il 27 dicembre ci raccoglieremo tutti intorno ad Andrea. Quello che le è successo non deve ripetersi. Ha sofferto tanto nella sua vita, ora possiamo solo pregare per lei e non abbandonare le persone che ogni giorno subiscono discriminazioni. In tanti si sono mobilitati per Andrea, questo fa onore alla città di Roma", ha affermato padre La Manna.
Andrea era arrivata in Italia quattro anni fa. Sognava una vita diversa, invece qui aveva conosciuto solo violenza e soprusi. Era stata aggredita più volte, non riusciva a muovere il braccio e strascinava a fatica una gamba. Trascorreva le sue giornate tra la stazione Termini e la mensa di Colle Oppio gestita dalla Caritas di Roma. Non faceva del male a nessuno. Pochi giorni prima di morire ci aveva raccontato i suoi timori e le sue speranze: "La notte ho paura che qualcuno mi metta le mani addosso", ci aveva detto. "Vorrei incontrare un ragazzo con tanti soldi che mi faccia lasciare la strada perché è troppo brutta".
Invece, la mattina del 29 luglio il suo corpo pieno di lividi è stato ritrovato lungo il binario 10 della stazione. Il suo cuore ha smesso di battere per le troppe bastonate ricevute. Ancora non si sa chi l'ha uccisa, la polizia continua ad indagare. A darle un ultimo saluto venerdì 27 dicembre ci saranno i suoi compagni di viaggio, senzatetto che dormono alla stazione Termini e che con lei hanno condiviso parte della loro vita, e tutte le persone che vorranno stringersi ad Andrea almeno ora.