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Visualizzazione post con etichetta crimini d’odio. Mostra tutti i post
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lunedì 15 settembre 2025

La Finlandia prepara il processo contro l'ex ministra Päivi Räsänen, per discorsi omofobi.


Päivi Räsänen è sotto processo per incitamento all'odio dopo aver usato “passaggi biblici” per condannare le persone LGBT, nonostante il Paese sia uno Stato laico.

La deputata finlandese ed ex ministro degli Interni è accusata di incitamento all'odio per aver espresso le sue convinzioni cristiane sul matrimonio e la sessualità. Per aver usato “passaggi biblici” per condannare le persone LGBT.


Il post includeva un versetto di Matteo 5:11: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Due tribunali l'hanno assolto all'unanimità, ma il pubblico ministero ha presentato ricorso alla Corte Suprema finlandese, con udienza fissata per il 30/10/2025.

Sebbene l'ex ministra abbia affermato che i suoi messaggi di odio rientrano nel diritto alla “libertà di espressione”, le organizzazioni per i Diritti Umani hanno chiesto sanzioni esemplari per ribadire che deve essere data priorità alla protezione dei gruppi storicamente discriminati.

Se fosse confermato che Päivi ha violato la legge, il suo reato potrebbe essere punito con una multa o con la reclusione, il che costituirebbe un precedente in questo Paese europeo considerato uno dei più inclusivi al mondo, ma in cui i discorsi di incitamento all'odio sono aumentati in modo esponenziale.


È da molto tempo che lo Stato si è separato dalla Chiesa... Nella società moderna la ragione e le scienze prevalgono sull'ignoranza e l “” fantasia del cielo.“” Lo Stato di diritto deve prevalere in una democrazia.

giovedì 18 aprile 2019

Brunei, la comunità LGBT fugge dal Paese


Pochi giorni fa, un uomo 40enne ha raccontato a Vanity Fair la sua fuga dal Brunei e l’odio da parte della sua famiglia nei suoi confronti per la sua omosessualità. Lui sembra sia stato il primo a scappare. Ma l’intera comunità LGBT sta cercando di fuggire dal Paese, per non essere arrestata, incarcerata e rischiare di essere condannata a morte per lapidazione. Una nuova storia è quella di Zoella Zayce, una ragazza transgender di 19 anni, fuggita dal Brunei lo scorso anno per Vancouver.

In Canada, proprio come il suo conterraneo, ha fatto domanda per lo status di rifugiato, che dovrebbe essere accolta, visto che rischia la morte. Al momento vive a Vancouver, in un seminterrato. La risposta alla sua domanda di asilo non dovrebbe tardare ancora molto ad arrivare, essendo passati circa 4 mesi dalla sua presentazione. Oltre che per le leggi omofobe ispirate alla sharia, Zoella è fuggita anche dalla sua famiglia, che non avrebbe mai accettato la sua transessualità. Della quale è ancora ignara.
L’odio della famiglia e delle istituzioni in Brunei


Zoella non ha detto a nessuno di essere una ragazza transgender. Nemmeno alla sua famiglia, conservatrice. La sua identità di genere è un segreto per tutti, ma i familiari pensavano fosse omosessuale. Per questo motivo, a 11 anni, l’hanno portata da un esorcista, che l’avrebbe “liberata” dalla sua condizione. Naturalmente, invece che guarire, Zoella è rimasta traumatizzata, data anche l’età che aveva al momento dell’esorcismo.


La ragazza ha spiegato che ha scelto il Canada perché è uno Stato molto aperto, dove ognuno può vivere la sua vita liberamente, indipendentemente dal suo orientamento sessuale. Inoltre, il Canada è molto distate dal Brunei, quindi è anche difficile che la sua famiglia riesca a raggiungerla e rintracciarla, riportandola a casa. Nonostante l’attacco alla comunità LGBT, Zoella spera un giorno di fare ritorno nel suo paese di origine, poiché si sente molto legata alle sue tradizioni. Al momento, però, tornare significa rischiare la vita. Quindi, attende la decisione del Canada, e nel frattempo lavoro full time per dimostrare la sua volontà di iniziare una nuova vita lì.


Lapidazione a morte per l'adulterio e i rapporti omosessuali fra uomini, in osservanza al codice islamico della sharia, la legge coranica. Sono queste le controverse misure entrate in vigore nel piccolo, ricchissimo sultanato del Brunei, nel Sud-est asiatico. La notizia nei giorni scorsi aveva suscitato condanne da tutto il mondo. Choccata la comunità gay del piccolo stato nel nord dell'isola di Borneo che ha parlato di ritorno al “Medioevo”. Nei giorni scorsi è stata anche lanciata una campagna di boicottaggio dall'dall'attore George Clooneycontro gli alberghi di lusso posseduti in varie parti del mondo dal sultano del Brunei.
SVOLTA INTEGRALISTA - L'omosessualità era già un reato in Brunei, punibile con pene fino a dieci anni di carcere. Le nuove misure fanno parte di un processo avviato nel 2014 per una progressiva introduzione della sharia nel piccolo paese asiatico, dove i due terzi dei 420mila abitanti sono di religione musulmana. Il nuovo codice si applica a tutti i musulmani che abbiano raggiunto la pubertà, anche se alcune misure coinvolgono anche i non musulmani. Reati come lo stupro, l'adulterio, la sodomia, la blasfemia e la rapina avranno ora come massima pena la condanna a morte. I rapporti lesbici verranno invece puniti con un massimo di 40 frustate e dieci anni di carcere. Per il furto è prevista l'amputazione degli arti. In Brunei la pena di morte non è mai stata abolita, ma l'ultima esecuzione risale al 1957.

L'UNIONE EUROPEA - “Alcune delle pene previste nel codice penale” in Brunei “equivalgono a torture, atti di trattamento crudele, inumano o degradante che sono vietati dalla Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti che è stata firmata dal Brunei-Darussalam nel 2015”. A sostenerlo è il portavoce del servizio di azione esterna dell'Ue (Eeas) dopo l'entrata in vigore delle nuove misure previste dalla sharia. “È fondamentale che il governo del Brunei garantisca che l'attuazione del codice penale non violi i diritti umani e che sia pienamente coerente con tutti gli impegni e gli obblighi internazionali e regionali in materia di diritti umani intrapresi” dal sultanato. “L'Unione europea si aspetta anche che il Brunei mantenga la sua moratoria di fatto sull'uso della pena di morte”, conclude il portavoce.

NON SOLO IL BRUNEI - Secondo l'associazione Nessuno Tocchi Caino la criminalizzazione per atti sessuali tra persone dello stesso sesso è portata alle estreme conseguenze della pena capitale in almeno 12 Paesi membri dell'Onu, tutti a maggioranza musulmana, dove è prevista dalla legge ordinaria o applicata in base alla legge della sharia, che in alcuni casi funge da codice penale: Afghanistan, Arabia Saudita, Brunei Darussalam, Iran, Iraq, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Qatar, Somalia, Sudan e Yemen. Negli Emirati Arabi Uniti, avvocati e altri esperti non concordano sul fatto se la legge federale preveda la pena di morte per il sesso consensuale tra omosessuali o solo per stupro.

PENA DI MORTE PER LAPIDAZIONE - Nel mondo in altri sei Paesi essere omosessuale può costare la vita, con la pena di morte per lapidazione. La pena capitale con questa modalità è in vigore in sei nazioni, tutti Stati membri delle Nazioni Unite. Tre si trovano in Asia (Iran, Arabia Saudita e Yemen) e altre tre in Africa (Nigeria, Sudan e Somalia) dove la lapidazione è prevista per legge e viene effettivamente praticata. La lapidazione è una opzione possibile per legge anche in Mauritania, Emirati Arabi, Qatar, Afghanistan e Pakistan, ma di recente non è stata messa in atto

mercoledì 12 aprile 2017

Cecenia: aperto un campo di concentramento per omosessuali



#IoNonEsisto 

Purtroppo l'uomo non impara nulla dalla storia, in Europa nel mondo siamo di nuovo di fronte allo spettacolo dei muri innalzati, dei diritti umani calpestati e di queste vicende che avvengono nel silenzio aspettando che qualcuno intervenga per assistere poi al finto spettacolo dell'indignazione e dello sdegno della comunità internazionale. 

Stiamo assistendo a qualcosa che é già avvenuto, tutte le giornate della memoria dei fiori e dei discorsi in piazza pieni di buoni propositi a nulla servono.


In Cecenia, 100 persone omosessuali sembrano essere state rapite e confinate in lager dove continuano ad essere malmenate e torturate. Anche adesso.
Le autorità Cecene negano: “non puoi arrestare o reprimere persone che semplicemente non esistono nella nostra repubblica”. Tre di queste persone “inesistenti” pare siano già state uccise.

Diamo voce agli omosessuali ceceni che stanno rischiando la vita. Fermiamo insieme questo assurdo ritorno alla peggiore pagina della storia europea.


Cambia la tua foto profilo su https://twibbon.com/Support/io-non-esisto e mostra alle autorità Cecene e a tutto il mondo che l’amore non può essere sterminato.

Firma la petizione internazionale preparata da @AllOut qui: https://go.allout.org/it/a/chechen-100/


#VoglioCredere in un mondo migliore (#Cecenia inclusa) in cui nessuno debba più ripetersi "#IoNonEsisto"! #StopOmofobia!

giovedì 9 marzo 2017

Arrestati cinque coinvolti nell'omicidio della transessuale Dandara in Brasile.


Quattro sospettati di essere coinvolti nella uccisione della transessuale, Dandara dos Santos , a Bom Jardim, sono stati catturati Martedì, 7 a Fortaleza, Brasile. Nel pomeriggio di Lunedi, altri 6 coinvolti erano già stati catturati. L'informazioni sul caso è stata data in una conferenza stampa con la partecipazione del segretario di sicurezza, André Costa, e l'ufficiale responsabile delle indagini, Bruno Ronchi, titolare del Distretto di Polizia 32 ° (PD).

I sospettati catturati sono 3 adolescenti, 16 e 17 anni, e due uomini, ha detto, il delegato Bruno Ronchi. Gli adulti sono Isaias da Silva Camurça, 25, alias "Zaza", che già risponde per omicidio,e crimine di transito e contro la amministrazione pubblica, e Giulio Cesare Braga da Costa, 19, senza fedina penale, individuati per aver partecipanti al crimine. Tra coloro che sono coinvolti, e stato arrestato dalla polizia, il responsabili per la registrazione del video del delitto, che viralizou sui social, e uno dei ragazzi che appare nel video picchiando Dandara.

Secondo il segretario André Costa, le indagini mostra che l'uomo responsabile per il filmato è un noto trafficante di droga nella regione. "L'evidenza mostra questa persona. Una esperienza di riconoscimento vocale sarà fatto", ha detto il investigare.

Dopo l'arresto dei cinque sospetti, la polizia continua la ricerca di altre persone coinvolte nell'omicidio. Il delegato Bruno Ronchi non ha rivelato il numero di persone che sono ricercati per non ostacolare l'avanzamento delle indagini. Il titolare del 32 ° DP ha anche detto che sta ancora indagando su l'uomo armato che ha ucciso Dandara. "Ci sono alcune indicazioni di persone che possono aver effettuate i dispari, ma non diremo al momento nulla. L'indagine è in corso", ha detto il delegato.

Una delle questioni ancora aperte sul caso è la motivazione del delitto. "Per quanto riguarda la motivazione è ancora parte dell'inchiesta. Nel caso di omicidio è importante per scoprire il motivo per cui, a seconda del motivo può generare qualificazione per questo crimine", ha detto il segretario.

Gli arresti e sequestri di coloro che sono coinvolti sono il risultato di un'operazione congiunta delle forze di sicurezza do Ceará - Polizia Civile e Militare, Vigili del Fuoco, Forense e agenti del Coordinamento della Segreteria della Pubblica Sicurezza e Difesa Sociale (PDSS).

sabato 4 marzo 2017

HORROR! VIDEO MOSTRA trans torturata fino alla morte, poi gettata nella spazzatura. in Brasile, nella cita de Fortaleza.



Sedici giorni sono passati da quando la transgender Dandara dos Santos, 42 anni, è stata torturata a morte nel quartiere di Bom Jardim, nella cita di Fortaleza in Brasile. Un'altra morte violenta di una persona trans, brutalmente uccisa diventata invisibili, se questo video non fosse reso pubblico. Video che registra l'azione criminale che viralizou nelle reti sociali, con ripercussioni nazionali in tutta la giornata di ieri. Finora nessuno è stato arrestato.

"SALI, SALI! Non voi salire, non?! "Gridano con molta aggressività tre uomini che appaiono all'inizio del video, mentre Dandara, seduta per terra, a malapena in grado di muoversi. Vogliono che lei salga su una vecchia carriola. lei piange. "IN FRETTA! Il 'O SCHIFOSO STA CON MUTANDINE'', la deride altro che riprende la barbarie.


Una sequenza di offese di genere. Gli insulti servono proprio per ferire, per offendere. calci, schiaffi, colpi con il legno, pietre. La maggior parte delle aggressione sono i testa, già piene de sangue. Dandara cerca di salire sulla carriola, ma non e in grado di stare in piede. Fino quando i carnefici gli alzano e la giocano sopra. e la portano via. È morta il 15 febbraio è stata gettata nella spazzatura.




Sono almeno cinque giovani nel video di 1 minuto e 20 secondi di tortura, che circolano su internet.


Per la ricercatrice di genere e sessualità Helena Vieira, le storie che coinvolgono gli attacchi contro le persone trans hanno molteplici contesti. "A volte le violenze sono puramente transfobica. Ma il odio è grande. Includi sempre torture, percosse, smembramento ", ha sottolineato.



La investigazione 
Secondo questore della 32a DP (Bom Jardim) Bruno Ronchi, coloro che sono coinvolti nel crimine sono stati identificati, ma non sono ancora stati arrestati. Oltre alle persone che hanno partecipato nel video, altri criminali sono visti come responsabili dell'omicidio. Il questore ha detto che sta aspettando il potere giudiziario. "Due giorni dopo il delitto, abbiamo ricevuto il video e stiamo cercando di identificare. Non solo le persone che appaiono nel video. E 'stato necessario indagare sull'omicidio. C'era dettagli del crimini che dovevano essere chiariti ", dice.

Secondo Ronchi, il reato è stato motivato da Omo-transfobia. "Un'altra ipotesi è stata sollevata, ma la causa principale e la transfobia. La causa e la continuità delle aggressione era transfobiche", dice.

Dopo che la Divisione di omicidio e la protezione delle persone (DHPP) eseguire le prime indagini del crimini, il caso è stata rinviata al 32 DP, che sono state nel posto dove stata assassinata Dandara.

Bruno Ronchi ha detto che il caso non era stato ampiamente riportato per non ostacolare le indagini e che la virilizzazione dl video è dannoso, perché gli autori hanno facile accesso al materiale e fuggono. Secondo il questore, i soggetti coinvolti sono adolescenti che hanno già passaggio dei passaggi nelle polizia dei bambini e dell'Adolescente (DCA) e sono noti per infrazioni violente nella Grande Bom Jardim.

I residenti del quartieri Ceará, dove Dandara abitava, hanno detto che la rabbia e la tristezza si sentiva ieri, sui social. Hanno detto Dandara era una figura carismatica nel quartiere. Secondo Rede Trans , Dandara è stata la quinta trans ad essere uccisa il mese scorso.

Il coordinatore della diversità sessuale di Fortaleza, Paulo Diógenes, pubblico su Facebook che il centro di referenza LGBT Janaina Dutra hanno già contattato l'avvocato Hélio Leitão, che si e reso disponibile a seguire le indagini da parte del pubblico ministero e la polizia civili .


sabato 20 agosto 2016

Triste notizia che ci giungono dalla Turchia. Il corpo di Hande Kader , transgender attivista LGBTQ è stata mutilata e bruciata viva.


Il mio nome Hande Kader. Sono una donna transgender, ho avuto la sfortuna di vivere in un mondo così ingiusto e di combattere in un paese che vuole opprimere il mio corpo, di politicizzare la mia esistenza e portare via la mia voce.

Ma non ho permesso a nessuna di loro di fare mi tacque. Qui, in questa foto, cammino saldamente sulla parata gay a Istanbul. Tengo la testa alta, anche se i miei occhi sono pieni di lacrime. La mia stessa esistenza è una forma di resistenza alla repressione sociale e politica che mi circonda.


Sono costretta ha lavorare nell'industria del sesso, come la maggior parte di molte donne trans nel mondo. Anche se la società ha cercato di governare con disprezzo la mia vita, sono qui per mettere in discussione la discriminazione sessuale contro di me, chiedo sollo rispetto per il mio corpo.

Sono una vittima della mascolinità sopravvalutata sviluppata in questa società, come una malattia orribile, fino a diventare cancrena. Sono una vittima dei vostri valori morali che servono sollo agli interessi politici di autorità patriarcale, che ha sollevato questo "odio" che mi ha bruciata viva.

Il mio omicidio non è semplice omicidio, è un crimine politico. La misoginia e la transfobia sono i mostri che mi hanno ucciso a sangue freddo.

So che i morti non parlano, ma il mio silenzio è il grido di tante altre donne là fuori che stanno scrivendo queste parole, perché poteva essere loro nella mia stessa posizione. Scendete per le strade con il mio nome sulle labbra e avete il coraggio di lottare per i vostri diritti, con il vostro corpo lo scudo per le battaglie per libertà, di essere se stessi, per democrazia, per rispetto!

So che i morti non parlano, ma io sono te e tu sei me! E quando sentirai il mio silenzio, fai con che la nostra voce diventi più forte!
di Esra Dogan



IN MEMORIA DI "Hande Kader", UNA GIOVANI DONNA TRANSGENDER, Ormai simbolo della rivolta contro la repressione ‪#‎LGBTI‬ turco. Attivista per l'uguaglianza, per i diritti civile. E 'stata barbaramente uccisa in un‪#‎criminidodio‬, stuprata, mutilata e bruciata viva. Aveva 22 anni.


martedì 14 giugno 2016

Fa schifo vivere in un mondo dove essere se stessi può costare la tua vita.‪#‎orlando‬ ‪#‎pulse‬ ‪#‎LoveWins‬ ‪#‎loveislove‬


Non riesco a contenere le lacrime, il dolore che invade il mio cuore, pensando a tutte quelle persone. A tutte quelle persone, come me! alle loro famiglie, il dolore delle loro madri, il dolore dei suoi compagni di vita, dei suoi amici.
NON trovo parole adatte per esprimere la mia rabbia il mio dolore. Lascio le mie condoglianze alle vittime e alle loro famiglie.
in ricordo delle vittime


Eddie Jamoldroy Justice, 30 anni, è il ragazzo degli sms. Rimasto in contatto con la madre tramite messaggini per tutto il tempo della sparatoria, si pensava potesse essere ancora vivo. Purtroppo, alla fine il suo nome è comparso nella lista ufficiale delle vittime della strage.

Peter O. Gonzalez-Cruz, 22 anni, aveva studiato in New Jersey fino al 2013. Poi si era trasferito ad Orlando, dove lavorava come corriere UPS.

Edward Sotomayor Jr., 34 anni, manager di un’azienda che si occupava di viaggi e crociere dedicate agli omosessuali. Solare, sempre pronto a divertirsi, prima di essere ucciso ha inviato un sms al suo capo, per invitarlo a raggiungerlo al Pulse.

Anthony Luis Laureano Disla, 25 anni, nato a Porto Rico. Il giovane viveva a Orlando con la famiglia, e si era laureato all’Università del Sacro Cuore di San Juan.

Gilberto Ramon Silva Menendez, 25 anni, viveva a Orlando ma era originario del Porto Rico, e studiava management sanitario alla Ana G. Mendez University. Nel tempo libero, lavorava da Speedway, azienda americana che possiede una catena di distributori di benzina.

Xavier Emmanuel Serrano Rosado, 35 anni, lavorava al Walt Disney World di Orlando, come attore nel Mickey’s Rockin’ Road Show.

Stanley Almodovar III, 23 anni, ne avrebbe compiuti 24 in questo mese. Prima di arrivare al Pulse, aveva postato un video su Snapchat dove si divertiva con gli amici.

Kimberly ’KJ’ Morris, 37 anni, era la buttafuori del Pulse. Aveva lasciato le Hawaii per aiutare la mamma e la nonna in Florida.

Eric Ivan Ortiz-Rivera, 36 anni, originario del Porto Rico, era laureato in scienze delle comunicazioni. Lavorava come manager del merchandising di diverse catene di negozi.

Luis Omar Ocasio-Capo, 20 anni, lavorava da Starbucks appena fuori Orlando.

Jean Carlos Mendez Perez, 35 anni e Luis Daniel Wilson-Leon, 37 anni. Insieme nella vita e nella morte.

Juan Ramon Guerrero, 22 anni, era innamoratissimo del suo ragazzo, di cui non si hanno notizie. A scuola aveva contribuito a rafforzare il rapporto tra la comunità LGBT ed etero.

Luis Vielma, 22 anni, lavorava al parco divertimenti della Universal dove si occupava dell'attrazione dedicata a Harry Potter. J.K. Rowling, autrice della saga, ne ha ricordato la scomparsa sul suo profilo Twitter.

Amanda Alvear, 25 anni, studiava da infermiera. Uno dei suoi amici è sopravvissuto all'attacco ed è stato ricoverato in ospedale.

Mercedez Marisol Flores
, 26 anni, era originaria del Queens e aveva studiato in California.

Stanley Almodovar III, 23 anni

Amanda Alvear, 25 anni

Oscar A Aracena-Montero, 26 anni

Rodolfo Ayala-Ayala, 33 anni

Antonio Davon Brown, 29 anni

Darryl romana Burt II, 29 anni

Angelo L. Candelario-Padro, 28 anni

Juan Chevez-Martinez, 25 anni

Luis Daniel Conde, 39 anni

Cory James Connell, 21 anni

Tevin Eugene Crosby, 25 anni

Deonka Deidra Drayton, 32 anni

Simon Adrian Fernandez Carrillo, 31 anni

Leroy Valentin Fernandez, 25 anni

Mercedez Marisol Flores, 26 anni

Peter O. Gonzalez-Cruz, 22 anni

Juan Ramon Guerrero, 22 anni

Paul Terrell Henry, 41 anni

Frank Hernandez, 27 anni

Miguel Angelo Honorato, 30 anni

Javier Jorge-Reyes, 40 anni

Jason Benjamin Giosafat, 19 anni

Eddie Jamoldroy giustizia, 30 anni

Anthony Luis Laureanodisla, 25 anni

Christopher Andrew Leinonen, 32 anni

Alejandro Barrios Martinez, 21 anni

Brenda Lee Marquez McCool, 49 anni

Gilberto Silva Ramon Menendez, 25 anni

Kimberly Morris, 37 anni

Akyra Monet Murray, 18 anni

Luis Omar Ocasio-Capo, 20 anni

Geraldo A. Ortiz-Jimenez, 25 anni

Eric Ivan Ortiz-Rivera, 36 anni

Joel Rayon Paniagua, 32 anni

Jean Carlos Mendez Perez, 35 anni

Enrique L. Rios, Jr., 25 anni

Jean C. Nives Rodriguez, 27 anni

Xavier Serrano Emmanuel Rosado, 35 anni

Christopher Joseph Sanfeliz, 24 anni

Yilmary Rodriguez Solivan, 24 anni

Edward Sotomayor Jr., 34 anni

Shane Evan Tomlinson, 33 anni

Martin Benitez Torres, 33 anni

Jonathan Antonio Camuy Vega, 24 anni

Juan P. Rivera Velazquez, 37 anni

Luis S. Vielma, 22 anni

Franky Jimmy Dejesus Velazquez, 50 anni

Luis Daniel Wilson-Leon, 37 anni

Jerald Arthur Wright, 31 anni

Fa schifo vivere in un mondo dove essere se stessi può costare la tua vita.‪#‎orlando‬ ‪#‎pulse‬ ‪#‎LoveWins‬ ‪#‎loveislove‬

mercoledì 27 gennaio 2016

Il 27 gennaio 1945,i cancelli di Auschwitz furono abbattuti. Si ricorda, per non dimenticare…



27 gennaio 2016 Giorno della Memoria

27 gennaio 2016 Giorno della Memoria
Ricordiamo che la razza umana è una sola, siamo tutti uguali, tutti degni di libertà, di rispetto, di dignità, di diritti. Ricordiamo per fare in modo che non accada MAI PIÙ una discriminazione tale da uccidere migliaia di persone. Ricordiamo che ad Auschwitz, come in tutti i campi di concentramento, non c’erano animali, c’erano delle PERSONE.

sabato 14 novembre 2015

Forza Parigi! ❤

Oggi non è un buon giorno per il mondo. ❤Forza Parigi! ✨✨.Immagina un mondo senza religioni.


Diversi attacchi terroristici sono stati compiuti in sei zone di Parigi, in Francia, venerdì sera. Negli attentati, ha detto il presidente francese François Hollande, sono rimaste uccise almeno 127 persone. In tutto sette attentatori si sono fatti esplodere con delle cinture esplosive: prima, alcuni di loro avevano sparato alle persone intorno con armi automatiche. Circa 200 persone sono rimaste ferite, 80 in modo grave.

Un Paese in stato di emergenza e la torre più famosa del mondo spenta.

mercoledì 19 novembre 2014

Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo Il Transgender Day of Remembrance o TDoR


Il Transgender Day of Remembrance o TDoR è una ricorrenza della comunità LGBT per commemorare le vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender (transfobia). 


L'evento, che si celebra il 20 novembre, venne introdotto da Gwendolyn Ann Smith in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede avvio al progetto web"Remembering Our Dead" e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l'evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.

In occcasione di questa ricorenza Transgender Europe, un network di organizzazioni che si occupano dei diritti delle persone trans in diversi paesi d'Europa ha diffuso i risultati del Trans Murder Monitoring (TMM), un progetto che dal 2009 monitora gli omicidi di persone transessuali nel mondo.

Negli ultimi 12 mesi, tra ottobre 2013 e settembre 2014 sono state uccise in totale 226 persone nel mondo, con picchi raggiunti in Brasile (113 morti),Messico (31), Honduras (12), 10 negli Usa e 10 inVenezuela. Qui il report completo.

Il problema è particolarmente sentito in Brasile, paese al quale è stato dedicato uno studio specifico da parte di Berenice Brento, sociologa, che parla di una "politica diffusa, intenzionale e sistematica di eliminazione della popolazione transessuale per motivi di odio". 

Il TDor (Transgender Day of Remembrance) è una ricorrenza che si celebra dal 1999: partita all'interno della comunità LGBT in America del Nord si poi diffusa in tutto il mondo.


Giornata della Memoria Transgender: http://tdor.info/about-2/

Vanessa Mazza

giovedì 10 aprile 2014

Bullismo, condividi fino a farlo sparire


Le statistiche sul bullismo in Singapore sono probabilmente simili a quelle di molti altri paesi. Un sondaggio svolto nel 2006 tra 4.000 studenti tra i 7 e i 16 anni ha mostrato che



il 12,72% degli intervistati subiva atti di bullismo ogni settimana, cioè 4 ragazzi in una classe di 35

di tutti i 4.000 studenti il 94,7% riferiva di aver subito almeno un'esperienza di bullismo

il 31% affermava di subire sia il cyber bullismo che quello a scuola
e così via.


Nel sito che raccoglie questo sondaggio, la Coalition against bullying for children and youth, si possono trovare anche altri dati, come tabelle sul genere di vessazione più usata, sul mezzo utilizzato e altre informazioni. La CABCY ha anche realizzato una campagna contro il bullismo piuttosto coinvolgente. Consiste in un'animazione dal titolo Share it to end it che presenta le angherie che subisce un ragazzino ma la parte coinvolgente non è solo questa. Infatti, gli ideatori hanno pensato di far condividere il filmato su Facebook e, ad ogni condivisione, di accorciare leggermente il video fino a, condivisione dopo condivisione, farlo sparire del tutto, così come dovrebbe sparire definitivamente il bullismo. Su Internazionale dicono che ad ogni condivisione il video si accorcia di un millisecondo (il filmato dura 98 secondi, per cui per farlo sparire occorrerebbero 98 mila condivisioni, una bella sfida non c'è che dire).
http://shareittoendit.com/
http://shareittoendit.com/

venerdì 15 novembre 2013

Il Transgender Day of Remembrance:giornata mondiale in ricordo delle vittime della transfobia

Il 20 Novembre ricorre in tutto il mondo il “Transgender Day of Remembrance”(Giornata mondiale in ricordo delle vittime dell’odio e del pregiudizio contro le persone transgender).

In questo giorno si organizzano delle veglie in ricordo delle vittime dell’ultimo anno, i siti internet delle organizzazioni, associazioni sensibili al tema vengono oscurati per lutto, gli eventi di tutto il mondo vengono identificati con un’immagine comune, vengono raccolti e messi in rete all'interno di un sito internet gestito da un comitato americano promotore dell’evento International Transgender Day of Remembrance. L’obiettivo generale di questi eventi è quello desensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi con presidi, fiaccolate, performance teatrali, mostre fotografiche, eventi musicali e proiezioni cinematografiche.

In occasione di questa ricorrenza, Ala Milano Onlus in collaborazione conl’Associazione Saman organizza un evento nella città di Milano in via Plinio 38 presso Spazio Energolab.
Per info: Antonia Monopoli Responsabile Sportello Trans di ALA Milano Onlus.
Linea Amica Trans 3777079633
Mail: sportellotrans@alainrete.org

Purtroppo, decine di persone transgender in tutto il mondo vengono brutalmente assassinati o si tolgono la vita ogni anno, e sono ricordati a livello internazionale in un giorno speciale di riflessione.


Secondo il sito transgenderdor.org ", l'evento.  TDOR - Transgender Day Of Remembrance viene celebrato in tutto il mondo in onore di Rita Hester, una donna transessuale afro-americana uccisa il 28 novembre 1998 in Massachusetts. Un crimine di odio. I media trattarono la notizia dell'omicidio, riferendosi a lei al maschile, come fece il Boston Globe, parlando di "doppia vita" e in altri casi non citando neppure il suo nome, sostituendolo con il termine "travestito". Rita fu uccisa per la seconda volta, nella sua dignità di persona, nelle consapevoli scelte di vita e libertà. 

Le indagini sull'omicidio di Rita Hester, come nella maggior parte dei casi di omicidi di persone transgender, non si sono ancora concluse. L'assassinio di Rita Hester ha dato inizio al progetto web "Remembering Our Dead" e alla fiaccolata a San Francisco nel 1999, cui sono seguite commemorazioni in tutto il mondo nella giornata del 20 di novembre.

Un altro dato significativo: in tutte le notizie riportate sugli omicidi e sulle aggressioni a persone transessuali, per lo più' sex-worker, i principali media italiani si riferiscono alle vittime esclusivamente al maschile, anche se queste sono esclusivamente donne in transito.

The Transgender Europe’s Trans murder monitoring project ha rivelato Che ci sono stati 1.233 omicidi segnalati di persone trans in 59 paesi in tutto il mondo dal 1 ° gennaio 2008 al 30 aprile 2013. -  I nuovi dati sono stati raccolti nell'ambito del progetto Trans Murder Monitoring da Transgender Europe (TGEU) e pubblicati sulla Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia (IDAHO)


Negli ultimi quattro anni sono 20 le vittime accertate nel nostro paese.

Un numero che è di dieci volte superiore a quello degli altri paesi e che fa così dell’Italia il secondo paese per numero di vittime in Europa dopo la Turchia.

Gli omicidi sono spesso particolarmente violento, comprese le mutilazioni e torture.

Questi sono solo i risultati preliminari ed i numeri sono probabilmente destinate a crescere nel corso dell'anno.

La stragrande maggioranza degli omicidi sono in America centrale e meridionale. 78% degli omicidi riportati globalmente di persone trans (958 omicidi) sono in Centro e Sud America, con 468 omicidi nel solo Brasile.

I casi sono stati trovati attraverso la ricerca internet e la cooperazione delle organizzazioni trans e attivisti.

È probabile che riflettono solo una parte del numero totale di omicidi universalmente.

Il più alto numero assoluto di omicidi trans sono stati trovati in paesi con una forti comunità trans e organizzazioni trans o LGBT che monitoraggio-no  professionalmente - indicare il problema in modo globale è di gran lunga più difficile.

Spesso le circostanze reali degli omicidi restano oscuri a causa della mancanza di indagini e rapporti, molti dei casi documentati coinvolgono un estremo grado di aggressione, compresa la tortura e la mutilazione.


'Molti casi non sono indagati adeguatamente dalle autorità.
'Nella maggior parte dei paesi i dati sui assassinati di persone trans non sono prodotte sistematicamente ed è impossibile stimare il numero di casi non denunciati.

'I dati allarmanti dimostrano ancora una volta che si deve intervenire con urgenza alla violenza contro le persone trans e di cercare meccanismi per proteggere queste persone.'

Il progetto Trans Murder Monitoring è stato avviato nel mese di aprile 2009 per raccogliere, monitorare e analizzare le segnalazioni di omicidi di persone trans in tutto il mondo.

TGEU ha membri in 36 paesi che lavorano per l'uguaglianza e l'inclusione di tutte le persone trans.

Ecco le principali iniziative messe in campo dai circoli Arcigay in occasione del TDOR: TORINO, Coordinamento Torino Pride GLBT In occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della transfobia: martedì 19 novembre 2013 ore 20,30 Proiezione del film: “Transamerica” di Duncan Tucker, USA 2005 e successivo dibattito (ospiti Christian Ballarin e Sandeh Veet del Maurice glbtq e di SPO.T e la psicologa Denise Magliano). Organizzato da Agedo Cuneo e Scuola di Pace, in collaborazione con il Comune di Boves. 

mercoledì 20 novembre 2013 ore Verranno accesi lumini per ricordare le persone transessuali uccise nel 2013 e saranno lette alcune testimonianze – piazza dell’Olmo, Boves. 

martedì 19 novembre 2013 ore 20,30 Proiezione del film “Boys Don’t Cry” di kimberly Peirce, USA 1999, a cura di Arcigay Torino c/o Associazione Culturale e Ricreativa Sauna 011, via Messina 5/d, Torino. 

mercoledì 20 novembre 2013 ore 18,00 Candle Light – piazza Castello angolo via Accademia delle Scienze, Torino. 

venerdì 29 novembre 2013 ore 20,30 Alla biblioteca civica Cesare Pavese (via Candiolo 79, Torino) Servizio lgbt della Città di Torino, Biblioteche Civiche Torinesi. Maurice glbtq, Associazione Donne di Mirafiori, Associazione Culturale Ma.Dì., presentano una serata con: letture a cura dell’Associazione Donne di Mirafiori, proiezione del film “Tomboy” di Céline Sciamma (Francia 2011), intervento a cura dell’Associazione Ma.Dì. sullo sviluppo dell’identità di genere durante l’infanzia e l’adolescenza, discussione e testimonianza di persone transessuali/transgender. 

mercoledì 4 dicembre 2013 ore proiezione per le scuole del film “Transamerica” di Duncan Tucker, USA 2005 in collaborazione con la XVI edizione di “Sottodiciotto FilmFestival”, Cinema Massimo, ore 9.30 

UDINE | lunedì 18 novembre, ore 21,30 Presso Circolo Arci MISSKAPPA Con Arcigay Friuli, Arcilesbica Udine, Associazione Universitaria IRIS Incontro con: Avv. Francesco Bilotta – Rete Lenford Laura Scati Psicologa e Psicoterapeuta, consulente CeDIG Centro diagnosi e terapia disturbi di genere – Trieste Raccontano la propria esperienza: Alice (MtoF) e Marco (FtoM)

 PADOVA | martedì 19 novembre Alle ore 21,00, presso la sede del circolo Arcigay TRALALTRO, in occasione del TdoR, incontro con la prof. Marta Panzeri, titolare della Cattedra di Psicologia della Sessualità all’Università degli Studi di Padova. Si parlerà di trasfobia e della patologizzazione dell’identità transessuale, dei cambiamenti importanti che in Italia e all’estero stanno cambiando, in positivo, la vita delle persone transessuali e transgender. 

PAVIA | martedì 19 novembre Caffè Teatro – Corso Strada Nuova n°75 - ore 21,30 Arcigay Pavia “Coming-aut”- Associazione Universitaria “Universigay” Momento di condivisione e riflessione, candle light davanti al locale Racconta la propria esperienza una persona MtoF della nostra comunità. 

PESCARA | 20 novembre Ore 15,00, cimitero di Tornimparte (AQ). Commemorazione presso la tomba di Emanuela di Cesare assassinata a Pescara nel 2007. Ore 18,00, raduno in PiazzaSacro Cuore a Pescara e fiaccolata lungo Corso Umberto.

 PERUGIA | 20 novembre Omphalos Arcigay Arcilesbica. Dalle ore 18,00, in Piazza della Repubblica (di fronte alla libreria Feltrinelli).Candle-Light, distribuzione di materiali contro la transfobia e ricordo delle vittime della violenza anti-transgender. 

NAPOLI | 20 novembre ATN Associazione Transessuale Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli e del Coordinamento Campania Rainbow (Arcigay Napoli, Arcigay Salerno, Arcigay Napoli, Famiglie Arcobaleno, Maschile Plurale) Via Toledo, altezza “Rinascente”, alle ore 18,00. Corteo e Candle-Light. 

ANDRIA | 20 novembre In collaborazione con l’Associazione Culturale Carsica, Arcigay BAT “Le Mine Vaganti” proietta il film Tomboy (2011) scritto e diretto da Céline Sciamma. Alle ore 21,30, presso la sede Carsica, Andria, via Corradino di Svevia, 10 A seguire, ci sarà un momento di commemorazione, di dibattito e confronto.

 PALERMO | 20 novembre Corteo e candle-light. concentramento dalle 17.00 a piazza Sant’Oliva ed arrivo davanti alla prefettura con un momento di raccoglimento in memoria di tutte le vittime dell’odio omo/transfobico. 

CATANIA | 20 novembre Veglia al lume di candela nel Quartiere di San Berillo, a partire dalle ore 19,30.Saranno realizzati pannelli informativi e di protesta, affissi ai muri delle viuzze del quartiere.

 BOLOGNA | 20 novembre Il Mit, in collaborazione con Arcigay Il Cassero, Atlantide Restiste, Laboratorio Smaschieramenti, XM24 e Fuoricampo, organizza un Candle light in memoria delle vittime della transfobia ai piedi delle Due Torri, in piazza Ravegnana, dalle 18 alle 20. 

La lista DOR Transgender che viene aggiornato continuamente.http://www.transgenderdor.org/memorializing-2013

venerdì 26 luglio 2013

Imbavagliati e incatenati fuori dalla Camera contro la legge antiomofobia. Sono i cattolici.

Loro manifestato fuori dal Parlamento contro la legge antiomofobia e per poter continuare ad esprimere opinioni contro gay e lesbiche e transessuale. protestano per dire no alla legge.  In realtà, la legge non punisce in nessun modo chi esprime una opinione ma semplicemente punisce chi si macchia di violenze. Per combattere i tanti crimini di odio, verso le persone GAY,LESBICHE,TRANS.

Per voi la Preghiera della Pace di San Francesco - Versione Trevo-sa, molto adatta a questa piazza .:



Signore! Fa di me un strumento di omicidio.



Dove c'è amore, che io porti odio.



Dove c'è il perdono, che io porte l'offesa.




Dove c'è unità, che io porti la discordia.

 


Dove c'è fede, che io porti il dubbio.




Dove c'è verità, che io porte l'errore.



Dove c'è la speranza, che io porte la disperazione.

 

Dove c'è gioia, che io porti tristezza.

 

Dove c'è la luce, che io porte le tenebre.



 

'La mia posizione è di pieno ripudio al sessismo, al razzismo e l'omofobia e trans-fobia.

Vanessa Mazza

giovedì 9 maggio 2013

In Albania, il Parlamento approva due leggi contro l'omofobia


Il Parlamento ha emendato il Codice Penale aggiungendo la definizione dei crimini d’odio, così vengono chiamate le azioni violente motivate da pregiudizi rispetto a orientamento sessuale, identità di genere, razza, etnia, fede religiosa, handicap, etc.

L’Albania a un tiro di schioppo dall’Italia, l’Albania che crediamo di conoscere attraverso i lavoratori immigrati, l’Albania, dove si captano le nostre reti televisivi, e si vedono i nostri programmi abbaglianti di lustrini e lamè, porta in parlamento due leggi contro l’omofobia.
Una lezione di civiltà e di giustizia sociale, sulle tematiche LGBT. E l’Italia dimostra tutta la sua arretratezza, ritardi, promesse non mantenute, difficoltà ad affrontare l’argomento.

Il Parlamento albanese ha emendato il Codice Penale aggiungendo la definizione dei crimini d’odio, così vengono chiamate le azioni violente motivate da pregiudizi rispetto a orientamento sessuale, identità di genere, razza, etnia, fede religiosa, handicap, etc.

Per frenare e perseguire la diffusione di informazioni a contenuto omofobico attraverso qualsiasi canale di comunicazione, rete compresa, iI legislatore ha approvato una nuova legge che prevede una sanzione, che da una semplice multa può arrivare fino a due anni di reclusione in base all’entità del reato.

Il risultato parlamentare è frutto della collaborazione tra più parti, le associazioni LGBT dell’Albania e il Ministro della Giustizia in carica. A contribuire è stato anche il difensore civico Igli Totozani, che ha parlato di una «rivoluzione» in grado di cambiare il corso dei diritti civili albanesi. Ha espresso soddisfazione anche il Primo Ministro albanese, Sali Berisha del Partito Democratico.

Gli unici a opporsi all’approvazione della legge sono i gruppi radicali musulmani sferrando anche un attacco hacker al sito web ufficiale della carica ricoperta da Totozani. Si sono firmati «Team musulmano fantasma».


Fonte:http://www.queerblog.it/post/58845/in-albania-il-parlamento-approva-due-leggi-contro-lomofobia