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mercoledì 24 settembre 2025

Washington Post: l’amministrazione del presidente USA sta ordinando la rimozione delle informazioni sullo schiavismo da molti parchi nazionali per ripulirli da “ideologie corrosive” che denigrano gli “americani storici”



Trump ha ordinato la rimozione delle informazioni sulla schiavitù in diversi parchi nazionali nel tentativo di ripulirli da “ideologie corrosive”.

La memoria della schiavitù “cancellata” dai Parchi nazionali statunitensi. Secondo fonti del Washington Post l’amministrazione del presidente Donald Trump ha ordinato la rimozione di cartelli e reperti sulla schiavitù da molti parchi nazionali. Come si può leggere nell’articolo pubblicato online dal Washington Post, a fare le spese della direttiva presidenziale di marzo per eliminare tutto quello che riflette agli occhi dell’amministrazione repubblicana “un’ideologia corrosiva” che denigra “gli americani storici” è anche la storica e celebre foto “The Scourged Back”, che sarebbe stata rimossa. La foto mostra la schiena gravemente sfregiata (dalle frustate dei suoi padroni bianchi), dello schiavo fuggitivo Peter Gordon, venne scattata in Louisiana nel 1863 (McPherson & Oliver/National Gallery of Art).

Il National Park Service - ha appreso il Washington Post - ha interpretato l’ordine di Trump come da applicare a informazioni sul razzismo, sessismo, schiavitù, diritti dei gay e la persecuzione dei nativi americani. I funzionari di Trump - secondo il WP - avrebbero anche lanciato una campagna per sollecitare i visitatori alla denuncia di materiale potenzialmente offensivo: un boomerang, perché avrebbero per lo più ricevuto critiche contro l’amministrazione e invece elogi per i parchi.

La foto “The Scourged Back”, quando fu pubblicata, fece scalpore e divenne rapidamente una delle prove più potenti della brutalità della schiavitù, si legge sul sito della National Portrait Gallery, uno dei musei della rete dello Smithsonian finiti di recente nel mirino revisionista di Trump. Il sito cita il parere di un giornalista dell’epoca: “Questa fotografia in formato biglietto da visita dovrebbe essere moltiplicata per centomila copie e diffusa in tutti gli Stati. Racconta la storia in un modo a cui persino la signora Harriet Beecher Stowe (l’autrice della Capanna dello Zio Tom, ndr) non può arrivare, perché dice più di mille parole”.


Tra i parchi nazionali che avrebbero subito le conseguenze della direttiva Trump ci sarebbe anche Harpers Ferry in West Virginia dove l’abolizionista John Brown guidò un’incursione per armare schiavi in rivolta.


“The scourged back” è una delle fotografie più strazianti ma anche più importanti di tutti i tempi. Rimuoverla non solo cancella la storia dei neri, ma la storia mondiale nel suo complesso. Nessun leader mondiale dovrebbe essere autorizzato a farlo.

George Orwell aveva ragione, in particolare al concetto espresso nel suo romanzo distopico 1984 secondo cui "Chi controlla il passato controlla il futuro, e chi controlla il presente controlla il passato". Quando la memoria collettiva viene cancellata o manipolata da un regime totalitario, si perdê-la capacità di criticare o opporsi all'autorità, rendendo la società vulnerabile e priva di libertà, come sottolineato dalla sorveglianza costante e dalla manipolazione della storia.


Will Smith è il protagonista del film “Emancipation” di Antoine Fuqua. Il film è ispirato alla storia vera di Peter, uno schiavo che fuggì da una piantagione nel 1863 Nella trama, uno schiavo fuggitivo attraversa le paludi della Louisiana per sfuggire ai proprietari delle piantagioni che lo hanno quasi ucciso.



Quando una mattina del marzo 1863 un uomo di nome Peter inciampò nelle linee dell'Unione e cadde nelle braccia dei soldati di Abraham Lincoln, pochi potevano credere che fosse riuscito a sopravvivere. Inseguito per chilometri dai segugi, aveva corso a piedi nudi e senza sosta attraverso paludi, torrenti e campi per 10 giorni. Esausto e quasi privo di sensi, i suoi vestiti erano laceri e intrisi di fango, sudore e sangue. Ma il suo viaggio non era nulla in confronto agli orrori da cui Peter era fuggito. Uno dei 40 africani ridotti in schiavitù in una piantagione della Louisiana, era stato sottoposto a quotidiane crudeltà insopportabili da parte dei suoi proprietari bianchi, John e Bridget Lyons, tra cui una brutale frustata che lo aveva quasi ucciso. Ma fu quando si tolse la camicia per una visita medica che i presenti rimasero davvero scioccati e l'uomo, che divenne noto come Whipped Peter, lasciò il segno nella storia. Una foto della schiena lacerata di Peter divenne una delle immagini più diffuse dell'epoca sulla schiavitù.

Era la prova visiva incontestabile della brutalità della schiavitù, che contribuì a galvanizzare l'opinione pubblica e ad alimentare il fuoco dell'abolizione durante la guerra civile. Nonostante il suo calvario, Peter si arruolò nell'esercito dell'Unione e combatté per sconfiggere il Sud confederato e liberare ogni altro africano schiavo dalla schiavitù.

Il giornale The Liberator disse che aveva combattuto come sergente durante l'assedio di Port Hudson nel maggio 1863, che riconquistò il fiume Mississippi. È noto per essersi arruolato nell'unità della guerra civile delle truppe di colore degli Stati Uniti.

Poco dopo, è scomparso nella storia e non si sa nient'altro di ciò che gli è successo. Ma la forza e il coraggio di Peter hanno riecheggiato nel corso dei decenni e la sua foto continua a ricordare alla gente gli orrori della schiavitù.


Fonte:https://www.washingtonpost.com/climate-environment/2025/09/15/national-parks-slavery-information-removal/

Fonte: https://www.mirror.co.uk/tv/tv-news/heartbreaking-story-behind-smiths-whipped-28183246


venerdì 12 settembre 2025

Charlie Kirk diceva che le morti causate dalle armi sono accettabili e che le persone di razza nera stavano meglio quando erano schiave

Negli Stati Uniti, la polizia e gli agenti federali cercano l'uomo armato che ha ucciso l'attivista conservatore Charlie Kirk , durante una presentazione all'Università dello Stato dell'Utah.

Le autorità hanno arrestato due persone dopo l'attentato, ma poi le hanno rilasciate.
Charlie Kirk aveva 31 anni ed è diventato famoso negli Stati Uniti per aver fondato l'organizzazione conservatrice Turning Point USA, influente nelle università e nelle scuole di tutto il Paese. Alleato di Donald Trump, ha contribuito a costruire la base elettorale del presidente repubblicano tra gli elettori più giovani.

Fu colpito mentre rispondeva a domande sulla violenza armata durante una presentazione all'università. La conferma della morte è stata data dallo stesso presidente degli Stati Uniti sul suo social network.

In seguito, Trump ha pubblicato un video in cui diceva di essere pieno di dolore e rabbia per l'omicidio dell'attivista conservatore. “Charlie ha ispirato milioni di persone e questa sera tutti coloro che lo conoscevano e lo amavano sono uniti nello shock e nell'orrore”, ha scritto Trump. Il repubblicano ha promesso di reprimere quello che ha definito violenza política.

Invece di unire gli americani, Donald Trump è riuscito solo a pronunciare uno dei discorsi più divisivi e vergognosi mai tenuti da un presidente dopo la morte di qualcuno. Ha disonorato il nome di Charlie Kirk trasformando la sua scomparsa in un grido di battaglia per diffamare i democratici. Da notare come non abbia mostrato alcuna indignazione quando gli estremisti di estrema destra hanno assassinato la legislatrice del Minnesota Melissa Hortman e suo marito.

Il deputato Thomas Massie, membro del MAGA, invita Donald Trump a moderare i toni della sua retorica dopo l'assassinio di Charlie Kirk. "C'è molta retorica. E il presidente stesso la usa... probabilmente dovrebbe moderarla." Parole potenti.


L'ex candidata democratica sconfitta alle presidenziali del 2024, Kamala Harris, ha reagito all'omicidio affermando che “la violenza politica non ha posto in America”.

Allo stesso modo, l'ex presidente Joe Biden ha chiesto che questo tipo di violenza “cessi immediatamente”, in sintonia con altre figure della sinistra, tra cui Barack Obama, Bernie Sanders e il governatore della California, Gavin Newsom.

Charlie Kirk ha contribuito all'ideologia del MAGA, lo slogan di Trump. Rendere di nuovo grande l'America. È stato ampiamente criticato per alcune dichiarazioni considerate razziste e omofobe.

È stato persino temporaneamente bannato da X, allora Twitter, nel 2020 per disinformazione sulla pandemia di COVID-19. Ha inoltre attaccato attivisti come il pastore Martin Luther King, rispettato in tutto il mondo per la sua lotta per i diritti civili, affermando che fosse «un mito creato e completamente fuori controllo».
Kirk sosteneva la violenza armata. Non gli importava se qualcuno avesse perso la vita a causa della violenza armata, se questo significava rispettare il Secondo Emendamento. Una follia. Era d'accordo che la gente morisse. Non si è limitato a difendere il diritto alle armi. Negli anni ha costruito una narrazione tossica, spietata, fascista, disumana.

- "L'aborto va vietato. Se mia figlia di dieci anni venisse violentata dovrebbe partorire" un eventuale figlio concepito nello stupro.

- Che le donne nere, tra cui Michelle Obama, non hanno le capacità cerebrali per essere prese sul serio” e dunque “hanno rubato il posto a una donna bianca”. Quando vedo un pilota nero su un aereo mi chiedo se è qualificato". "Dovrebbe essere legale bruciare una bandiera arcobaleno o di "Black Lives Matter" in pubblico".

- Che i neri stavano meglio quando erano schiavi, prima degli anni ’40, perché “commettevano meno crimini”.

- Che la legge perfetta di Dio dice che le persone gay “andrebbero lapidate a morte.


- "Un uomo che si identifica come trans sta vestendo una maschera da donna esattamente come io potrei vestire una maschera da nero. E sta facendo qualcosa di malvagio, non importa che nella sua testa lui pensi di star facendo una cosa buona: anche i nazisti lo pensavano".

- Che i bambini dovrebbero assistere alle esecuzioni pubbliche.

- Che i palestinesi non stanno soffrendo la fame.

Charlie Kirk, era un nazionalista cristiano, razzista, omofobo, sostenitore del genocidio di Gaza, contrário ai diritti delle donne e contrário all'aborto per le ragazze violentate. Un vero e proprio esempio dell'estrema destra mondiale, " Dio, Patria e Famiglia"

Sebbene io provi empatia per i suoi figli innocenti che non hanno scelto di avere un padre così cattivo, ed io non auguro la morte a nessuno, che sia chiaro, però, quando sei pieno di così tanta energia negativa e odio, attirerai determinate circostanze, punto.

Come chiunque altro, non voglio vedere le minoranze perseguitate, ma non voglio nemmeno vedere uccisi quelli con cui non sono d'accordo. Non serve a nessuno. Anzi, peggiora solo le cose.

“Il mondo MAGA, attualmente la fazione più estrema (e la più allineata ideologicamente agli istinti di Trump)”, è eterogeneo per visioni e obiettivi, “conservatori religiosi, sia protestanti evangelici sia cattolici conservatori, tradizionali antifederalisti che si oppongono alle istituzioni federali con influenza culturale, e antiliberali che vedono in Trump l’occasione per attuare una rivoluzione reazionaria”. Questo movimento ha sviluppato un proprio ecosistema, con think tank come la America First Foundation e il Claremont Institute, e guarda a intellettuali come Patrick Deneen, Adrian Vermeule e Stephen Wolfe per articolare le proprie fondamenta intellettuali.

Charlie Kirk aveva detto "le morti per arma da fuoco sono il prezzo che paghiamo per la libertà in America" 

Non dimentichiamoci che Kirk fu vittima dell'odio che seminava e delle politiche che difendeva.

mercoledì 18 luglio 2018

Cent'anni di Mandela: Il 18 luglio del 1918 nasceva l'uomo che ha lottato contro l'Apartheid passando 27 anni in carcere

Il 18 luglio del 1918 nasceva Nelson Rolihlahla Mandela, l'attivista e politico sudafricano lottò una vita intera contro la violenza e la segregazione razziale. Al suo impegno politico si deve la fine dell'Apartheid e la nascita del nuovo Sudafrica "arcobaleno", dove bianchi e neri possono godere degli stessi diritti. Nelson Mandel terminò i suoi giorni il 5 dicembre 2013, lasciando un mondo migliore di come lo aveva trovato


“Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uominiimparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio.”

Nelson Mandela

martedì 26 giugno 2012

Il linciaggio di Frank Embree 22 luglio 1899, Fayette, Missouri" "


Si tratta di Frank Embree un uomo che è stato linciato a Fayette, Missouri 1899 ...La maggior parte di queste fotografie sono state scattate da professionisti immediatamente o poco dopo il linciaggio, a volte anche durante. Le vittime erano afro-americani uomini e donne e bambini.

Queste immagini sono state raccolte nel corso dell'ultimo decennio da James Allen, un antiquario di Atlanta, insieme a materiale correlati  come, articoli di giornale.

Un libro stato pubblicato di recente , "Without Sanctuary: Fotografia linciaggio in America" ​​le immagini della collezione, con saggi di un deputato della Georgia John Lewis, lo storico Leon F. Litwack, lo scrittore Hilton Als e Allen, che ha annotato ogni immagine . Le immagini sono state in mano a studiose durante 2 anni, è la prima volta che viene esposto.

La maggior parte delle immagini, sono in formato cartolina, ma devo dire che guardagli, brucia il cuore.

Rappresentano le forme senza vita di uomini e donne neri appesi agli alberi, ponti, dai pali del telegrafo, spesso torturati o mutilati.

Raffigurano corpi carbonizzati tenuti in alto come bandiere, disposti come trofei di caccia.

Quello che più mi ha colpita in queste fotografie, non sono i corpi delle vittime, ma quello che toglie il fiato è la vista di tutto il popolo bianco, senza maschera, che guardano dritto alla telecamera, come se non avessero nulla di cui vergognarsi, spesso sorridenti.


Queste immagini rendono presente il passato. Danno una comprensione più profonda e molto più triste di ciò che ha significato nascere di colore nero in America, o in qualsiasi parte del mondo. E ciò che ancora oggi lottiamo contro gli effetti della paura e dell'ignoranza tradotti in odio irrazionale e portato a conclusioni di terrore, ancora oggi molto in crescita nella nostra società.

Frank Embree, nella foto, guarda in macchina, come se nel futuro, sapesse che quella fotocamera in ultima analisi, tradirà gli uomini intorno a lui, far conoscere al mondo il suo destino.