A maggio, la presidente del Bundestag (il Parlamento federale tedesco) Julia Klöckner ha annunciato che durante il mese dell'Orgoglio non sarebbe stato permesso issare la bandiera arcobaleno sull'edificio del Parlamento tedesco, definendola una “manifestazione politica”. Il cancelliere Friedrich Merz ha appoggiato la misura, affermando che il Bundestag “non è un tendone da circo” dove può sventolare qualsiasi bandiera.
La decisione, interpretata come un cenno di approvazione nei confronti dei settori di estrema destra, ha suscitato una massiccia partecipazione al Christopher Street Day di Berlino, una delle più grandi celebrazioni dell'Orgullo in Europa. Gli organizzatori stimano che l'affluenza abbia superato quella degli anni precedenti, a difesa dei diritti LGBTIQA+.
Al contrario, una contro-manifestazione di estrema destra ha riunito appena tra le 30 e le 50 persone, con diversi arresti per porto di armi o simboli nazisti. Quest'anno, gruppi di estrema destra e il partito Alternativa per la Germania (AfD) hanno promosso lo “Stolzmonat” (“Mese dell'Orgoglio Eterosessuale”) come campagna anti-LGBTIQA+, approfittando degli eventi per reclutare simpatizzanti.
Nonostante le minacce e le proteste, in tutta la Germania si svolgono più di 200 attività legate al Pride, dimostrando che il divieto della bandiera non è riuscito a frenare la visibilità e il sostegno alla diversità.
La nuova legge tedesca
Fonte:https://www.lgbtqnation.com/