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giovedì 18 settembre 2025

Il cardinale e le coppie gay: "Non si benedice il peccato". Gerhard Ludwig Mueller: "Solo un uomo e una donna possono fare un matrimonio"

Gerhard Ludwig Müller
Cardinale tedesco di 77 anni, teologicamente ortodosso, convinto oppositore della sinodalità e dell'accordo con la Cina. Difensore della Messa in latino, combatte le manifestazioni di eresia, soprattutto in Germania.

Il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina e la Fede, ha nuovamente criticato pubblicamente le recenti aperture del Papa nei confronti della comunità LGBTQ+.

Considerato una delle principali voci del settore conservatore della Chiesa cattolica, Müller ha affermato che «gli atti omosessuali sono un peccato mortale» e ha definito un «malinteso» l'autorizzazione concessa a sacerdoti e vescovi di benedire le unioni LGBTQ+.

Secondo lui, questa prática «deve per forza essere corretta».

Le dichiarazioni sono state rilasciate all'agenzia ANSA durante una cerimonia a Belmonte del Sannio, nel sud Italia, che ha celebrato il 300° anniversario della Chiesa del Santissimo Salvatore.

Per il cardinale, è “sbagliato” che le persone LGBTQ+ attraversino la Porta Santa della Basilica di San Pietro durante il Giubileo in cerca dell’indulgenza plenaria, a meno che “non intendano porre fine alle pratiche omosessuali”.

“La dottrina della Chiesa è molto chiara: gli atti omosessuali sono un peccato mortale, quindi dobbiamo rifiutare questa politica che alcuni adottano, entrando dalla Porta Santa per fare propaganda di se stessi e non per ricevere la penitenza attraverso un cambiamento di vita”, ha detto.

Müller ha ribadito che la Chiesa non avrebbe accettato tale comportamento come qualcosa di degno di benedizione e ha affermato che l'idea deve essere “corretta”.

Nell'intervista ha anche escluso qualsiasi possibilità di ordinazione delle donne al sacerdozio, tema dibattuto in alcuni momenti del pontificato di Francesco. Per lui la questione è “dogmatica” e quindi non potrebbe essere modificata nemmeno da un papa.

Chiamato a Roma nel 2012 da papa Benedetto XVI, Müller ha assunto la guida della Congregazione per la Dottrina della Fede ed è stato elevato al rango di cardinale nel 2014, già sotto il pontificato di Francesco.

Tuttavia, nel 2017, al termine del suo mandato quinquennale, non è stato rinnovato, una decisione senza precedenti nella storia dell'organismo e interpretata come un riflesso delle divergenze aperte tra Müller e l'attuale pontefice, soprattutto su temi legati alla famiglia e alla sessualità.

Le critiche del cardinale arrivano in un momento in cui la Chiesa cerca di rafforzare l'immagine di un luogo più aperto e inclusivo, ma che deve ancora affrontare una forte resistenza interna da parte delle ali conservatrici.

Di seguito un articolo, sempre su ANSA 

Papa su Lgbt: 'La dottrina della Chiesa non cambierà'
'Matrimonio è tra uomo e donna, lo diceva anche Francesco'

sabato 12 dicembre 2015

Brasile: sacerdote Fabio de Melo, fa sermone, il cui esempio viene da una trans." uno schiaffo in piena faccia"

Brasile:  Fábio José de Melo Silva, meglio conosciuto come don Fabio de Melo ( 3 aprile del 1971) è un sacerdote cattolico , conosciuto a livello nazionale per il suo lavoro come comunicatore: la sua opera si compone di sei libri pubblicati e 11 CD. Che insieme hanno venduto oltre 1,8 milioni . Docente in antropologia teologia, fu ordinato nel 2001 e per la Diocesi di Taubaté, all'interno di Sao Paulo. 


Invitato, alla commemorazione del compleanno della cantante Alcione, in una famosa scuola de Samba, Mangueira , alla fine di novembre, il sacerdote Fabio de Melo ha vissuto un'esperienza, che ha detto, sorprendente. La transessuale Luana Muniz, Un'ammiratrice del parroco, ha chiesto di fare una foto con lui, che prontamente ha risposto. 
Domenica scorsa, nel corso di un sermone a San Paolo( Brasile) Don Fabio, ha detto che durante il breve periodo di tempo che era li, ha notato un trans che lo guardava. (Prima, voglio far notare che durante tutto il sermone, Don Fabio, parla della trans , sempre al maschile )


Don Fabio:"Voglio pubblicamente confessare la mia ipocrisia. 'Dio del cielo, e se questo ragazzo chiede di fare una foto con me? Come faccio a reagire?'" Il prete ha continuato a dire che ha cominciato a notare l'ombra che veniva verso di lui e che il suo pregiudizio e la paura di esporsi, in quel momento ci sono fatti sentire. "Che sentimento orribile . Come se io fossi meglio. Lo so che è vergognoso, meschino, quello che sto dicendo."

Indipendentemente da qualsiasi giudizio, sto confessando l'ipocrisia del mio cuore in quel momento. Molta gente veniva a chiedere di fare una foto con me. La trans è venuta al sacerdote e gli chiese se aveva l'abitudine di scattare foto con "peccatori". "Ho capito che aveva un'ironia in quella domanda."Ho risposto, 'ma naturalmente' e lo abbracciai lui e abbiamo fato la foto. Prima di salutare e andare via il trans, ha detto 'incredibile che mi hai concesso di fare la foto'. E dai suoi occhi ho visto che lui era commosso."


Fabio ha descritto l'incontro, partendo dal presupposto che inizialmente si sentiva a disagio con la richiesta del trans. Poco dopo l'episodio, Fabio ha detto che Maria Elena, sorella di Alcione(la cantante), gli parlò del trans, che si chiama Luana Muniz ed è molto conosciuta a Rio de Janeiro.

Il video emozionante del sacerdote, che racconta la sua esperienza è disponibile su YouTube (vedi sotto, sette minuti in poi) : 

"Ha detto che lui vive a Lapa(una zona del centro della città di Rio de Janeiro, localizzata tra Santa Teresa (rio de Janeiro) e Cinelândia. Pur non essendo ufficialmente un quartiere è considerato tale dagli abitanti di Rio de Janeiro. Fin dagli anni '50, dopo un periodo di decadenza, è uno dei grossi centri della vita notturna carioca) . Ha detto che il trans, ha creato un gruppo che nutre e accoglie tutti i poveri della regione.

Quando lei mi ha detto, ho cominciato a unire le cose dentro di me. Io non entro nel merito della vita che lui conduce, lasciamo a Dio fare questo. Io non sono sindaco dell'eternità. Ma, che è un schiaffo in faccia a noi, vero? ""


Quello che vediamo è che, naturalmente, provoca fastidio per il fatto di essere cosi diversi da noi. Non sappiamo quante corone di dignità sono state rimesse nella vita di quella persona che nutre il prossimo. Tu sei un cristiano e non sempre siete disposti a prendersi cura di coloro che sono malati, ospitare all'interno della vostra casa e nutrire. "

«Il pubblico, che inizialmente si mise a deridere ogni frase della storia, ha iniziato ad applaudire il sermone il cui esempio viene da un trans.

Duranti il suo racconto, emozionante e trasformativo. E mancato al sacerdote, rispettare 
 l'identità di genere di Luana "una" trans e non un ragazzo. Forse una prossima volta.

Alla fine, don Fabio dice, "Quando Dio mette queste persone davanti a noi, è per distruggere questo castello di illusioni che abbiamo creato dentro. Come se il nostro cristianesimo fosse ormai già pronto. Come se avessimo già raggiunto l'ultima fase per la santità che Dio ci invita, Non, io ho ancora vergogna di chi è diverso da me, ho ancora paura di andare all'incontro di chi ha bisogno di me. E la parola di Paolo è dura: la vostra missione è tra quelli che sono nel bisogno. "



L'incontro del sacerdote Fábio de Melo con la transessuale Luana Muniz è stato uno dei temi più commentati nelle reti sociali, Giovedì (10). In un'intervista per il quotidiano 'Extra', la ragazza ha detto che don Fabio, ha offerto il suo aiuto e ha comprato una battaglia quando ha deciso di fare la foto con lei. 

"Io e lui siamo usciti emozionati della festa. Ammiro la sua missione di trasmettere la fede e l'amore attraverso la musica. Lui mi ha preso la mano e ha chiesto il mio contatto, per aiutarmi nel mio progetto di Natale per i bambini bisognosi qui a Lapa (quartiere bohemien, nel centro di Rio). La mia religione è quella delle buone azioni. Io credo nel bene. So che Fabio a comprato una battaglia con questa foto, ma è anche l'atteggiamento che dà visibilità alla causa LGBT. Sono uscita di casa quando avevo 9 anni e il mio piccolo patrimonio stato grazie alla prostituzione. Non voglio con questo fare apologia. Ma por troppo, questa è ancora la realtà per la maggior parte di noi trans, "ha detto.


Fonte:http://www.diariodosertao.com.br/artigos/v/entretenimento/padre-fabio-de-melo-posa-com-travesti-e-relata-experiencia-surpreendente--%E2%80%98um-tapa-na-cara-da-gente/20151211082927

http://www.correio24horas.com.br/single-entretenimento/noticia/travesti-diz-que-padre-fabio-de-melo-lhe-ofereceu-ajuda-saimos-emocionados/?cHash=6c3fd9f7d3c1f38ccb331f8c521731c0

"Io considero un gesto nobile di autocritica e di apertura verso il diverso.
Il fatto che Don Fabio non abbia usato il genere appropriato per parlare di Luana, è solo una questione di cultura, nella sua umanità, il sacerdote ha dimostrato la volontà di imparare e cambiare. Ha m
esso a tacere le risate di un vasto pubblico (che deridevano la ragazza). Mi chiedo cosa sia un pronome, quando un discorso di pacificazione, tolleranza, molto più importante, molto più forte, direi un grande passo avanti. 

Molto spesso siamo trattate cosi dalle nostre proprie famiglie e amici. Spesso anche dalla comunità (LGBT) Persone che dovrebbero essere i primi  a rispettare,a sapere su come rispettare il genere di una persona trans. Proprio per il fatto, che loro conoscono le nostre storie, ma ,non sempre rispettano. la critica sui pronome, secondo me, non regge. .. Pensateci!.
Il discorso è sorprendente e uno schiaffo ben dato. E il meglio: il volto dei fedeli che hanno capito molto bene quello che Don Fabio voleva passare. Valori cristiani , La carità, fraternità, la loro umanità quando esercitano le qualità umane quali il rispetto degli altri, la generosità. Amare il prossimo tuo come te stesso. !


Usa un linguaggio adatto al genere scelto.
Se hai recentemente conosciuto una persona transgender, è probabile che tu non sia in grado di comprendere appieno la sua identità ed è possibile che tu non sappia come agire senza offenderla. Chiedi che pronome preferisce. Per esempio, qualcuno che si identifica come donna può preferire l'utilizzo di parole e pronomi femminili, come lei, sua, attrice, cameriera, ecc. Al contrario, se si identifica in un uomo, usa: lui, suo, ecc. Alcune persone transgenere hanno cominciato a utilizzare pronomi neutri, ma si tratta comunque di preferenze personali. 

Vanessa Mazza

martedì 15 gennaio 2013

Femen, nude per i gay in piazza San Pietro «Homophobe, shut up (Omofobo, stai zitto)!»



Domenica di protesta per i diritti degli omosessuali: nella Francia di Hollande, per negarli. A Roma, sotto il balcone del simbolo della Chiesa cattolica, per affermarli.


A Parigi sono scese in piazza diverse decine di migliaia di cittadini (300 mila al massimo secondo la polizia, 800 mila secondo gli organizzatori): pacifici e ben vestiti, hanno scandito slogan contro le politiche favorevoli ai matrimoni e alle adozioni gay del presidente François Hollande, (promesse, tra l'altro in campagna elettorale). In Vaticano quasi lo stesso clamore è stato suscitato da sole quattro donne, due francesi e due ucraine, di 23 e 25 anni, del gruppo femminista Femen: quattro ragazze che, in jeans e seno nudo sotto il cielo di gennaio, hanno urlato il loro sdegno contro Benedetto XVI. Il Papa si è infatti recentemente pronunciato contro le unioni omosessuali, definendole “una ferita alla giustizia e alla pace” e "un'offesa contro la verità della persona umana”. Sul corpo delle quattro amazzoni, una delle quali è la leader ucraina del movimento, Inna Shevchenko, le scritte “we trust in gay” e “shut up”, esortazione rivolta al pontefice.



  
A Parigi la manifestazione è stata appoggiata dalla chiesa cattolica, da numerose organizzazioni religiose e dal principale partito di opposizione di centrodestra, l'UMP (quello dell'ex presidente Sarkozy). Tra gli organizzatori più attivi c'è stata la comica Frigide Barjot - pseudonimo di Virginie Tellenne. Non ha partecipato invece Marie Le Pen, leader del Front Nationale, il terzo partito del paese.

A Roma, invece, non solo la polizia si è prodigata per strappare le quattro attiviste dal centro della scena, ma ci si è messa anche una signora che ha bacchettato, munita di tanto d'ombrello quanto di fede incrollabile nella parola del Papa, le quattro miscredenti, e le urlò contro: “Sei il diavolo, sei il diavolo!”


"un'offesa contro la verità della persona umana”?
Offesa contro la verità della persona umana per me non è l'amore tra due persone dello stesso sesso, l'offesa secondo me è la pedofilia, stupri, omicidi che si verificano quotidianamente i soprusi dei nostri governanti che stanno distruggendo il nostro futuro. Ma questa maggioranza prescelta da Dio, chiude gli occhi e fingere di non vedere.

Il Papa dice che i matrimoni gay minacciano la società, non ho mai visto un gruppo di omosessuali attaccare gruppi di etero o sequestrando aeri per farsi esplodere in qualche posto, credo che le religioni da secoli diffondono odio, che minacciano veramente la società.

Il matrimonio gay, sarà un giorno quello che è stato per l'abolizione della schiavitù, il razzismo, il voto alle donne altri diritti concesso alle donne chi dalle nostre parti che non dimentichiamo che in tante altre parte del mondo loro neanche possono permetersi ancora oggi di sognare, per colpa di ?.

Tutto è secondo me una questione di tempo. In ogni caso la chiesa è pronta a difendere situazioni presenti in luoghi dove ha necessità di espandere il proprio potere terreno infischiandosene allegramente dei dogmi che impone da noi, come la battaglia contro l'aborto, e ammettono o anche benedicono la presenza di governi che attuano la pena di morte per gli omosessuali.



Notizie ; http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/12/matrimonio-e-adozione-gay-scendono-in-piazza-oppositori-alla-legge-francese/468404/#.UPMFIfY5KAs.facebookhttp://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/01/13/vaticano-blitz-delle-femen-a-san-pietro-durante-angelus-del-papa/216775/

martedì 6 novembre 2012

Spagna, il matrimonio è same-sex per la Corte costituzionale


MADRID - La Corte costituzionale spagnola ha riconosciuto la legittimità del matrimonio omosessuale, introdotto nell'ordinamento spagnolo nel 2005 dalla legge del governo socialista di Josè Luis Zapatero. Il tribunale supremo ha convalidato anche la possibilità di adozione per le coppie gay. La decisione non è stata unanime: a favore hanno votato 8 giudici, gli altri tre hanno votato contro. Una divisione che rispecchia lo stato d'animo del paese dove, malgrado la fortissima influenza della chiesa cattolica, l'opinione pubblica si era schierata in maggioranza a favore della legge.

di Matteo Winkler


Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è in vigore in Spagna dal 2005. Solo oggi però la Corte costituzionale emetterà una sentenza, attesa da 7 anni, sulla legittimità costituzionale della legge approvata da Zapatero. Il verdetto, che secondo El Pais ha già ottenuto la maggioranza, porrà finalmente fine alla diatriba, generata dal ricorso promosso dal Partito Popolare, sulla compatibilità della legge in parola con l’art. 32 della Costituzione spagnola, ai sensi del quale “El hombre y la mujer tienen derecho a contraer matrimonio con plena igualdad jurídica“.

Pur non avendo ancora a disposizione la motivazione della pronuncia, è possibile fare alcune osservazioni.
In primo luogo, viene finalmente fatta giustizia di una concezione molto diffusa, secondo la quale la definizione di matrimonio scritta nella costituzione (di qualunque paese) sarebbe sacra e inviolabile. Questo modo di pensare è tipico di chi intende il matrimonio come l’istituto del diritto canonico,celebrato in chiesa davanti a un prete, e pretende di estendere quel concetto anche a chi non ci crede. E’ utile ricordare, al riguardo, che il matrimonio è un istituto del mondo del diritto, che non ha niente di naturale e, quindi, non è immutabile ma cambia col mutare della sensibilità della società. Una volta era la condizione della donna, oggi è il genere degli sposi.

Secondo, è ipocrita usare la Costituzione come un’arma contro il riconoscimento di nuovi diritti. Ovviamente, se si fa leva sull’argomento storico, cioè sull’intenzione di chi la Costituzione l’ha scritta, il risultato sarebbe facile da raggiungere: i costituenti hanno certamente inteso il matrimonio come l’unione tra uomo e donna. Ma sta proprio qui il punto: l’intenzione dei costituenti non è mai decisiva quando si tratta di interpretare le norme costituzionali, perché la società evolve ben oltre il tempo, mentre è sempre vero l’argomento contrario, per cui non tutto ciò che era vero ieri è vero oggi, così come non tutto ciò che è vero per i credenti, è tale anche per il resto del mondo.

Spesso si dice che il matrimonio è in crisi e che non ha senso estenderlo alle coppie gay e lesbiche. Niente di più falso. Occorre rendersi conto che il matrimonio è in crisi non per colpa degli omosessuali ma per colpa degli eterosessuali, che in tanti secoli non son mai riusciti a coltivarlo per fondare un modello di famiglia accettabile per tutti. Offrirlo anche agli omosessuali, anzi, potrebbe aiutare a capirne le funzioni. L’amore, il sostegno reciproco, la comunione materiale e spirituale sono ormai patrimonio anche delle coppie e delle famiglie omosessuali: privarle di questo diritto è, più che un imperativo morale, una violenza vera e propria.

Andrew Sullivan scriveva nel 1994 che privare le coppie gay del loro diritto al matrimonio “è il più grave affronto possibile alla loro uguaglianza”. Aveva ragione. Ma lo diceva nel 1994. Ci è voluta una generazione per accorgerci di quanto tale frase sia vera. Gli spagnoli ci sono arrivati ieri.
Noi italiani dovremo attendere la prossima generazione?