Cardinale tedesco di 77 anni, teologicamente ortodosso, convinto oppositore della sinodalità e dell'accordo con la Cina. Difensore della Messa in latino, combatte le manifestazioni di eresia, soprattutto in Germania.
Considerato una delle principali voci del settore conservatore della Chiesa cattolica, Müller ha affermato che «gli atti omosessuali sono un peccato mortale» e ha definito un «malinteso» l'autorizzazione concessa a sacerdoti e vescovi di benedire le unioni LGBTQ+.
Secondo lui, questa prática «deve per forza essere corretta».
Le dichiarazioni sono state rilasciate all'agenzia ANSA durante una cerimonia a Belmonte del Sannio, nel sud Italia, che ha celebrato il 300° anniversario della Chiesa del Santissimo Salvatore.
Per il cardinale, è “sbagliato” che le persone LGBTQ+ attraversino la Porta Santa della Basilica di San Pietro durante il Giubileo in cerca dell’indulgenza plenaria, a meno che “non intendano porre fine alle pratiche omosessuali”.
“La dottrina della Chiesa è molto chiara: gli atti omosessuali sono un peccato mortale, quindi dobbiamo rifiutare questa politica che alcuni adottano, entrando dalla Porta Santa per fare propaganda di se stessi e non per ricevere la penitenza attraverso un cambiamento di vita”, ha detto.
Müller ha ribadito che la Chiesa non avrebbe accettato tale comportamento come qualcosa di degno di benedizione e ha affermato che l'idea deve essere “corretta”.
Nell'intervista ha anche escluso qualsiasi possibilità di ordinazione delle donne al sacerdozio, tema dibattuto in alcuni momenti del pontificato di Francesco. Per lui la questione è “dogmatica” e quindi non potrebbe essere modificata nemmeno da un papa.
Chiamato a Roma nel 2012 da papa Benedetto XVI, Müller ha assunto la guida della Congregazione per la Dottrina della Fede ed è stato elevato al rango di cardinale nel 2014, già sotto il pontificato di Francesco.
Tuttavia, nel 2017, al termine del suo mandato quinquennale, non è stato rinnovato, una decisione senza precedenti nella storia dell'organismo e interpretata come un riflesso delle divergenze aperte tra Müller e l'attuale pontefice, soprattutto su temi legati alla famiglia e alla sessualità.
Le critiche del cardinale arrivano in un momento in cui la Chiesa cerca di rafforzare l'immagine di un luogo più aperto e inclusivo, ma che deve ancora affrontare una forte resistenza interna da parte delle ali conservatrici.
Di seguito un articolo, sempre su ANSA
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